“In questi anni, per racimolare qualche voto in più, M5s e Lega hanno raccontato bugie nei confronti dell’Europa. Dalle disposizioni comunitarie come quelle recepite oggi dalla Legge europea, spesso definite come espressione di un burocratismo dannoso, in realtà dipendono piccole, grandi, cose come ad esempio: il riconoscimento delle qualifiche professionali; i diritti aeroportuali; l’autorità in materia di dispositivi medici e diagnostici in vitro; lo smaltimento dei rifiuti di apparecchiature elettriche; la certezza e la rapidità dei pagamenti delle imprese che effettuano opere per le P.A. Questo perché le infrastrutture e i cantieri per creare crescita e sviluppo, l’Europa le finanzia e le vuole portare a termine dando serietà, velocità e chiarezza nei saldi per stati di avanzamento lavori. Sono M5s e Lega che vogliono bloccarle e tornare indietro”.
Così il capogruppo Dem in commissione Politiche europee, Piero De Luca, intervenendo in Aula alla Camera per annunciare il voto di astensione del Gruppo Pd sulla Legge europea.
“Questa Legge ci dimostra - ha aggiunto Piero De Luca - che è grazie all’Europa, e non grazie all’isolamento dei presunti sovranisti italiani, che possiamo difendere i nostri interessi nazionali. Dovevano sbattere i pugni sui tavoli europei e invece in Europa non ci sono neppure andati. Il fu Paolo Savona ha ammesso di essere sbarcato a Bruxelles una sola volta in dieci mesi. Salvini è latitante. Se voleva risolvere in modo strutturale i problemi migratori doveva partecipare ai Consigli giustizia e affari interni cui è risultato assente, invece di pensare ai Mohito, alla Nutella, al Milan o a Sanremo. L’Italia non si tutela con le gite in macchina a Strasburgo o le dirette Fb, non basta indossare felpe o divise. Dovevano acquistare forza e credibilità. Invece, l’unica cosa che hanno fatto - ha concluso il deputato Dem - è stata acquistare 300 copie del libro di Savona al ministero per 3.500 euro più Iva”.