17/10/2023 - 19:19

Accordo Fitto-Morselli nuovo regalo a multinazionale straniera

“Inquietante ciò che è emerso dall’audizione odierna del Presidente di Acciaierie d’Italia Bernabè. Ma ancor più inquietante è che che tutte le attività finora portate avanti da DRI d’Italia per l’effettivo avvio del processo di decarbonizzazione dell’ex Ilva si sono definitivamente interrotte, come sospettavamo, dalla decisione del Ministro Fitto di definanziare il progetto da 1 miliardo di euro a valere sul PNRR. Adesso cresce la curiosità rispetto al presunto accordo tra Fitto stesso e la Morselli. Vorremmo capire innanzitutto se questo accordo esista o meno, perché anche in questo caso sembra il solito regalo a una multinazionale straniera senza alcun beneficio per la strategia di politica industriale del Paese, né per il territorio. Ambientalizzazione, salvaguardia dei livelli occupazionali e saldo dei debiti dell’indotto restano ancora una volta fuori dallo spettro di interessi che il Ministro Fitto vuole tutelare.”

Ubaldo Pagano, capogruppo PD in Commissione Bilancio a Montecitorio.

17/10/2023 - 15:24

È un fatto positivo che maggioranza e opposizioni abbiano votato in Commissione Agricoltura una risoluzione unitaria per sostenere la necessità di interventi immediati e strutturali necessari per fronteggiare l’emergenza granchio blu. Insieme ai colleghi del Pd Vaccari, Forattini e Marino abbiamo lavorato per giungere ad un testo comune partendo da alcune proposte che, raccogliendo le osservazioni degli operatori e delle Regioni, hanno reso il dispositivo più incisivo:  dal monitoraggio dei danni finalizzato al riconosciuto da parte del Ministero dello stato di calamità con adeguati ristori al sostegno delle imprese di pesca e acquacoltura, comprese  cooperative e consorzi,  alla convocazione urgente di un tavolo tecnico per la definizione e l’adozione immediata di misure e provvedimenti efficaci, concertati e condivisi; dalla disposizione di  misure, sostenute da adeguate risorse, per la tutela della biodiversità mediante il prelievo della massima quantità possibile di ‘granchio blu’ con la partecipazione diretta dei pescatori; dalla disposizione per consentire all'acquacoltore di pescare e vendere i granchi blu sia come "strumento di difesa" della sua produzione acquicola, sia come strumento di tutela della biodiversità messa a rischio dalla voracità del granchio blu, nonché come strumento di integrazione del reddito alla necessità di supportare e promuovere il consumo alimentare di questo prodotto e incentivare il consumo mediante la nascita di una filiera di trasformazione del prodotto, anche attraverso start-up. Ora dovrà essere il Governo a recepire queste indicazioni unitarie del Parlamento e far sì che le misure messe in atto siano davvero repentine. Vigileremo perché ciò avvenga e non rimanga invece lettera morta come già successo in altre occasioni.

Così il deputato del Pd Andrea Rossi. 

17/10/2023 - 14:39

Le considerazioni di Calderoli non ci convincono. La Costituzione prevede certo le materie che possono essere oggetto di eventuale devoluzione alle competenze regionali. Ma la stessa Carta prevede l'obbligo di definire e finanziare preliminarmente tutti i Lep relativi a queste materie prima di procedere ad eventuali forme di autonomia. Per questo, la proposta di autonomia differenziata contenuta nel ddl 615 è per il Partito Democratico non solo contraria al testo e allo spirito della Costituzione, ma anche inapplicabile e dannosa perché amplia le diseguaglianze esistenti e crea rischi enormi per la tenuta della finanza pubblica. Una proposta pericolosa, ricca di contraddizioni, utile per giocare a risiko ma dannosa per il futuro del Paese. Per questo abbiamo chiesto che la Commissione bicamerale per le questioni regionali si pronunci sul testo base, analizzando in modo approfondito, con un'autonoma istruttoria, tutti i profili di criticità rilevati da ultimo anche dal Governatore della Banca d'Italia Visco, così da fornire un apposito parere alla Commissione referente prima dello svolgimento del suo esame al Senato.
Così i parlamentari PD della Commissione bicamerale per le questioni regionali Piero De Luca, Daniele Manca e Claudio Stefanazzi.

17/10/2023 - 12:04

"I risultati definitivi delle elezioni in Polonia sono una speranza per l'Europa". Lo scrive sui suoi canali social Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. "L'ultradestra del Pis e' stata sconfitta e questo non puo' che riempire di gioia chiunque creda nell'Europa dei diritti, della solidarieta' e del progresso. Dopo la Spagna, anche in Polonia la grande partecipazione al voto ferma l'onda nera", aggiunge.

