• 06/04/2017

Mentre decidono priorità Tofalo coinvolto in inchiesta su traffico armi

"Noi votiamo il programma", dicono orgogliosi gli attivisti del M5S, ma sostanzialmente 23.481 iscritti certificati al blog (il 17% degli aventi diritto) hanno solo votato l’ordine dei titoli di dieci post sugli esteri apparsi in questi giorni sul blog”.
- Lo scrive su Facebook Lia Quartapelle, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Esteri della Camera -
“Ce n’è per tutti i gusti. Gli attivisti del blog però non hanno votato se sono d'accordo o contrari a quelle proposte, ma l'ordine di priorità.  Se si vota un ordine, si segnala con quale priorità verranno affrontati i problemi. Immagino che la loro volontà verrà rispettata e si potrà procedere al "disarmo come premessa della pace" solo dopo aver "contrastato i trattati internazionali come TTIP e CETA". La "riforma della NATO" potrà essere affrontata solo dopo aver "smantellato la troika" (non prima, è politica estera, non una addizione, l'ordine dei fattori secondo il blog cambia il risultato dell'operazione). Il programma è stato votato, e qualcosa questo vorrà dire”.
“Per fortuna per l'Italia la "risoluzione dei conflitti in Medio Oriente" arriva solo in nona posizione: anche per dare tempo ai rappresentanti istituzionali del M5S di riprendersi dalla figuraccia fatta recentemente nell'approcciare il conflitto in Libia. Nel tentativo infatti di risolvere quel conflitto, che è il centro delle attenzioni della politica estera italiana, il deputato Tofalo, membro del Copasir, ha cercato interlocutori libici – sottolinea la deputata - per organizzare una Conferenza di pace sulla Libia a Roma. Nella sua ricerca, è finito nelle mani di due persone che si sono fatte pagare da lui il viaggio per presentargli un capo tribù libico, e che oggi anche per quel fatto sono indagate come trafficanti di armi. Come risultato di quei primi sforzi di pace, Tofalo oggi è coinvolto, come testimone, in una inchiesta della magistratura napoletana. Questo fatto, che sarebbe comico se non si trattasse del coinvolgimento di un membro del Copasir nel traffico di armi, forse è successo più che per improvvisazione perché non si erano seguite le istruzioni del blog, e – conclude Quartapelle - il M5S non era ancora riuscito a realizzare il disarmo globale”.