• 14/03/2020

“A questo punto con 5 positivi e una media di 40 persone obbligatoriamente in quarantena, oltre ai parlamentari che magari per precauzione non vogliono venire, la resistenza al voto telematico in Parlamento è conservatorismo problematico. Noi dobbiamo garantire un’espletazione regolare, rigorosa, del voto parlamentare anche per chi non è ancora malato. E dobbiamo ovviamente garantire l’effettuazione di quelle votazioni necessarie e indifferibili come la conversione dei decreti riguardanti l’epidemia. Perché altrimenti, una difesa impermeabile del diritto parlamentare vigente, che non ha mai affrontato siffatte situazioni d’emergenza rischia, quello sì, di portare alla chiusura del Parlamento, che non si può accettare”.