• 26/08/2025

“Ancora una volta il ministro Piantedosi preferisce attaccare le Ong invece di riconoscere lo sforzo di chi si dedica a salvaguardare e garantire la vita umana in mare. È grave che, di fronte al salvataggio di persone in condizioni di pericolo, il Viminale scelga di insistere su sanzioni e fermi amministrativi piuttosto che ringraziare chi svolge questo prezioso lavoro dove lo Stato non arriva”.

Così Matteo Mauri, deputato e responsabile nazionale Sicurezza del Partito Democratico, commenta le parole del ministro dell’Interno dopo il fermo della nave Mediterranea della ong Mediterranea Saving Humans.

“Le Ong non sostituiscono lo Stato – prosegue l'esponente dem – ma colmano vuoti che non dovrebbero esistere. Per tutta risposta questo governo costringe i migranti salvati in mare, spesso in condizioni molto precarie, a inutili giorni aggiuntivi di navigazione verso porti molto distanti dal teatro delle operazioni. Viaggi che, oltre che infliggere altre inutili sofferenze, tengono a lungo lontane le navi di soccorso dal Mediterraneo centrale, dove si continuano a consumare moltissime tragedie".

Invece di criminalizzare chi salva vite - conclude Mauri - il governo dovrebbe rafforzare le capacità di intervento istituzionali e cooperare con chi in mare agisce per umanità. E dovrebbe scusarsi pubblicamente per aver permesso a un torturatore conclamato come Almasri, di tornarsene tranquillamente in Libia. La propaganda e l'opportunismo politico non può valere più della sicurezza delle persone. La priorità, per chi ha giurato sulla Costituzione, deve essere una sola: salvare vite, sempre e senza esitazioni”.