14/10/2023 - 15:19

“Siamo profondamente colpiti dalla faziosità delle parole del Presidente Brunetta che ieri in una popolare trasmissione televisiva ha definito “demagogica e populista” l’iniziativa delle opposizioni sul salario minimo. Il giorno precedente, durante la conferenza stampa in cui aveva presentato il documento conclusivo approvato dal 61% dell’assemblea del Cnel, aveva addirittura liquidato come “grida manzoniane” la proposta firmata da ben sei gruppi di opposizione. Non vorremmo che queste opinioni, palesemente di parte, abbiano influenzato gli orientamenti alla base dello studio del Cnel. Anche perché stranamente le parole del professor Brunetta coincidono con quelle pronunciate in vari contesti dal suo committente che siede a Palazzo Chigi. Noi che auspichiamo l’autonomia del Cnel, invitiamo chi lo presiede a usare un linguaggio meno sovrapponibile a chi sta al Governo e più consono a chi guida un’istituzione”. Lo dichiarano in una nota congiunta la responsabile nazionale Lavoro del Pd, Chiara Gribaudo e i membri della commissione Lavoro di Montecitorio Scotto, Guerra, Sarracino, Fossi, Laus.

14/10/2023 - 13:31

“Con il DL Asset arriva un’altra stangata per la Puglia e il Sud Italia e questa volta ad essere colpito è il comparto del trasporto pubblico locale. Equivale ad almeno 40 milioni, infatti, il danno procurato alla nostra Regione dalla riforma dei criteri di riparto del fondo nazionale TPL decisa dalla maggioranza di Governo. Un modello, quello che entrerà in vigore a partire dal 2025, che nontiene affatto conto dei grandi divari che esistono tra le regioni anche nell’ambito del trasporto pubblico e tratta territori profondamente diversi in maniera identica, sfavorendo chi è indietro o ha necessità più pressanti. D’altronde cos’altro aspettarsi dal Ministro Salvini? Ogni giorno che passa dimostra sempre di più come l’illusorio progetto del Ponte sullo Stretto serva soltanto a sviare l’attenzione dal graduale definanziamento di qualsiasi altra opera o servizio pubblico al Sud già in atto. Ciò che stupisce maggiormente però è il silenzio colpevole di tutti i colleghi meridionali di maggioranza, evidentemente complici delle ambizioni autonomistiche della Lega”. Così Claudio Stefanazzi, deputato pugliese del Partito Democratico

12/10/2023 - 18:23

"Dal rapporto Istat presentato oggi, "I giovani del Mezzogiorno", emerge ancora una volta un quadro preoccupante relativo al presente e al futuro del sud. Progressivo spopolamento, rarefazione della popolazione giovanile in età compresa tra i 18 e i 34 anni, rallentamento del tasso di occupazione a fronte di una crescita del tasso di scolarizzazione, sono ormai fatti che rischiano di compromettere definitivamente il destino di un pezzo del nostro paese. Colpisce l'enorme indifferenza del governo verso i territori e le comunità meridionali. E colpisce perchè da ormai un anno siamo dinanzi a scelte politiche che stanno aggravando la situazione: dalla riduzione degli strumenti per combattere la povertà alla contrarietà al salario minimo, dai tagli alla sanità all'incertezza sul PNRR, dall'accorpamento scolastico fino all'assurda autonomia differenziata. Noi riteniamo che il sud e i suoi giovani, siano invece l'unica vera grande opportunità di rilancio per il Paese, ed è per questo che il PD farà di tutto per cambiare radicalmente i numeri che oggi ci ha dato l'Istat". Così il deputato e responsabile Sud e Coesione della segreteria nazionale Pd Marco Sarracino.

12/10/2023 - 13:29

“L’11 novembre in piazza per difendere diritto alla cura”

Ieri abbiamo espresso la nostra contrarietà alla Nota di aggiornamento di Economia e Finanza perché ancora una volta ha evidenziato la mancanza di volontà di questo Governo di occuparsi dei bisogni dei cittadini: non contiene elementi di miglioramento delle condizioni economiche e sociali di famiglie e imprese. Solo interventi corporativi, di corto respiro. Nessuna misura strutturale sul lavoro, zero provvedimenti significativi sul sostegno agli affitti e alle spese di scuola e formazione. Soprattutto una diminuzione della spesa sanitaria sulla quale diversi osservatori hanno evidenziato forte preoccupazione.

