“Torniamo a chiedere l’attenzione del governo sulla Peste Suina Africana, una malattia virale che sta colpendo i suini domestici e quelli selvatici, causando livelli di mortalità elevatissimi che arrivano a sfiorare il 100 per cento. Un vero e proprio flagello come sanno purtroppo gli allevatori sardi, costretti da anni a fronteggiare questo virus, e con cui purtroppo sono chiamati a combattere un numero crescente di allevatrici ed allevatori anche nel resto del territorio nazionale. Una malattia non pericolosa per gli esseri umani, ma letale per i suini”.
Lo dichiara Andrea Casu, deputato del Partito democratico e segretario Pd Roma, intervenendo in Aula per presentazione della mozione sulla peste suina.
“Già all’inizio dell’anno 2022 con i primi casi verificatisi in Piemonte e Liguria, il Partito Democratico aveva sollecitato misure urgenti, sia di contenimento che di sostegno a questo comparto, il quale per il numero di aziende e allevamenti, più’ di 28 mila di cui l’80 per cento della produzione nazionale aderenti ai circuiti DOP, e per fatturato, 3 miliardi di euro per la fase agricola e 8 miliardi di euro per quella industriale, rappresenta uno dei volani dell’economia nazionale. Un’eventuale espansione dell’epidemia sul territorio nazionale potrebbe avere ripercussioni pesanti sul patrimonio zootecnico suino con danni ingenti anche sulla salute animale. Alcune misure importanti di sostegno sono arrivate, ma dobbiamo fare di più”.
“Con questa mozione – conclude Casu - chiediamo al governo di destinare maggiori risorse a sostegno della filiera suinicola italiana; che l’Unione europea intraprenda azioni per cofinanziare la eradicazione della Peste suina africana; che si rafforzi l’attività negoziale per giungere a regole condivise; e infine che venga attuata una politica più stringente di gestione e controllo della fauna selvatica”.