Oggi alla Camera dei Deputati è in discussione la legge del Partito Democratico a prima firma Boldrini, che modifica il 609-bis del codice penale, introduce il concetto di consenso libero e attuale come criterio fondamentale nei reati sessuali. Michela Di Biase, deputata PD e relatrice di minoranza del provvedimento, sottolinea l’importanza della riforma: «Questo nuovo testo rappresenta un grande cambiamento culturale, perché troppo spesso le donne sono state costrette a giustificarsi di fronte alle violenze subite. Il sesso senza consenso è stupro: è un principio molto semplice, ed è tempo che la legge lo dica con chiarezza. Il consenso deve essere sempre liberamente espresso e revocabile». Di Biase evidenzia come la norma recepisca anche le indicazioni della Corte di Cassazione e garantisca «maggiore tutela alle vittime, evitando le cosiddette domande “choc” nelle aule di giustizia volte a colpevolizzarle». – conclude Di Biase – l’Italia si allinea a standard europei come Francia e Spagna e alla Convenzione di Istanbul. L’unanimità raggiunta in commissione e il clima che stiamo registrando in aula conferma l’impegno bipartisan nella lotta alla violenza sulle donne, un aspetto non scontato in questa legislatura che va valorizzato».