“Entro fine anno la Legge di bilancio completerà il suo iter e confermerà che questo governo, questa maggioranza e i parlamentari che l’hanno votata convintamente, sono in primis orientati a tutelare i risparmiatori che hanno perso il loro denaro”. Lo dichiarano Emanuele Lodolini e Paolo Petrini, deputati del Partito democratico, durante un incontro “Cosa c’è da sapere sulle banche”.
“Nella sua audizione davanti alla Commissione d’inchiesta sulle banche – continuano – il procuratore di Ancona Elisabetta Melotti ha evidenziato tutte le criticità di giungere alla conclusione dell’accertamento delle responsabilità soprattutto per alcune fattispecie di reato, che rischiano la prescrizione. Per giungere all’accertamento della verità va ricordato che le banche sono andate in crisi perché i soggetti a cui erano stati prestati i soldi, a causa della crisi dalla quale stiamo uscendo, non hanno avuto la possibilità di restituirli anche perché, a causa di una gestione poco attenta ed oculata del management che amministrava tali istituti tra cui Banca Marche, sono state erogate grandi cifre ad imprese che non avevano il merito creditizio per poterle ricevere. Il caso non è stato circoscritto all’Italia avendo riguardato anche Germania, Grecia ed altri stati. Il governo tedesco nel 2013 ha ricapitalizzato per 250 miliardi di euro le proprie banche, in Grecia tale percorso è avvenuto con fondi europei. In Italia non siamo intervenuti subito perché il problema non era emerso in quella misura e ci siamo portati dietro la questione fino al 2015 fino a quando non è esploso a causa della crisi di 4 banche del territorio che, sull’orlo del fallimento sono state ricapitalizzate nel rispetto delle regole europee”
“Il tutto è nato da una modalità perversa anche di elezione dei membri dei consigli di amministrazione, ad esempio delle banche popolari oggetto anch’esse di riforma, che impedirà che in futuro accadano di nuovo fatti simili che mettono in crisi”, concludono