• 20/12/2020

La tempesta perfetta si sarebbe abbattuta fra qualche mese sulle imprese italiane che in sede di approvazione dei bilanci 2020 avrebbero registrato una perdita superiore al proprio capitale sociale.

Nei bilanci 2020 si sarebbero verificate per molte imprese sane perdite di capitale che non avrebbero riflettuto le effettive capacità e potenzialità delle imprese coinvolte.

Questo rischio di importanti perdite avrebbe posto gli amministratori di un numero elevatissimo di imprese nell’alternativa - palesemente abnorme - tra l’immediata messa in liquidazione, con perdita della prospettiva di continuità per imprese anche performanti, ed il rischio di esporsi alla responsabilità per gestione non conservativa ai sensi dell’articolo 2486 del codice civile.

Con il mio emendamento, sostenuto dal Partito Democratico, poi riformulato dal Governo, approvato in Commissione Bilancio alla Camera si congela per 5 anni tali perdite ai fini del calcolo dei minimi patrimoniali di cui agli articoli 2446, 2447, 2482 e 2482 bis.

Si è scelto un periodo di 5 anni così da garantire alle imprese un periodo congruo per recuperare le perdite dell’esercizio in corso.

Sin dal decreto liquidità avevo segnalato questo tema dell’erosione del capitale sociale e delle perdite del bilancio 2020 con un emendamento presentato che oggi trova una risposta molto positiva da parte del Governo.

Abbiamo messo in sicurezza un grande numero di imprese italiane, pmi in particolare, che potranno nella post pandemia pianificare la ripresa con maggiore tranquillità e fiducia.