09/07/2025 - 16:01

"La variante di Firenzuola è fondamentale per collegare in modo efficiente e sicuro il comune dell’Alto Mugello al casello autostradale. È inaccettabile che si siano perse me tracce di un'opera attesa da oltre trent’anni, formalmente approvata, finanziata e inserita negli impegni ufficiali tra Ministero, Regione Toscana  e Autostrade per l’Italia": è quanto dichiarano i parlamentari Pd  Simona Bonafè e Dario Parrini, che hanno depositato oggi, mercoledì 9 luglio, un’interrogazione parlamentare, rispettivamente alla Camera dei Deputati e al Senato, rivolta al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

"L’intervento, del valore di circa 122 milioni di euro, è stato progettato per riqualificare 15 chilometri di viabilità esistente e prevede opere fondamentali tra cui nuova pavimentazione, messa in sicurezza del tracciato, segnaletica, contenimenti e un nuovo ponte sul passo della Futa. La popolazione di Firenzuola subisce da decenni un isolamento infrastrutturale che penalizza sviluppo economico, mobilità e sicurezza. Dopo anni di rinvii e false partenze, nel marzo 2023 è stato finalmente presentato il progetto esecutivo e nel maggio dello stesso anno è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con il Mit. Non ci sono più alibi: i cittadini meritano risposte concrete. Non è tollerabile che, a distanza di due anni dalla presentazione del progetto definitivo, la realizzazione sia ancora bloccata, presumibilmente nella fase di validazione tecnica. Chiediamo al governo di intervenire con urgenza e di monitorare attentamente l’operato dei soggetti attuatori, a partire da Autostrade per l’Italia, per garantire trasparenza, efficienza e la piena realizzazione dell’opera": concludono.

 

08/07/2025 - 19:05

"Una battaglia del Pd diventa legge: tutele per lavoratrici e lavoratori colpiti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. Posto di lavoro garantito e permessi per curarsi. Oggi il Senato approva all'unanimità la mia proposta. Dalla parte giusta". Lo scrive su X la deputata Debora Serracchiani, dopo la definitiva approvazione al Senato del ddl sulla conservazione del posto di lavoro per malati oncologici", già approvato dalla Camera.

 

08/07/2025 - 15:30

“Per quanto riguarda la difesa e l’acquisto di armi e materiale bellico, non dobbiamo ridurre la trasparenza. Abbiamo la corte dei conti che già svolge un egregio lavoro capillare di controllo, quindi non vedo l’esigenza di creare un altro organo appositamente per questo. Se la questione riguarda i tempi, c’è da sottolineare che la trasparenza sicuramente non rallenta le procedure, ma grazie alla digitalizzazione semmai le accelera. Diciamo quindi che la creazione di una commissione ad hoc è una tesi poco convincente e che va a creare una grande confusione a discapito della trasparenza. Ci auguriamo quindi che il governo e il ministro Crosetto riflettano su questi punti e facciano retromarcia definitivamente, tenendo conto non solo delle forze di opposizione ma anche di esperti del settore”. Lo dichiara Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio, a proposito delle indiscrezioni apparse sui quotidiani di un emendamento del governo al dl Infrastrutture sulle procedure di acquisto di materiale bellico e militare.

