“Di fronte alla gravissima situazione che sta investendo l’Ospedale San Camillo di Treviso, servono trasparenza, assunzione di responsabilità e un intervento immediato delle istituzioni per tutelare lavoratori e cittadini”. Lo dichiara Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico, annunciando la presentazione di un’interrogazione parlamentare al Ministro della Salute. “La struttura, accreditata e convenzionata con il Servizio Sanitario Regionale del Veneto, è gestita dall’Istituto religioso Figlie di San Camillo e impiega oltre 200 lavoratori. Negli ultimi mesi si sono susseguiti segnali allarmanti: ritardi negli stipendi, mancanza di comunicazioni ufficiali, e l’annuncio – mai condiviso con le parti sociali – di una crisi economica profonda che potrebbe portare alla vendita di numerose strutture in Italia. Durante un incontro con le organizzazioni sindacali – spiega Scarpa – il Procuratore dell’Istituto ha parlato di un’esposizione debitoria maturata in otto anni, ma non ha fornito alcuna documentazione. Nel frattempo, non è stato attivato alcun tavolo istituzionale per garantire la continuità dei servizi o per
confrontarsi con i sindacati. È inaccettabile”. Nell’interrogazione, la deputata dem chiede al Governo “se sia a conoscenza della vicenda e se intenda attivarsi presso la Regione Veneto per verificare lo stato economico-finanziario dell’Istituto e salvaguardare i livelli occupazionali. Si sollecita anche l’apertura di un tavolo di confronto tra le istituzioni, la direzione
dell’ente e le rappresentanze sindacali. Non possiamo permettere che la mancanza di trasparenza nella gestione di fondi pubblici e la rottura del dialogo sociale si ripercuotano sulla qualità dell’assistenza sanitaria e sulla dignità di chi lavora. Il San Camillo non è una clinica privata qualsiasi: è un presidio fondamentale per Treviso e il territorio”, conclude Scarpa.