Con questa Nadef il Governo ha scelto di non occuparsi dei 5 milioni di persone che hanno rinunciato a curarsi perché non possono permettersi il costo del privato, ha scelto di non impegnarsi per diminuire le liste d'attesa e incrementare il personale sanitario. Per queste ragioni l'11 novembre scenderemo in piazza per tutelare il diritto alla cura e la sanità pubblica per tutte e tutti.

Così la vicecapogruppo Pd alla Camera, Valentina Ghio.

12/10/2023 - 12:42

"Il governo Meloni taglia la sanità pubblica mentre quattro milioni di italiani non riescono più a curarsi. Liste d'attesa infinite, pronto soccorso che scoppiano, mancano medici e infermieri. Eppure il governo continua a definanziare il sistema sanitario nazionale, dimostrando di non aver imparato niente dalla pandemia e di non conoscere la vita degli italiani. Purtroppo, è in atto uno strisciante e preciso disegno politico di svilire la sanità pubblica e di minarne l'universalità. Vogliono privilegiare la sanità privata, favorire l'esodo di personale dal pubblico al privato. Vogliono un Paese in cui si potranno curare solo i ricchi e ai poveri non resterà che arrangiarsi o non curarsi. Per questo scenderemo in piazza l'11 novembre, per una sanità pubblica che garantisca il diritto alle cure a tutte e tutti". Così in una nota Marco Furfaro, capogruppo in commissione Affari sociali e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico.

12/10/2023 - 12:09

“Il voto contrario del Partito Democratico alla Nadef presentata dal governo Meloni e dalla sua maggioranza di destra ha una motivazione forte: la nostra opposizione alla scelta di tagliare le risorse al Servizio Sanitario Nazionale che provoca il suo sostanziale strangolamento, la privatizzazione strisciante dei servizi e la cancellazione di fatto del diritto universale delle cittadine e dei cittadini all’assistenza sanitaria. E questo nonostante la lezione che abbiamo imparato dall’azione di contrasto alla pandemia da Covid. Una scelta miope che contrasteremo con tutte le nostre forze in Parlamento e nel Paese”.

Lo dichiara la deputata e responsabile Giustizia del Partito Democratico, Debora Serracchiani.

11/10/2023 - 16:22

Dichiarazione dei capigruppo Pd in Commissione Ambiente e Commissione Trasporti Marco Simiani e Anthony Barbagallo

“La destra conferma i tagli di 2,5 miliardi alle infrastrutture strategiche del Centro Sud ed ammette che non verranno reinserite, a differenza di quanto promesso, nella prossima Legge di Bilancio. Il governo Meloni ha infatti bisogno di risorse utili per tamponare i ritardi accumulati con i progetti del Pnrr e sottrae i finanziamenti già assegnati.” E’ quanto dichiarano i capigruppo Pd in Commissione Ambiente Marco Simiani e Trasporti Anthony Barbagallo, che oggi hanno discusso in commissione una interrogazione urgente. “Siamo di fronte ad una maggioranza senza vergogna, presuntuosa, arrogante e capace di tutto pur di nascondere i propri fallimenti al paese -hanno aggiunto Simiani e Barbagallo – perché i tagli sono molteplici e significativi e riguardano opere attese da anni dai territori. Si tratta – sottolineano i due parlamentari Pd-  di infrastrutture necessarie per la crescita economica ed occupazionale di zone vaste e diversificate: riguardano ad esempio l’Interporto di Livorno, il raddoppio della Roma-Pescara, la Orte-Falconara, la chiusura dell’anello ferroviario di Roma ed il completamento dell’elettrificazione della tratta Catanzaro Lido-Reggio Calabria”. Infrastrutture definite dallo stesso Mit “prioritarie e funzionali agli obiettivi di decarbonizzazione del Paese”. Evidentemente ora non lo sono più.”

11/10/2023 - 13:29

“Con un colpo di mano la destra cancella i progetti di rigenerazione urbana per i piccoli comuni. Il bando che avrebbe dovuto rivitalizzare i centri 'fino' a 15mila abitanti non solo non è stato emanato entro lo scorso mese di giugno, ma tutte le risorse previste, pari a 235 milioni di euro, sono state definanziate”. Lo dichiara il deputato dem Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente, presentando una interrogazione parlamentare sul tema.

“La rigenerazione urbana - conclude Simiani - rappresenta un’opportunità irrinunciabile ed un volano fondamentale per promuovere quindi la coesione sociale e territoriale e il rilancio economico ed occupazionale di zone spesso marginali. Il governo su questo tema è colpevolmente recidivo; ha infatti già cancellato 3 miliardi di euro previsti dal Pnrr e dedicati a progetti di rigenerazione urbana e il contrasto alla marginalizzazione. La destra continua a firmare assegni scoperti e ingannare la buonafede di cittadini ed elettori. Chiediamo che le risorse vengano riassegnate nella prossima Legge di Bilancio”.

