06/09/2023 - 12:47

Non permetteremo colpo di mano destra

“Quello che il governo Meloni sta facendo sul Pnrr contro i territori è una vergogna. Miliardi di euro per migliaia di interventi sono finiti nell’incertezza più totale in attesa di altre improbabili fonti di finanziamento e rischiano di saltare. Per il Lazio parliamo di oltre un miliardo di euro per circa 2500 interventi che ad oggi risultano definanziati e in pericolo. Colpisce il silenzio complice della Regione e della maggioranza che oggi la governa. Vogliono che questo colpo di mano della destra contro comuni e territori passi sotto silenzio, ma non lo permetteremo. Pubblicheremo gli interventi messi a rischio da questo colpo di spugna e chiediamo immediata chiarezza sulle fonti di finanziamento per realizzarli”.

Lo dichiara il deputato democratico, Nicola Zingaretti.

24/08/2023 - 13:02

"Definito il ddl per disciplinare la figura del manager in Health, safety e environment, denominato HSE. Ritengo sia una figura strategica a tutela dell'organizzazione aziendale e imprenditoriale, volta a gestire in via anticipata i rischi per i lavoratori a salvaguardia della salute e sicurezza sul lavoro e dell'ambiente. Si tratta di un ruolo già normato all'estero, al quale sono affidati ruoli e funzioni di rilevante importanza per la tutela della patrimonialità aziendale, dalla redazione e dall'aggiornamento della documentazione del d.lgs. 81/08, passando per la gestione dei sistemi di sicurezza e di tutela ambientale o di prevenzione 231/01, dall'interlocuzione con le autorità competenti e con gli enti certificatori allo studio e alla realizzazione degli adeguamenti conseguenti alla promulgazione di nuove leggi e norme, sino alla raccolta ed elaborazione dei dati relativi al monitoraggio ambientale (scarichi, rifiuti, emissioni, risorse energetiche, etc.). Il ddl è stato progettato con l'ausilio giudico del prof. Alessandro Parrotta e di quello tecnico-operativo dell'Ing. Rossella Parrotta, senior manager con esperienza nel settore in diverse multinazionali". Così Nicola Carè, deputato del Pd eletto all'estero.

24/08/2023 - 12:42

Salvini smentisca l'intenzione di far cassa svendendo i porti e prenda in considerazione nostra risoluzione.

“Le privatizzazioni dei porti annunciate dal vice premier Tajani sono poco comprensibili e contro ogni interesse pubblico. Chiediamo al ministro Salvini di smentire l'intenzione di far cassa per sanare il bilancio svendendo i porti pubblici e di discutere le proposte della risoluzione sulla portualitá presentata dal Partito Democratico in commissione Trasporti alla Camera che parte proprio dal rafforzamento del ruolo pubblico nella definizione delle politiche portuali. L'opposto della  direzione indicata da Tajani, che per rimpinguare le casse pubbliche vorrebbe privitzzare i porti”. Così la deputata dem Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, in riferimento alle affermazioni di Tajani sulla privatizzazione dei Porti.

“Tajani - conclude Ghio - dimentica che i terminal portuali sono già in concessione ai privati, quindi di che privatizzazione parla? La sua volontà è forse quella di ridurre ulteriormente il ruolo della governance pubblica nella regolazione e nel controllo dei Porti? Un'ipotesi inaccettabile che ci troverà fortemente contrari. La nostra risoluzione sui porti, presentata in commissione Trasporti, sostiene la necessità della regolazione pubblica e il rafforzamento del ruolo pubblico nazionale nella definizione delle politiche strategiche per lo sviluppo di questo settore, non certo quello di ridurla. Evidentemente la consapevolezza che la coperta è corta e il bisogno di rimpinguare le casse pubbliche inducono esponenti del governo ad affermazioni discutibili e preoccupanti. Come Pd abbiamo chiesto che venga coinvolto nella discussione il Parlamento e non si proceda su scelte così rilevanti a colpi di dichiarazioni e senza coinvolgere le Camere”.

23/08/2023 - 13:09

"In qualunque paese democratico l’autore di una canzone antisemita che non si è mai nemmeno scusato di aver definito il popolo ebraico 'una razza di mercanti' non potrebbe ricoprire alcun incarico politico e istituzionale. Non così nella Regione Lazio di Francesco Rocca. La Presidente Giorgia Meloni non può continuare a fare finta di non vedere #DeAngelisdimettiti". Lo scrive su X (ex Twitter) il deputato dem Andrea Casu, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

23/08/2023 - 10:55

"La destra italiana non si è ancora liberata dalla storia aberrante di provenienza. Difendere il generale Vannacci significa disonorare la Costituzione. Dopo quelle frasi non può più indossare quella divisa che rappresenta tutte e tutti gli italiani anche quelli offesi dalle parole del generale. La Lega e Golinelli dicono tutto e il contrario di tutto per dimostrare di esistere. Le accise fuori controllo e le pensioni ne sono la prova. Un partito in crisi profonda che vive alla giornata alla ricerca sistematica di posizioni di potere". Così Stefano Vaccari, deputato dem e Segretario di Presidenza della Camera in una lunga intervista sulla Gazzetta di Modena.

