22/12/2025 - 16:03

Credo che tutto quello che si sta approfondendo sul caso di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori dovrebbe rimanere coperto dalla massima riservatezza e protetto dalla comprensibile ma non positiva diffusione di notizie sui fatti e sulle persone sottoposte a a indagini dalle procure o ad approfondimenti della Commissione parlamentare. Personalmente  sono sconcertato anche se non sorpreso della facilità con cui certe cose filtrano e dall’eco che assumono. Questa vicenda ha generato una enorme letteratura che ha stravolto, distorto, deformato tante situazioni, il ruolo di personaggi e mondi. Se si vuole giungere ad illuminare almeno una parte della verità bisogna agire con molta misura altrimenti è tutto inutile”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

22/12/2025 - 13:36

“Quella sull’oblio oncologico doveva essere una svolta di civiltà. Doveva cancellare una discriminazione odiosa, restituire dignità a chi ha attraversato la malattia e ha il diritto di tornare a vivere senza marchi addosso. E invece, a due anni dall’approvazione della legge, siamo di fronte a una vergogna istituzionale”, così dichiara Marco Furfaro, esponente della segreteria Pd, in merito all’assenza dei decreti attuativi sull’oblio oncologico. “La legge esiste. I diritti, sulla carta, anche. Ma i decreti attuativi, tra cui quello del Ministero del Lavoro, non arrivano. Significa che milioni di persone continuano a pagare sulla propria pelle l’inerzia dello Stato: mutui negati, assicurazioni rifiutate, adozioni impossibili, ostacoli sul lavoro”. “È indegno di un Paese che si definisce civile. Ma soprattutto, è una responsabilità politica enorme. Ogni giorno che passa senza quei decreti è un giorno in cui lo Stato volta le spalle a chi ha già pagato un prezzo altissimo”. “Il governo la smetta di nascondersi dietro la burocrazia e faccia immediatamente ciò che è suo dovere fare. È in gioco la dignità di milioni di persone”.

 

18/12/2025 - 12:53

“La maggioranza è ancora nel caos. Litigano su ogni passaggio senza un testo definitivo a dieci giorni dall’esercizio provvisorio. Manca una linea politica chiara: la Lega è divisa, Fratelli d’Italia ha perso la bussola, Forza Italia del tutto marginale. Il risultato è una legge di bilancio confusa e contraddittoria. Sulle pensioni il Governo tradisce completamente le promesse fatte agli italiani. Salvini e Meloni avevano promesso di superare la legge Fornero, oggi fanno l’opposto: la peggiorano. Tra nuovi paletti e tagli l’età pensionabile viene spinta sempre più in alto. Altro che ‘quota 100’: si va verso ‘quota 110’. Nel frattempo arrivano norme sbagliate che penalizzano chi è in regola, premiano furbi e morosi e aprono valanghe di ricorsi, come nel caso dei condomìni e del riscatto della laurea, svuotato di valore dopo che migliaia di cittadini hanno pagato contributi veri allo Stato. La fiducia nello Stato è messa seriamente in discussione” così la capogruppo democratica alla Camera, Chiara Braga.

17/12/2025 - 16:22

“Ho presentato un’interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi sugli interventi di ordine pubblico e di sicurezza che nelle ultime settimane hanno colpito alcuni quartieri popolari di Milano, in particolare a San Siro, al Giambellino e in via Quarti”. Lo dichiara Lia Quartapelle, che aggiunge: “La sicurezza è un diritto di tutti, ma non può essere costruita lasciando bambini, anziani e persone fragili al buio e senza assistenza. Il distacco di luce e gas senza preavviso e senza il coinvolgimento dei servizi sociali non è legalità, è una gestione sbagliata dell’ordine pubblico. Sicurezza e legalità devono andare insieme alla coesione sociale. Per questo ritengo necessario un incontro urgente con il Prefetto di Milano, insieme al Comune e ai Municipi coinvolti, per chiarire quanto avvenuto e definire modalità di intervento che garantiscano sicurezza, rispetto delle leggi e tutela delle persone più vulnerabili”, conclude Quartapelle.

