23/10/2024 - 13:13

"Il nuovo decreto del governo sui presunti "paesi sicuri" e, di conseguenza, sui centri per richiedenti asilo in Albania, non cambia le cose. Avere deciso di far diventare la lista una legge non cambia il fatto che i giudici sono tenuti ad attenersi al principio sancito dalla Corte di giustizia europea. Esiste una gerarchia, quando si parla di leggi e tribunali, e nessun decreto la può stravolgere perché i giudici rispondono alla legge, non al governo di turno.
E questo lo sanno anche la presidente Meloni e i suoi ministri. Ma dovevano fare qualcosa e dare un segnale al loro elettorato a cui avevano promesso di chiudere i porti, il blocco navale, i respingimenti di massa.
Ma in uno stato democratico esiste il diritto che ti impedisce di fare le cose che fanno nei regimi totalitari. Quindi hanno dovuto inventarsi questo protocollo con l'Albania che costa un sacco di soldi, circa 800 milioni, per un centro che può contenere al massimo 3mila persone in un anno. L'anno scorso sono arrivare 152mila persone in Italia: cosa risolve un centro da 3mila posti? E, soprattutto, cosa risolve quando, mentre in Albania si portano 16 migranti - poi diventati 12 e poi riportati tutti in Italia - a Lampedusa ne arrivano mille in un centro che può ospitare al massimo 400 persone?
Niente. E' solo propaganda. Una costosissima propaganda". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

22/10/2024 - 12:20

“Il Governo ha trasformato l'Italia in un Paese sicuro per le scelte ridicole. Varano in fretta e furia un Decreto che non cambierà niente, dichiarano guerra alla Corte di giustizia UE, alle Direttive e ai giudici per giustificare lo spreco di 800 mln in Albania”. Così il capogruppo Pd nella commissione Esteri della Camera, Enzo Amendola.

19/10/2024 - 19:18

“In un Paese serio, un governo che spende quasi 1 miliardo per i CPR in Albania, trasporta 16 persone con una nave Militare per poi riportarli in Italia il giorno dopo, dovrebbe scusarsi con tutti gli italiani. Soldi che potevano essere investiti nella sanità, contro il caro spesa per le famiglie, per il contrasto alla povertà, che la destra ha buttato per la propria disumana propaganda. Ci hanno trasformato nello zimbello del mondo, altro che patrioti. Incapaci e pericolosi” dichiara Chiara Gribaudo vicepresidente nazionale del PD.
Infine, aggiunge Gribaudo: “il Governo e la presidente Meloni dovrebbero smettere di fare propaganda e addossare le proprie colpe ad altri poteri dello Stato”

18/10/2024 - 17:23

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Foti decide di attaccare i magistrati che non hanno convalidato i fermi per i migranti trasferiti in Albania parlando di toghe rosse coordinate con il Partito Democratico e in particolare con me. Questo attacco sguaiato, indegno del capogruppo del partito di maggioranza relativa di una democrazia liberale, rivela tutta la strumentalità faziosa e di pura propaganda dell’operazione Albania.
Voglio rassicurare il collega Foti, non ho alcun potere di controllo sulla magistratura. La differenza tra me e lui è abbastanza semplice: io conosco le norme, e nella fattispecie la sentenza della corte di giustizia europea. E so che è vincolante.
E so anche che i magistrati sono tenuti ad applicare le norme anche quando il governo vorrebbe violarle.
A Foti evidentemente tutto questo non solo sfugge, ma rende evidente ancora una volta la sua pericolosa concezione della magistratura, chiamata secondo l’esponente di FDI a dover solo eseguire le volontà politiche del governo al di fuori di ogni cornice di diritto” così la deputata democratica, Rachele Scarpa

18/10/2024 - 16:54

Grave attacco alla magistratura da FdI

“Quanto accaduto oggi è estremamente grave e prefigura anche un potenziale danno erariale. Il governo deve fare luce rapidamente, perché siamo di fronte a una doppia crisi: economica e di rispetto dei diritti umani” così in una nota il gruppo parlamentare del Pd della Camera. “Molto preoccupante - aggiungono i dem - è l'attacco frontale alla magistratura da parte dei deputati del partito della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che conferma una deriva pericolosa verso l'autoritarismo.

