• 26/07/2019

“E’ necessario recepire pienamente le indicazione del Parlamento Europeo che, con la ‘Dichiarazione scritta dei diritti delle persone sordocieche’, invitava gli stati membri a riconoscere la sordocecità come disabilità distinta e specifica, sottolineando come le persone affette da questa minorazione necessitino di un sostegno specifico e personalizzato”. Lo dichiara Ubaldo Pagano, deputato del Partito democratico.

“Ho per questo presentato – continua – una proposta di legge, dal momento che la legge 107/10 non riconosce il minimo residuo e individua l’età al di fuori della quale la persona colpita da questa minorazione, anche se non vede e non sente nulla, non viene riconosciuta sordocieca. In questo senso, dunque, non tiene conto della condizione di isolamento sensoriale e del degrado psicologico, che colpiscono queste persone, contravvenendo a quanto indicato dal Parlamento Europeo. È necessario considerare la sordocecità come una disabilità distinta e non come la somma di due diverse disabilità sensoriali”.

“Il fulcro centrale della mia proposta di legge, nata a seguito di un utile confronto con le associazioni di pazienti Retina Italia Onlus, La Lega del Filo D’Oro e lo Sportello Legale dell’Osservatorio Malattie rare, è quindi il riconoscimento della sordocecità come disabilità distinta, che prenda in considerazione la vicarierà dei due sensi e non valuti entrambe le minorazioni, quella visiva e uditiva, in maniera singola, come previsto attualmente dalla legge italiana”, conclude.