“I lavoratori e le lavoratrici del mondo della cultura hanno un ruolo centrale anche e soprattutto contro l’ignoranza, che porta a farci rivivere momenti molto bui del nostro passato. Ne è una dimostrazione quanto avvenuto per questa fiera con lo stand della casa editrice di estrema destra, ma la cultura ha saputo dare una risposta adeguata”.
Così Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico, partecipando all’evento della fiera Più Libri Più Liberi insieme ai sindacati del settore cultura.
“Bisogna costruire una norma insieme con chi fa questo lavoro, soprattutto nella transizione tecnologica che stiamo vivendo e con l’influenza dell’intelligenza artificiale. Siamo già al lavoro ed è per questo che momenti di confronto simili sono importanti: dobbiamo tenere insieme diritti, tutele, contributi previdenziali per pensare al lavoro di oggi e alle pensioni di domani” ha concluso Gribaudo.
Promuovere formazione esuberi call center
"La decisione di Paycare di avviare la liquidazione e chiudere le attività rappresenta un colpo durissimo per la Toscana: presenterò un’interrogazione al Ministeri del Lavoro e delle Imprese affinchè intervengano con urgenza a tutela dei 33 dipendenti del sito di Monteriggioni e degli oltre 80 interessati in tutta la regione. A loro va la mia totale solidarietà, insieme al riconoscimento dell’impegno con cui, in questi anni, hanno affrontato periodi di incertezza, ammortizzatori sociali e l’assenza di un piano industriale credibile. È necessario garantire immediatamente strumenti di sostegno al reddito e attivare un tavolo istituzionale con Regione Toscana, enti locali e sindacati per evitare l’ennesima ferita occupazionale in un territorio già provato da troppe crisi": è quanto dichiara il segretario Dem della Toscana e deputato Pd Emiliano Fossi.
"La vicenda di Paycare non è un caso isolato, ma il segnale di una crisi strutturale che sta investendo il settore dei call-center, dove automazione e sistemi di intelligenza artificiale stanno ridisegnando modelli produttivi e posti di lavoro. Nell’interrogazione ho chiesto anche al governo quali misure intenda adottare per accompagnare questa transizione, sostenere i lavoratori coinvolti e promuovere investimenti in attività ad alto valore aggiunto nei territori più fragili. È il momento di una strategia nazionale che non lasci indietro nessuno e che trasformi il cambiamento in un’occasione di rilancio industriale e occupazionale": conclude.
“Il confronto aperto, pubblico e diretto tra lavoratori, imprese e istituzioni è fondamentale per acquisire piena consapevolezza della portata dei rischi e delle opportunità connessi alle straordinarie trasformazioni che stiamo attraversando, anche nel settore della logistica.
Per questo ringrazio Rocco Lamparelli e il Circolo Pd Trasporto Merci, insieme a tutti i partecipanti e ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, delle associazioni datoriali e delle aziende del settore che hanno confermato la loro presenza all’appuntamento Il futuro del sistema logistico tra intelligenza artificiale e sostenibilità, che si svolgerà a Roma venerdì 5 dicembre alle ore 16.30 presso la Città dell’Economia, a Testaccio”.
Dichiara Andrea Casu, deputato Pd e vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera:
“Recenti studi hanno mostrato che nel 2024 in Italia quasi un annuncio di lavoro su cinque riguardava il settore della logistica: un dato che conferma quanto il ruolo strategico di questo comparto cresca giorno dopo giorno e quanto sia necessario accrescere la consapevolezza politica sull’importanza di questo tema.
Oggi più che mai non possiamo limitarci a subire passivamente i cambiamenti: dobbiamo creare luoghi e spazi di confronto politico all’altezza della sfida, capaci di orientare lo sviluppo delle rivoluzioni che stiamo vivendo per difendere insieme la dignità e la sicurezza del lavoro, sostenendo al tempo stesso la crescita e la competitività dell’Italia e dell’Europa”.