Il Partito Democratico ha già presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri Tajani e Crosetto, sia alla Camera che al Senato, per fare luce sulla gestione degli appalti milionari relativi alla costruzione e gestione dei centri per migranti di Gjader e Shengijn in Albania. Si chiedono dettagli sull'importo speso fino ad oggi, sull'elenco delle ditte coinvolte e sui criteri di selezione utilizzati, considerata l’opacità emersa da inchieste giornalistiche e la preoccupante assenza di trasparenza nel processo. Inoltre, la recente decisione del tribunale di Roma, che non ha convalidato il trattenimento di migranti in Albania, conferma la delicatezza della questione. La sentenza della Corte di giustizia europea sui "paesi sicuri" mette infatti in discussione la legittimità di delegare la gestione dei migranti a Paesi terzi, aprendo un nuovo fronte sul rispetto degli standard internazionali. Il governo deve garantire massima trasparenza sugli appalti e assicurare che le risorse pubbliche siano utilizzate correttamente e nel rispetto dei diritti umani”.

18/10/2024 - 16:10

"La sentenza della sezione immigrazione del tribunale di Roma, che non ha convalidato il trattenimento dei migranti all’interno del CPR di Gjader in Albania, è perfettamente coerente con i pronunciamenti della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sul tema, ed esplicita chiaramente che i migranti vanno riportati immediatamente in Italia. Io sono ancora in Albania e vi rimarrò finché la sentenza non verrà fatta rispettare e queste persone rimesse su una nave per rientrare in Italia, dove hanno diritto ad essere trattati con la dignità e le procedure degne di uno stato di diritto". Così la deputata dem Rachele Scarpa.
"Questa sentenza conferma la totale insostenibilità giuridica dell’ignobile teatrino messo in campo dal governo in questi giorni e in generale con la costruzione dei centri in Albania. Un’operazione di pura propaganda fatta sulla pelle delle persone migranti pagata con milioni di euro dei contribuenti per concludersi in un fallimento totale", conclude la parlamentare Pd.

18/10/2024 - 16:09

"Gli italiani stanno pagando di tasca propria la propaganda del governo sui migranti. La mancata convalida del trattenimento di 12 migranti a Gjader è la conferma di ciò che denunciamo da tempo, a maggior ragione dopo l'ultima sentenza della Corte di giustizia UE che ha smontato l'impianto dei "Paesi Sicuri" creato dal Governo. L'accordo con l'Albania è inefficace ed inattuabile per cui si prefigura solo come un enorme danno erariale. Un miliardo di euro complessivo letteralmente buttato a mare per un accordo propaganda che non può essere neppure applicato. Uno spot carissimo a carico dei contribuenti che non risolve un'emergenza strutturale, ma aggrava solo il carico di difficoltà nella gestione dei flussi e vìola gravemente i diritti umani. Invece di chiedere scusa ai cittadini pronunciano parole gravissime contro i magistrati aprendo un pericoloso conflitto tra poteri dello Stato. Irresponsabili". Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche Ue alla Camera.

18/10/2024 - 16:08

“Il nuovo velenoso attacco scagliato dalla destra contro la magistratura è la prova di un’intolleranza viscerale a un potere che la Costituzione stabilisce terzo e autonomo. Per Meloni, FdI e soci è inconcepibile che esistano leggi e regole da rispettare e chi si mette di mezzo per farle rispettare è per forza ‘di sinistra’ quindi nemico: una visione pericolosa che mette da parte lo Stato di diritto e spacca in due la società. Pesanti anche i toni minacciosi, con cui vorrebbero nascondere di aver fatto un’opera folle, nata storta e costata centinaia di milioni solo per fare deterrenza”.

