“La misura è colma, i pugni in aula sono inaccettabili, la maggioranza di destra ha oltrepassato la linea rossa” a dirlo è l’ex Presidente della Camera, Laura Boldrini, che sottolinea: “Negli anni in cui ho avuto l’onore di presiedere la Camera - sottolinea Boldrini - non sono di certo mancate occupazioni dell’Aula, proteste e scontri anche accesi delle opposizioni. Quanto accaduto oggi però va oltre, prendere a pugni un collega in Aula è gravissimo, a 100 anni dalla morte di Matteotti assistiamo nuovamente a atteggiamenti intimidatori e violenti da parte di alcuni esponenti della destra che hanno colpito fisicamente un deputato dell’opposizione. Una grande preoccupazione ”.
“Non era mai accaduto che un partito querelasse un giornalista Rai. Questi sono i veri record del governo Meloni, quelli che purtroppo non ascolteremo mai dalle reti del servizio pubblico. Con la querela per diffamazione a Mottola, Fdi conferma che la minaccia e l’intimidazione alla stampa è la cifra della propria azione politica. Porteremo il caso in vigilanza” così in una nota i parlamentari democratici della commissione di vigilanza Rai.
Calderone risponda su diritti e legalità
“Il settore della logistica è in netta espansione negli ultimi anni e impiega circa un milione e mezzo di lavoratori. Tuttavia, come denunciato dai sindacati, in questa grande filiera permangono ancora grandi zone grigie di illegalità e mancato rispetto dei contratti nazionali di lavoro. Tramite il subappalto e altre pratiche si aggirano spesso norme sulla sicurezza, sulla retribuzione e si produce elusione ed evasione fiscale. Per questo oggi, con altri colleghi deputati del Partito Democratico, abbiamo presentato una interpellanza al ministro competente per capire quali azioni questo governo intenda mettere in campo per garantire il rispetto del contratto nazionale, evitando compressioni dei diritti dei lavoratori e le diffuse situazioni di illegalità”.
Così il presidente della Fondazione Demo e candidato alle elezioni europee, Nicola Zingaretti.
“La morte di Matteotti fu la morte del Parlamento prefascista. E del sistema liberale incapace di interpretare i gravi sommovimenti del primo dopoguerra, ma la democrazia deve sempre interpretare i cambi d’epoca rinnovandosi”. Così il deputato Pd e vicepresidente della Fondazione Matteotti, Roberto Morassut, a margine delle celebrazioni per il centenario dell’ultimo discorso pronunciato dallo statista assasssinato il 10 giugno del 1924.
“Se la destra italiana tagliasse definitivamente e completamente nei fatti ogni legame con l’eredità fascista - continua Morassut - si potrebbe finalmente aprire la strada per un percorso condiviso di riforma delle istituzioni e della Costituzione. E anche a sinistra si potrebbe ragionare con meno sospetti sulla possibilità di una evoluzione della repubblica parlamentare in un sistema semipresidenziale con un nuovo rapporto tra esecutivo e Parlamento. La destra deve fare il passo storico più coraggioso e decisivo perché è evidente che un nuovo patto costituzionale occorre all’Italia e che gli interlocutori storicamente determinati sono quelli attuali e non più quelli del 1947. Perché la Costituzione non può essere cambiata con un colpo di maggioranza e con una lotta referendaria, deve avere un sostrato comune”, conclude.
