Il piano del governo sull’intelligenza artificiale non c'è, non si vede, non ne abbiamo traccia". È quanto denuncia la deputata del Partito Democratico Paola De Micheli, componente della commissione Attività produttive, in un'intervista per i canali social dei deputati Pd.
"La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, da Parigi, ha annunciato un piano da 200 miliardi di euro di investimenti per l’intelligenza artificiale, mentre Giorgia Meloni rimane a guardare. Il timore – spiega l’esponente Pd – è che il governo immagini il nostro Paese come un terreno di conquista per le imprese di Elon Musk, limitandosi a un 'amichettismo tecnologico' che non serve agli italiani".
Secondo la deputata dem, l’intelligenza artificiale rappresenta "una straordinaria opportunità" per l’Italia, ma deve essere governata: l’Europa ci aiuta, perché esiste già un regolamento che disciplina questa innovazione, ma arrivano anche risorse da Parigi. L'Italia deve utilizzare l’intelligenza artificiale per rilanciare le imprese e contrastare la desertificazione industriale".
Infine, De Micheli ha sottolineato l’importanza di politiche pubbliche a tutela dei lavoratori: "non possiamo permettere che i lavoratori affrontino l’ennesima fase di paure e incertezze. L'IA deve diventare uno strumento per migliorare la qualità del lavoro, non per minacciarlo”.
“Intervenendo all’assemblea della Cisl, Giorgia Meloni ha parlato dei rischi dell’impatto dell’intelligenza artificiale sulla tenuta di milioni di posti di lavoro. Un allarme che condividiamo e dunque la prendiamo in parola. Un intervento semplice che può fare già domani è approvare la nostra proposta di legge sulla settimana corta. La riunione del comitato dei nove, che si sarebbe dovuta svolgere oggi pomeriggio in commissione Lavoro per fare il punto sulla Pdl per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario presentata unitariamente dalle opposizioni, è stata però rinviata a domani mattina. Dopo tre mesi dalla discussione generale in Aula, la maggioranza continua ancora a prendere e perdere tempo. Reputiamo inaccettabile questo atteggiamento. Molti Paesi nel mondo, in ultimo la Spagna, hanno già adottato tale misura che vede d’accordo la stragrande maggioranza degli italiani. Una cosa deve essere chiara a FdI, Lega e Fi: non accetteremo un ennesimo rinvio. Siamo pagati per votare le leggi, non per metterle su un binario morto com’è stato con il salario minimo e come, evidentemente, la maggioranza vuole fare anche questa volta”.
Lo dichiarano con una nota i capigruppo della commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto (Pd), Valentina Barzotti (M5s) e Franco Mari (Avs).
“Ci chiediamo il governo italiano da che parte sta e se ha intenzione di rimanere fuori dai giochi in un settore quello della IA strategico e importantissimo per il nostro paese e per tutta Europa. A livello europeo ci siamo dotati di un quadro di regole certe per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, non possiamo lasciare piede libero a Trump e ai suoi scagnozzi. Mentre Stati Uniti e Cina stanno investendo massicciamente nell’intelligenza artificiale dobbiamo chiedere all’Europa di fare di più e all’Italia di essere protagonista.
Non possiamo permettere ad Elon Musk di diventare monopolista anche nel settore dell’intelligenza artificiale. Fa mal pensare il fatto che la presidente Meloni non si sia presentata al vertice di Parigi”. Lo dichiara Vinicio Peluffo, capogruppo PD in commissione attività produttive di Montecitorio.
“Chiedere di uscire dall’oms è semplicemente da irresponsabili. La Lega sta assumendo derive davvero preoccupanti. La tragedia del covid ha insegnato che la vera prevenzione sanitaria là si può fare solo a livello internazionale, così come la ricerca e l’utilizzo in sanità di potenzialità quali l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione. L’oms poi nelle sue finalità persegue un obiettivo della Salute del futuro. Solo una visione medioevale, contro la scienza vera, può portare a richieste di questo tipo. Solo il non aver capito nulla dalla vicenda Covid può pensare di aumentare l’autonomia regionale in sanità invece che perseguire una vera cooperazione e internazionale. La presidente del Consiglio, il Ministro della salute cosa ne pensano?”. Lo dichiara Gian Antonio Girelli Deputato Pd componente della commissione affari sociali della camera a seguito dell’annuncio da parte della Lega di una conferenza stampa per uscire dall’OMS
Ha messo in campo tutta la sua intelligenza, la sua passione e la sua pratica per stupire e per scuoterci dai nostri pregiudizi e da luoghi comuni. Oliviero Toscani ha fatto della fotografia uno strumento di conoscenza e crescita collettiva. Da uomo libero. Ci mancherà.
Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
La decisione di Andrea Orlando di continuare a lavorare in Liguria è l’ennesima prova del suo senso di responsabilità e di rispetto delle istituzioni. Orlando è un dirigente del nostro partito che ha sempre messo sé stesso, la sua intelligenza e il suo sapere a disposizione di un progetto collettivo e lo fa anche oggi per dare un futuro alla sua regione.
Del resto Andrea è uno di quei politici che dove va fa bene perché la passione abbraccia competenza, studio e dedizione.
Colgo l’occasione per ringraziarlo per il contributo che ha dato in questi anni al lavoro del Gruppo del Partito Democratico. Sono certa che continueremo a lavorare insieme anche da postazioni diverse per realizzare un’alternativa forte alla destra e costruire un paese più giusto.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
“Ho appreso della morte di Paolo Griseri con profondo dolore e stupore. Era un giornalista brillante e un uomo cordiale, attento ed equilibrato.
Ci siamo sentiti non più tardi di un paio di giorni fa a seguito del suo articolo sui rider perché ancora una volta con la sua sensibilità e la sua attenzione era riuscito a mettere in evidenza il punto sul lavoro che cambia e che richiede delle risposte e aveva raccontato quelle lavoratrici e quei lavoratori che soffrono e che più di altri hanno bisogno di tutele normative.
Ricordo ogni chiacchierata con lui perché oltre al piacevole confronto c’era sempre da imparare per me. Con un'intelligenza raffinata e pungente, una curiosità e una meticolosità rara, era un grande esperto di Fiat prima e di Stellantis dopo. Un uomo che più di altri coglieva le complessità dei sistemi produttivi tenendo sempre insieme le attenzioni dei lavoratori.
Oggi Torino, il Piemonte e il Paese tutto piangono un professionista appassionato, di grande spessore e dall’intelligenza arguta.
Alla famiglia, alla redazione e ai suoi amici va il mio commosso pensiero” così Chiara Gribaudo vicepresidente nazionale del PD sulla notizia della morte del giornalista Paolo Griseri.
“Negli ultimi dieci giorni l'asservimento alla maggioranza della Rai ha iniziato e mortificato il servizio pubblico radiotelevisivo. Dall’intervista del direttore del Tg1 a Sangiuliano fino ad arrivare a quella di Vespa al patteggiante Toti sono pagine buie per la Rai completamente piegata agli interessi elettoralistici della destra. Vi è una sproporzione di spazi e anche una oggettiva mistificazione della realtà che umilia l'intelligenza dei telespettatori che continuano inesorabilmente ad allontanarsi dalla Rai. Per questo chiediamo che in Commissione di Vigilanza si valuti anche quanto accaduto nella trasmissione "Cinque Minuti" di Vespa con l'intervista a Toti. Considerato che stiamo entrando formalmente in un periodo elettorale che porterà al rinnovo di importanti consigli regionali a partire proprio dalla Liguria chiediamo che ci sia parità di accesso e una informazione non così faziosa che altera le condizioni di partenza delle competizioni elettorali”.
Così in una nota i componenti democratici della commissione di vigilanza Rai.
“Piango Vittorio Silvestrini, fondatore di Città della Scienza a Napoli e grande personalità della cultura e dell’impegno civile. Presidente onorario della Fondazione Idis è stato certamente uno degli uomini più brillanti della sua generazione che ha immaginato per il sito di Bagnoli, dopo la chiusura dell’Italsider, uno sviluppo ancora fondato sull’innovazione tecnologica e sul lavoro. Mancheranno la sua voce e la sua intelligenza”. Così il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo Pd in Commissione Lavoro a Montecitorio.
Impegno civile, studio e intelligenza. L’eredità di Falcone è anche un metodo nuovo per combattere la mafia. Un insegnamento che è rimasto. E non il solo. Alla sua memoria, a quella della moglie e degli uomini della scorta dedichiamo oggi pensieri e lavoro politico.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
"L' omicidio di Sofia Stefani lascia davvero senza parole. Una tragedia terribile. Sofia era una donna di grande sensibilità e intelligenza. Una amica e una compagna. Alla sua famiglia, a cui mi lega un rapporto di grande amicizia, vanno tutte le mie condoglianze e tutto il mio affetto".
Stamattina al presidio di Cgil e Uil a Roma sotto la sede della Regione Lazio per esprimere solidarietà e preoccupazione per le morti sul lavoro. Pensieri, cordoglio e vicinanza vanno alle vittime di Suviana. Ma sappiamo che non bastano più. Abbiamo contrastato il decreto sicurezza del governo perché inutile e nato vecchio. La patente a punti per le imprese un’offesa alle vittime, i controlli affidati ai soli ispettori inadeguati, la catena di appalti e subappalti pericolosa.