08/07/2025 - 15:11

"Non ci sono più parole per descrivere l'orrore di Gaza e di milioni di persone totalmente abbandonate alla disperazione.
E non ce ne sono più per commentare l’ennesima sconcertante proposta del governo Netanyahu: la “Città umanitaria” ideata dal ministro Katz. Un enorme campo di concentramento sulle macerie di Rafah in cui rinchiudere 600mila palestinesi che da lì non potrebbero mai più uscire. Come si può solo immaginare una cosa del genere?". Lo ha affermato, intervenendo in aula a Montecitorio, Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Intanto, la Gaza Humanitarian Foundation è una trappola mortale. La popolazione affamata che si mette in fila sfida una vera e propria roulette russa: le persone sanno che, per di ottenere qualche pacco di cibo, rischiano di morire uccise per mano dell’esercito israeliano o dei contractors statunitensi - ha denunciato Boldrini -. La comunità internazionale resta immobile anche davanti a quello che è ormai palesemente il piano di annessione della Cisgiordania, come ha dichiarato senza nessun pudore, il ministro della Giustizia israeliano Yariv Levin appoggiato da altri 13 ministri del governo di Tel Aviv".
"E il governo italiano, pur di non dispiacere l’alleato Netanyahu, continua a balbettare, non esprime condanna netta, non mette le sanzioni e, cosa ancora più grave, coopera con Israele in campo di tecnologie militari e dual use - ha sottolineato la deputata dem -. Una scelta scellerata che l’opinione pubblica non sopporta più, come dimostrano decine di mobilitazioni quotidiane che chiedono di salvare Gaza e la Palestina". "Per quanto ancora il governo si renderà complice di quello che i massimi esperti internazionali definiscono genocidio? Non nel nostro nome: noi continueremo a denunciarlo con tutta la voce che abbiamo" ha concluso.

 

08/07/2025 - 12:59

l Partito Democratico ha presentato una mozione alla Camera per chiedere al Governo una risposta immediata, coordinata e strutturata alla crisi commerciale innescata dai dazi imposti dall’Amministrazione Trump, in difesa del lavoro, delle imprese e del made in Italy. La mozione impegna l’esecutivo «a definire con urgenza una strategia nazionale organica di risposta alla crisi commerciale in atto, coinvolgendo le parti sociali, le associazioni d’impresa, le istituzioni territoriali e le forze parlamentari di maggioranza e opposizione».
Il testo presentato dai gruppo del Pd della Camera chiede inoltre di sostenere «una risposta europea unitaria alle politiche dei dazi dell’Amministrazione Trump, che escluda ogni controproducente e inadeguata tentazione di bilateralizzare la risoluzione del conflitto commerciale, miri alla progressiva eliminazione dei dazi e ampli le contromisure includendo i servizi e i diritti di proprietà intellettuale delle big tech, nonché a promuovere l'istituzione di un Fondo europeo di sostegno per rispondere agli effetti dei dazi sul sistema economico e sociale, attivando anche un meccanismo simile a Sure per rafforzare la rete di protezione sociale dei lavoratori».
La mozione punta anche «a promuovere una politica commerciale europea volta alla diversificazione dei mercati di sbocco, anche accelerando la ratifica di nuovi accordi commerciali di libero scambio, a partire dal Trattato Mercosur, con idonee compensazioni per i settori agricoli sensibili e a rilanciare la Global minimum tax».
A livello nazionale, si propone «di adottare iniziative immediate e straordinarie» finalizzate, tra l’altro, «a potenziare gli strumenti di garanzia pubblica per l’accesso al credito, in particolare il Fondo centrale di garanzia per le Pmi e Sace», «a rifinanziare gli ammortizzatori sociali e sostenere il rinnovo dei contratti collettivi nazionali scaduti», «ad aumentare le risorse a favore dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese, anche per prevenire rischi di delocalizzazione verso gli Stati Uniti, e realizzare una vera ed effettiva politica di tutela del made in Italy».
La mozione chiede infine «di favorire il disaccoppiamento del prezzo dell'energia elettrica da quello del gas attraverso la stipula di contratti di lungo termine di compravendita di energia elettrica rinnovabile tra produttori e acquirenti/consumatori, nonché a revisionare l'attuale meccanismo di formazione dei prezzi dell'energia elettrica e prevedere l'approvvigionamento tramite acquisti congiunti europei», «ad accelerare lo sviluppo delle fonti rinnovabili, favorire i public purchase agreement e legare le concessioni energetiche alla riduzione dei costi per imprese e famiglie», «a rafforzare il programma Transizione 4.0, rifinanziare il Fondo automotive e riorientare le risorse del programma Transizione 5.0 verso strumenti più efficaci».

