• 19/11/2020

“Basta fare il gioco delle tre carte! Ricordo ai sovranisti italiani che nelle conclusioni finali dello scorso 21 luglio il Consiglio ha fatto espresso riferimento all'importanza del rispetto dello Stato di diritto nell'utilizzo dei fondi del Next Generation EU e del bilancio pluriennale 2021-2027, precisando che gli interessi finanziari dell'Unione sono tutelati in conformità dei principi generali sanciti dai Trattati dell'Unione, in particolare i valori di cui all'articolo 2 TUE. Si faceva già espresso riferimento in quel documento conclusivo a questa importante condizionalità nell'erogazione dei prossimi fondi europei, volta a chiedere adeguate garanzie sulla tutela di diritti e libertà fondamentali da parte di chi beneficia di finanziamenti comunitari. Non è l'Europa dunque che ha cambiato o violato i patti, ma sono l'Ungheria e la Polonia ad aver deciso di non rispettare gli accordi presi, preferendo bloccare per ora l'approvazione di un pacchetto di risorse straordinarie da 1800 miliardi di euro da destinare alle nostre comunità in una fase così difficile da un punto di vista sanitario, economico e sociale”.

Così Piero De Luca, capogruppo dem in commissione Politiche europee alla Camera.