“Oltre che un grave danno, siamo davanti alla beffa. Il governo decide di abbandonare Genova e l’intera Liguria dalle candidate per una delle cinque Gigafactory europee sull'intelligenza artificiale. Le parole del ministro Urso sono inequivocabili quando oggi ha annunciato la Puglia come prossima sede della Gigafactory. Che fine hanno fatto tutte le promesse precedenti su Genova e perché questo repentino cambiamento?” Lo dichiara in una nota il deputato ligure e capogruppo Pd in commissione Attività produttive, Alberto Pandolfo. “Dopo i tagli in manovra dei fondi all'IIT, serve con urgenza che Urso chiarisca quali siano le vere intenzioni del governo e soprattutto che queste non siano una delle tante promesse elettorali a ridosso delle prossime elezioni amministrative in Puglia. É altresì necessario sapere come mai il presidente della Regione Liguria, Bucci non abbia battuto ciglio davanti a questo drastico voltafaccia”, conclude Pandolfo.
“L’ondata di licenziamenti che sta colpendo gli Stati Uniti, con oltre 128 mila posti di lavoro tagliati in un solo mese e riconducibili allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, è un campanello d’allarme che non possiamo ignorare. L’IA non sostituisce più solo il lavoro manuale, ma quello intellettuale: programmatori, impiegati, contabili, giornalisti e professionisti di ogni settore. Secondo il Censis, in Italia sei milioni di persone rischiano di perdere il lavoro entro il 2035, mentre altre nove milioni vedranno cambiare radicalmente le proprie mansioni”. E’ quanto dichiara Emiliano Fossi deputato Pd e segretario Dem dalla Toscana.
“Senza azioni e indirizzi chiari significa accettare che l’intelligenza artificiale diventi una macchina di disuguaglianza sociale. Il Governo Meloni ha buttato come sempre la palla in tribuna facendo approvare una legge che accentra i poteri a Palazzo Chigi senza stanziare un euro. Non intervenire significa però lasciare che la tecnologia decida chi lavora e chi no. Servono investimenti pubblici nella formazione, nella ricerca e nelle politiche di protezione del lavoro, altrimenti milioni di famiglie pagheranno il prezzo di una transizione senza guida.”
“La politica deve tornare a governare il cambiamento. L’innovazione può essere una grande opportunità, ma solo se al centro restano le persone. Il futuro del lavoro non può essere lasciato agli algoritmi o ai mercati: serve un patto sociale e industriale che metta al primo posto la dignità del lavoro umano”, conclude il parlamentare dem .
Dopo una prima giornata ricca di spunti e di dialogo, mercoledì 22 ottobre proseguono gli Stati Generali sulla Salute e la Sicurezza sul Lavoro, organizzati dalla Commissione d’inchiesta parlamentare sulle condizioni di lavoro della Camera dei Deputati presieduta dall’onorevole Chiara Gribaudo, in collaborazione con la Presidenza della Camera dei Deputati.
L’appuntamento è alle 9.30 a Montecitorio, nella Sala della Lupa, dove si terrà il panel sulla formazione e sugli infortuni nell’ambito scolastico, con un saluto della Vicepresidente della Camera dei Deputati Anna Ascani e un intervento introduttivo di Patrizia Marrocco, vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta. Gli interventi saranno di Nunzia Catalfo (INAIL), Alessia Rosolen (assessora al Lavoro della Regione Friuli-Venezia Giulia), Mariaelena Dentesano e Dino Parelli che presenteranno la Carta di Lorenzo, Chiara Marciani (Assessora alle Politiche Giovanili e al Lavoro del Comune di Napoli) che racconterà Percorsi Sicuri. Educazione alla salute e sicurezza sul lavoro nei percorsi di formazione scuola-lavoro, Marco Ferro (fondatore Mindful safety), Raffaella Briani (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione), Massimiliano Sonno (Formedil).
Alle 11.30 si prosegue parlando di tecnologie nell’ambito della salute e la sicurezza sul lavoro, con un intervento introduttivo di Marco Cerreto (Deputato componente della Commissione parlamentare di inchiesta), con la presentazione del progetto Start da parte di Vincenzo Cangemi, Melania Talarico e Patrizia Agnello, con Stefano De La Torre (Safety on Chain Srl), Matteo Vellone (Antea Studio Srl), Giovanni Maria Riccio (Università di Salerno). Nel pomeriggio, dalle 14.30, si discute di Intelligenza Artificiale con uno studio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che analizza le pratiche più virtuose adottate dalle imprese italiane in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con Tiziano Treu e Michele Faioli, mentre a seguire ci saranno tre tavoli su patente a crediti e il nuovo accordo stato-Regioni sulla formazione, logistica e benessere mentale.
