24/04/2024 - 14:08

"Il ministro Giorgetti sa che trovare le risorse per confermare le misure come il taglio del cuneo e dell'IRPEF e per ridurre il deficit sarà un problema di questo governo dopo il 9 giugno. Per questo motivo il governo Meloni è un governo a tempo e dopo le europee arriverà la realtà." Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Claudio Mancini, durante la discussione generale del Documento di Economia e Finanza.

"Il ministro - ha aggiunto Mancini - ha un altro grande problema: l'incosapevolezza della sua maggioranza, l’abbiamo sentito anche oggi. Rivendicano dati sul Pil che sono frutto anche delle politiche dei governi precedenti, mentre la realtà che hanno creato è sempre più dura. Realtà che riguarderà anche l'opposizione, ma la differenza gli italiani la conoscono: davanti alle difficoltà le forze del centro sinistra e il Partito Democratico ci sono sempre state, la destra è sempre scappata."

24/04/2024 - 14:01

“Il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione come fondamentale e universale, ma è messo sotto attacco dalla mancanza di finanziamenti. Non è l’opposizione a dirlo, ma Fondazione Gimbe, ordini professionali, operatori sanitari, associazioni, esperti del settore e le stesse Regioni. La spesa sanitaria rispetto al PIL per il 2024 è pari al 6,4% e in fase decrescente nel triennio successivo 6,3% nel 2025 e nel 2026 per poi assestarsi al 6,2% nel 2027. Sono di dati del DEF del governo a dimostrarlo. Dati che ci portano agli ultimi posti in Europa in rapporto al PIL e per spesa procapite. Una vergogna che peserà sui più fragili e sulle famiglie in difficoltà. In Italia, già oggi milioni di persone devono fare i conti ogni giorno con liste di attesa infinite, con la difficoltà di accedere ai medici di famiglia e ai pediatri di libera scelta, costretti a spostarsi da una regione all'altra per accedere ad una minima prestazione. Milioni di persone devono ricorrere alla sanità privata come unica scelta. Per questo avevamo chiesto priorità di calendarizzazione alla proposta di legge Schlein, al fine di portare gradualmente il finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale al 7,5% del PIL, sbloccare il vincolo assunzionale ed eliminare i tempi infiniti per le liste di attesa. Oggi la Pdl è stata incardinata in commissione Affari Sociali, associando anche le proposte presentate da regioni governate da destra e da sinistra, a dimostrazione che la richiesta di finanziare il SSN è trasversale. Ora la maggioranza dimostri di avere a cuore il diritto alla salute e la sanità pubblica, votando assieme a noi la legge”. Così in una nota Marco Furfaro, capogruppo in commissione Affari Sociali e componente della segreteria PD.

24/04/2024 - 13:20

“Non bastava un DEF truccato nei numeri e manchevole nella parte programmatica, il Ministro Giorgetti ci tiene a completare la sua magra figura con un becero teatrino nell’Aula di Montecitorio. Nell’impartire la sua lezioncina sui conti e sul rigore, però, dimentica un paio di fatti rilevanti. Omette, per esempio, che i più strenui oppositori a una riforma del Patto di stabilità più utile all’Italia sono stati proprio gli alleati europei della Lega e di Fratelli d’Italia; come non spiega i motivi per cui il Governo Meloni ha dato l’assenso alle nuove regole mentre gli europarlamentari degli stessi partiti si sono astenuti al momento del voto.”

Così Ubaldo Pagano, Capogruppo PD in Commissione Bilancio a Montecitorio.

“Altrettanto stucchevole è l’accusa al Superbonus, dipinto come il Moloch dei conti pubblici italiani. Anche su questo dimentica che è stata in primis la Lega e tutto il centrodestra a volere, chiedere e ottenere le continue proroghe che hanno portato ai risultati di cui oggi si lamenta. Allora – conclude Pagano – invece che fare lezioni di economia, inizi lui stesso a prendere lezioni di coerenza”.

24/04/2024 - 12:25

“Dopo aver aumentato l’Iva sui prodotti dell’infanzia e sugli assorbenti, aver limitato l'accesso al bonus per le mamme, con un esonero contributivo solamente per le donne che lavorano a tempo indeterminato, aver tolto i vincoli di occupazione femminile e giovanile dal Pnrr, non aver rinnovato il bonus occupazione per i giovani under 36 e per le donne, ecco il definitivo smantellamento di Opzione Donna. I dati Inps odierni certificano che questo strumento è ormai applicabile ad un numero esiguo di donne, solo 1.276, che non hanno più altri modi per poter lasciare anticipatamente il lavoro. Ancora una iniziativa contro le donne. Ma che male hanno fatto alla presidente Meloni le donne?”.