"Una mission resa possibile - prosegue l'esponente Pd - dall'inadeguatezza della Meloni. Il problema vero è che in questa querelle a destra a rimetterci saranno ancora una volta i cittadini che non avranno quelle risposte che si attendono su lavoro, sanità, pensioni, lotta alle diseguaglianze, diritti".

"La posizione della Lega - conclude Vaccari - che, in attesa di Zaia, si gioca la leadership di Salvini alle prossime europee, potrebbe provocare una rottura definitiva anche con Forza Italia e i moderati visto che Salvini preferisce fare l'alleanza con Le Pen piuttosto che difendere le scelte a livello europeo del Ppe".

22/08/2023 - 17:20

“Per quale motivo il ministero dei Trasporti ha deciso di definanziare la linea Castelfranco-Maerne e come si intenda garantire la realizzazione dell’opera nei tempi previsti”. Lo chiedono al ministro Salvini in una interrogazione urgente i deputati veneti del Pd Piero Fassino e Rachele Scarpa insieme a Marco Simiani, capogruppo dem in commissione Ambiente della Camera.

Nella interrogazione i parlamentari sottolineano come “la linea sia infrastruttura essenziale per i tanti cittadini, studenti, lavoratori che ogni giorno da Castelfranco, dal Bassanese e dalla Marca occidentale muovono in direzione di Venezia e come l’attuale tracciato, a binario unico e intervallato da numerosi passaggi a livello, appaia del tutto inadeguato a corrispondere alla forte domanda dell’utenza e alle esigenze di un trasporto rapido ed efficiente”.

I parlamentari Pd ricordano che proprio per quelle ragioni “da anni le comunità locali rivendicano l’intervento di riqualificazione della linea definito ‘opera strategica’ dalla Regione Veneto”.

Infine, rimarcano i parlamentari, “la mancata realizzazione del progetto rappresenta un disincentivo all’uso del trasporto pubblico e un grave pregiudizio per gli utenti e per il territorio servito dalla linea”.

Per queste ragioni i deputati dem interrogano il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per sapere “per quale ragione si è definanziata un’opera da così lungo tempo attesa; per quale ragione non si revochi il definanziamento, confermando invece il finanziamento dell’opera; e in ogni caso come si intenda assicurare l’erogazione delle risorse necessarie a realizzare l’opera nei tempi previsti”.

21/08/2023 - 16:51

“Dopo la telefonata del ministro delle Infrastrutture e leader della Lega Salvini, definita dalle stesse fonti della Lega ‘molto cordiale’, chiediamo alla premier Giorgia Meloni se lei sta dalla parte del ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha giustamente avallato l'avvicendamento del generale o dalla parte di Salvini?”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa.

18/08/2023 - 16:33

Dichiarazione di Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio della Camera

"La gara per la realizzazione del parco Fibronit di Bari è stata aggiudicata entro il mese di luglio, cosi come richiesto dal Programma di Rigenerazione urbana, senza nemmeno utilizzare la proroga già concessa ai comuni per gli interventi finanziati dalla misura ministeriale. L'integrazione dell'accordo di programma tra ministero dell’ambiente, Regione Puglia e Comune per utilizzare il sito inquinato di interesse nazionale oggetto di bonifica è stato sottoscritto dal ministero il 10 maggio 2023.“
Così in una nota il capogruppo del Pd in Commissione Bilancio della Camera Ubaldo Pagano che "polemizza duramente con i parlamentari della destra intervenuti sulla questione."  "Straparlano di cose- osserva Pagano-  che non hanno mai avuto nemmeno il buongusto di approfondire attraverso lo studio faticoso della documentazione. Ed allora tocca smentire le falsità evidentemente confezionate da qualche disinformato ufficio stampa ministeriale.  Ad oggi – prosegue l’esponente del Pd- il Comune di Bari risulta in linea con le tempistiche delle procedure a valere sui fondi del PNRR.  Le preoccupazioni da più parti sollevate circa la possibilità di definanziamento del progetto del Parco della Rinascita non sono certo da addebitare al lavoro del Comune di Bari, ma alle scelte del Governo. Scelte che i senatori di Fratelli d’Italia Filippo Melchiorre e Ignazio Zullo dovrebbero conoscere e spiegare alla loro città, anche magari per rassicurare le comprensibili ansie dei loro concittadini.“ Per Pagano, "invece di cercare colpevoli nell’Amministrazione di Bari, i parlamentari di FdI diano una mano alla città e spiegassero invece cosa intende fare il loro governo con i 13 miliardi che spettano a tutti i comuni d’Italia e che loro stanno definanziando. Visto che lo spostamento delle risorse non riguarda solo il parco della Fibronit, con tutto il suo carico anche di riscatto, ma tutte le opere previste in 3 interi programmi PNRR e destinate ai Comuni. Invece di fare polemiche -conclude Pagano- Melchiorre e Zullo dovrebbero chiedere certezze sulle altre fonti di finanziamento, visto che la proposta del governo che i due senatori hanno approvato parla di definanziamento e, come ha osservato il Servizio bilancio di Camera e Senato, non indica certezze sulle coperture".

