03/12/2025 - 17:38

“Poche settimane fa il ministro Urso è venuto a Genova per annunciare un accordo che lui stesso ha definito 'storico' sul rilancio dell'ex Ilva ma l'annuncio si è dimostrato un bluff. Oggi i lavoratori di Genova sono in presidio permanente in strada, preoccupati per il loro futuro e la protesta è estesa anche ai dipendenti degli stabilimenti di Novi Ligure, Racconigi oltreché  a Taranto. In Aula il ministro Urso continua a rispondere con parole vaghe e non dà certezza sulla ripresa della piena operatività degli stabilimenti ex Ilva e su come il governo voglia intervenire per garantire produzione e occupazione”. Così la deputata ligure e vicepresidente del Gruppo Pd, Valentina Ghio intervenendo durante il Question time con il ministro Urso.
“Lo stabilimento di Genova Cornigliano è da sempre un presidio strategico per la Liguria ma oggi gli impianti di zincatura sono sottoutilizzati, così come è assente un nuovo piano industriale. Gli scenari sono sempre più preoccupanti: si parla di 'ciclo corto' e tagli alla produzione. Rimane anche oscuro il passaggio in cui il Ministro durante l’intervento al Question time alla Camera dichiara che ci saranno nuove iniziative di reindustrializzazione nelle aree non più in uso e che ha programmato incontri sul territorio sul tema. Chiediamo che il Ministro precisi il significato delle sue parole. Cosa ha voluto dire? Che ci saranno aree sottratte a Ilva? Questo governo si decida a fare chiarezza e soprattutto a rilanciare la produzione siderurgica in Italia in modo serio e trasparente e dia risposte ai lavoratori e al territorio.
Perché’ anche oggi dal Governo Meloni non e’ arrivata alcuna risposta concreta”, conclude Ghio.

 

03/12/2025 - 17:00

La risposta del ministro Urso è come sempre insufficiente e senza dati concreti a supporto. Sul futuro dell'ex Ilva in Liguria il tempo è scaduto e il ministro non è in grado di garantire nulla sull'attività produttiva. La promessa che l'attività dello stabilimento di Genova sulla zincatura è sospesa fino a febbraio è inutile e ingiustificata se non esiste un piano industriale vero. Oggi Urso certifica che non c'è futuro per gli stabilimenti di Cornigliano, Novi Ligure e di Racconigi. La manutenzione straordinaria è il rifugio dentro il quale il ministro si nasconde”. Lo dichiara il deputato e capogruppo Pd in Commissione Attività produttive, Alberto Pandolfo in replica al ministro Urso durante il Question time alla Camera.
“A Genova – sottolinea il parlamentare dem - i lavoratori ex Ilva sono in presidio permanente e sanno bene che senza i coils provenienti da Taranto, senza nuovi investimenti e senza un cronoprogramma reale, la produzione si ferma. Le promesse fatte da Urso pochi giorni fa proprio a Genova non sono state mantenute: l'esito del bando di concorso è stato un fallimento con 8 offerte 'spezzatino' e 2 prive di carattere industriale”. “Oggi tutta Genova e non solo i lavoratori ex Ilva, è schiacciata dall'incertezza sul suo futuro industriale e l'inerzia del governo è la principale causa del problema”, conclude Pandolfo.

 

01/12/2025 - 14:10

"Vicini ai lavoratori, condividiamo le ragioni della loro protesta. Siamo di fronte alla totale mancanza di azioni efficaci da parte del Ministro Urso e governo, che non fa altro che rimandare il problema spostandolo in avanti senza proporre alcuna vera soluzione. Basta procrastinare, la situazione è davvero preoccupante. Il governo si assuma la responsabilità di salvare ex Ilva e di non lasciare centinaia di famiglie e migliaia di lavoratori in questo limbo. Ad oggi le soluzioni proposte sono provvisorie e non garantiscono continuità alla produzione e danneggiano in particolare Genova. Il governo, con la presidente del consiglio Meloni in prima persona, si assuma le proprie responsabilità. Servono risposte concrete su Ilva e sullo stabilimento di Genova. Il governo dica quante risorse intende mettere e il ruolo che lo Stato intende assumersi in questa partita iniziando da una nazionalizzazione, che si rende sempre piu necessaria.