06/07/2025 - 18:58

"Il PD Toscano è impegnato da mesi, coinvolgendo la segreteria regionale e tutte le aree del partito, a costruire - in accordo con PD nazionale e coerentemente col mandato delle primarie - un percorso programmatico condiviso con tutti i livelli territoriali e un’alleanza progressista per le elezioni regionali. È un obiettivo di tutte le forze politiche del centro sinistra, e dopo aver verificato un’unità di intenti siamo al lavoro per renderla concreta, come condiviso con il gruppo dirigente del partito. Siamo una comunità impegnata in modo unitario su questo, consapevoli che la sfida regionale sia importantissima. I prossimi giorni saranno cruciali e lavoreremo perché si arrivi prima possibile a definire la coalizione e conseguentemente la candidatura a Presidente": è quanto dichiara il deputato e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi.

04/07/2025 - 15:38

Foti corregga il Piano per le aree interne raccogliendo le proposte dei territori

Il Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne del Governo è assolutamente irricevibile e necessita di profonde modifiche. E chi lo difende o non comprende l'italiano o è in malafede. Infatti cosa c'è da interpretare rispetto al fatto che l'obiettivo del governo è, testuale parole, "l'accompagnamento
in un percorso di spopolamento irreversibile" visto che "Un numero non trascurabile di Aree interne si trova già con una struttura demografica compromessa oltre che con basse prospettive di sviluppo economico e deboli condizioni di attrattività" e "Queste Aree non possono porsi alcun obiettivo di inversione di tendenza".

È un grave errore parlare di irreversibilità perché le condizioni per la ripresa devono essere create, non accettate come un destino già scritto.
Purtroppo, questo governo mostra un evidente deficit di proposte e di idee per affrontare concretamente la sfida dello spopolamento, limitandosi a dichiarazioni che rischiano di legittimare l’abbandono invece che il rilancio. Basti pensare che l’investimento previsto dal Governo per il Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne è meno di mezzo miliardo di euro per l’intero Paese, una cifra largamente inferiore a quanto investito, tanto per dire,  dalla Regione Sardegna nella propria Programmazione Territoriale.

Resta dunque l’errore politico e terminologico di quella frase, che fotografa una realtà complessa e differenzia la visione politica di destra e sinistra. La destra con le sue misure continua a  sostenere il rafforzamento dei territori già forti, rischiando di trascurare i più deboli. Di contro occorrerebbe operare per garantire a tutti pari opportunità e diritti, impegnandosi per non lasciare indietro nessuno.

Lo dichiara Silvio Lai, deputato del Partito Democratico

 

04/07/2025 - 15:10

“Superare i ghetti e sconfiggere il caporalato: è questo l’obiettivo che la politica deve darsi.” Così Antonella Forattini, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura alla Camera, a margine del convegno sui diritti dei lavoratori in agricoltura, organizzato da FLAI Cgil ed EFFAT a Foggia in cui ha chiesto al governo ‘un cambio di passo’. “Ringrazio FLAI Cgil per aver organizzato questo importante momento di confronto, ma soprattutto per il lavoro instancabile che porta avanti nei ghetti, al fianco di migliaia di lavoratori definiti ‘invisibili’, solo perché irregolari. Ma invisibili non sono. Li vediamo nei campi, il frutto del loro lavoro lo troviamo nei nostri mercati, arriva nei nostri piatti. Non possiamo continuare a ignorare ciò che accade nelle campagne o accorgercene solo di fronte alle tragedie. Le risorse del PNRR per il superamento dei ghetti vanno utilizzate: servono abitazioni dignitose, percorsi di inclusione, formazione, alfabetizzazione. Bisogna dare dignità a questi lavoratori e sottrarli ai ricatti dei caporali attraverso percorsi concreti di regolarizzazione”.

