«Ottimo che il reddito alimentare parta anche a Napoli: è un progetto che ho fortemente voluto e che nasce da un mio emendamento alla legge di bilancio 2023. Una misura concreta contro la povertà e lo spreco alimentare, che restituisce dignità a chi è in difficoltà e valorizza la solidarietà come strumento di giustizia sociale.
Napoli dimostra che questa idea funziona, che può davvero fare la differenza nella vita delle persone. Purtroppo il governo, a cui spettava il coordinamento della sperimentazione nazionale, sta gestendo tutto nel modo peggiore: senza un piano, senza una visione e senza il tavolo di lavoro promesso. Ancora una volta, a garantire risultati sono le amministrazioni locali, non chi dovrebbe guidare il Paese.
Il reddito alimentare è la prova che le buone idee, se sostenute da competenza e volontà politica possono trasformarsi in diritti. E noi continueremo a difenderle e farle crescere, anche quando il governo sceglie di non farlo».