“Questa manovra è figlia di nessuno. I partiti di maggioranza stanno progressivamente prendendo le distanze da norme che aumentano le tasse per gli italiani e che, soprattutto, non offrono alcuna visione per il rilancio industriale del Paese.
I dati ufficiali parlano chiaro: il sistema produttivo italiano è fermo, con calo significativi nei settori chiave del Made in Italy, aggravati dalla decisione miope e remissiva del governo di non reagire ai dazi americani.
Come sempre, la colpa è di qualcun altro: prima dei tecnici, poi dell’intelligenza artificiale, degli algoritmi e oggi addirittura della mancanza di comunicazione interna tra i partiti di maggioranza, con Forza Italia che lamenta di non essere stata informata dell’aumento delle tasse sugli affitti.
Siamo di fronte a un governo allo sbando, senza una linea politica né economica chiara, in cui Giorgetti e Meloni sono prigionieri dei veti incrociati dei propri alleati. Un esecutivo che parla di “Italia in Serie A” mentre imprese, famiglie e lavoratori fanno i conti con la realtà di un Paese in frenata” Così il capogruppo del Pd in commissione bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano, che sottolinea come “non manca giorno in cui i partiti di maggioranza prendono distanza da testo approvato in Cdm, oggi tocca ancora a Forza Italia”.
“Quali sono le iniziative urgenti che i ministri competenti intendono portare avanti per salvare la Cerence? L’ho chiesto in un’interrogazione alla Camera questo pomeriggio, dopo il presidio dei sindacati sotto alla Regione Piemonte, e la risposta, per ora, non è soddisfacente”.
Così Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico, che oggi in Commissione ha interrogato il Governo sulla situazione dello stabilimento torinese.
“Si parla di 54 lavoratori e lavoratrici con competenze di eccellenza: il Made in Italy, tanto difeso dal Governo, comporta anche avere la volontà politica di mantenere l’occupazione - ha proseguito la deputata - Invece qui sta avvenendo l’opposto: i dati dello stabilimento mostrano che non c’è alcuna motivazione per chiudere, contraddicendo questa scelta e contraddicendo anche l’azione del Governo, che porta a Torino una fondazione sull’intelligenza artificiale e poi non preserva questi posti di lavoro”.
“Mentre il Consiglio comunale di Torino ha approvato una mozione per scongiurare i licenziamenti e promuovere tavoli istituzionali di confronto, la Regione Piemonte sceglie di incontrare le parti sociali solo tardivamente dopo settimane di silenzio. È molto grave ed è il motivo per cui portiamo il question time alla Camera, sperando che venga creato un tavolo nazionale sul tema” conclude Gribaudo.
Dal 21 al 23 ottobre il mondo della salute e della sicurezza sul lavoro si incontra a Roma per gli Stati Generali organizzati dalla Commissione d’inchiesta parlamentare sulle condizioni di lavoro della Camera dei Deputati. Dopo l'edizione dell’anno scorso l’evento torna per proseguire il dialogo istituzionale e sociale su un tema fondamentale. Tanti gli argomenti trattati: dalla tecnologia e l’intelligenza artificiale alla formazione, dalla logistica allo stress lavoro-correlato, con l'ascolto delle proposte delle parti sociali, degli esperti, delle istituzioni, per restituire alla politica soluzioni concrete che aumentino sicurezza e prevenzione. L’evento è in collaborazione con la Presidenza della Camera dei Deputati.
“Le morti sul lavoro sono una piaga che continua a straziare il nostro Paese. Dobbiamo costruire percorsi più efficaci di prevenzione e cultura della sicurezza e per farlo serve un patto rinnovato tra parti sociali e la politica - così Chiara Gribaudo, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia - Anche per questo momenti come gli Stati Generali sono preziosi: riuniamo tante parti in causa per discutere su soluzioni condivise, strategie, proposte”.