“Cinquemila imprese, un milione e duecentomila addetti e un fatturato a due cifre sul PIL. Un settore strategico per l'economia nazionale a maggior ragione nel contesto della transizione ecologica. Possiamo guardare con fiducia alla capacità del comparto di affrontare le sfide della trasformazione ma il compito del decisore politico è di accompagnarla con strumenti adeguati, una visione chiara e scelte concrete di politica industriale”. E’ quanto scrive Vinicio Peluffo, deputato, e capogruppo del Pd in Commissione Attività produttive della Camera, in un articolo sul blog del sito della Fondazione Demo, la fondazione culturale del Pd. “Il parco dei veicoli circolanti nel nostro Paese è fra i più vecchi ed inquinanti d’Europa ed è urgente aumentare l’infrastruttura per la mobilità sostenibile – sottolinea Peluffo – Il governo Meloni ha ereditato dal precedente governo risorse significative: ci sono quelle del PNRR (800 milioni di euro per finanziare due linee di contratti di sviluppo e la dotazione del Fondo che finanzia progetti di batterie e progetti di sviluppo della filiera dell'idrogeno) e quelle stanziate col Fondo Automotive, originariamente quantificate in 8,7 miliardi”. La domanda è come il Governo Meloni intenda usare tali risorse: l’azione di Governo è apparsa, sin qui, confusa, contraddittoria e inefficace, oscillando tra una politica di incentivi piegata alle esigenze di Stellantis da un lato e la ‘minaccia’ di orientare gli stessi incentivi in favore di un secondo produttore dall’altro”.
“Nel 2023 sono state prodotte in Italia appena 450.000 autovetture a fronte di 1.580.000 immatricolazioni, le linee dello stabilimento di Mirafiori sono ferme, 2.260 dipendenti andranno in cassa integrazione”, scrive ancora Peluffo. “Se l’andamento riscontrato nel 1° trimestre 2024 verrà confermato nei prossimi mesi la produzione complessiva, con i veicoli commerciali, si attesterà poco sopra le 630 mila unità al di sotto delle 751 mila del 2023 (…). Gli impegni dell’a.d. Carlos Tavares nell’ultimo incontro con i sindacati non hanno sciolto i dubbi e resta la necessità di un accordo complessivo sullo sviluppo del settore auto in sede istituzionale”. Conclude Peluffo: “E’ necessario sviluppare strumenti di sostegno finalizzati a favorire l’acquisto di vetture a basse emissioni dal lato della domanda e a sviluppare la filiera dell’elettrico dal lato dell’offerta, così come l'attrazione di investimenti stranieri e la realizzazione di un ecosistema della filiera per favorire l'Italia come sede di attività di lavorazione di semiconduttori e di produzione di batterie e del loro riuso e riciclo. In questo quadro diventa un obiettivo anche lo stabilimento sul territorio nazionale di un secondo produttore”.
“Il Governo finora si è attardato in una polemica continua con le decisioni europee, puntando a deroghe e dilazioni ma questa non è una politica industriale, non è neppure una strategia degna di un Paese manifatturiero ed avanzato come il nostro. Serve, al contrario, una politica industriale degna di questo nome per accompagnare i lavoratori, sostenendo la formazione e la riqualificazione professionale degli addetti nel settore dell’automotive per garantirne la continuità occupazionale ed evitare quanto più possibile il ricorso agli ammortizzatori sociali. Fare gli interessi nazionali significa portare a casa risultati per tutelare la capacità competitiva del sistema-paese, non proroghe ma strumenti economici, finanziari e regolatori”.
Le conquiste delle donne e le sfide che ancora le attendono: l’esperienza delle donne Costituenti e le prospettive per una nuova stagione di impegno, in un incontro promosso dalle Onorevoli Anna Ascani e Ilenia Malavasi
“Ventuno - Le donne che fecero la Costituzione” è il titolo dell’iniziativa - e dell’omonimo libro, edito da Paoline e scritto da Romano Cappelletto e Angela Iantosca - promosso dalla vicepresidente della Camera dei Deputati, Anna Ascani, e dall’On. Ilenia Malavasi, oggi martedì 28 maggio 2024.
L’incontro - che si svolge a Roma, nella Sala Matteotti di Palazzo Theodoli, alle ore 11, coordinato da On. Malavasi e alla presenza degli autori - dopo i saluti di On. Ascani, vede gli interventi dell’ex presidente della Camera, On. Laura Boldrini, della capogruppo PD alla Camera, On. Chiara Braga, e della Presidente della Fondazione Nilde Iotti, Livia Turco.
“Ventuno”, il libro da cui prende le mosse l’incontro racconta le storie e le battaglie che hanno portato avanti, sacrificando spesso la vita privata, delle 21 donne che fecero parte dell’Assemblea Costituente: attraverso le loro stesse voci, si restituisce la passione di chi ha partecipato alla ricostruzione di un Paese appena uscito da una devastante guerra, anche per mostrare quanta strada ci sia ancora da fare, oggi, per attuare quegli stessi princìpi.
