• 12/06/2018

"Ho chiesto al ministro dell'Ambiente, a quello dello Sviluppo economico e al ministro per il Sud quale siano gli orientamenti in merito al futuro del progetto Trans Adriatic Pipeline (TAP) per la realizzazione del gasdotto che trasporterà gas naturale dalla regione del Mar Caspio direttamente in Europa permettendo all’Italia di diversificare le fonti di approvvigionamento e la sicurezza della tenuta del sistema". Lo scrive il deputato Pd, Gianluca Benamati, in una interrogazione ai suddetti ministri.

"Secondo quanto riferito da diverse agenzie di stampa - spiega Benamati - il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare avrebbe dichiarato l’inutilità del citato corridoio del gas, sposando la tesi contraria a quella indicata nella SEN, la Strategia energetica nazionale adottata lo scorso novembre che prevede la realizzazione di nuove infrastrutture per l’approvvigionamento di gas e in particolare il TAP che trasporterà circa 10 miliardi di metri cubi di nuovo gas dall’Azerbaijan direttamente in Italia a partire dal 2020 rafforzando così la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e la sicurezza del sistema-gas italiano ed europeo".

"Nella transizione verso un’energia libera da fonti fossili, il gas naturale riveste un ruolo centrale - aggiunge Benamati - e anche il Presidente di Confidustria Boccia ha sottolineato che “la crescita garantisce la stabilità e non il contrario. Bisogna puntare sulle infrastrutture, per collegare le periferie al centro, il nostro Paese al resto del mondo. Bisogna insistere con il terzo valico, il TAP, la Tav.” e che “se passa l’idea che a ogni cambio di governo cambia la strategia infrastrutturale è la nostra credibilità che viene meno”, specie in quell’Europa definita come “la nostra casa comune”.