10/09/2025 - 18:57

“Il dibattito parlamentare di oggi ci ha dimostrato che abbiamo una maggioranza divisa e un governo in confusione che porterà l’Italia allo sbando. Nel vertice del 24-25 giugno scorso la premier Meloni ha firmato un assegno per una spesa in armi per la Nato al 5% che a Napoli viene chiamato cabriolet, cioè caricato sulle nuove generazioni. Ma non ha avuto neanche il coraggio di venire in Parlamento a dirlo agli italiani. Questo perché i partiti che sostengono il governo vanno ognuno per strada propria ed hanno abbandonato la caratteristica dell’Italia di saper sviluppare e puntare sulla forza della diplomazia. Mentre Trump ci caricava di dazi, di obblighi di acquistare armi Usa e di spese militari al 5%, il governo italiano stava in silenzio. Noi diciamo Sì alla sicurezza ma all’interno di un quadro di difesa europea, No alle spese militari al 5% perché obiettivo irrealizzabile e No alla proliferazione delle armi. Dobbiamo invertire rotta e da questa Aula vogliamo far giungere il nostro abbraccio alle donne e agli uomini della Flotilla ringraziandoli per la loro straordinaria iniziativa umanitaria per Gaza”.

Così il capogruppo Dem in commissione Difesa alla Camera, Stefano Graziano, intervenendo in Aula per annunciare il voto favorevole del Gruppo alla mozione presentata dal Pd.

 

07/09/2025 - 17:42

«Manovra alle porte e Salvini come sempre torna in modalità venditore di pentole: oggi a Cernobbio ha promesso flat tax anche per i lavoratori dipendenti, pace fiscale con rottamazione delle cartelle e altri improbabili regali. Tutte misure prive di coperture, che non faranno altro che gonfiare il deficit e scaricare il peso sui cittadini onesti, quelli che le tasse le pagano davvero.
Salvini recita la parte di Robin Hood al contrario: annuncia condoni e sconti a pioggia per chi evade, mentre lascia sulle spalle delle famiglie e dei lavoratori i costi reali di bilancio, senza veri interventi per restituire capacità di spesa alle famiglie. E per giustificarsi delle favole che racconta, invece di assumersi le proprie responsabilità accusa Bruxelles, dimenticando che è lui stesso vicepresidente del Governo Meloni e non un passante.
Chissà cosa penserà del suo collega il ministro dell’Economia Giorgetti, che sia al Meeting di Rimini sia oggi a Cernobbio ha richiamato alla prudenza, alla sostenibilità dei conti pubblici, al rispetto delle regole europee e alla necessità di misure concrete per famiglie e imprese.

Intanto l’economia italiana rallenta da mesi, aumenta il lavoro precario e insicuro, diminuiscono le entrate pubbliche. Servirebbero investimenti pubblici in scuola e sanità, interventi strutturali e un piano industriale nazionale, lotta all’evasione e aumento dei salari, contrasto alle politiche dei dazi americani e rafforzamento dell’Europa. Salvini invece propone invece fantasie e promesse inconciliabili.
Lo dichiara Silvio Lai, deputato del Partito Democratico e componente della Commissione Bilancio della Camera.

 

02/09/2025 - 13:48

"La più grande organizzazione di esperti di genocidio del mondo, l'International Association of Genocide Scholars (Iags), ha dichiarato che quello che Israele sta facendo a Gaza è genocidio. Lo afferma in una risoluzione approvata con l'86 per cento di voti favorevoli. Dopo questa ennesima, autorevole dichiarazione, non esistono più alibi e non ci possono essere più reticenze. Anche chi finora ha negato o ha minimizzato, come se non bastassero già i pronunciamenti della Corte internazionale di giustizia, non potrà più voltarsi dall'altra parte.
E questo vale anche per il mondo dell'informazione in cui questa notizia non ha avuto il rilievo che meritava. Anzi, tranne rare eccezioni, è stata colpevolmente oscurata.
Mentre a Gaza il popolo palestinese continua ad essere decimato e in Cisgiordania continua l'esproprio e l'occupazione delle case e delle terre dei palestinesi da parte dei coloni israeliani, nel nostro Paese, nei palazzi e nelle redazioni dobbiamo ancora assistere a titubanze, balbettii e tentennamenti. Una complicità intollerabile".  Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