Le conquiste delle donne e le sfide che ancora le attendono: l’esperienza delle donne Costituenti e le prospettive per una nuova stagione di impegno, in un incontro promosso dalle Onorevoli Anna Ascani e Ilenia Malavasi
“Ventuno - Le donne che fecero la Costituzione” è il titolo dell’iniziativa - e dell’omonimo libro, edito da Paoline e scritto da Romano Cappelletto e Angela Iantosca - promosso dalla vicepresidente della Camera dei Deputati, Anna Ascani, e dall’On. Ilenia Malavasi, martedì 28 maggio 2024.
L’incontro - che si svolge a Roma, nella Sala Matteotti di Palazzo Theodoli, alle ore 11, coordinato da On. Malavasi e alla presenza degli autori - dopo i saluti di On. Ascani, vede gli interventi dell’ex presidente della Camera, On. Laura Boldrini, della capogruppo PD alla Camera, On. Chiara Braga, e della Presidente della Fondazione Nilde Iotti, Livia Turco.
“Ventuno”, il libro da cui prende le mosse l’incontro racconta le storie e le battaglie che hanno portato avanti, sacrificando spesso la vita privata, delle 21 donne che fecero parte dell’Assemblea Costituente: attraverso le loro stesse voci, si restituisce la passione di chi ha partecipato alla ricostruzione di un Paese appena uscito da una devastante guerra, anche per mostrare quanta strada ci sia ancora da fare, oggi, per attuare quegli stessi princìpi.
Le conquiste delle donne e le sfide che ancora le attendono: l’esperienza delle donne Costituenti e le prospettive per una nuova stagione di impegno, in un incontro promosso dalle Onorevoli Anna Ascani e Ilenia Malavasi
“Ventuno - Le donne che fecero la Costituzione” è il titolo dell’iniziativa - e dell’omonimo libro, edito da Paoline e scritto da Romano Cappelletto e Angela Iantosca - promosso dalla vicepresidente della Camera dei Deputati, Anna Ascani, e dall’On. Ilenia Malavasi, martedì 28 maggio 2024.
L’incontro - che si svolge a Roma, nella Sala Matteotti di Palazzo Theodoli, alle ore 11, coordinato da On. Malavasi e alla presenza degli autori - dopo i saluti di On. Ascani, vede gli interventi dell’ex presidente della Camera, On. Laura Boldrini, della capogruppo PD alla Camera, On. Chiara Braga, e della Presidente della Fondazione Nilde Iotti, Livia Turco.
“Ventuno”, il libro da cui prende le mosse l’incontro racconta le storie e le battaglie che hanno portato avanti, sacrificando spesso la vita privata, delle 21 donne che fecero parte dell’Assemblea Costituente: attraverso le loro stesse voci, si restituisce la passione di chi ha partecipato alla ricostruzione di un Paese appena uscito da una devastante guerra, anche per mostrare quanta strada ci sia ancora da fare, oggi, per attuare quegli stessi princìpi.
Oggi, venerdì 24 maggio, la giornalista del Tg3, Ilaria Alpi, avrebbe festeggiato il suo compleanno, se quel 20 marzo 1994 non fosse stata uccisa a Mogadiscio, insieme all'operatore Miran Hrovatin, per le loro inchieste su traffici d'armi e rifiuti all'ombra della Cooperazione Internazionale. E oggi, venerdì 24, alla Camera, presso l'Aula dei Gruppi Parlamentari (in Via di Campo Marzio, 74), si terrà una iniziativa promossa dalla Comunità “Noi non archiviamo” della quale fanno parte una serie di soggetti protagonisti in questi decenni dell'impegno per la verità su quegli omicidi, per scoprire responsabili e depistaggi. L'iniziativa servirà a rilanciare con forza questa esigenza, anche alla luce del recente incontro avuto da una delegazione della Rete con i vertici della Procura di Roma.