18/10/2024 - 16:07

"Il Tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento dei 12 migranti che al momento si trovano nel cpr di Gjader, in Albania. Questo significa che dovranno essere liberati e riportati in Italia perché, secondo gli accordi tra Meloni e Rama, non possono restare sul suolo albanese.
E' la conferma che l'operazione Albania, tanto sbandierata, è mera propaganda di Meloni sulla pelle dei migranti e in spregio delle normative che l'Italia è tenuta a rispettare.
Un esito che avevamo ampiamente previsto perché i giudici italiani non possono che attenersi alla sentenza della Corte di giustizia europea secondo cui un paese non può essere considerato sicuro se non lo è in tutto il suo territorio e per tutte le persone che vi abitano.
Il primo, fallimentare, trasporto di migranti in Albania è costato, finora, 20 mila euro per ogni persona trasferita, come riportato da diversi organi di stampa, a cui bisognerà aggiungere i costi per portarli in Italia. Con che risultato? Nessuno". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

17/10/2024 - 19:09

Oggi una delegazione di deputati del Partito Democratico e delle opposizioni si è recata in Albania, a visitare i centri per migranti voluti dal governo Meloni. “È un luogo straniante” dichiara la parlamentare dem Rachele Scarpa. “Abbiamo avuto modo di parlare con alcuni dei trattenuti e ci hanno raccontato una metodologia molto dubbia di screening. Al largo di Lampedusa è avvenuto un pre-screening, chiedendo soltanto se le persone erano in salute oppure no, se avevano i documenti oppure no. Chi viene portato qui è sostanzialmente una cavia del governo". “La struttura di Gjadër – continua il deputato dem Paolo Ciani - è 90 km quadrati di pali di ghiaia sotterranea per sostenere un enorme campo di detenzione che contiene Cpr, carcere, uffici”.
“Confermiamo quanto denunciamo da mesi – continuano Scarpa e Ciani -,  il Cpr è solo un enorme macchina di propaganda e di sperpero di denaro pubblico per violare sistematicamente i diritti umani che non risolverà affatto la questione migratoria”.

16/10/2024 - 16:37

“Le risposte del ministro Schillaci confermano il fatto che il governo ha abbandonato la Liguria e non vuole affrontare una gravissima situazione sanitaria. Il ministro cita un decreto 'liste d'attesa' che non è mai stato finanziato e si dimentica di quei 150mila liguri che, in una regione piccola, rinunciano alle cure per l'inadeguatezza del sistema. Anche i numeri della manovra di Bilancio confermano le mistificazioni portate avanti in queste settimane dal governo: gli annunciati 3,5 miliardi per la Salute sono stati ridotti a soli 880 milioni per il prossimo anno”. Lo dice la deputata ligure Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera nella replica al question time al ministro Schillaci.
“Tutto questo – continua la parlamentare - si traduce in briciole per la Liguria, proprio dove la spesa sanitaria è ben oltre la media delle altre regioni. Otto mesi di attesa per una colonscopia o dieci per un ecodoppler sono solo uno spaccato che evidenziano il tracollo della sanità pubblica in Liguria”. “Le risposte dell'attuale governo ligure sono state miopi e sbagliate a partire dalla privatizzazione selvaggia. Le risposte del governo Meloni sono addirittura peggiori: preferite buttare 880 milioni per deportare migranti in Albania anziché sostenere la salute dei cittadini e abbandonate al proprio destino le persone più deboli perché prive di un adeguato portafoglio. Questo centrodestra  ha deciso di abbandonare al proprio destino la parte più fragile della popolazione. E in Liguria, se uniamo i dati sulla sanità a quelli di Unioncamere, che ci vedono ultimo posto in Italia nella crescita delle aziende e primi per fuga di giovani, appare chiaro che i risultati di questi nove anni di governo di centrodestra non solo sono stati fallimentari, ma tragici. Questo impone una svolta decisa e determinante" , conclude Ghio.

16/10/2024 - 11:56

“L’Italia spenderà circa un miliardo per attuare il famoso accordo per i migranti con l’Albania; ingenti risorse pubbliche che potevano essere utilizzate per destinarle ai bisogni dei cittadini italiani a partire dalla prossima legge di bilancio. Ieri in Aula ci siamo permessi di ricordare alla premier Meloni che questo accordo, con il quale immaginava di risolvere tutto il problema dei migranti, è disumano, inefficace, e costa alle casse del Paese circa un miliardo di euro nei prossimi anni. Sono risorse buttate a mare. Un’operazione di pura propaganda ideologica che non risolve un’emergenza strutturale, ma aggrava solo il carico di difficoltà nella gestione dei flussi e vìola i diritti umani. Ma soprattutto costa risorse che potevano essere indirizzate anzitutto alla sanità, ma anche alla scuola, alle politiche sociali, al trasporto pubblico locale. Dal nostro punto di vista, un errore clamoroso. Abbiamo semplicemente chiesto conto di quello che si prefigura come un enorme danno erariale. La premier ha voluto buttare la palla in tribuna con una battuta diciamo sgrammaticata, ma non ha risposto sul tema. Non è stata sul merito”. Lo ha detto a Restart su Rai3 Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche dell’Unione europea alla Camera, replicando all’attacco della premier di cui è stato oggetto ieri a Montecitorio.

