• 25/05/2022

“La ricerca scientifica di qualità è responsabile di effetti concreti e misurabili, per gli individui e per la collettività. Ed ha un valore inestimabile per il Paese. La ricerca scientifica di qualità è il motore della buona medicina. Ed è altrettanto chiaro che tutto ciò non si può fare senza risorse. Gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) costituiscono dei centri di eccellenza per la promozione della ricerca, lo sviluppo, l’applicazione delle innovazioni terapeutiche e delle nuove tecnologie in campo biomedico e sanitario. La riforma contenuta nella legge delega è necessaria perché vuole orientare l’attività degli Irccs al trasferimento di interventi che siano efficaci ed innovativi nella pratica assistenziale. Garantendo una forte sinergia tra ricerca, innovazione e assistenza”.

Così Paolo Siani, deputato del Pd e vicepresidente della commissione Infanzia della Camera, intervenendo in Aula per la dichiarazione di voto sulla legge delega di riforma degli Irccs.

“Due però sono le criticità che dobbiamo affrontare – prosegue l’esponente dem -  la prima è la mancata stabilizzazione dei nostri ricercatori attraverso un percorso chiaro, definito e soprattutto meritocratico. L’altra è la mancata distribuzione in modo equo sul territorio nazionale dei centri di eccellenza. Oggi ammalarsi al sud significa dover affrontare un problema tragico. Il divario tra nord e sud è insopportabile. Oggi un bambino che vive nel Mezzogiorno ha un rischio del 70 per cento di dover migrare in altre regioni per curarsi. Per una famiglia doversi spostare in un'altra regione per curarsi comporta grandi sacrifici economici e lavorativi. Il costo della migrazione sanitaria dal sud al nord supera i cento milioni di euro. Se questo è il quadro, non basta dire che dobbiamo distribuire in maniera equa gli Irccs, né basta dire che vogliamo che crescano gli Irccs al sud, ma dobbiamo dire come e soprattutto con quali risorse. Per questo nell’ordine del giorno che il governo ha accettato c’è una nostra proposta che vuole agevolare dei gemellaggi tra Irccs che già esistono e strutture del sud che sono pronte a diventare un Irccs se qualcuno li affianca e li aiuta. E nel caso dopo 3-5 anni ciò avvenga, prevedere un meccanismo di premialità per l’Irccs del nord che ha affiancato quello del sud. Attraverso il superamento di queste due criticità passa il rilancio e il futuro del Paese”.