 

17/12/2025 - 13:45
l continuo temporeggiare del governo italiano rischia di fare saltare definitivamente il più grande accordo commerciale della storia, atteso da oltre venticinque anni: l’accordo tra l’Unione Europea e i Paesi del Mercosur che vedrebbe il Sistema Italia come il maggiore beneficiario con un surplus di quasi dieci miliardi di euro del suo export. Così il deputato del Partito democratico Fabio Porta, eletto nella circoscrizione Estero.
 

Dire, come ha dichiarato in aula a Montecitorio la Presidente del Consiglio, che “firmare l’accordo sia ancora prematuro” allinea di fatto l’Italia ad una minoranza di blocco in grado di fare saltare - forse definitivamente - un negoziato delicatissimo oltre che di compromettere gli accordi futuri.

Il governo esca dall’ambiguità e difenda in Consiglio europeo quanto votato ieri dal Parlamento europeo, una risoluzione che rafforza i meccanismi di salvaguardia già previsti dall’accordo insieme alle protezioni del settore agricolo al monitoraggio e alla reciprocità.

In caso contrario la Presidente Meloni si assumerà la responsabilità storica di bloccare l’iter di un progetto che risponde non solo agli interessi del Paese ma anche delle sue storiche e radicate comunità in Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay, dando un altro duro colpo alla credibilità del Paese nel mondo.

 

17/12/2025 - 13:02

“L’abolizione della legge Fornero era uno dei cavalli di battaglia di Salvini e Meloni. Oggi, quelle promesse affondano definitivamente nella legge di bilancio in discussione al Senato. Con un emendamento dell’ultimo minuto, il Governo cancella Opzione Donna e Quota 103, allunga fino a sei mesi i tempi per l’accesso alla pensione e interviene in modo penalizzante sul riscatto della laurea ai fini pensionistici”.

Lo dichiara la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase, sottolineando che “nel tempo di una notte, senza confronto e senza trasparenza, l’esecutivo scarica su lavoratrici e lavoratori il prezzo delle proprie inefficienze, smentendo clamorosamente gli impegni assunti davanti al Paese”.

“È l’ennesima dimostrazione – conclude Di Biase – di un Governo incapace di mantenere le promesse fatte agli italiani, che utilizza la legge di bilancio per smantellare diritti delle giovani generazioni e dei lavoratori ”.

 

16/12/2025 - 17:11

“Ancora una bocciatura della Corte dei Conti per il Ponte sullo Stretto di Messina. Come scrive Il Foglio online, i giudici contabili evidenziano un inscindibile nesso tra il decreto interministeriale e la delibera del Cipess, già bocciata il 17 novembre per profili giuridici, tecnici e ambientali: vista l’inefficacia di quest’ultima, si deve concludere per la non conformità a legge anche del decreto medesimo. Un fallimento su tutta la linea per il governo. Questa opera continua a dimostrarsi un progetto dannoso, costoso e lontano dalle reali esigenze dei cittadini e del Mezzogiorno. Non ha senso continuare a inseguire un’opera che rischia di consumare miliardi di denaro pubblico senza benefici chiari per le comunità, alimentando solo spese faraoniche e propaganda politica. Visto che il governo sta di fatto riscrivendo proprio in queste ore la manovra, proponiamo una scelta diversa e concreta: mettiamo definitivamente una pietra sopra a questo progetto nefasto e ridiamo i 5 miliardi del Fsc alla Sicilia e alla Calabria per le reali urgenze infrastrutturali.” Così il capogruppo del Pd nella Commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo.

 

16/12/2025 - 15:47

“Colpiscono e preoccupano le parole pronunciate oggi dal Presidente della Camera Lorenzo Fontana sul referendum costituzionale. La terza carica dello Stato annuncia come certa la data di marzo, ben sapendo che la questione del calcolo dei termini e della definizione della data è tutt’altro che pacifica ed è oggetto, in queste settimane, di un evidente interventismo del Governo che spinge per un’anticipazione forzata. Che il Presidente della Camera si spinga a indicare apertamente marzo come data del referendum non è un fatto neutro. È una presa di posizione che rischia di legittimare una lettura politica e governativa di un passaggio che dovrebbe essere rigorosamente istituzionale e regolato dalle prerogative costituzionali, non da dichiarazioni anticipate. Ancora più sorprendente è sentire il Presidente del Parlamento parlare di “esercizio di democrazia” senza alcun riferimento al ruolo del Parlamento stesso, che su questa riforma è stato di fatto esautorato” così la deputata democratica, responsabile giustizia del Pd, Debora Serracchiani.