 

03/07/2025 - 17:32

“Sul tema del gioco pubblico e del suo riordino il governo ha innestato la retromarcia. La riforma del gioco fisico è stata spostata in avanti al 31.12.2026, non si dovrà più operare una 'diminuzione' dell’offerta come da delega al Governo, ma solo una 'revisione'. In aggiunta non saranno più disponibili i dati sul gioco, si tornerà indietro sulla pubblicità degli operatori dell’azzardo,  dopo l'abolizione dell’Osservatorio nazionale e la riduzione delle risorse per affrontare il problema. Tutto questo favorisce la crescita delle dipendenze e della ludopatia, e l'espansione della criminalità organizzata che pesca nel disagio e inquina il settore soprattutto online”. Lo dice Stefano Vaccari, deputato Pd e coordinatore dell'Intergruppo parlamentare per la sensibilizzazione sui rischi del gioco d'azzardo a margine degli 'Stati Generali del Gioco d'azzardo' in corso nella Sala Matteotti della Camera.
“Il problema dell'azzardo gioco va analizzato e approfondito meglio soprattutto per la parte online, socialmente pericolosissimo vista la grande diffusione tra i minori. È chiaro che la normativa vigente non funziona”, sottolinea il deputato dem.
“Serve una riforma diversa, fondi per campagne di sensibilizzazione e informazione sui rischi dell’azzardo, fondi per contrastare e intervenire sulle dipendenze. Servono più controlli sulle giocate fisiche e online, e monitorare l’intera filiera del gioco per conoscere meglio chi sono gli esercenti e i consumatori. Oggi abbiamo tentato di fare dialogare le parti ma questo è un compito che spetterebbe al governo per definire una riforma condivisa”, conclude Vaccari.

03/07/2025 - 11:03

“La sentenza della Cassazione che conferma l’ergastolo per Paolo Bellini è un passaggio storico. Dopo 45 anni, si afferma definitivamente una verità fondamentale sulla strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Siamo di fronte a uno dei momenti più drammatici della storia repubblicana, legato alla strategia della tensione. Le sentenze, anche quella appena pronunciata, confermano un intreccio tra terrorismo nero, loggia P2, settori deviati dello Stato e dei servizi segreti. Un’azione concertata per destabilizzare la democrazia italiana, in un momento in cui si voleva impedire un’evoluzione progressista del Paese e l’ingresso del PCI nell’area di governo”. Lo dichiara Andrea De Maria, deputato del Partito Democratico.

"Ci sono voluti 45 anni – prosegue l’esponente dem - perché questa verità trovasse pieno riconoscimento giudiziario. È il segno della forza e della pervasività dei depistaggi, organizzati con la complicità di apparati istituzionali. Ho seguito questa vicenda a lungo, anche con iniziative parlamentari, e posso testimoniare quanto sia stata ostacolata la ricerca della verità, anche in anni recenti. In questa battaglia, i familiari delle vittime, con Paolo Bolognesi e l’Associazione dei familiari, hanno avuto un ruolo straordinario. Non hanno mai smesso di lottare per verità e giustizia, con grande dignità e determinazione. È soprattutto grazie a loro se siamo arrivati fin qui”.

“Questa sentenza – conclude De Maria - apre anche nuove prospettive: emerge, ad esempio, il riferimento ad appartamenti in via Gradoli usati sia da terroristi neri che rossi, riconducibili ai servizi segreti. Un elemento di grande rilievo per approfondire ulteriormente quella stagione. Il prossimo 2 agosto, Bologna vivrà come sempre un grande momento di memoria e partecipazione. Ma quest’anno ci sarà anche la consapevolezza che un altro passo importante verso la verità è stato compiuto”.

 

02/07/2025 - 12:36

Il governo Meloni continua ad autocelebrarsi vantando primati immaginari nell’attuazione del Pnrr. La settima rata arriva, ad esempio, solo dopo un'ennesima corposa revisione del Piano e con sei mesi di ritardo. La spesa, e quindi l'attuazione pratica degli investimenti, è ferma a poco più del 30 per cento. Un clamoroso fallimento finora. Quanto ai target, finora il nostro Paese ha raggiunto 334 traguardi e obiettivi del piano, considerando anche i 64 collegati alla settima rata. Questo significa che la percentuale di completamento del Pnrr italiano è intorno al 54,4 per cento. Ma al contrario di quanto sostiene la premier la percentuale italiana non è la più alta tra i 27 Paesi Ue: Francia e Danimarca, infatti, hanno percentuali di avanzamento maggiori, pari rispettivamente all’81 per cento e al 62 per cento. Lo stesso rispetto al primato sui fondi incassati: i 140,4 miliardi di euro equivalgono al 72,2 per cento del valore complessivo del PNRR. Ma secondo i dati ufficiali, questa è la seconda percentuale più alta tra i 27 Paesi Ue, dietro alla Francia, che ha già ricevuto quasi l’85 per cento dei fondi previsti dal proprio piano. Allora, in questo momento con progetti che rischiano di saltare definitivamente, ci aspetteremmo dal governo meno propaganda e più lavoro e azioni concrete per completare un piano strategico ed evitare il grave rischio che la spesa non si riesca a completare entro il termine previsto del 2026.