29/08/2025 - 15:22

“E’ un dato di fatto che l'economia si è fermata e che crescono le diseguaglianze. Nel contesto in cui abbiamo ancora indicatori positivi grazie alle risorse del Pnrr, che non dobbiamo mai dimenticare sono conquistate dai governi di centrosinistra, l'aumento del lavoro povero e precario è un'aggravante nei confronti del Governo Meloni. Fa venire la pelle d'oca sentire esponenti della maggioranza citare i dati dell'occupazione femminile, se una donna su tre lavora part-time, se la metà guadagna meno di ottomila euro lordi l'anno significa che c'è un problema devastante nel mondo del lavoro che riguarda prima di tutto la condizione di donne e giovani che deve essere affrontato subito”. Cosi' il deputato Pd Andrea Casu a Coffee Break su La 7, commentando i dati Istat sull'economia. “Di fronte alla fuga dei neo laureati che scappano all'estero – continua il parlamentare dem - come possiamo consolarci con la crescita dell’occupazione degli over50? Questo Governo sta bruciando intere generazioni e per invertire la rotta è necessaria una svolta radicale a partire dal salario minimo”. “Anche se Giorgia Meloni preferisce tenere la testa sotto la sabbia e fingere di non vedere la realtà è che la vita degli italiani è nettamente peggiorata negli ultimi tre anni sotto la sua guida come dimostrano i sei milioni di italiani che nel 2024 hanno rinunciato alle cure, le difficoltà crescenti che stanno affrontando le persone che vivono nelle aree interne, sempre più colpite dalla crisi dei trasporti, e le imprese che stanno pagando il prezzo dei dazi di Trump”, conclude Casu.

 

21/08/2025 - 18:58

“La Dichiarazione Congiunta tra Commissione Europea e governo americano conferma la resa del governo Meloni alle imposizioni Usa sui prodotti agroalimentari italiani. È certamente positiva la tariffa omnicomprensiva al 15 per cento applicata a molti prodotti, ma il Made in Italy del settore primario ne è escluso: nessuna esenzione o riduzione è infatti prevista per i prodotti agricoli, dalla pesca ai vitivinicoli, che sostengono gran parte dell’export verso gli Stati Uniti e che sono espressione di migliaia di imprese e di posti di lavoro’. Così la deputata Antonella Forattini, capogruppo PD in commissione Agricoltura.

“Mentre la Germania - prosegue l’esponente dem - è riuscita a difendere le proprie posizioni nel mercato dell’automotive, l’Italia ha svenduto il Made in Italy agroalimentare per l’incapacità del governo di rappresentare gli interessi del Paese e per la totale sottomissione di Meloni e dei suoi ministri alla partita verso l’“amico” Trump, che, di contro, pretende azzeramenti e sostanziali riduzioni dei dazi sui prodotti americani. L’entusiasmo di Fitto che parla di ‘accordo che rafforza i rapporti economici tra le due sponde dell’Atlantico’, è perciò completamente fuori luogo e suona offensivo nei confronti dei produttori agricoli italiani. Il danno per filiere fondamentali come formaggi, vino, pasta e conserve sarà infatti catastrofico, con perdite nell’ordine di miliardi di euro”.

“Perché - conclude Forattini - il governo Meloni non era presente quando si decideva il futuro del vino, dell’olio, del comparto caseario italiano? Ancora una volta, l’Italia si ritrova spinta ai margini delle trattative internazionali. Il Partito Democratico continuerà a battersi, sia in sede europea sia nazionale, per ottenere riduzioni reali dei dazi, tutele per le filiere DOP e IGP, e un piano straordinario di promozione del Made in Italy agroalimentare, prima che sia troppo tardi”.

