• 23/02/2021

“Bene ha fatto il ministro della Cultura Franceschini ad annunciare che il governo sta ragionando su una possibile riapertura di teatri e cinema. Come ha giustamente sottolineato il ministro, abbiamo capito in questi mesi che il pericolo deriva dai luoghi dove sei costretto a togliere la mascherina, magari per mangiare, mentre teatri e cinema erano già stati sottoposti nella riapertura estiva a misure di sicurezza molto rigide che si sono rivelate molto efficienti: mascherina, distanziamento, igienizzazione delle mani, sanificazione dei locali. Del resto, anche la parziale riapertura dei musei sembra funzionare. Anche noi siamo d’accordo sul fatto che, sebbene teatri e cinema siano ancora chiusi in quasi tutti i paesi europei alle prese con una recrudescenza della pandemia, tuttavia l’Italia ha bisogno urgente di tornare ad avere un’offerta culturale, molto più di altri territori. Aggiungiamo un tema: bisogna ragionare con urgenza anche sul tema della sostenibilità del lavoro culturale. Se vogliamo che la cultura rappresenti davvero il volano di sviluppo di questo paese allora occorre che i lavori inerenti i mondi della cultura e dello spettacolo siano sostenibili. In questa terribile fase abbiamo cercato di sostenere imprese e lavoratori ma ora c’è bisogno di una lenta, graduale e misurata riapertura delle attività e soprattutto di un cambio di paradigma, in cui la cultura serva non solo ad attrarre turisti ma ad attrarre talenti, ricerca, cittadini e cittadine, bambini e bambine del territorio per un rilancio fattivo delle città dopo la pandemia”.

Lo dichiarano i deputati Dem Paolo Lattanzio e Michele Nitti.