• 14/09/2021

“Un rinvio a giudizio ingiusto quanto è stata ingiusta la detenzione preventiva reiterata per ben 500 giorni. Patrick Zaki viene perseguitato senza che abbia commesso alcun crimine, ma solo per le opinioni che ha espresso. Noi continueremo a difendere la libertà di espressione ovunque nel mondo, anche e soprattutto in quei paesi dove è più difficile. Il rispetto della sovranità di un Paese oggi lascia il posto all’indignazione e al dispiacere: perché la libertà di un ragazzo è un prezzo troppo alto da pagare anche alla ragion di Stato. Chiediamo al governo italiano di vigilare sulla detenzione e sul rispetto dei diritti umani di Zaki anche in carcere. Non lo lasceremo solo e non lasceremo solo la sua famiglia”.

 

Così Andrea De Maria, deputato Pd e segretario di Presidenza della Camera.