• 06/09/2022

ll sistema sanitario e socio assistenziale italiano rischia il collasso a causa del caro energia, ma nessuno ne parla. E intanto il tema salute è letteralmente sparito dal dibattito elettorale e dalle agende dei partiti, soprattutto da quello della destra.

La denuncia arriva dal Veneto, e in particolare da Verona, dove le onorevoli dem Beatrice Lorenzin (candidata al senato nel collegio plurinominale Veneto 2) e Alessia Rotta (candidata alla Camera nel collegio plurinominale Veneto 2) stanno incontrando gli operatori del settore. Questa mattina hanno visitato l’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, una delle eccellenze sanitarie del nostro Paese, IRCCS per le Malattie infettive e tropicali.

Lorenzin ha registrato i numeri positivi dell’IRCSS autorizzato durante il suo mandato e ha affrontato i temi dei pazienti Covid, dell’assistenza sanitaria e la necessità di calibrare più azioni contro il cancro, vista l’esplosione dei casi registrati dopo la pandemia. Si anche è parlato delle proposte per sopperire alla carenza del personale sanitario.

Ora però è l’emergenza energetica a preoccupare le strutture, che rischiano di essere letteralmente strangolate fino alla chiusura.

I dati sono impietosi: con i costi dell’energia che, in alcuni casi, possono sfiorare aumenti anche del 1000% per chi è in scadenza del contratto energetico. Le strutture rischiano la chiusura con il conseguente crollo di tutto il sistema sanitario. “Noi vogliamo fermare la speculazione sul prezzo del gas e dell’energia e proteggere cittadini e imprese. Adesso è necessario arginare questo vero e proprio tsunami energetico che si sta abbattendo su tutto il comparto salute”, ha affermato l’onorevole del PD Lorenzin.

“Per fronteggiare gli aumenti delle bollette anche per gli ospedali, il governo Draghi ha stanziato soldi in più per le Regioni e sta lavorando su ulteriori misure. Assicurare prestazioni sanitarie puntuali ed efficaci implica l’uso di grandi quantità di energia, per questo è necessario un intervento urgente e mirato”, ha aggiunto l’onorevole Alessia Rotta.