La giornata (dalle 10 alle 12.30) vedrà protagonisti ragazze e ragazzi di scuole che hanno partecipato con i loro lavori al progetto “Una stella di nome Ilaria Alpi”.
Presieduto da Mariangela Grainer e Walter Verini, l'appuntamento avrà inizio con il saluto della vicepresidente della Camera, Anna Ascani, e con quelli di Fnsi, Ordine dei Giornalisti, Usigrai, Fondazione Murialdi, Articolo 21.
La giornalista Federica Sciarelli e Walter Veltroni ricorderanno la collega e amica Ilaria e Miran e le battaglie di questi trenta anni. Questi momenti saranno intervallati da letture di Cristiana Capotondi dal libro di Gigliola Alvisi sulla giornalista del Tg3 e dalla proiezione di estratti video dal film “Il più crudele dei giorni” di Ferdinando Vicentini Orgnani. Nella seconda parte la giornalista Giulia Bosetti e la stessa Grainer coordineranno l'illustrazione dei lavori da parte degli studenti.
Per gli accrediti scrivere a: pd.ufficiostampa@camera.it, indicando nome, cognome, numero di tesserino ed eventuali strumenti come fotocamere o videocamere.
Il viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami continua il suo tour elettorale in Romagna promettendo misure per dare il via alla liquidazione dei beni mobili danneggiati dall’alluvione di un anno fa, che però non trovano poi nessun riscontro nella realtà. Per di più l'indennizzo che Bignami ha annunciato di appena 5mila euro è una cifra assolutamente irrisoria e gli aiuti arrivati fin qui dal governo sono pochi spicci rispetto alle esigenze reali e alle promesse della presidente Meloni durante le sue numerose passerelle. L’annuncio di Bignami aggiunge una mancetta preelettorale e questo è ancor più vergognoso se annunciato in veste di vice ministro in una conferenza stampa di partito. Abbia rispetto per gli alluvionati e le istituzioni che rappresenta.
Così la deputata del Pd Ouidad Bakkali.
Le conquiste delle donne e le sfide che ancora le attendono: l’esperienza delle donne Costituenti e le prospettive per una nuova stagione di impegno, in un incontro promosso dalle Onorevoli Anna Ascani e Ilenia Malavasi
“Ventuno - Le donne che fecero la Costituzione” è il titolo dell’iniziativa - e dell’omonimo libro, edito da Paoline e scritto da Romano Cappelletto e Angela Iantosca - promosso dalla vicepresidente della Camera dei Deputati, Anna Ascani, e dall’On. Ilenia Malavasi, martedì 28 maggio 2024.
L’incontro - che si svolge a Roma, nella Sala Matteotti di Palazzo Theodoli, alle ore 11, coordinato da On. Malavasi e alla presenza degli autori - dopo i saluti di On. Ascani, vede gli interventi dell’ex presidente della Camera, On. Laura Boldrini, della capogruppo PD alla Camera, On. Chiara Braga, e della Presidente della Fondazione Nilde Iotti, Livia Turco.
“Ventuno”, il libro da cui prende le mosse l’incontro racconta le storie e le battaglie che hanno portato avanti, sacrificando spesso la vita privata, delle 21 donne che fecero parte dell’Assemblea Costituente: attraverso le loro stesse voci, si restituisce la passione di chi ha partecipato alla ricostruzione di un Paese appena uscito da una devastante guerra, anche per mostrare quanta strada ci sia ancora da fare, oggi, per attuare quegli stessi princìpi
“Se le notizie sui cronisti identificati mentre seguivano l’azione di Ultima Generazione venissero confermate si tratterebbe di un episodio intimidatorio quasi senza precedenti che violerebbe la libertà di informazione nel nostro paese e la dignità professionale e umana dei giornalisti coinvolti. Usiamo il condizionale perché si tratta di fatti gravissimi, su cui va fatta piena luce in tempi brevi, che paleserebbero un regime di polizia che vorrebbe non solo influenzare l’informazione ma silenziare il dissenso in ogni modo e con ogni mezzo. Va quindi soprattutto capito se si tratta di agenti di pubblica sicurezza a cui è sfuggita di mano la situazione o di precise indicazioni dall’alto”: è quanto dichiara il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi sulla vicenda accaduta oggi a Roma.
