• 28/07/2017

 “Il tema dell'accorpamento fondiario è da tempo al centro del dibattito sulle politiche di sviluppo delle montagne e delle zone interne.  Senza un reale stimolo legislativo al riordino della proprietà fondiaria, oggi spezzettata e priva spesso di punti di riferimento, è impossibile avviare iniziative di impulso in termini di impresa agricola, di gestione forestale e di sviluppo rurale”. Lo dichiara il deputato Pd Enrico Borghi, presidente dell'Uncem e capogruppo commissione Ambiente, già intervenuto sul tema come relatore in seno alla legge sui piccoli comuni e di montagna, proponendo una misura sperimentale di riaccorpamento fondiario con il coinvolgimento di enti locali dei territori montani.
Spiega Borghi: “Nel lungo iter del provvedimento alla Camera, su questa misura la Ragioneria Generale dello Stato aveva sostenuto l'onerosità della norma, inducendo così la commissione Bilancio a chiedere lo stralcio dal testo, per evitare problemi di copertura. Il tema è riemerso nell'ambito della Strategia Nazionale Aree interne, perché diverse strategie di sviluppo locale di aree pilota hanno evidenziato questo aspetto come una necessità. Durante il Forum di Aliano delle Aree Interne a maggio, il ministro Coesione territoriale e Mezzogiorno De Vincenti si è convinto  della bontà della ‘proposta Botghi’ ed impegnato a tradurla in normativa. Ed è quello che sta per avvenire: all'art. 3 del dl 20 giugno 2017, n. 91 "disposizioni urgenti per la crescita economica ne Mezzogiorno" è prevista una normativa sperimentale per la valorizzazione delle terre abbandonate o incolte, secondo una procedura di seguito illustrata.
Si coglie così l’obiettivo di avviare un processo di riaccorpamento fondiario di terre abbandonate che possono essere messe a disposizione di imprenditori locali, generando manutenzione territoriale, ambientale e di sviluppo locale. Tutto con il coinvolgimento delle comunità locali, secondo un modello che può innescare esempi di sviluppo sostenibile dal basso. Si individuano le regioni del Mezzogiorno come ambito di sperimentazione che, se avrà successo, potrà essere estesa a tutto il territorio nazionale. La prossima settimana lavoreremo alla Camera per rendere definitivo questo testo di legge".