 

21/08/2025 - 16:09

“La Dichiarazione Congiunta siglata fra la Commissione Europea e il governo americano conferma tutte le forti criticità e preoccupazioni che abbiamo rilevato nelle scorse settimane. Al netto di un progresso legato alla possibilità di restare entro il 15% per il settore automobilistico e per alcuni beni, tra cui sughero, aeromobili, farmaci generici e precursori chimici, restano intatti i termini di quella che è stata una vera e propria resa UE rispetto alla guerra commerciale avviata da Trump. Dazi generalizzati al 15% cui si aggiungono impegni ad acquistare prodotti energetici USA per un valore di 750 miliardi di dollari, ad acquistare chip per l'intelligenza artificiale statunitensi per un valore di almeno 40 miliardi di dollari e 600 miliardi di dollari di nuovi investimenti dell'Ue in settori strategici statunitensi fino al 2028. La debolezza negoziale causata da posizioni ambigue e arrendevoli dei governi sovranisti, anzitutto quello italiano della Premier Meloni, ha condotto alla conferma di questa enorme Trump Tax sui prodotti UE venduti negli USA senza alcuna esenzione per nessun bene strategico della filiera del Made in Italy come prodotti manifatturieri, agricoli, della pesca o vitivinicoli. I danni all'economia e all'occupazione dell'intero continente ma soprattutto dell'Italia saranno drammatici. Gli interessi nazionali sono stati svenduti completamente dal Governo Meloni. Questa è l'amara verità” così Piero De Luca capogruppo Pd in commissione affari europei della camera.

17/08/2025 - 14:03

“Il ritrovamento di una bomba a mano nei pressi dello studio del sindaco di Ostuni, Angelo Pomes, è un fatto gravissimo, che richiama tutta la nostra attenzione e la più ferma condanna. A lui e alla sua comunità esprimo piena solidarietà e vicinanza. Nessun atto intimidatorio potrà fermare l’impegno di chi ha scelto di servire le istituzioni e la propria città. Confido nel lavoro delle Forze dell’Ordine e della Magistratura affinché venga fatta al più presto chiarezza e siano individuati i responsabili”. Così Claudio Stefanazzi, deputato pugliese del Partito Democratico.

14/08/2025 - 19:43

"L'uccisione del lupo avvenuto in Alto Adige rappresenta un gravissimo precedente e un passo indietro nella tutela della biodiversità in Italia. È inaccettabile che si sia arrivati alla soppressione di un esemplare appartenente a una specie ancora rigorosamente protetta nel nostro Paese, senza che siano state adottate tutte le misure preventive previste dalla normativa europea, condannando a morte un lupo 'a caso' senza alcuna verifica della sua effettiva responsabilità della predazione, considerato che l’analisi del DNA verrà incredibilmente eseguita dopo la sua uccisione", dichiarano le deputate del Partito Democratico Eleonora Evi e Patrizia Prestipino.

«L’ordinanza della Provincia Autonoma di Bolzano e il parere favorevole espresso da ISPRA sollevano dubbi profondi sulla legittimità del provvedimento, soprattutto alla luce della Direttiva Habitat, che ammette deroghe all’abbattimento solo in casi eccezionali e dimostrati. È inaccettabile che si sia scelto di eliminare un predatore senza aver fatto prima tutto il possibile per prevenire i danni al bestiame, come peraltro riconosciuto dalla stessa ISPRA", aggiungono le deputate.
"Presenteremo un’interrogazione parlamentare per chiedere al Governo di fare chiarezza sul ruolo di ISPRA, sulla coerenza dell’ordinanza con le normative italiane ed europee e su come intenda garantire che la convivenza tra grandi carnivori e attività zootecniche venga gestita nel rispetto della legalità e della scienza. Il Pd si è opposto al declassamento dello status di protezione del lupo perchè siamo convinte che la strada maestra da seguire sia quella della pacifica coesistenza e della tutela della biodiversità, oggi in crisi a causa delle attività umane e dello sconvolgimento del clima", concludono Evi e Prestipino.