 

15/12/2025 - 17:02

"L'annuncio del Ministro Giorgetti sul parziale definanziamento delle risorse per il Ponte sullo Stretto al fine di tamponare il buco di bilancio causato dalla 'catastrofica' gestione di Industria 4.0, è la confessione di un doppio fallimento da parte di questo Governo. Da mesi, come Partito Democratico, chiediamo chiarezza e trasparenza su un'opera bloccata dalle criticità sollevate persino dalla Corte dei Conti. Oggi scopriamo che non solo non esiste un progetto credibile e finanziabile, ma che i fondi previsti per il Ponte vengono usati come bancomat per coprire gli errori su altre partite. Siamo di fronte a un'operazione di maquillage contabile che non ingannerà i cittadini: il Ponte si sgonfia, ma il Sud resta a mani vuote". Così Anthony Barbagallo, capogruppo PD in Commissione Trasporti della Camera e segretario regionale del Pd Sicilia.
"Il Partito Democratico chiede con forza che - prosegue - si faccia chiarezza sulla reale entità del definanziamento e, soprattutto, sulla sua destinazione. Abbiamo presentato un emendamento che è un atto di giustizia politica: le risorse tolte al Ponte non possono restare in una generica disponibilità, ma devono essere immediatamente riassegnate in favore delle infrastrutture e dello sviluppo di Sicilia e Calabria. È inaccettabile che - conclude - il Governo Meloni abbia già sottratto a queste regioni i vitali fondi FSC. Rimettere ora quei soldi sul piatto per finanziare opere strategiche e la mobilità dei cittadini, anziché lasciarli evaporare in capitoli di spesa generici, è l’unica mossa seria e istituzionale rimasta”.

15/12/2025 - 15:55

“La decisione del Consiglio di Stato di sospendere l’efficacia della sentenza del Tar Lazio sull’inserimento delle composizioni orali a base di cannabidiolo nelle tabelle dei medicinali stupefacenti rappresenta un passaggio di grande rilievo, che conferma la delicatezza e la complessità delle questioni giuridiche e normative in gioco. Il Supremo giudice amministrativo ha riconosciuto il grave pregiudizio economico e occupazionale che l’immediata esecuzione della sentenza avrebbe determinato e ha ritenuto necessario un approfondimento nel merito delle censure sollevate, anche con riferimento ai profili di diritto costituzionale ed eurounitario. In attesa della definizione del giudizio di merito, fissato per il prossimo anno, è ora indispensabile che il Governo assuma un’iniziativa politica responsabile, finalizzata a garantire certezza del diritto e continuità operativa a un settore legale che coinvolge migliaia di imprese e lavoratori”.

Così la capogruppo del Pd in commissione Agricoltura alla Camera, Antonella Forattini.
“Non può essere lasciata all’incertezza interpretativa o al contenzioso giudiziario - aggiunge - la regolazione di una filiera che incrocia agricoltura, manifattura, innovazione e occupazione. Il principio di precauzione deve essere applicato in modo proporzionato e fondato su evidenze scientifiche, senza tradursi in un blocco generalizzato delle attività economiche. La sospensione disposta dal Consiglio di Stato consente oggi alle aziende di proseguire l’attività. Spetta ora alla politica fare la propria parte - conclude- evitando che l’attesa del giudizio di merito si trasformi in un prolungato vuoto normativo”.
 

 

12/12/2025 - 12:04

Lunedì 15 dicembre nell’Aula dei Gruppi, Via di Campo Marzio n.78, alle ore 9,30 conferenza sulla Governance Spazio.

