• 24/04/2019

Vicepremier faccia chiarezza su ‘giallo’ presidente Parisi

“Prendiamo atto che il ministro Di Maio abbia sposato la linea degli appalti senza gara. Ma a questo punto servono immediate spiegazioni sul perché il software che servirà all'Anpal (l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro) per incrociare i dati delle domande e delle offerte di lavoro debba essere acquistato senza gara; quanto è il suo valore; se è vero che vi siano in corso contatti per importare in Italia la piattaforma informatica già utilizzata dalla Università del Mississipi e, nel caso, se non vi siano evidenti conflitti d’interessi dal momento che il prof. Parisi, oggi a capo dell’Anpal, avrebbe vantaggi economici personali da questa operazione. Di Maio faccia chiarezza su questa operazione che ormai si è tinta di giallo”. 

Così la democratica Debora Serracchiani commenta la notizia dell’inserimento ‘last minute’ nel decreto crescita di una norma che consente all'Anpal di selezionare senza gara il software per l'incrocio dei dati tra domanda e offerta di lavoro. “Di Maio non la racconta giusta – sottolinea la democratica- altrimenti avrebbe risposto da mesi alla nostra interrogazione parlamentare in cui gli chiediamo di vigilare affinché il potenziamento delle piattaforme informatiche per il reddito di cittadinanza avvenga in totale trasparenza e con procedure aperte e volte a favorire la partecipazione del maggior numero di potenziali fornitori a livello italiano e internazionale, in modo da fugare ogni dubbio sul fatto che, come riportato da varie testate giornalistiche, esista l’ipotesi che a vendere la piattaforma informatica e la relativa App allo Stato italiano sia direttamente l’Università del Mississippi, qualsivoglia soggetto controllato dall’Università del Mississippi, o addirittura società private riconducibili al professor Parisi, a suoi familiari o a soggetti presso i quali il professor Parisi svolge attività di lavoro subordinato o autonomo".