A inaugurare le giornate il Presidente della Camera Lorenzo Fontana, la Presidente della Commissione Chiara Gribaudo e la Ministra del Lavoro Marina Calderone. Segue una lettura dell’attore Alessio Vassallo e la condivisione delle storie di lavoratrici e lavoratori vittime di infortuni e familiari dei caduti sul lavoro, tra cui la madre di Luana D’Orazio, i parenti delle vittime delle stragi di Brandizzo e di Casteldaccia, i genitori di Mattia Battistetti.
Ci sarà poi il confronto delle parti sociali, tra i sindacati e le associazioni datoriali. La seconda giornata sarà dedicata al futuro delle generazioni più giovani, con panel che tratteranno dei temi della formazione, con un focus sulle nuove tecnologie, anche con il contributo delle università che presenteranno progetti e studi sul tema. Infine, le giornate si concluderanno giovedì 23 ottobre con la relazione della magistrata Rita Sanlorenzo, perché “abbiamo un tema di giustizia, è una richiesta costante dei famigliari delle vittime” chiosa Chiara Gribaudo. Alla conclusione dei lavori, come lo scorso anno, le proposte concrete emerse dai tavoli di lavoro verranno consegnate alla politica parlamentare, con l'obiettivo di farle approdare nelle sedi istituzionali e trasformarle in un cambiamento reale.
“L’audizione di oggi rappresenta una delle più importanti del percorso parlamentare che abbiamo avviato in commissione grazie a iniziative di maggioranza e opposizione sulla guida autonoma: perché il nostro obiettivo non deve essere solo fotografare la situazione ma contribuire a orientare un percorso di sviluppo tecnologico e sociale capace di colmare i ritardi e creare nuove opportunità”. Lo ha dichiarato il deputato dem Andrea Casu, vicepresidente della commissione Trasporti, nel corso dell’audizione dei rappresentanti di Filt Cgil, Fit Cisl, Ugl Fna e Faisa Cisal, nell’ambito dell’esame delle risoluzioni sulla guida autonoma.
“Nella nostra mozione abbiamo chiesto – ha sottolineato l’esponente Pd – che lavoratori e sindacati comparativamente più rappresentativi, siano protagonisti di questo processo. Come dimostrano gli interventi che abbiamo ascoltato oggi c’è piena consapevolezza che è assolutamente indispensabile perché l’unica alternativa sarebbe restarne spettatori. Il futuro della guida autonoma deve essere costruito anche in Italia e in Europa mettendo al centro la valorizzazione del fattore umano, imparando dagli errori commessi con l’intelligenza artificiale generativa, dove il mancato coinvolgimento dei lavoratori fin dalla fase di addestramento dei sistemi ha generato squilibri e rischi per interi settori produttivi,”.
“L’importanza di costruire al più presto un ecosistema pubblico-privato in grado di generare campioni nazionali ed europei in grado di competere sul piano globale è indispensabile sia per la crescita industriale ed economica – ha concluso Casu - che per orientare l’innovazione nei trasporti verso benefici concreti per tutti i cittadini e i lavoratori, garantendo maggiore sicurezza ed efficienza dei servizi per tutte e per tutti".
"La straordinaria partecipazione alle manifestazioni per Gaza rappresenta un'espressione di partecipazione democratica di grande valore. Le azioni violente che hanno messo in atto frange estremiste, che vanno certamente condannate senza ambiguità, non offuscato il significato di quelle grandi manifestazioni. Oggi dobbiamo chiedere sicurezza per i militanti della Global Flotilla, lo faremo domani in Aula alla Camera quando interverrà il Ministro Crosetto. Nella mia città, Bologna, credo si debbano ringraziare le forze dell'ordine per come hanno garantito libertà di manifestazione ed evitato degenerazioni violente, come ha giustamente ricordato il Questore. Che esponenti di Fratelli d'Italia appaiano infastiditi perché l' ordine pubblico è stato gestito con equilibrio e intelligenza è davvero inaccettabile".
