“I dati pubblicati oggi dalla Caritas italiana sono un grido d’allarme che non può essere ignorato. In Italia ci sono oltre 5,6 milioni di poveri assoluti, 6 milioni di persone che rinunciano alle cure e un terzo degli assistiti Caritas in grave disagio abitativo. Eppure, di fronte a questa emergenza sociale, il Governo continua a guardare altrove, più preoccupato di alimentare polemiche ideologiche che di affrontare la realtà quotidiana di milioni di famiglie.”
Lo dichiara Silvio Lai, deputato del Partito Democratico e componente della Commissione Bilancio alla Camera, commentando il Rapporto Statistico 2025 della Caritas.
“Siamo il settimo Paese in Europa per incidenza di persone a rischio povertà ed esclusione sociale. Il lavoro non basta più a garantire una vita dignitosa: 1 lavoratore su 5 è povero, e tra gli operai la quota in povertà assoluta sale al 16,5%. Mentre i salari reali sono crollati dell’8,7% dal 2008, il peggiore dato del G20, il Governo taglia il reddito di inclusione, smantella il welfare e ignora l’urgenza di un salario minimo legale.”
“Inoltre, quasi il 10% degli italiani rinuncia alle cure sanitarie, soprattutto per costi troppo alti o per le lunghe liste d’attesa. E nelle periferie, nelle aree interne e nei piccoli comuni, dove lo Stato è spesso assente, è solo la rete della Caritas a intercettare i bisogni più urgenti. Questo è un segnale gravissimo di ritirata dello Stato sociale.”
“Di fronte a queste cifre, il silenzio del Governo Meloni è assordante. Si continuano a fare annunci sulla sicurezza e sulle riforme istituzionali, ma non si trova una parola o un euro per chi non ha una casa, una cura, un pasto. È tempo che la politica torni a parlare di giustizia sociale, non di propaganda.”
“Il Partito Democratico chiede al Governo di rispondere immediatamente a questi dati con azioni concrete: rilancio della sanità pubblica, politiche per la casa, lotta alla povertà lavorativa, riforma degli strumenti di sostegno al reddito e introdurre finalmente un salario minimo dignitoso.”