• 11/07/2018

"Nell’audizione in Commissione Giustizia il Ministro Bonafede, tra tante approssimazioni e confusioni, ha definito una priorità la riforma della legittima difesa.

Sulla base di quali dati queste parole in libertà? Le attuali norme sono chiare. Si contano sulle dita di una mano i casi che in un anno vedono indagati o rinviati a giudizio cittadini che hanno reagito davanti ad aggressioni o furti in abitazione. E quasi sempre giustamente, questi casi vengono archiviati o c'è l'assoluzione in giudizio. Ricordiamo le dichiarazioni di Di Maio, Di Battista, contro il proliferare delle armi in casa, contro la giustizia fai da te. Oggi in ossequio al contratto della paura si rincorrono i leghisti su terreni pericolosi. Ci opporremo a questa deriva. E' giusto che lo Stato protegga i cittadini. E' giusto che quando un cittadino reagisce ad una aggressione o a un furto in casa, sentendo in pericolo se stesso o i suoi familiari, sia un magistrato ad indagare, archiviare e assolvere. In questi casi è anche giusto che lo Stato sostenga le spese legali di quel cittadino. Ma ogni reazione deve essere proporzionata al pericolo, deve essere proporzionata all'offesa. Altrimenti si entra in una logica pericolosa, estranea non solo alla legittima difesa, ma ai livelli di civiltà sociale e giuridica, come anche l'associazione Magistrati proprio oggi ha ribadito".

Così Walter Verini, deputato Pd della Commissione Giustizia della Camera.