Domani, venerdì 24 maggio, la giornalista del Tg3, Ilaria Alpi, avrebbe festeggiato il suo compleanno, se quel 20 marzo 1994 non fosse stata uccisa a Mogadiscio, insieme all'operatore Miran Hrovatin, per le loro inchieste su traffici d'armi e rifiuti all'ombra della Cooperazione Internazionale. E venerdì 24, alla Camera, presso l'Aula dei Gruppi Parlamentari, si terrà una iniziativa promossa dalla Comunità “Noi non archiviamo” della quale fanno parte una serie di soggetti protagonisti in questi decenni dell'impegno per la verità su quegli omicidi, per scoprire responsabili e depistaggi. L'iniziativa servirà a rilanciare con forza questa esigenza, anche alla luce del recente incontro avuto da una delegazione della Rete con i vertici della Procura di Roma.
La giornata dalle 10 alle 12.30) vedrà protagonisti ragazze e ragazzi di scuole che hanno partecipato con i loro lavori al progetto “Una stella di nome Ilaria Alpi”.
Presieduto da Mariangela Grainer e Walter Verini, l'appuntamento avrà inizio con il saluto della vicepresidente della Camera, Anna Ascani, e con quelli di Fnsi, Ordine dei Giornalisti, Usigrai, Fondazione Murialdi, Articolo 21.
La giornalista Federica Sciarelli e Walter Veltroni ricorderanno la collega e amica Ilaria e Miran e le battaglie di questi trenta anni. Questi momenti saranno intervallati da letture di Cristiana Capotondi dal libro di Gigliola Alvisi sulla giornalista del Tg3 e dalla proiezione di estratti video dal film “Il più crudele dei giorni” di Ferdinando Vicentini Orgnani. Nella seconda parte la giornalista Giulia Bosetti e la stessa Grainer coordineranno l'illustrazione dei lavori da parte degli studenti.
Manzi: Manca trasparenza, Ministero renda pubblici i dati
“Il ministro Valditara riferisca in parlamento sullo stato di attuazione degli investimenti Pnrr. Abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare perché vi sia massima trasparenza e perché i dati relativi allo stato di avanzamento dei singoli progetti siano pubblicati e aggiornati in tempo reale sul sito istituzionale del ministero” così la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi, che sottolinea “in merito all’attuazione del PNRR, i dati positivi lasciati dai precedenti Governi, risultano dilapidati a causa delle incertezze dell’esecutivo in carica e i vaghi annunci circa l’”impossibilità” di raggiungere gli obiettivi entro il 2026, “spostamenti” di opere sulle altre fonti di finanziamento e “smantellamenti”, cui non è seguito nessun atto concreto. Come attestato oggi dalla Fondazione Agnelli con Astrid le spese effettivamente sostenute con le risorse PNRR per tutte le misure relative all’istruzione è circa il 17% degli stanziamenti, un tasso di avanzamento inferiore all’insieme del PNRR. E’ un dato preoccupante unito anche alla scarsa ed insufficiente informazione e trasparenza dello stato di avanzamento dei progetti su cui chiediamo al ministero di fare chiarezza .”.
“Le innumerevoli audizioni di oggi confermano che i finanziamenti alla sanità pubblica sono il primo passo necessario per rilanciare il diritto alla salute e salvare il nostro sistema sanitario nazionale. Le fondazioni, gli ordini, le associazioni intervenute oggi alla Camera hanno evidenziato problematiche e suggerito soluzioni, ma prima di ogni altra cosa hanno evidenziato la bontà della legge Schlein perché torna a finanziare la sanità e sblocca le assunzioni. Dobbiamo necessariamente ascoltare le loro istanze, il ssn è profondamente definanziato e per questo chiediamo al Governo di non abbandonare l'idea di valorizzare la nostra sanità e dare insieme una risposta ai cittadini italiani che hanno bisogno di cure". Lo dichiara Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali di Montecitorio e responsabile iniziative politiche del partito.