E’ tempo di cambiare davvero con più formazione, diversi ritmi di lavoro, sistemi di sicurezza, contratti certi. Tutto fatto con la collaborazione di lavoratori e imprese, con il sostegno della politica che deve intervenire dove è necessario e con il rafforzamento delle strutture predisposte ai controlli. Occorre impegno, intelligenza e determinazione. La vita umana è troppo preziosa.
Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Intervento deludente: non interviene sulla velocità che è prima causa di morte
"Il 'nuovo' codice della strada o più semplicemente codice della strage è un intervento spot, lacunoso e contraddittorio. Una riforma che non coglie le sfide del tempo in cui viviamo, che è ancorata al secolo scorso perché non tiene conto dell'innovazione tecnologica e dell'intelligenza artificiale per migliorare la sicurezza di automobilisti e pedoni. Tutti i 250 emendamenti presentati dal Pd sono stati bocciati e il ministro Salvini non si è mai degnato di presentarsi in Aula per confrontarsi con il Parlamento". Così il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti nel suo intervento alla Camera con cui ha motivato il voto contrario del gruppo democratico.
"Un codice che non tiene conto della velocità e della distrazione che sono la prima causa di incidenti anche mortali, che si accanisce contro i giovani e le famiglie monoreddito, che non dice nulla a proposito degli ultraottentenni, che depotenzia le autonomie locali, che non finanzia il trasporto pubblico e si accanisce contro la mobilità sostenibile. Un testo deludente che mette al centro la vettura e le sue esigenze e non si preoccupa della sicurezza delle persone" ha concluso Barbagallo.
“Questa sera a Potenza andrà in scena la prima passerella governativa in vista delle elezioni regionali in Basilicata. Uno schema già visto, che si ripeterà nelle prossime settimane con tutti i componenti del governo, che sfileranno in spregio a ogni decenza istituzionale. Un vero insulto all’intelligenza lucana che saprà riconoscere chi fa false promesse da chi presenta una vera alternativa per il rilancio della regione” così il deputato democratico, vicepresidente del gruppo del Pd della Camera, Toni Ricciardi.
Pd chiede più fondi per aiuti umanitari, iniziative diplomatiche e difesa merci
"Vorrei mandare un saluto affettuoso ai colleghi della delegazione Pd che si trovano in questo momento a Rafah per testimoniare gli aiuti umanitari, la liberazione degli ostaggi e soprattutto il cessate il fuoco, tema fondamentale. E vorrei anche esprimere gratitudine alle donne e agli uomini delle forze armate, che danno prestigio e forza nelle missioni internazionali di pace". Così Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio, intervenendo in Aula in merito alla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali.
"Il Partito democratico voterà si alle tre missioni - ha spiegato con chiarezza Stefano Graziano - quella sull'Ucraina, Aspides e Levante, ma con delle raccomandazioni al governo. Noi del Pd avevamo presentato in commissione 4 emendamenti, di cui due approvati, ma due bocciati. Eppure erano importanti tutti e 4, avevano un valore. I due bocciati riguardavano sostanzialmente l'aumento degli aiuti umanitari a Gaza (a 3 milioni avevamo aggiunto altri 5 milioni) e in più avevamo chiesto che questi soldi venissero liberati per l'agenzia Unrwa. Quindi sostanzialmente dei 10 milioni dichiarati dal ministro degli Esteri ieri in una intervista al momento ne risultano solo 3. E non possiamo dire che i restanti 7 arriveranno in seguito, è una bugia, perché l'emergenza c'è oggi a Gaza, non fra un mese o 3 mesi o 6 mesi".
In particolare sulle missioni Aspides e Levante Graziano ha detto: "Il crinale è molto delicato nella striscia di Gaza, e se non si gestiscono con intelligenza le missioni che stiamo portando avanti, rischiamo di produrre una escalation. Il ministro ha detto che c'è una catastrofe umanitaria, allora perché no Unrwa? Perché non aumentare i soldi per gli aiuti umanitari? La missione Aspides vuole proteggere la libera navigazione e le merci, è una missione difensiva; Levante è una missione umanitaria, le due si tengono se l'una rafforza l'altra. Quindi è importante dare segnali forti e chiari, aumentando la nostra azione diplomatica non con la timidezza che abbiamo visto in commissione al Governo. Dobbiamo essere forti e chiari in particolare su difesa della libertà delle merci, aiuti umanitari e iniziativa diplomatica. Queste sono le motivazioni per cui noi continuiamo a dire si, ma auspichiamo che il Governo accolga le nostre raccomandazioni per fare di più e meglio", ha concluso il dem.