“Il ministro Costa annuncia una ‘rivoluzione’ con il decreto ‘Terra dei Fuochi’ di cui però non c’è nemmeno traccia nel comunicato ufficiale del Consiglio dei ministri. E più che una rivoluzione è un clamoroso passo indietro sul fronte della lotta al dissesto idrogeologico: si smonta la Struttura di missione Italia Sicura, con il solo scopo di riappropriarsi del controllo delle risorse programmate in questi anni con le Regioni e gli enti locali e che già hanno visto partire cantieri in tutta Italia. Chissà cosa ne pensano le Regioni a guida Lega che invece avevano chiesto di proseguire in questo metodo di lavoro, proprio perché aveva consentito di superare inefficienze storiche del ministero dell’Ambiente”.
Così la capogruppo Pd in commissione Ambiente, la deputata Dem Chiara Braga.
“Siamo curiosi di conoscere - aggiunge la capogruppo Pd - i contenuti di questo decreto ‘rivoluzionario’, se esiste. Intanto ricordo al ministro Costa che la Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali che ho presieduto nella scorsa Legislatura ha già indagato il fenomeno dei roghi in impianti di trattamento rifiuti in tutta Italia e sicuramente da lì, come da tutta l’attività della Commissione, potrà trarre spunti interessanti per il suo lavoro. Più che annunciare risposte di emergenza e probabilmente irrealizzabili, come schierare i militari in tutti gli impianti di rifiuti, sarebbe il caso che indossasse i panni di responsabilità politica che gli competono. Dispiace - conclude Chiara Braga - che anche il ministro Costa sia affetto dalla sindrome degli annunci, anche laddove invece sarebbero necessarie soluzioni strutturali”.