Così Piero De Luca, della presidenza del gruppo Pd alla Camera.

 

01/07/2025 - 17:50

“Oggi in commissione istruzione e cultura della Camera dei Deputati, nel corso delle audizioni sul disegno di legge con cui il Ministro Valditara prevede il “consenso informato” dei genitori per i progetti di educazione alla sessualità nelle scuole, l’Associazione nazionale presidi ha sottolineato come sia impossibile chiedere il “consenso informato preventivo” se il progetto è inserito strutturalmente all’interno del progetto triennale dell’offerta formativa della scuola che è la carta d’identità di ogni singolo istituto, elaborata con tutta la comunità educante, anche con le famiglie. Dunque il consenso informato - su cui esprimiamo in ogni caso la nostra forte perplessità- potrebbe valere soltanto ed esclusivamente per i progetti extracurriculari, che la scuola può mettere in campo.  Chiediamo al ministro, alla luce di questa e di molte altre considerazioni emerse nel corso delle audizioni odierne, di cogliere quest’occasione per rendere finalmente strutturale e certa l’educazione all’affettività e alla sessualità nelle scuole italiane, così come fanno altri 20 Paesi europei e di non escludere la scuola primaria. Non possiamo rinunciare all’importantissima prevenzione primaria della violenza. Il numero di donne uccise all’anno e l’incidenza della violenza di richiede misure urgenti definitive e non episodiche e su base volontaria”

Così in una nota la Sara Ferrari e Irene Manzi rispettivamente capogruppo nella commissione bicamerale sulla violenza e il femminicidio e nella commissione cultura della Camera.

 

01/07/2025 - 17:04

“La tanto attesa audizione di Eni versalis sul Piano di riorganizzazione, dopo le audizioni dei sindacati e delle regioni coinvolte, non ha portato le rassicurazioni necessarie rispetto al futuro dei siti e dei lavoratori dell’indotto di Priolo e Brindisi, sugli investimenti del “quadrilatero padano” (Ravenna, Ferrara, Mantova e Porto Marghera) oltre a Porto Torres.

Colpisce che nell’audizione di un colosso internazionale dell’energia che rappresenta un asset fondamentale del tessuto industriale italiano, si dia per scontato che una filiera fondamentale come la chimica di base non abbia futuro in europa, come testualmente affermato in Commissione, per i costi eccessivi delle materie prime dell’energia.

Per l’azienda conviene dismettere la produzione di molecole come etilene e propilene per acquistarle da Paesi extra-UE. Un approccio in netta contraddizione con la dichiarazione congiunta che l’Italia ha sottoscritto con altri paesi europei per realizzare un “eu critical chemicals act”, che definisca le molecole strategiche per i settori della chimica e delle industrie ad essa collegate (automotive edilizia farmaceutica agroalimentare green tech) e che preveda interventi per modernizzare e decarbonizzazione gli impianti esistenti.

Da Eni, società partecipata dallo Stato, non ci saremmo aspettati una resa così sconsolata, ma piuttosto un piano industriale dí accompagnamento dei settori fondamentali nella transizione ecologica. Non si può presentare come svolta green la dismissione di produzioni a favore di chi, a un costo di produzione inferiore, le prosegue a un costo ambientale altissimo e oltretutto rinunciando a un processo di decarbonizzazione di queste produzioni per renderle competitive e sostenibili dal punto di vista ambientale in un quadro europeo.