Così Andrea De Maria, deputato PD
Oggi in Commissione Lavoro alla Camera il Governo ha risposto alla mia interrogazione sul caso Cerence, multinazionale statunitense tra i principali fornitori mondiali di assistenti virtuali e soluzioni di intelligenza artificiale per veicoli a guida autonoma, che collabora con le maggiori case automobilistiche e ha avviato il licenziamento di 53 lavoratori a Torino, trasferendo altrove le attività di ricerca e sviluppo. Ho sottolineato che un tavolo di crisi non può limitarsi a gestire l’emergenza o a garantire ammortizzatori sociali. È indispensabile affrontare le cause profonde che spingono una grande azienda a non investire nel nostro Paese. Certezza delle regole, peso della burocrazia, tempi delle decisioni, capacità di attrarre e trattenere competenze. La vera politica industriale si misura qui, nella capacità di creare condizioni perché le imprese non solo arrivino, ma restino e crescano, salvaguardando lavoro, competenze e sviluppo.
Così Mauro Laus, deputato Pd componente della commissione Lavoro della Camera.
Il Partito Democratico ha presentato oggi alla Camera una mozione sulla crisi del cinema e dell’industria audiovisiva italiana, chiedendo al Governo e in particolare al Ministro Giuli di “cambiare rotta e smetterla con interventi che penalizzano un settore strategico che il Governo inspiegabilmente considera ostile”.
Intervenendo in Aula per il gruppo democratico, il delegato d’Aula Andrea Casu ha denunciato come il ministro Giuli stia gestendo le nomine di settore “all’insegna dell’amichettismo”, con Cinecittà ridotta a “landa desolata, condannata a essere luogo di eventi più che di grandi produzioni internazionali in calo anno dopo anno”. Serve chiarezza e trasparenza: “una delle più importanti eccellenze del nostro Made in Italy non può essere travolta dal sospetto di opacità gestionale, ne va dell’intero comparto”.
“La filiera sta vivendo uno stallo – si legge nella mozione – che dimostra l’inefficacia delle politiche messe in campo da tre anni a questa parte”. In particolare, “l’inerzia e l’incertezza del Governo Meloni stanno portando le grandi produzioni internazionali a virare altrove, verso altri Paesi, facendo perdere all’Italia importanti quote di mercato”, mentre invece sarebbe necessario “un potenziamento delle risorse non certo i tagli a cui abbiamo assistito”.
Il Pd ricorda inoltre che le maestranze italiane, riconosciute in tutto il mondo come eccellenza assoluta, oggi non lavorano e sono costrette a migrare in altri settori pur di non perdere l’occupazione. “È una scelta triste, conseguenza diretta delle incertezze e dei tentennamenti di questo Governo”.
La mozione ribadisce che il tax credit, potenziato con la riforma Franceschini, “va perfezionato dopo oltre dieci anni di applicazione, ma non può essere abbandonato. Vanno migliorate le forme di controllo, in quello che è lo strumento utilizzato in tutto il mondo per attrarre e incentivare gli investimenti”.
Tra gli impegni chiesti al Governo: incrementare i finanziamenti destinati al settore, potenziare il fondo per il tax credit, rilanciare le sale cinematografiche come presìdi culturali e sociali ed evitare che anche a livello nazionale vengano avanzate norme ingiuste e sbagliate come quella recentemente proposte dalla Regione Lazio per facilitare la trasformazione delle storiche sale in luoghi puramente commerciali bloccata dalla battaglia del Pd e delle forze di opposizione, tutelare l’occupazione, sostenere i produttori indipendenti “quali garanzia di pluralismo e innovazione”, governare la sfida tecnologica garantendo la giusta attenzione alle preoccupazioni espresse da tutti i protagonisti delle industrie culturali e creative in occasione del confronto parlamentare sull’articolo 25 del disegno di legge sull’intelligenza artificiale.”
“Vogliamo che la discussione di oggi sia solo il primo passo di un’analisi più profonda - ha detto Casu - vogliamo parlamentarizzare la crisi dell’industria audiovisiva e ascoltare qui alla Camera la voce di tutti i soggetti coinvolti offrendo uno spazio di confronto reale a tutte le realtà che si sono mobilitate nell’ultimo anno”.