 

Lo dichiara la deputata democratica, Debora Serracchiani, della segreteria nazionale del Pd.

24/04/2024 - 11:05

 “L’Autonomia differenziata, a invarianza di risorse, è un provvedimento che spacca il Paese. Il Governo vuole rendere le regioni completamente autonome su scuola, sanità, trasporti, energia, senza mettere un euro per il superamento delle disparità. Il risultato porterà a un Paese meno competitivo, perché caratterizzato da sistemi diversi su materie come energia e trasporti e più ingiusto, con cittadini che avranno servizi e opportunità e cittadini abbandonati al loro destino. Anche i tanto annunciati Livelli Essenziali delle Prestazioni sono un grande inganno perché oltre a non essere compiutamente definiti, non sono finanziati e quindi non garantiranno il superamento delle disparità. Il fatto che soggetti così diversi fra loro dai Sindacati a Confindustria, dalla Conferenza episcopale a Banca d'Italia, da associazioni di settore al mondo accademico abbiano espresso forti perplessità, dovrebbe rendere il Governo consapevole che quella legge non funzionerà e rappresenterà un pericolo”, lo dichiara la deputata e vicepresidente PD alla Camera, Valentina Ghio, in dichiarazione di voto per il gruppo PD in Commissione trasporti alla Camera esprimendo la contrarietà al provvedimento.

23/04/2024 - 18:01

"Schmidt è tedesco, ma ha già imparato molto bene i peggiori difetti della destra italiana che lo ha candidato. Definire Sara Funaro "la portaborse di Dario Nardella" è vergognoso. Non certo per Funaro, che ha una storia, una biografia, un racconto che parla da solo. Non so che problema abbiano Schmidt e questi maschi adulti di destra con il genere femminile, ma il modo per affrontarlo è attraverso corsi e sedute con professionisti, non insultando la candidata avversaria alle elezioni. Firenze per fortuna si è sempre ribellata a chi pensa che una donna possa essere oggetto di qualcuno. Lo farà anche questa volta, eleggendo la prima sindaca di Firenze. Alla faccia del loro maschilismo da quattro soldi". Lo scrive in una nota Marco Furfaro, deputato toscano e componente della segreteria nazionale.

23/04/2024 - 17:59

“Il Def è una cambiale in bianco sul futuro del Paese. Per evitare contraccolpi elettorali la destra ha evitato di definire i contenuti programmatici del Def e anche sul quadro macroeconomico tendenziale non va meglio. La previsione del Pil all’1 per cento contraddice tutte le stime fatte da Bankitalia, Europa e Fmi e la crescita del debito pubblico e del deficit apre ad un possibile prossima procedura di infrazione Ue”:

 

Lo dichiara la vice presidente del Gruppo Pd alla Camera, Simona Bonafè, sul parere relativo al Documento di Economia e Finanza votato in I Commissione.

“Il governo - aggiunge - non esplicita inoltre alcuna decisione sulle grandi priorità come la sanità, la scuola, il lavoro, gli investimenti e la politica industriale e gli enti locali. Non vi è nessuna anticipazione sulle misure da confermare che scadranno a fine anno come il taglio Irpef, il taglio dei contributi previdenziali, la detassazione del welfare aziendale e dei premi di produttività, la riduzione del canone Rai, il differimento di plastic e sugar tax, il rifinanziamento della legge Sabatini per gli investimenti e più in generale per la competitività del Paese. Quello che è certo - conclude - è che quando finirà la crescita, dovuta sostanzialmente all’attuazione del Pnrr, su cui pure ci sono ritardi dovuti alla riprogrammazione in atto, l’Italia rischierà la recessione”.

23/04/2024 - 14:34

"Oggi in commissione Finanze abbiamo motivato il nostro parere contrario al Def, usato dal governo come espediente per non esporsi prima delle elezioni europee. Non contiene il quadro programmatico per i prossimi tre anni, cosa fatta finora solo governi dimissionari. La scelta del governo non rispetta le norme della legge di contabilità. Si procede con furbizia di breve respiro, senza una visione del futuro. Non ci sono indicazioni corrette di entrate e spese, in particolare su sanità, scuola, lavoro e investimenti. Ci sono misure a scadenza pari a 20 miliardi di euro, mentre la riduzione Irpef resta una tantum, senza affrontare il tema della crescita e del debito pubblico”. Lo afferma il deputato dem Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze.