10/08/2023 - 10:28

Zero rimborsi, dopo tre mesi, per le aziende agricole alluvionate in Romagna. L'assenza di liquidità e la mancata produzione comporterà licenziamenti a raffica e rischio di chiusura definitiva per le imprese, anche a conduzione familiare, del comparto agricolo.
Cadono come birilli gli impegni solenni presi dal governo subito dopo l'evento catastrofico. Dismessi stivali e scorta, nei giorni delle visite di solidarietà e dei voli in elicottero, la presidente Meloni e il suo ministro Lollobrigida non hanno inviato nemmeno un euro agli agricoltori romagnoli. Eppure la situazione è drammatica. È devastato un territorio con 21mila aziende agricole e allevamenti.
Servirebbero rapidità negli interventi e nella gestione delle risorse che le organizzazioni agricole hanno stimato, al momento, in 1,1 miliardi a fronte del rilevamento dei danni effettuato. Sono andati perduti raccolti su centinaia di migliaia di ettari di ortaggi, grano orzo, mais, girasole, colza e soia, frutteti e vigneti. A questo si dovrà aggiungere la necessità di espiantare e reimpiantare 15 milioni di piante e ci vorranno diversi anni prima che torneranno a produrre. A questi danni si sommano quelli alle strutture, le serre, gli edifici rurali, le stalle, i macchinari e le attrezzature perse oltre all'esigenza di bonificare i terreni e ripristinare la viabilità nelle aree rurali con frane nelle aziende e lungo le strade.
Di fronte a tutto questo i soldi rimangono serrati a Palazzo Chigi e non sono assegnati alla disponibilità del Commissario Figliuolo per cominciare a ripristinare una certa normalità.

Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo PD in Commissione Agricoltura della Camera

07/08/2023 - 13:58

"Oggi abbiamo effettuato un sopralluogo al Cas di via Mattei a Bologna nel nostro ruolo istituzionale di deputati. È stata l'occasione anche per ringraziare gli operatori delle cooperative ed il personale della Prefettura per il loro impegno. I temi più rilevanti che abbiamo verificato e che intendiamo segnalare al governo sono diversi. La necessità di prevedere nei bandi risorse più adeguate per garantire il giusto numero di operatori e la messa in atto di maggiori servizi di integrazione. In particolare corsi di lingua italiana e servizi di integrazione sociale. La necessità di garantire l'assegnazione definitiva della gestione a fronte di una assegnazione provvisoria in atto. La necessità di chiarire se e come si pensa di collocare altrove i migranti in eccesso, in accordo con gli Enti Locali. La necessità di rendere più veloci le procedure di richiesta di asilo, che oggi portano a presenze nei Cas anche di 6/7 anni, con un tempo medio di 4, in una condizione di incertezza e di mancanza di prospettive certe di integrazione. In un quadro generale di una politica migratoria del governo che, fra propaganda e approssimazione, sta aggravando i problemi, sia rispetto alle modalità di accoglienza dei migranti sia sul piano della coesione sociale, ci paiono questi i temi più rilevanti che abbiamo riscontrato al Cas di Bologna. Proprio perché la nostra comunità bolognese è come sempre pronta a fare la sua parte merita risposte chiare e tempestive da parte del governo. Continueremo una iniziativa di monitoraggio della situazione in essere".

Così Andrea De Maria e Virginio Merola, deputati del Pd.

06/08/2023 - 10:49

"Le dichiarazioni di Marcello De Angelis sulla strage del 2 agosto sono di straordinaria gravità, per il ruolo che ricopre in una istituzione così importante. Non siamo più di fronte a comunicati sulla strage alla Stazione di Bologna che "dimenticano" di ricordare il suo carattere neofascista, accertato con sentenza definitiva. Ma a molto di più.
Il Presidente della Regione Lazio non può tacere. E non può tacere il suo partito, Fratelli d' Italia. E non può tacere Giorgia Meloni. Prima di tutto per rispetto alle vittime ed ai loro familiari. E poi per una evidente responsabilità istituzionale e di affidabilità democratica".

