Questo è il monito dopo 25 anni
“La strage di Capaci, che costò la vita a Giovanni Falcone, a sua moglie Francesca Morvillo e a tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, fu un attentato alla democrazia del nostro Paese. Colpì uno dei migliori uomini dello Stato impegnati contro Cosa Nostra, in coincidenza con un delicatissimo frangente politico-sociale. Il monito che dobbiamo trarre da quei tragici fatti è di non lasciare soli coloro i quali si battono contro le mafie. La criminalità organizzata trae grande giovamento dalle divisioni all’interno del fronte che le si oppone. Cosa che successe a Giovanni Falcone, a pochi mesi dalla sua eliminazione”. Lo dichiara Laura Garavini, Componente della Commissione Antimafia e fondatrice del Movimento “Mafia? Nein Danke!” in occasione della celebrazione dell’anniversario della Strage di Capaci.
La Deputata PD aggiunge: “Ricordare l’impegno di Falcone oggi, a venticinque anni dalla strage, significa contribuire a creare e a rafforzare una cultura antimafia che può avere successo soltanto nella misura in cui riesca a coinvolgere tutta la società, soprattutto le giovani generazioni”.