E sui costi dell’energia ci saremmo aspettati da una azienda come Eni Versalis quali sono le scelte che intende adottare per concorrere a ridurre il costo dell’energia e quali possono essere i provvedimenti più utili al paese che il governo non ha ancora adottato”. Lo ha detto Vinicio Peluffo, deputato Pd e vicepresidente della commissione Attività produttive di Montecitorio, a margine dell’audizione di Eni Versalis in commissione, auspicando un intervento del governo per scongiurare un errore strategico così grave come quello di uscire dalla produzione della chimica di base.

01/07/2025 - 16:34

“Occorre subito il decreto sugli ammortizzatori sociali per permettere alle lavoratrici e ai lavoratori di lavorare in condizioni di sicurezza e alle imprese di poter attivare l’ammortizzatore in caso di caldo estremo, senza il rischio di esaurire il tetto massimo. Ce lo chiedono i sindacati, perché in Italia la situazione degli incidenti sul lavoro è molto grave in condizioni normali, figurarsi con queste temperature”.

Così Chiara Gribaudo, presidente della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, dopo l’incontro con i sindacati dell’edilizia Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL, per discutere del tema delle ondate di calore e dei conseguenti maggiori pericoli nei cantieri e nei luoghi di lavoro.

“Dall’incontro è emersa l’urgenza che il Ministero del Lavoro emani il decreto e mi farò portavoce dei lavoratori e lavoratrici che chiedono alla politica di fare di più - prosegue Gribaudo - È necessario fornire questa certezza anche retroattivamente, visto che l’incremento della temperatura non è certo iniziato ora. Non solo: occorre un intervento stabile, che superi gli interventi emergenziali e le ordinanze di Regioni e Comuni, e quindi aggiornare le norme su salute e sicurezza e sugli ammortizzatori affinché il rischio calore trovi una risposta strutturale, perché i cambiamenti climatici hanno ormai reso da anni questi eventi non più eccezionali ma ordinari. Sarebbe utile diffondere gli strumenti del progetto Worklimate di INAIL, l’applicazione che prevede le condizioni meteo nei luoghi di lavoro”.

“Le ondate di calore ormai regolari, ogni estate e purtroppo non solo d’estate, fanno emergere nuovi rischi e nuove necessità, da cui anche la richiesta di un tavolo tecnico che definisca le nuove malattie professionali tabellate legate a questo fenomeno. Il tema dell’ammortizzatore nei casi di calore estremo dovrebbe coinvolgere anche i lavoratori autonomi che a vario titolo lavorano nei cantieri, ma non solo, perché la salute e la sicurezza sono diritti di tutti i lavoratori a prescindere dalla forma contrattuale” conclude Gribaudo.

30/06/2025 - 14:50

"Non è più rinviabile il riconoscimento dei comuni montani insulari all'interno dei provvedimenti normativi dello Stato. Si tratta di territori che vivono una duplice condizione di svantaggio: da un lato, la montagna con tutte le sue fragilità e difficoltà; dall’altro, l’insularità, che acuisce l’isolamento e rende più onerosa ogni attività, dalla scuola alla sanità, dal lavoro ai trasporti": è quanto dichiara la deputata PD Maria Stefania Marino, commentando il suo emendamento al disegno di legge sulla Montagna in discussione a Montecitorio. La proposta prevede che all'interno della classificazione delle zone montane, siano
individuati e distinti ulteriori criteri che definiscono le zone montane costituite dai comuni montani insulari.

"La Costituzione riconosce il diritto delle isole a misure speciali. È ora che questo principio venga finalmente attuato nei fatti, anche attraverso il pieno riconoscimento dei comuni montani insulari nei criteri legislativi. È una battaglia di giustizia territoriale, non solo una correzione tecnica. Mi appello in particolare ai colleghi della maggioranza eletti nelle isole: è tempo di superare le appartenenze politiche per dare risposte concrete a comunità che, troppo spesso, si sentono abbandonate. Una montagna su un’isola resta montagna, ma con sfide ancora più complesse. E lo Stato ha il dovere di riconoscerle e affrontarle": conclude.

 

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