 

“Le previsioni del governo su questo – conclude Merola - sono smentite da Banca d'Italia e dall’ufficio parlamentare di bilancio. La riforma fiscale del governo non ha prodotto risultati strutturali: solo misure temporanee e contraddittorie e 18 sanatorie. La lotta all’evasione fiscale, finora praticata dai governi precedenti con il Pd, ha dato risultati con una riduzione di 24 miliardi dell’evasione fiscale e contributiva e un recupero dell’Iva. Questo governo invece favorisce una cultura dell’evasione da riscossione che porta a una riduzione del gettito fiscale e accentua l’ingiustizia verso i contribuenti onesti".s

23/04/2024 - 14:08

Voto presidente Rizzetto sgrammaticatura istituzionale

“Per l’ennesima volta in commissione Lavoro non ci sono i numeri. Il parere sul Def viene approvato con il voto decisivo del presidente della commissione, Walter Rizzetto. Scelta sgrammaticata sul piano istituzionale. Senza il suo voto il parere sarebbe stato sonoramente bocciato. Parliamo dello strumento più importante della politica economica del governo, non di un ordine del giorno qualsiasi. E come si vede la maggioranza ancora una volta politicamente e numericamente non esiste”.

Così il capogruppo Pd della commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

23/04/2024 - 09:39

Il nome di Elly Schlein sul simbolo non sarebbe stato un problema, secondo me. L’ho detto in Direzione. C’è un valore aggiunto ma c’è anche un aspetto più generale: dobbiamo elaborare il valore che ha, indiscutibilmente oggi, la figura della persona alla guida di una comunità politica. Nel nostro caso non è una forma di personalizzazione assoluta ma un completamento tra collettivo e personale. I cittadini lo cercano. E noi non possiamo ignorare questa cosa. Magari sarei per cambiare il titolo dei nostri leader. E non chiamarli più ‘segretari’, un termine che è un retaggio staliniano. Perché prima di Stalin aveva un mero valore amministrativo interno. Chiamerei i nostri leader ‘portavoce’, espressione che meglio definisce la sintesi che un leader deve rappresentare di una comunità plurale e di un partito movimento. Quello che secondo me servirebbe in questa nostra epoca veloce”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

22/04/2024 - 16:26

Questa mattina il deputato democratico, Stefano Graziano, ha visitato il carcere di Santa Maria Capua Vetere nell’ambito dell’iniziativa sull’emergenza carceraria promossa dal Partito Democratico. Graziano è stato accolto e accompagnato dalla direttrice del carcere, Donatella Rotundo, che ha informato il deputato sulle sfide e le criticità della struttura, con particolare attenzione al sovraffollamento e alla carenza di personale. “La situazione a Santa Maria Capua Vetere è particolarmente grave – ha detto Graziano al termine della visita ispettiva – la struttura ospita almeno il 25% di detenuti in più rispetto a quelli per cui è concepita con una pianta organica sottodimensionata di almeno il 30% di unità. Siamo davanti a un mix esplosivo su cui bisogna intervenire con urgenza”. La visita si è conclusa con l’impegno del deputato democratico a portare quanto emerso nel corso dell’ispezione all'attenzione del Parlamento: “il partito democratico è in prima linea nella definizione delle misure concrete per superare le criticità del sistema penitenziario italiano e promuovere misure alternative alla detenzione, specialmente per reati minori o per i detenuti prossimi alla fine della pena. Questo approccio – ha concluso Graziano - contribuisce a ridurre il numero di detenuti, alleviando la pressione sul sistema carcerario e consentendo una maggiore attenzione alle esigenze individuali dei detenuti stessi”.

22/04/2024 - 15:52

"Le carceri italiane sono sovraffollate e il personale necessario non è sufficiente per la gestione ottimale delle strutture. Una condizione che abbiamo riscontrato anche questa mattina nella visita fatta alla casa circondariale S. Anna di Modena nell’ambito dell’iniziativa 'Bisogna aver visto' del PD, che si sta svolgendo su tutto il territorio nazionale".

