• 08/05/2019

“Le sezioni unite della Corte di cassazione con la sentenza pubblicata oggi hanno finalmente posto alcuni chiari paletti e punti fermi sul tema della maternità surrogata. La decisione ha chiarito che nel divieto posto alla gestazione per altri dalla legge 40 del 2004 vi sono principi di ordine pubblico, posti a tutela della dignità della gestante e dell'istituto dell'adozione. Al contempo la sentenza ha chiarito che il rapporto genitoriale con il cosiddetto genitore di intenzione può essere riconosciuto attraverso l'adozione in casi particolari prevista dalla legge. Si tratta di una sentenza importante, equilibrata e condivisibile, che sancisce in modo chiaro e limpido la portata assoluta e non derogabile del divieto di utero in affitto previsto dalla legislazione italiana, e allo stesso tempo non impedisce il ricorso agli istituti paragenitoriali per dare ai bambini nati comunque attraverso tale pratica la tutela di cui necessitano, attraverso il riconoscimento giuridico del legame con il genitore non biologico. È una sentenza che chiude definitivamente la porta ad ogni spiraglio di apertura o aggiramento del divieto di utero in affitto, ma che può diventare anche una occasione per mettere mano in modo organico agli istituti paragenitoriali, come il partito democratico aveva proposto già nella scorsa legislatura”. Lo dichiara il capogruppo democratico in commissione Giustizia Alfredo Bazoli.