Lo spazio non è più soltanto un ambiente da esplorare, ma è diventato un dominio strategico, con implicazioni fondamentali per la difesa e la sicurezza. Le tensioni internazionali, così presenti sulla Terra, rischiano di trasferirsi nello Spazio.

L’intasamento delle orbite spaziali determinato dal crescente   numero di satelliti, circa 11.000, e dalla quantità di detriti, circa 40.000 di dimensione superiore a 10 cm e milioni di dimensione inferiore, che viaggiano a velocità che possono toccare i 28.000 km/h con rischi rilevanti per i prossimi voli spaziali, richiede nuove regolazioni concordate a livello internazionale.

Entro il prossimo decennio si prevedono da 80 a 100 nuove missioni lunari, ma non abbiamo regole condivise sulla cooperazione o per lo meno sulla competizione non aggressiva per l’utilizzazione delle risorse spaziali.

I cambiamenti richiedono una nuova visione, nuove regolazioni e un approccio aggiornato ai temi che oggi definiscono il panorama geopolitico globale.

Se ne discuterà con alcuni dei maggiori esperti alla Camera lunedì 15 dicembre, dalle ore 9.30 alle ore 12.30, presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari.

 

11/12/2025 - 18:12

“La maggioranza va in confusione in commissione Attività produttive alla Camera sugli emendamenti delle opposizioni sulla filiera moda che mirano a cancellare lo scudo penale introdotto in Senato al disegno di legge sulle PMI che ‘assolve’ i committenti da qualsiasi responsabilità rispetto a quello che accade nella filiera produttiva delle aziende della moda. La destra, dinnanzi alla nostra opposizione e alle nostre richieste di modifica del provvedimento, si è detta oggi disponibile ad approvare un ordine del giorno che favorisca future modifiche, ma non a modificare il testo per una questione di tempi ristretti. Prendiamo atto del mezzo dietro front della maggioranza, ma la destra ha perso credibilità per proporre all’ultimo minuto un odg, ribadiamo che se c’è la volontà, c’è tutto il tempo per modificare il Ddl alla Camera e di approvarlo poi definitivamente al Senato entro l’anno. La destra si faccia un esame di coscienza e depenni questo vero e proprio colpo di spugna, che ha l’unico effetto di penalizzare le imprese artigiane più serie della filiera e favorire chi sfrutta i lavoratori, compresi caporali e organizzazioni criminali. Lo sfruttamento non può e non deve essere legalizzato, a maggior ragione in un settore di alta qualità come la moda”.

Così i deputati democratici Christian Di Sanzo (componente della commissione Attività produttive) e Arturo Scotto (capogruppo dem in commissione Lavoro).

 

11/12/2025 - 14:57

“Il governo continua a riempirsi la bocca di slogan sulla sicurezza, ma di interventi concreti non c’è traccia”. Così il deputato Matteo Mauri, responsabile nazionale Sicurezza del Partito Democratico il quale, intervistato sui social dei deputati dem, definisce le parole della presidente Meloni e del ministro dell’Interno Piantedosi come "propaganda, propaganda e ancora propaganda”.

Mauri sottolinea che l’esecutivo in questi anni “ha sostanzialmente solo aumentato reati e pene ma non ha varato provvedimenti strutturali utili per le forze dell’ordine. Anzi, per gli agenti che si caricano il peso di garantire la sicurezza di tutti in condizioni difficili sul territorio, hanno previsto addirittura un aumento dell'età pensionabile”. Nella legge di bilancio, insiste, “non c’è un euro per aumenti di stipendio, non c’è un piano di rafforzamento straordinario degli organici, non c’è nulla per la previdenza dedicata o per il contratto della dirigenza. Tutte cose promesse e richieste con forza dai sindacati”. L’esponente Pd ricorda l’incontro avvenuto qualche giorno fa al Viminale: “sono stati convocati i sindacati, che hanno dichiarato pubblicamente di essere usciti assolutamente insoddisfatti. Hanno ascoltato parole vuote, senza un solo impegno concreto sulla legge di bilancio. Tante dichiarazioni, ma quando bisogna intervenire davvero, il governo sparisce”.

