Il deputato e membro della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino, ha presentato alla Camera dei Deputati una interrogazione rivolta al Ministro del Lavoro, Marina Calderone, per sapere "quali iniziative il Ministro intenda adottare in merito ai lavoratori del settore del food delivery al fine di contrastare il proliferare di contratti pirata che non garantiscono, ai lavoratori, adeguate tutele, se non ritenga necessario rivedere la normativa vigente, anche attraverso il lavoro dell’Osservatorio permanente istituito dal D.lgs n. 81/2015, per introdurre meccanismi di tutela e se non intenda, altresì, istituire un tavolo di confronto, con operatori e organizzazioni sindacali, per giungere alla stipula di un contratto collettivo nazionale per il settore".
Nell'atto di sindacato ispettivo rivolto dal deputato Sarracino, sottoscritto dai colleghi Pd della commissione Lavoro Gribaudo, Scotto, Fossi e Laus, si ricorda come "nel nostro Paese vi è un numero consistente di lavoratori che per lo svolgimento della propria mansione percepisce retribuzioni non dignitose e con un livello di tutele insufficiente. La causa di questo fenomeno è in gran parte dovuta dal proliferare dei cosiddetti «contratti collettivi pirata» - osserva l'esponente dem - ossia contratti collettivi, diffusi soprattutto in alcuni settori, stipulati da soggetti dalla scarsa forza rappresentativa, finalizzati a fissare condizioni normative ed economiche peggiorative per i lavoratori rispetto a quanto previsto dai contratti collettivi stipulati dai sindacati comparativamente più rappresentativi. Il fenomeno è particolarmente rilevante nell’ambito del food delivery, dove migliaia di rider subiscono il cosiddetto “caporalato” digitale per pochi euro l’ora - afferma Sarracino - e senza tutele in caso di malattia o di cessazione del rapporto lavorativo, essendo inquadrati, seppure formalmente sotto un contratto collettivo, quali lavoratori autonomi".