15/10/2024 - 11:28

Su salario minimo: piaga del lavoro povero, Pd chiede 9 euro l’ora ma il Governo risponde di no

“Il Pd ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere quanto è costato il Centro per i migranti in Albania. Abbiamo appreso che è partita la prima nave verso l’Albania con - a quanto si apprende - 16 migranti a bordo. Vorremmo sapere anche quanto è costato questo trasferimento e perché abbiamo fatto una cosa del genere visto il numero esiguo di migranti sulla nave da trasferire. Penso che il governo stia bruciando dei soldi che invece potrebbero essere messi su altri servizi, sulla sanità, sulle politiche sociali, in generale per dare forza alle fragilità”. Lo ha detto Stefano Graziano capogruppo Pd in commissione difesa alla Camera intervistato a Montecitorio.

“Ci sono persone - ha aggiunto Graziano a proposito del salario minimo - che oggettivamente non riescono ad arrivare a fine mese e soprattutto oggi assistiamo ad una nuova piaga quella del lavoro povero: ossia chi lavora non riesce nemmeno ad arrivare ad avere uno stipendio di un minimo di nove euro all’ora. Noi abbiamo chiesto che il minimo salariale potesse essere stabilito a nove euro l’ora ma c’è stato risposto di no”.

 

14/10/2024 - 18:03

“I centri per migranti in Albania sono un grave spreco di denaro pubblico oltreché la dimostrazione di una politica miope e inadeguata, che tenta di aggirare le responsabilità piuttosto che affrontarle con coraggio e umanità. Spostare il problema oltre i confini italiani, delegando la gestione dei flussi migratori a un Paese terzo, significa voltare le spalle a principi che dovrebbero essere inviolabili: il rispetto per la dignità umana e la tutela dei diritti fondamentali. Non possiamo permetterci di chiudere gli occhi di fronte a questa deriva. Inoltre, l'intera operazione ha troppi elementi di opacità. Gli appalti per la costruzione e gestione di questi centri sono stati assegnati in deroga al codice degli appalti, e questo non può che sollevare dubbi sulla loro trasparenza. Quando si tratta di spendere risorse pubbliche e di gestire la vita di persone vulnerabili, è essenziale agire con la massima chiarezza e responsabilità ecco perché abbiamo chiesto al governo di fornire l’elenco di tutte le società e dei soggetti coinvolti. La trasparenza, il rispetto delle regole e dei diritti umani non sono opzionali, sono il cuore della nostra democrazia. Peraltro, il Governo dovrebbe rivedere tutta questa operazione anche alla luce della recente sentenza della Corte di giustizia europea sui cosiddetti ‘paesi sicuri’ che cambia il quadro normativo in maniera radicale” così in una nota il capogruppo democratico in commissione affari esteri della Camera, Enzo Amendola.

14/10/2024 - 17:41

“I centri per migranti in Albania non solo tradiscono i principi fondamentali su cui si basa la nostra costituzione, ma costituiscono anche un atto di irresponsabilità politica e amministrativa. Esternalizzare la gestione dei flussi migratori ad altri Paesi, come l’Albania, significa sottrarsi ai nostri obblighi morali e giuridici, violando così i diritti umani e creando un precedente pericoloso. Questa scelta del governo non rispetta né la dignità delle persone migranti né i valori sanciti dal diritto internazionale, su cui l’Italia ha costruito la propria identità.
Uno degli aspetti più gravi di questa operazione è l’assenza di trasparenza nella gestione delle risorse. Chiediamo al governo di rendere immediatamente pubblico l’elenco di chi si è aggiudicato gli appalti o che ha avuto subappalti per la costruzione e la gestione dei centri: un aspetto fondamentale per scongiurare l’infiltrazione della criminalità organizzata” Così in una nota il deputato democratico, responsabile nazionale sicurezza del Pd, Matteo Mauri.

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