 

11/08/2025 - 13:59

"Se il 30 per cento degli italiani non fa nemmeno un giorno di vacanza non è colpa del destino cinico e baro. La responsabilità è anche di chi in questi tre anni di governo non ha fatto alcuna politica salariale. Hanno fatto tanta filosofia sulla nostra proposta di salario minimo spiegando che non era la soluzione. Ma non hanno mai proposto nient’altro. Forse non è chiaro: con i dazi in campo o c’è uno scudo su salari e occupazione oppure andiamo incontro a un autunno difficilissimo. Ormai siamo alla negazione della realtà come metodo di governo". Così in una nota il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in Commissione Lavoro alla Camera.

 

05/08/2025 - 18:17

“Ci aspettavamo ben altro da un provvedimento che dovrebbe occuparsi di economia in una fase così complessa per il Paese. Invece il governo propone un decreto omnibus, con l'ennesimo indegno condono fiscale che ancora una volta strizza l’occhio agli evasori. La destra continua con i soliti favori ai soliti noti e lo fa in un’Italia dove il 9% dei lavoratori a tempo pieno vive in povertà, oltre 6 milioni di persone non arrivano a 1.000 euro al mese e 4,5 milioni di cittadini sono costretti a rinunciare alle cure. La verità è che questo governo continua ad accanirsi contro chi ha più bisogno, come dimostrano l’impugnazione della legge toscana sul salario minimo e il respingimento dell’emendamento che proponeva di intervenire sul tetto al 5 per mille. E’ gravissimo che nel decreto non ci sia una sola riga sui dazi imposti da Trump che mettono a rischio oltre 100mila posti di lavoro e 8,5 miliardi di export. Eppure il governo Meloni, che si vantava di rapporti privilegiati con il presidente americano, oggi si limita a scaricare ogni responsabilità su Bruxelles. Le imprese italiane, come i cittadini, meritano risposte. Non propaganda”.

Così la deputata Pd, Silvia Roggiani, annunciando il voto contrario del Partito Democratico al Dl Economia.

 

05/08/2025 - 17:47

Come temevamo, la guerra dei dazi non accenna a finire e oggi Trump torna a minacciare di colpire l’Europa con tassi al 35% e addirittura del 250% sui farmaci. Tutto questo nel silenzio e nell’inerzia assoluta del governo e della presidente Meloni che ha sempre mostrato una totale subalternità nei confronti del presidente americano. L’accordo tra Ue e Usa, stipulato solo pochi giorni fa, era già di per sé disastroso e l’unico vantaggio per i più ottimisti era da rintracciare nella fine dell’incertezza per il sistema economico. I danni dell'accordo raggiunto sono già enormi. Ma visto l'inaffidabilità di Trump e l’eccessiva accondiscendenza dell’Ue, dovuta alla debolezza dei governi sovranisti, siamo di fronte ad uno scenario ancora molto incerto e imprevedibile che rischia di peggiorare ulteriormente. La premier Meloni è sempre soddisfatta o si rende conto del disastro e inizierà a lavorare per una risposta Ue a schiena dritta, la sola in grado di difendere davvero imprese e lavoratori italiani ed europei.

Così il capogruppo del Pd nella Commissione Affari europei della Camera, Piero De Luca.