Secondo Mauri, senza misure reali il comparto sicurezza “rischia di indebolirsi sempre di più”. Il problema degli organici è emblematico: “Non solo sono ampiamente sotto la soglia prevista, ma stanno addirittura diminuendo. È esattamente ciò che sta accadendo alla Polizia di Stato: nel 2024 gli operatori erano meno del 2023, e nel 2023 erano meno del 2022”. Un trend che, avverte, “rende sempre più difficile il presidio del territorio e peggiore le condizioni di lavoro dei professionisti della sicurezza". "Il ministro dell’Interno prova a dire il contrario via social - conclude Mauri - ma purtroppo la realtà è questa”.
 

 

10/12/2025 - 18:00

“Ho inviato alla ministra Calderone una lettera formale per chiedere, ancora una volta, di intervenire su una delle ingiustizie più pesanti che gravano su centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori: la vicenda dei silenti Enasarco. Persone che per anni hanno versato contributi obbligatori e oggi si ritrovano senza pensione perché non hanno raggiunto i vent’anni di contribuzione richiesti dalla Fondazione”. Lo dichiara Marco Furfaro, deputato Pd in Commissione Affari sociali e membro della segreteria nazionale del Pd.

“Più di un anno fa la Camera ha approvato un ordine del giorno, a mia prima firma, che impegnava il Governo a risolvere questo problema. Da allora, silenzio assoluto: nessun confronto, nessun percorso normativo, nessuna risposta. È un fatto grave, che mina la fiducia nel sistema previdenziale e lascia senza prospettiva chi ha fatto la propria parte. Per questo ho sollecitato e chiesto alla ministra un incontro, nonché di aprire subito un tavolo con Enasarco e le rappresentanze dei silenti, definire una soluzione normativa e prevedere risorse per risolvere la questione. Non è più il tempo dei rinvii: qui è in gioco una questione di giustizia sociale e di rispetto verso le persone”

 

10/12/2025 - 15:46

“Il governo Meloni continua a vendere fumo. La verità è che i centri in Albania, ad oggi, sono illegali e pertanto vanno chiusi subito. I toni trionfalistici della Presidente Meloni sono del tutto fuori luogo. L’intesa raggiunta in Consiglio UE riguarda la posizione dei governi sulla proposta della Commissione: il Parlamento europeo non si è ancora espresso e il testo può ancora essere modificato. Nessuna nuova norma è operativa, e nulla legittima il protocollo con Tirana”. Lo dichiara Piero De Luca, deputato Pd e capogruppo in commissione affari europei

“Anzi: l'inserimento di una previsione specifica sui return hubs conferma che il protocollo Albania siglato dal governo è incompatibile con il diritto europeo attualmente in vigore. E continuerà a esserlo finché non sarà approvato il regolamento definitivo. Inoltre, anche in futuro, aggiunge il dem, ogni accordo con Paesi terzi dovrà essere notificato preventivamente alla Commissione e ottenere un via libera formale prima di entrare in vigore: cosa che non è avvenuta per l’intesa Meloni–Rama. C’è di più: il progetto del Governo pare non rientrare neppure nelle finalità della nuova proposta europea, ribadisce De Luca, perché i centri in Albania non sono né destinazioni finali né hub di rimpatrio verso Paesi di origine. I rimpatri continuerebbero comunque a partire dall’Italia, creando un’ulteriore evidente incompatibilità. Insomma, la proposta della Commissione rappresenta una pericolosa deriva: meno tutele per i diritti umani, nessuna redistribuzione o solidarietà tra Stati, nessuna missione di salvataggio europea e zero risorse aggiuntive. Tanto rumore per nulla insomma.
L’unica certezza è chiara: i centri in Albania esistenti sono illegali. Tenerli aperti significa sprecare denaro pubblico e produrre un enorme danno erariale, oltre a esporre l’Italia a pesanti criticità sul rispetto dei diritti umani tutelati dalla nostra Costituzione. Meloni smetta di raccontare favole e inizi a rispettare le regole chiudendo immediatamente i centri”
Così il capogruppo democratico nella commissione affari europei della Camera, Piero De Luca.

 

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