Così Sandro Ruotolo (della Segreteria Nazionale del PD) e Andrea De Maria (Deputato PD)

04/08/2023 - 15:44

“La delega fiscale approvata oggi in via definitiva alla Camera rappresenta il modo peggiore di chiudere i lavori parlamentari prima della pausa estiva. Una legge che contiene modifiche e correttivi senza una visione ai problemi del Paese. Sarebbe servita una riforma di sistema, che mettesse al centro equità e lotta all'evasione, invece ne esce fuori una delega che guarda a principi in contraddizione con la progressività fiscale, di cui beneficeranno solo i redditi più elevati. La solita destra che inserisce condoni in ogni legge sul fisco e che compenserà con i tagli su istruzione, ricerca e sanità”.

 

Lo afferma in una nota la deputata del Partito Democratico, Michela Di Biase.

03/08/2023 - 19:14

“Il governo rischia di creare un terremoto sociale accanendosi contro le fasce piu deboli e povere della popolazione. È devastante la decisione di togliere - tra l’altro con un semplice sms - a circa 160 mila nuclei familiari un minimo sussidio che ha permesso loro di sopravvivere fino a fine mese in un momento così difficile per la nostra economia, con l'inflazione alle stelle, in realtà territoriali che hanno già ritardi atavici in termini di servizi, lavoro e opportunità come il Mezzogiorno. Bisognava lavorare piuttosto per prevedere una graduale modifica del reddito di cittadinanza, accompagnandolo a percorsi già definiti di formazione professionale che ancora ad oggi purtroppo sono inesistenti. Se a questo aggiungiamo la mancata volontà del governo di prevedere per legge un salario minimo, come noi chiediamo con forza, che dia una base di dignità lavorativa fondamentale, viene fuori un mix drammatico ed esplosivo. Mi stupisco come si possa agire con tanto cinismo e disinteresse nei confronti dei problemi reali del Paese. Su questo, come Pd, non molleremo la presa nemmeno un istante”. Così Piero De Luca, capogruppo PD in commissione politiche europee alla Camera, intervenendo su SkyTg24 economia.

03/08/2023 - 12:06

“I tagli al Pnrr, perché di tagli si tratta, sono doppiamente drammatici: non solo impediscono la realizzazione di progetti già cantierabili dei comuni su temi prioritari come la lotta al dissesto idrogeologico, la messa in sicurezza del territorio o il potenziamento della sanità. Annunciati con questa modalità ambigua, senza quindi definire cosa e quando verrà annullato, stanno anche gettando chiaramente nel panico migliaia di enti territoriali, che ogni giorno lavorano per concretizzate gli interventi e non avranno per settimane o forse mesi informazioni fondamentali per definire l’iter di tutti gli appalti previsti. L’appello degli amministratori locali a fare chiarezza, e in particolare di Anci Toscana, è quindi perfettamente condivisibile, come sono altrettanto giustificati gli allarmi lanciati dai sindaci anche di destra. A fronte di questo caos non so se sia più imbarazzante il governo o i parlamentari di maggioranza che cercano di falsificare la realtà, con scuse puerili ed accuse farneticanti”

03/08/2023 - 09:19

“Andremo in tutte le piazze del Paese su ragioni della nostra proposta”

“Oggi alla Camera dei Deputati voteremo la sospensiva della nostra legge sul salario minimo. Sarà un dibattito importante dove ciascuno si assumerà le proprie responsabilità davanti al paese.

E dovrà motivare perché non si poteva provare ad approvare subito un tema di civiltà. Per noi oggi parlerà Elly Schlein e porterà la voce dei tanti e delle tante che abbiamo incontrato nel paese e con cui abbiamo condiviso la battaglia per una retribuzione equa e dignitosa come stabilisce l’articolo 36 della Costituzione.

La destra vuole il rinvio a fine settembre per preparare una proposta da contrapporre a noi.

Vogliono comprare tempo e mettere su un binario morto l’urgenza di dare una risposta a tre milioni e mezzo di lavoratori poveri.  Hanno i numeri e ce la faranno.

Essere arrivati qui è comunque un risultato perché non era affatto scontato che si parlasse di salario minimo in questo Parlamento. La legge era destinata alla soppressione - la destra voleva chiudere la pratica in venti minuti in Commissione -  e invece l’unità delle opposizioni ha sventato questo tentativo.

Possono rinviare, ma non cancellare. Noi andremo piazza per piazza in tutto il paese a spiegare le ragioni per cui occorre una legge che definisca una cosa semplice: non deve essere più legale in questo paese lavorare sotto i 9 euro”. Lo dichiara il deputato democratico Arturo Scotto, capogruppo in commissione Lavoro.

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