 

05/08/2025 - 17:20

“E’ molto grave la scelta del governo di impugnare la legge sul salario minimo della Regione Toscana. Meloni deve spiegare perché continua a ostinarsi a bloccare una legge che in 22 Paesi europei su 27 ha consentito la tenuta dei salari per milioni di lavoratori. Il governo dopo aver abbattuto la proposta unitaria delle opposizioni, mette in discussione anche l’autonomia delle regioni. Qui si fa ostruzionismo contro la parte di società che pagherà il prezzo più alto della scelta scellerata dei dazi voluti da Trump”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

05/08/2025 - 16:36

Sono trascorsi dieci giorni e l’accordo tra Trump e Von der Leyen non ha dato alcuna certezza. Tra contromisure sospese e minacce americane, non si capisce come le aziende dovranno affrontare il futuro. Uniche verità, un presidente Usa arrogante e minaccioso e un’Europa incerta e attendista. Mentre vini e farmaci, settori chiave delle nostre esportazioni, rimangono nel limbo. Nel frattempo Meloni scomparsa. Preferisce andare in giro a fare promesse elettorali che poi non manterrà. O forse è già in vacanza con Giorgetti, anche lui disperso senza dire una parola su come aiutare commercio e lavoro e su come intende fare una legge di bilancio in un paese che vedrà il pil perdere mezzo punto a causa dei dazi.

 

Così in una nota Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

 

05/08/2025 - 12:32

“L’attuale gestione del ponte girante pedonale a Torre del Lago, in provincia di Lucca, penalizza realtà sportive, sociali e di soccorso attive da decenni sul Lago di Massaciuccoli. Ho presentato un’interrogazione ai ministri competenti per chiedere soluzioni immediate": è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente alla Camera, intervenendo sulla segnalazione dei circoli velici e sportivi della zona, che lamentano l’apertura limitata e non tempestiva del ponte sul canale d’accesso al lago, gestito dalla Fondazione Festival Puccini.

“La chiusura del ponticello compromette l’uso del porticciolo di Torre del lago, la sicurezza della navigazione nello stesso e la continuità delle attività di realtà fondamentali come il Circolo Velico di Torre del Lago e il Circolo Canoa e Kayak della Versilia. Considerando che l’accesso al teatro può avvenire da percorsi alternativi chiediamo subito un intervento per arrivare ad una soluzione tecnicamente valida e che a livello organizzativo consenta la piena coesistenza tra il Festival Puccini e le attività nautiche e sociali, tutelando un patrimonio sportivo e culturale strategico per tutta la Versilia": conclude. 

 

04/08/2025 - 17:43

"Il governo ha deciso l'inserimento dell'Umbria, insieme alle Marche, nelle Zone economiche speciali. È una decisione che di per sé è difficile non condividere, nonostante sia tardiva e appaia troppo smaccatamente schiacciata sulla imminente scadenza elettorale nelle Marche. Decidere queste cose alla immediata vigilia di un voto contiene un sapore elettoralistico e propagandistico, che imprese e cittadini non meritano. Comunque leggeremo bene il provvedimento, le risorse contenute, l'effettiva e reale praticabilità. Da mesi sosteniamo la necessità di aiutare le imprese, gli investimenti, le famiglie, lo abbiamo fatto con emendamenti e ordini del giorno che prevedevano sgravi fiscali e contributivi, semplificazione delle procedure, tutti respinti dall'esecutivo e dalla maggioranza. Sono misure fondamentali per le aree interne, soprattutto per quelle colpite dal terremoto. Valuteremo bene il testo del provvedimento e le risorse disponibili, chiedendo fin da ora che, anche dopo le elezioni regionali, si sostengano davvero le imprese e le famiglie, le aree interne.  Lo si deve fare con politiche industriali serie, con supporto alle produzioni manifatturiere e agroalimentari, per il costo dell'energia e delle bollette, per infrastrutture ferroviarie, stradali e digitali che richiamino investimenti e promuovano innovazione. E con politiche che contrastino gli effetti dei dazi imposti da Trump, verso i quali la Presidente Meloni ha tenuto una linea troppo remissiva e accomodante. Essere inseriti nella Zes è dunque solo un primo passo, compiuto il giorno dopo una manifestazione elettorale della stessa Meloni nelle Marche. Le nostre regioni meritano molto altro e meritano attenzione sempre, non solo quando si vota". Così i parlamentari PD Anna Ascani e Walter Verini.

 

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