Lo dichiarano il deputato PD Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera e il consigliere regionale Luca Sabatini.
"Anche qui a Modena - aggiungono - i dati testimoniano del sovraffollamento del carcere, con una capienza di persone detenute che è oltre il 50% in più di quella massima, con 535 unità su 382 posti di capienza, dei quali 370 in detenzione definitiva, con un aumento di 100 unità in più solo nell’ultimo anno per effetto dei provvedimenti del Governo e della saturazione di altre carceri della regione. A fronte di questo numero, ci sono 40 agenti di polizia penitenziaria in meno della pianta organica prevista, 217 rispetto ai 257 che dovrebbero esserci, ovvero un agente ogni 50 persone o 75 agenti per turno. Nonostante queste condizioni di precarietà – proseguono i due esponenti Dem – l’assistenza alle persone recluse è buona, e rispetto al 2020, anno della rivolta, c’è stata una drastica diminuzione della somministrazione di farmaci, e questo è uno tra i dati maggiormente positivi che abbiamo riscontrato.
Tuttavia, a livello nazionale – concludono Vaccari e Sabattini – il quadro è, se possibile, ancora più fosco, come emerge dai dati del rapporto presentato oggi dall’Associazione Antigone  che registra un aumento dei suicidi.
utilizzo della pena a fini populistici che il Governo sta effettuando aggrava il problema, con un livello di affollamento che non si registrava da oltre 10 anni, ovvero da quando l'Italia fu condannata dalla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo".

22/04/2024 - 15:25

Il governo sta intervenendo sul Codice dello spettacolo anticipando una profonda revisione dei finanziamenti pubblici per il settore senza coinvolgere il Parlamento”. Così i deputati del Pd Irene Manzi, Mauro Berruto, Matteo Orfini, Nicola Zingaretti e Marco Simiani che hanno presentato sul tema un’interrogazione al ministro Gennaro Sangiuliano.

"Il Dicastero della Cultura, secondo le parole del sottosegretario Gianmarco Mazzi, sta intervenendo in attuazione della delega assegnata con la legge 106/ 2022 (approvata a larghissima maggioranza) per definire il codice dello spettacolo che, tra l’altro,  rivedrà la disciplina dei settori del teatro, della musica, della danza, degli spettacoli viaggianti, delle attività circensi, dei carnevali storici e delle rievocazioni storiche ed i conseguenti finanziamenti pubblici. Si tratta di un settore in forte crescita che ha saputo risollevarsi dopo il Covid e che richiederebbe un’azione decisa e forte da parte del governo, con strumenti e risorse adeguate. L'approvazione del Codice dello spettacolo rappresenta uno strumento fondamentale per dare slancio, visibilità e solidità allo spettacolo dal vivo e della musica; comparto che ha anche una straordinaria valenza sociale e culturale e non solo economica. Rivedere i finanziamenti pubblici e modificare la disciplina vigente senza un effettivo coinvolgimento delle categorie interessate (convocate una sola volta al Ministero nello scorso mese di marzo senza la preventiva e successiva condivisione di proposte operative) e delle istituzioni parlamentari è purtroppo una modalità operativa abituale per l’attuale governo e proprio per questo vogliamo che il ministro Sangiuliano venga a riferirne in commissione”.

22/04/2024 - 13:41

Interrogazione su caso Franchi e distretto marmo Carrara
“Morire sul lavoro e passare anche per deficienti. Quello che abbiamo potuto vedere ieri a Report va al di là di ogni immaginazione. Forse non è chiara all’imprenditore del marmo di Carrara, Alberto Franchi, l’enormità di parole così ciniche. Oltre a scomparire qualsiasi forma di responsabilità  sociale d’impresa, sono saltati i codici più elementari di umanità. E’ un passo verso la barbarie. Presenteremo un’interrogazione per capire se al ministero del Lavoro non preoccupano tali affermazioni, in un Paese dove muoiono tre lavoratori al giorno e se non intenda agire per verificare come si fa sicurezza li e in altre aziende del distretto di Carrara”.
Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

22/04/2024 - 09:19

 Contrastare i mutamenti climatici, combattere l'inquinamento, preservare la biodiversità, chiudere definitivamente l'era dei combustibili fossili, bloccare l'uso sconsiderato del suolo per evitare degradazione e dissesto, tutelare boschi e foreste, sostenere l'agricoltura sostenibile e multifunzionale, fare buon uso dell'acqua pubblica, utilizzare responsabilmente le risorse naturali: queste le vie maestre per  voler bene alla Terra ed avere l'obiettivo di un mondo migliore che garantisca benessere e salute, sconfigga povertà e fame, offra una buona e dignitosa occupazione ed una crescita economica inclusiva e sostenibile. Invece assistiamo a troppe marce indietro e ripensamenti  soprattutto in Italia dove le forze della reazione provano a frenare tutti i necessari cambiamenti e a indicare nella prossima sfida europea il banco di prova per tornare indietro. Si tratta invece di guardare avanti, di voltare pagina e occorre farlo subito ascoltando milioni di giovani che ogni giorno ci ricordano che partendo dalle cose più semplici a quelle più complesse è possibile fare la differenza. Subito, però”.

Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.

Pagine