Il Pd chiede infine di accelerare l’esame parlamentare della legge Schlein che chiede di intervenire sulla governance di settore istituendo un’Agenzia per il cinema e l’audiovisivo, con compiti precisi di progettazione, gestione e promozione delle politiche pubbliche per rafforzare un comparto strategico per l’economia, il lavoro e l’identità culturale del Paese.
Finalmente partiti. Da Augusta alle 16 del pomeriggio di ieri, sulle note di Bella Ciao. Siamo sulla Karma, che abitualmente si occupa di salvataggio, segnalazione e assistenza in mare dei migranti. È una barca della flotta di Tom ovvero 'Tutti gli Occhi sul Mediterraneo'. Si tratta di un omaggio esplicito dell’Arci – che promuove questa iniziativa – a una figura straordinaria del pacifismo italiano, Tom Benettollo. Un uomo verso cui tanti della mia generazione, che hanno iniziato a militare a sinistra agli inizi degli anni ’90, conservano un debito morale. Per il coraggio, per l’intelligenza politica, per il respiro culturale della sua testimonianza". Si apre così il diario di bordo che il deputato democratico Arturo Scotto sta tenendo della sua partecipazione alla Global Sumud Flotilla consultabile online su questo link: https://compagnoilmondo.it/rotta-per-gaza-siamo-partiti-con-la-flotilla-...
"Il nostro equipaggio - continua il parlamentare dem - è formato da otto persone: Annalisa, Paolo, Margherita, Giacomo, Mirta, Saverio, Yassin e il sottoscritto. Esperienze e generazioni diverse che si sono incrociate in questa avventura inedita". "Ci vorranno almeno dieci giorni per raggiungere le coste di Gaza - scrive ancora Scotto - ma la cosa più complessa alla fine era proprio mettere le barche a mare. Oggi, mentre costeggiamo la zona orientale della Sicilia e ci avviciniamo a Porto Palo, la punta estrema dell’Italia, sembra tutto meno difficile. Perché il vento comincia a soffiare forte”.
“Accogliamo con soddisfazione la risposta fornita oggi dal Governo in Commissione Finanze al nostro question time sul tema del contrasto al gioco d’azzardo patologico e delle misure necessarie dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità del divieto di utilizzo nei pubblici esercizi di apparecchiature per l’accesso al gioco online”. Così Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze e Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera, firmatari dell’interrogazione presentata oggi.
“La pronuncia della Corte ha creato un vuoto normativo che va colmato con urgenza, e apprezziamo che il sottosegretario Federico Freni abbia dichiarato nella risposta che l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha già avviato un percorso per una nuova disciplina capace di coniugare libertà di impresa e tutela della salute. In particolare, riteniamo molto importanti le misure illustrate oggi dal Governo, che prevedono strumenti innovativi, con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, per rafforzare l’autoesclusione, introdurre limiti più stringenti per i giocatori più giovani e garantire una maggiore trasparenza e consapevolezza durante l’attività di gioco”.
“Nel 2024 l’erario ha incassato complessivamente oltre 10,4 miliardi di euro dal settore dei giochi, con una sostanziale stabilità rispetto al 2023, di cui circa 9,1 miliardi di euro dal gioco tradizionale e 1,3 miliardi dal gioco telematico. Se da un lato cala il gettito dalle AWP (4 miliardi nel 2023, scesi a 3,8 miliardi nel 2024), dall’altro aumenta quello derivante dal gioco online (+14,36%). Questo dimostra che il business si sta spostando verso il digitale, ma senza che il Governo abbia ancora introdotto misure adeguate a prevenire i rischi di ludopatia legati a questa nuova dimensione. Il Parlamento dovrà ora fare la sua parte, traducendo queste linee di indirizzo in una cornice legislativa chiara ed efficace. Per noi la priorità resta la lotta alla ludopatia, un fenomeno che mette a rischio la salute e la dignità di troppe persone e famiglie. Non abbasseremo la guardia sull’operato di questo Governo e continueremo a seguire con attenzione l’iter delle nuove proposte normative, lavorando per un sistema di regole che tuteli davvero i cittadini”.