• 16/10/2025

"Le decine di nuovi reati introdotti dal governo in questi anni e il continuo aumento delle pene non hanno fatto diminuire la criminalità. Anzi, sulla base dei dati Viminale diffusi oggi da un quotidiano, nel 2024 i delitti sono aumentati rispetto all’anno precedente. Che a sua volta aveva registrato un aumento rispetto al 2022. Crescono soprattutto alcuni reati predatori e violenti.
Inoltre, assistiamo all’aumento delle intimidazioni ai danni dei giornalisti, un segnale preoccupante per la libertà di stampa e per la salute della nostra democrazia."

Mauri prosegue precisando che: "Non siamo oggi in una condizione di emergenza, così come a maggior ragione non lo eravamo negli scorsi anni. Quando invece la destra aveva imbracciato proprio gli slogan emergenziali e allarmistici per rastrellare qualche consenso. Un atteggiamento irresponsabile con cui oggi deve fare i conti.
Incapaci di dare una risposta concreta il Governo ha addirittura provato a dare la responsabilità ai Sindaci, attaccando quelli di centrosinistra. Un atteggiamento inaccettabile anche dal punto di vista istituzionale. Oltre che assurda, visto che la Pubblica Sicurezza è una competenza esclusiva dello Stato.
Serve intervenire con politiche adeguate che riducano la criminalità e favoriscano la convivenza civile. Lo si fa finanziando adeguatamente le Forze dell'Ordine e aiutando economicamente gli Enti locali per investire sulla prevenzione. Cioè esattamente quello che questo governo e questa maggioranza stanno facendo".

I dati diffusi oggi dimostrano come il governo che ha fatto della sicurezza la propria bandiera sia, in realtà, il governo dell’insicurezza. La propaganda e il populismo non bastano a garantire tranquillità ai cittadini”.

Così in una nota il responsabile nazionale sicurezza del Pd, il deputato democratico Matteo Mauri che sottolinea “il fallimento delle politiche securitarie”.