• 28/01/2020

La Camera approva all’unanimità gli impegni per aree montane e interne.

“Con l’approvazione delle mozioni su montagna, aree rurali e interne alla Camera, che mi hanno visto primo firmatario della mozione della maggioranza, oggi l’Aula di Montecitorio ha saputo guardare e individuare risposte per tutto il Paese. A partire dal Partito democratico, abbiamo evidenziato la necessità che la politica, le istituzioni democratiche, sappiano dare risposte alla coesione del Paese, alla ricerca del bene comune che non riguarda solo le zone rurali e montane. Dopo anni, questi temi sono tornati al centro di due sedute della Camera, con l’intervento di molti colleghi e di due ministri. È un segnale politico che non va certo sottovalutato e al quale dovranno seguire altri segnali, concreti e decisivi per i territori, percepiti delle comunità. Su questo confermo il mio impegno personale e quello di tutto il Partito democratico“.

Lo dichiara Enrico Borghi, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera e primo firmatario della mozione su aree montane, rurali e interne della maggioranza, votata oggi alla Camera all’unanimità, firmata anche da Federico, Marco Di Maio, Fornaro, Plangger, oltre a molti altri deputati.

“I territori montani – sottolinea Borghi – sono stati destrutturati nel profondo e oggi sono su un crinale che pone alla politica un interrogativo: vincere la sfida della modernizzazione del sistema o subire la tentazione della retorica del rimpianto, del “nostalgismo”, immaginando che rimpiangere i bei tempi che furono possa risolvere da solo il tema dei cambiamenti, della trasformazione e della metamorfosi che queste aree stanno vivendo.”

“Vogliamo raccogliere la sfida – conclude l’esponente dem – perché non ci arrendiamo all’idea che la politica sia ancillare e debba soltanto assecondare le trasformazioni che sono in atto a seguito della prepotenza dei mercati e a seguito dell’incapacità delle forme della rappresentanza di incidere nel profondo, nella trasformazione e nella realizzazione dei diritti di cittadinanza. Ma in realtà noi stiamo pensando, dentro questa dimensione, ad uno sforzo di ricomposizione tra il popolo e lo Stato. E nel cercare di rispondere alle problematiche della sofferenza, che oggi emerge dalle aree interne, chiedendo alla politica di esercitare il suo primato con le opportune scelte, ben evidenziate nelle mozioni discusse ieri e oggi alla Camera“.