• 10/06/2020

“La risposta del ministero del Lavoro, attraverso le parole del sottosegretario Stanislao Di Piazza, alla nostra interrogazione sull’operato del presidente di Anpal, Mimmo Parisi, ci lascia assolutamente insoddisfatti e sarà un tema su cui dovrà interrogarsi l’intera maggioranza. La mancata stabilizzazione dei circa 650 precari dell’agenzia, nonostante quanto stabilito dal Parlamento, non è solo un fatto grave in sé per la vita di queste persone. Ma lo è ancora di più in una fase di estrema emergenza in cui si trova il Paese a causa dell’epidemia da Covid-19, nella quale queste risorse professionali sarebbero state utili proprio nell’affrontare il tema dell’incontro tra la domanda e l’offerta. La terza mancata approvazione da parte del consiglio di amministrazione dell'Agenzia del piano industriale triennale 2020-2022 di Anpal Servizi, la bocciatura del documento di Approvazione della ripartizione delle spese degli Organi collegiali, la mancata pubblicazione sul sito istituzionale del dettaglio delle spese sostenute dal presidente Parisi, così come previsto anche dal regolamento dell’agenzia, non sono più tollerabili. Il ministero eserciti fino in fondo il suo potere di vigilanza e affronti questa situazione di stallo. Vanno superate le questioni aperte per restituire credibilità ai vertici di Anpal”.

 

Così la capogruppo dem in commissione Lavoro alla Camera, Debora Serracchiani, in replica durante il question time sull’interrogazione di cui è prima firmataria al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali.