28/02/2024 - 15:09

Scotto e Barzotti: Mef sta bloccando legge di civiltà

“Siamo stufi del continuo Ping pong su un provvedimento importante come quello delle misure a favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche e malattie croniche invalidanti. Sono due mesi che questa legge di civiltà - che garantirebbe il divieto di licenziamento per chi è malato e permessi retribuiti per le visite specialistiche -  balla tra Commissione e Parlamento, nonostante l’atteggiamento costruttivo e unitario delle opposizioni che hanno persino ritirato gli emendamenti migliorativi pur di approvarla in fretta. Il  Mef ci spieghi perché viene bloccata e dove intende trovare i soldi. Non è accettabile che i soldi escano su tutto - spesso buttati nel cestino per interventi frammentari e corporativi - e non siano invece disponibili quando si parla di diritti sociali. Fino a quando non avremo un quadro chiaro da parte del Mef - anche in forma scritta - non riteniamo ci siano le condizioni per poter andare avanti nel comitato ristretto della Commissione lavoro  che è impegnato in una redazione condivisa della legge. Approvare un nuovo testo al buio - magari senza una parte della platea dei lavoratori interessati - sarebbe impensabile, poco serio e persino discriminatorio”.

Così in una nota congiunta i capigruppo del Pd e del M5s nella commissione lavoro, Arturo Scotto e Valentina Barzotti.

25/02/2024 - 15:45

"I fatti di Pisa hanno rappresentato uno spartiacque nelle politiche del Governo Meloni: l'atteggiamento comunque intollerante verso i giovani e gli studenti, portato avanti in questi mesi con le minacce verso chi occupava le scuole e sfilava in cortei spontanei, si è trasformato all'improvviso in una vera e propria azione punitiva incomprensibile con cariche e manganellate. Quello che colpisce oggi non è solo il silenzio-assenso della destra verso queste violenze gratuite ma le critiche e le intimidazioni della stessa maggioranza nei confronti di chi, come il sindaco di Pisa o lo stesso Ministro dell'Interno, si sono detti subito sconcertati da questo episodio. La repentina e successiva retromarcia di Piantedosi appare poi ancora più allarmante perché siamo in Italia e non in Russia: non è con la repressione che la Premier potrà mettere a tacere il dissenso". È quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario Dem della Toscana.

23/02/2024 - 16:15

“La scuola aperta a tutti”. È il primo comma dell’articolo 34 della Costituzione ad individuare il principio fondamentale che sta - o dovrebbe stare - alla base di ogni politica per l’istruzione, perché la scuola è lo strumento per eccellenza che consente ad ogni individuo di migliorare la propria istruzione e, di conseguenza, la propria posizione sociale ed economica”.  A scriverlo è Ilenia Malavasi, Deputata del gruppo del Pd, in un articolo pubblicato sul sito della Fondazione Demo - la Fondazione del Pd presieduta da Nicola Zingaretti. “Il sistema educativo italiano è pensato dalla nostra Carta costituzionale come capace non solo di misurare i risultati ottenuti dai migliori, ma anche di accompagnare situazioni di fragilità o di marginalità, fornendo la possibilità ai ragazzi e alle ragazze, indistintamente, di acquisire nuove prospettive - sottolinea Malavasi -. E anche se questo avviene ancora in modo troppo limitato (solo il 6% dei giovani i cui genitori non hanno il diploma ottiene poi la laurea) è significativo che la Costituzione si occupi, in modo così diretto, della questione, riconoscendo, anche in questo modo, la centralità dell’idea di “comunità”, alla cui base ci sono la scuola, la valorizzazione dei talenti, il diritto di essere messi nella condizione di poter eccellere.  Nonostante questioni importanti ancora in campo quindi - continua Malavasi - come gli oltre 170mila supplenti che sono ogni anno chiamati a coprire cattedre scoperte, gli insegnanti di sostegno, spesso lasciati soli, la sicurezza degli edifici, la sproporzione di numeri tra alunni, insegnanti e dirigenti, “Stare bene a scuola” resta il punto fondamentale, raggiungibile con un ruolo centrale della “comunità educante” che si adopera affinché nessuno si perda durante il percorso scolastico o, peggio ancora, non abbia capacità o possibilità di accesso. Una comunità educante, appunto, che senta la responsabilità e il dovere prioritario di tutelare tutte le variabili di crescita dei suoi cittadini e cittadine più giovani”.

21/02/2024 - 18:01

“Oggi al fianco dei Sindacati in Piazza Santi Apostoli. In piazza con i Sindacati. Perché di lavoro non si muore per caso. Si muore per assenza di regole, subappalti a cascata, sfruttamento. Motivi che possono e devono essere cancellati. E di fronte a una destra che attacca i diritti fondamentali e fa della deregolamentazione la cifra della sua azione il nostro posto è qui, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, per l'opposizione nel Paese e in Parlamento”.

Lo dichiara il parlamentare democratico e presidente della Fondazione del Pd, Nicola Zingaretti.

19/02/2024 - 11:31

“Alexei Navalny è stato un fiero oppositore a un regime sanguinario che ha pagato con la vita la sua battaglia, per questo noi chiniamo la testa di fronte al suo sacrificio, ma è stato anche un nazionalista che nel corso della sua vita ha sostenuto posizioni xenofobe senza mai ritrattarle, quindi trovo sbagliato il paragone con Giacomo Matteotti, che era un socialista democratico, un eroe ispirato da altri valori”. Così il deputato del Partito Democratico e vicepresidente della Fondazione Matteotti, Roberto Morassut, parlando a RaiNews24.

“Penso - continua Morassut - che Putin vada battuto attraverso una sconfitta militare delle sua guerra di aggressione e una sconfitta politica che apra la strada a quelle forze democratiche europeiste che vogliono un’altra Russia. Forze esigue e marginali ma le uniche che possono rompere il dominio secolare del mito imperiale russo che nemmeno Navalny ha mai apertamente messo in discussione, nemmeno in occasione della invasione della Crimea nel 2014”.

14/02/2024 - 12:21

“Prorogato nel 2024 il meccanismo di finanziamento, tramite il Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo delle fondazioni lirico-sinfoniche. L'emendamento Pd approvato questa notte dalla commissione Bilancio della Camera prevede che le fondazioni avranno tempo fino al 30 giugno di quest'anno per rendicontare l'attività svolta nel 2023”. Lo dichiarano i deputati Pd della commissione Cultura di Montecitorio.

01/02/2024 - 18:51

"Detenuti politici, parlamentari di opposizione e attivisti per i diritti umani privati del fondamentale diritto a difendersi in processi in cui le prove e perfino i testimoni a loro carico sono segreti e, quindi, non accessibili alla difesa. Un regime in cui anche gli stessi avvocati vengono arrestati per il solo fatto di essere i legali di altri detenuti per ragioni politiche o di coscienza e per questo anche loro accusati di terrorismo e condannati, senza prove, a pene fino a 30 anni di reclusione.
Quella dei tribunali e delle carceri turche è una situazione drammatica che non può lasciare nessuno indifferente. Su questo, oggi al Comitato per i diritti umani nel mondo della Camera, che presiedo, abbiamo ascoltato le rappresentanti e i rappresentati del Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia-CRED che hanno portato le loro testimonianze dirette di quanto avviene in Turchia. Inoltre le avvocate Michela Arricale e Francesca Trasatti e la dottoressa Margherita Cantelli hanno riferito di scontri tra polizia e avvocati davanti ai tribunali perché le forze dell'ordine impediscono l'ingresso dei legali nelle aule. Alla fine delle audizioni, il Cred ha invitato una delegazione del Comitato a visitare direttamente le prigioni turche per verificare le condizioni soprattutto di alcune categorie di detenuti che, più di altre, subiscono gravi violazioni dei diritti umani.
Nonostante la Turchia faccia parte del sistema della Nazioni Unite e del Consiglio d'Europa ed abbia, quindi, ratificato le convenzioni che riguardano anche il trattamento delle persone in stato di detenzione e sottoposte a processo, le testimonianze ascoltate oggi dimostrano che quanto accade nel regime di Erdogan disattende tutti gli standard internazionali (le cosiddette UN Mandela Rules e le raccomandazioni del Comitato contro la tortura del Consiglio d'Europa).
L'indipendenza della magistratura, la garanzia del diritto di difesa e della dignità dei detenuti sono una cartina al tornasole del grado di democrazia di ogni paese ed è interesse comune che vengano rispettati". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

01/02/2024 - 11:47

"Oggi presenterò la Fondazione Demo alla Feps, il network delle fondazioni dei socialisti Ue. Il nostro scopo è quella di offrire al Pd le competenze che ci sono nella società, ma anche di offrire alle fondazioni e associazioni che saranno in rete, un colloquio diretto e trasparente con i decisori politici".

Così il deputato dem Nicola Zingaretti, presidente della Fondazione del Pd, intervistato sul quotidiano Domani.

30/01/2024 - 15:18

“La normativa europea richiede il rispetto di standard minimi di civiltà e dignità per le condizioni di detenzione negli Stati membri. La stessa Commissione ha avanzato nel dicembre 2022 delle apposite raccomandazioni al riguardo. Ma il diritto UE, in particolare la decisione quadro 2009/829/GAI del Consiglio, del 23 ottobre 2009, applicata insieme alla Decisione quadro 2008/909/GAI del Consiglio europeo, del 27 novembre 2008, ai fini della loro esecuzione nell’Unione europea lascerebbe aperta la possibilità di eseguire nello Stato di origine misure cautelari, privative della libertà personale, anche in attesa della definizione del processo in un altro Paese europeo. Sbaglia dunque il ministro Tajani e il Governo dovrebbe attivarsi per pretendere il rispetto dei diritti umani di Ilaria e per farla rientrare immediatamente, eseguendo direttamente in Italia le misure cautelari domiciliari durante lo svolgimento del procedimento penale in Ungheria”. Così il capogruppo democratico nella commissione Affari europei della Camera, Piero De Luca.

29/01/2024 - 19:11

Mauri: serve solo alla propaganda del governo
“Il protocollo Italia-Albania è inutile e costoso per il nostro paese, che dovrà impegnare più di 650 milioni di euro solo per allontanare temporaneamente poche migliaia di migranti all'anno.
Un provvedimento fatto  solo in vista delle Elezioni Europee per la propaganda del governo, che non avrà nessun effetto concreto sul numero di sbarchi e che avrà effetti negativi sull’integrazione di coloro a cui verrà riconosciuto il diritto di rimanere nel nostro paese. Il protocollo presenta gravi criticità, è incompatibile con il diritto europeo e la sua applicazione comporterà molte discriminazioni. Oltre al fatto che il Governo non ha chiarito molti aspetti, che lo renderanno concretamente irrealizzabile, sui quali il Partito democratico ha più volte nel corso dell’esame in commissione chiesto al governo delucidazioni mai arrivate”. Così il deputato democratico, vice presidente della commissione affari costituzionali, Matteo Mauri.

29/01/2024 - 10:12

“Il 7 febbraio saremo sotto la sede Rai a difesa del servizio pubblico che deve restare libero nella sua funzione di informare correttamente i cittadini. Stiamo assistendo a una deriva pericolosa con il governo che detta ogni giorno alle redazioni temi e tempi.  Il caso del servizio del tg1 sugli aiuti agli anziani è solo l’ultimo di un lungo elenco. La Rai non è e non può diventare il megafono della propaganda elettorale della presidente Meloni” così la deputata democratica, Ouidad Bakkali.

27/01/2024 - 18:36

“Che tristezza Unirai che scrive sotto dettatura del direttore Chiocci o di qualche ministro giornalista per difendere l’indifendibile. Invece di tutelare l’autonomia dei giornalisti, siamo agli attacchi frontali ai componenti della commissione di vigilanza. Ricordiamo a Unirai che il partito democratico non vuole “dettare” nulla alle redazioni, pretendiamo invece che sia rispettata la corretta informazione e che non si interpreti il servizio pubblico come la tv del governo e della sua propaganda. Ecco perché i vertici devono venire in vigilanza ed ecco perché oggi abbiamo annunciato un sit-in sotto la Rai a difesa della libera e corretta informazione pubblica”. Così i componenti della commissione di vigilanza Rai.

22/01/2024 - 15:20

Sangiuliano riferisca alla Camera

“Quanto avvenuto alla Fondazione Teatro di Roma è molto grave. I rappresentanti di Regione e Ministero hanno compiuto un vero e proprio blitz per la nomina del nuovo direttore - nonostante il parere del Presidente del Cda e della rappresentante del Comune di Roma, socio di maggioranza e proprietario degli immobili.
Una nomina che, quanto apprendiamo, sarebbe avvenuta su input del presidente della commissione cultura della Camera che, per primo, ha rivendicato la scelta nel più assoluto silenzio del Presidente della Regione Lazio e dello stesso Ministro. Noi vorremmo che il ministro Sangiuliano riferisca in parlamento sul caso e ci dica chi ha dato e in quali sedi indicazione di voto al componente del Cda espresso dal MiC e quali sono le motivazioni”. Lo ha detto la capogruppo Pd in commissione Cultura di Montecitorio, Irene Manzi, che ha aggiunto: “davanti alle dichiarazioni del presidente della commissione cultura della Camera, circa il suo ruolo di vigilanza operativa sui teatri stabili e le istituzioni culturali, chiediamo inoltre al presidente Fontana se ritiene che il presidente Mollicone abbia agito nel rispetto delle sue reali prerogative”.

18/01/2024 - 13:59

“Il ddl Italia - Albania passato ieri notte in commissione è inutile e costoso; un accordo che impegnerà più di 650 milioni di euro per allontanare poche migliaia di migranti soccorsi in mare dal nostro paese, ma che non avrà nessun effetto sul numero di sbarchi e sull’integrazione di coloro che hanno diritto di rimanere nel nostro paese.
Il protocollo Italia-Albania rischia inoltre di presentare gravi criticità in merito alla sua applicazione pratica sulle quali il Partito democratico ha più volte nel corso dell’esame in commissione chiesto al governo delucidazioni mai arrivate.
Per la presidente Meloni la ratifica di questo protocollo serve solo da sventolare in campagna elettorale ma nasconde il doppio fallimento del governo nella gestione del fenomeno migratorio, tanto a livello nazionale con il triplicarsi degli sbarchi nell’ultimo anno, quanto in Europa”. Lo dichiarano in una nota congiunta Simona Bonafè e Vincenzo Amendola, rispettivamente capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali ed Esteri di Montecitorio, i quali aggiungono: “Una maggioranza in cui relatori e membri del governo dipendono dai sospiri di Palazzo Chigi.
Nemmeno le disposizioni di legge italiana sull’immigrazione e i diritti costituzionali sono stati presi in considerazione.
Si dimostra che questa legge è solo uno spot per la campagna elettorale della premier”.

17/01/2024 - 15:35

Caso David non è l’unico, ministro punta a occupazione cultura

“Nonostante il tentativo di nascondere l’evidenza, il sottosegretario Mazzi ha confermato l’azione del ministro Sangiuliano che punta a politicizzare la presenza del Governo nelle istituzioni culturali, a partire dalla Fondazione Accademia Cinema italiano, premi David di Donatello. Il MiC sta infatti proponendo, in tutta Italia e a diverse istituzioni culturali, di modificare gli statuti per cambiare le modalità di selezione del  rappresentante del Mic che non sarà più un dirigente apicale del ministero ma una figura direttamente indicata dal ministro, se non lui stesso. Una netta politicizzazione di istituzioni che non dovrebbero essere imbrigliate e che dovrebbero restare fuori dalle tentazioni della destra di occupazione della cultura”. Così la capogruppo democratica in commissione cultura della camera, Irene Manzi commenta la risposta che il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzo, ha dato alla Camera a una interrogazione parlamentare presentata dal gruppo dem sul caso Premio David di Donatello.

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