• 24/07/2019

“Salvini ha sempre detto di non sapere come mai Savoini fosse presente in tutte le sue visite ufficiali e private a Mosca. Oggi al Senato il Presidente del Consiglio Conte lo ha sbugiardato definitivamente, affermando, invece, che il sig. Savoini in Russia, sia a luglio che a ottobre 2018, ci è andato come membro della delegazione ufficiale del Ministro dell’Interno”. Lo dichiara il vice capogruppo democratico alla Camera Michele Bordo.

“E anche alla cena di luglio 2019 in Italia con Putin – prosegue Bordo -, Savoini è stato invitato dal consigliere del Ministro Salvini, D’Amico. I rapporti tra Salvini e Savoini, quindi, sono molto stretti. È allora davvero molto grave che il Ministro dell’Interno abbia mentito così spudoratamente al Paese. Salvini deve spiegare come sia stato possibile che un membro della sua delegazione ufficiale abbia trattato una tangente di 65 milioni di euro per la Lega con una potenza straniera senza che lui fosse informato. Delle due l’una: se non era informato e Savoini è un millantatore, Salvini deve allora prendere le distanze da lui, altrimenti è complice.

“Perché il Ministro dell’Interno non ha denunciato Savoini fino a questo momento? Non lo ha fatto perché è ricattabile? Salvini deve – conclude Bordo - spiegare tutto questo al Parlamento e agli italiani. Il suo ruolo di Ministro della Repubblica è comunque incompatibile con le menzogne che ha raccontato in questi giorni”.