10/10/2023 - 15:54

Oggi più che ieri c’è l’esigenza di tutelare la redditività delle imprese agricole spesso condizionate nella fase della produzione da processi biologici e da fattori meteorologici. Per questo come Gruppo Pd, insieme ai colleghi Stefania Marino, relatrice del progetto di legge,  Antonella Forattini e Andrea Rossi, siamo intervenuti con una serie di proposte emendative alla Camera, approvate dalla Commissione Agricoltura, al decreto legislativo 198/2021, che consentono ora di mantenere in equilibrio la fissazione dei prezzi e il rapporto tra fornitori e grande distribuzione, con una più puntuale definizione dei costi di produzione. Mai più dunque prodotti acquistati sotto costo dalla grande distribuzione rispetto ai costi effettivi di produzione.
Al tempo stesso con gli emendamenti Pd si è stabilito che la definizione di parametri di sostenibilità ambientale sociale ed economica di un prodotto non può prescindere dal rispetto dei diritti dei lavoratori a cominciare dalla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Spetterà infine al Ministero dell’Agricoltura promuovere campagne divulgative e programmi di comunicazione istituzionale volti a favorire una corretta informazione del consumatore sulla composizione e formazione dei prezzi dei prodotti agroalimentari ivi compresi i prodotti freschi.

Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.

06/10/2023 - 18:22

“Delle due l’una: o il collega e capogruppo di Fdi alla Camera, Tommaso Foti non sa contare, oppure semplicemente non conosce il valore dei numeri. Da una parte ci sono le smentite a parole di esponenti della destra e dall’altra ci sono i fatti, messi nero su bianco nella Nadef proprio dal governo che sostengono. Nella Nota leggiamo a chiare lettere che la spesa sanitaria passa dai 134,7 miliardi nel 2023, già ampiamente insufficiente a coprire l’effetto dell’inflazione e i rinnovi contrattuali, a 132,9 miliardi nel 2024. Due miliardi in meno in un solo anno. Un dato ancora più grave se rapportato al Pil, visto che la spesa per la sanità pubblica passa dal 6,7% del 2022 al 6,1 del 2026. Un decremento che porterà le risorse che dedichiamo alla sanità a livelli addirittura inferiori a quelli pre-pandemici. E pensare che i presidenti di regioni, anche quelli di centrodestra, chiedevano almeno 4 miliardi in più. Loro, come tutti gli italiani rimarranno molto delusi da questa manovra, che questo piaccia o non piaccia a Foti”.

 

Così Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio.

05/10/2023 - 16:38

"La Tunisia non è un paese sicuro. E non si tratta di chissà quale oscuro complotto che vuole screditare il governo Meloni. Lo dice la sezione immigrazione del Tribunale di Firenze che è stata chiamata a esprimersi sul ricorso proprio di un cittadino tunisino a cui è stato negato lo status di rifugiati perché il suo Paese è ritenuto sicuro.
E per definire la Tunisia come paese non sicuro, il Tribunale cita fonti accreditate. Tra queste anche il nostro ministero degli Esteri secondo cui, scrivono i giudici, "la Tunisia è investita da una grave crisi democratica con una significativa concentrazione di tutti i poteri in capo al presidente Saied". Il Tribunale cita anche le elezioni, definite democratiche dal governo Meloni, ma alle quali ha votato solo il 9% dell'elettorato. A questo si aggiungono informazioni raccolte da fonti quali l'Onu e il Consiglio d'Europa, ad esempio, sulle "terribili condizioni" a cui vengono costretti i migranti subsahariani che si trovano nel Paese, fatti oggetto di una violenta campagna d’odio lanciata dal presidente Kais Saied in persona. Posso anche testimoniare direttamente, essendo stata da poco in Tunisia con il collega Peppe Provenzano, che nel paese si avverte forte un clima di paura a causa di misure repressive messe in atto nei confronti chiunque critichi il presidente. L’accusa è di complotto contro lo Stato. Dopo aver inviato l’esercito a sbarrare l’ingresso ai deputati eletti in Parlamento, dopo aver destituito il governo, dopo aver rimosso il Consiglio della magistratura e aver fatto arrestare i leader delle opposizioni, Saied ha trascinato la Tunisia verso la dittatura.
La lista dei paesi sicuri va dunque aggiornata escludendo la Tunisia e per le cittadine e i cittadini che arrivano dal paese nordafricano "non può ritenersi giustificata la deroga alle regole relative al diritto di asilo e all'accesso alla giustizia” come dicono, ancora, i giudici di Firenze". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

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