“Le politiche migratorie del governo Meloni stanno dando frutti drammatici e l’ultima visita al Cpr di Brindisi è la dimostrazione più macabra di dove può portare il cinismo e l’indifferenza verso gli ultimi". Così, i deputati dem Laura Boldrini, Marco Lacarra, Matteo Orfini, Ubaldo Pagano, Rachele Scarpa e Claudio Stefanazzi.
“I migranti trattenuti nel centro brindisino vivono vite sospese e ad almeno la metà di loro vengono somministrati psicofarmaci, a riprova di una condizione psicologica agli estremi. Gli stessi detenuti, poi, hanno chiarito le modalità da 'lotteria' attraverso cui il ministero dell’Interno decide chi trasferire nei fallimentari centri albanesi, senza preavviso e senza garantire un’assistenza legale ai malcapitati. A corollario di questa esperienza atroce – aggiunge Stefanazzi – ho appreso, molte ore dopo una mia visita ispettiva, che proprio la mattina della mia visita al Centro, un detenuto è deceduto per motivazioni tutt’altro che note e verificate. Una notizia atroce di cui nessuno degli operatori, durante i colloqui avuti all’interno del Centro, aveva fatto il minimo cenno”.
“La situazione – concludono gli esponenti dem – è insostenibile e ben oltre i limiti imposti dalla nostra Costituzione. Pretendiamo che il ministro Piantedosi venga in Aula domani, nell’ambito del question time, a rendere conto di quanto sta avvenendo nel nostro Paese, perché è ormai sotto gli occhi di tutti che il trattamento riservato dal governo Meloni alle persone migranti è ben al di là di ogni forma di rispetto dei diritti umani. E, con riferimento al migrante deceduto, aspettiamo che il ministro ci dica finalmente cosa è successo la mattina del 2 maggio scorso, in che circostanze il povero ragazzo è morto, se lo stesso aveva patologie pregresse e se sono stati rispettati tutti i protocolli medici per prevenire questo tragico evento. A distanza di giorni, infatti, nessuno ha ritenuto di chiarire cosa sia successo. Alla terribile sospensione nelle vite dei migranti, si aggiunge un assurdo embargo informativo".