Basta scappare dalle proprie responsabilità non si può attendere oltre per avere risposte chiare", così i deputati PD Valentina Ghio e Alberto Pandolfo insieme al capogruppo del PD in Regione Liguria Armando Sanna, oggi insieme al presidio dei lavoratori di ex Ilva.

 

07/11/2025 - 17:21

“Oltre che un grave danno, siamo davanti alla beffa. Il governo decide di abbandonare Genova e l’intera Liguria dalle candidate per una delle cinque Gigafactory europee sull'intelligenza artificiale. Le parole del ministro Urso sono inequivocabili quando oggi ha annunciato la Puglia come prossima sede della Gigafactory. Che fine hanno fatto tutte le promesse precedenti su Genova e perché questo repentino cambiamento?” Lo dichiara in una nota il deputato ligure e capogruppo Pd in commissione Attività produttive, Alberto Pandolfo. “Dopo i tagli in manovra dei fondi all'IIT, serve con urgenza che Urso chiarisca quali siano le vere intenzioni del governo e soprattutto che queste non siano una delle tante promesse elettorali a ridosso delle prossime elezioni amministrative in Puglia. É altresì necessario sapere come mai il presidente della Regione Liguria, Bucci non abbia battuto ciglio davanti a questo drastico voltafaccia”, conclude Pandolfo.

30/10/2025 - 13:10

“La legge sulla montagna così come è stata impostata non affronta i problemi peculiari delle aree interne a partire dai servizi necessari ad evitare lo spopolamento. Durante il percorso parlamentare abbiamo presentato diversi emendamenti a supporto dei servizi essenziali, sanitari, scolastici, di trasporto e mobilità, per rendere più vivibili i comuni montani, ma nessuno di questi è stato accolto, così come abbiamo criticato fin da subito il fatto che non fossero espliciti e chiari i criteri di riclassificazione dei territori.  E le notizie che stanno emergendo,  anche da preoccupazioni espresse da Anci, fanno temere che tanti comuni delle aree interne, in questo modo, rischiano di essere esclusi dalla classificazione senza che nel frattempo il governo abbia messo in campo alcun provvedimento di supporto e sostegno. La Liguria, per la sua conformazione e per le sue peculiarità, rischia di essere particolarmente danneggiata, visto anche la mancanza di intervento dell’amministrazione regionale. Chiediamo alla Regione Liguria di far sentire la sua voce e al Governo di coinvolgere ancora di più i territori, per non lasciare fuori territori che presentano problemi di servizi, viabilità, trasporto e che vanno sostenuti”, così la vicecapogruppo PD alla Camera Valentina Ghio sulla legge per i comuni montani

16/10/2025 - 11:29

“Il sistema della mobilità italiana continua a presentare gravi criticità che pesano sui tempi di vita e sui bilanci di famiglie e imprese. La recente sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittimi i rinvii agli adeguamenti dei pedaggi autostradali tra il 2019 e il 2023, rappresenta una nuova tegola per il ministro Salvini e per il governo Meloni, che devono affrontarla subito, già nella prossima legge di bilancio”. Lo dichiara Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera e componente della commissione Trasporti, commentando l’interrogazione depositata insieme a Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente.

“È necessario – aggiunge l’esponente dem – individuare rapidamente dei correttivi per evitare che la decisione della Corte o le difficoltà emerse nei bilanci delle società concessionarie si traducano in ulteriori costi per cittadini e imprese. In particolare, ci sono regioni come la Liguria che rischiano aumenti dei pedaggi fino al 6%, nonostante una situazione drammatica per chi si muove nella regione: autostrade impraticabili, cantieri permanenti, tratti chiusi e condizioni di sicurezza inaccettabili”.

“La prospettiva di nuovi rincari – conclude Ghio – sarebbe una beffa oltre che un danno gravissimo per un territorio già provato. Il ministro Salvini smetta di occuparsi di temi che non gli competono e cominci a fare davvero il ministro dei Trasporti, garantendo ai cittadini il diritto alla mobilità, in sicurezza e senza ulteriori aggravi economici”.

 

04/10/2025 - 15:46

"In queste ore ci arrivano diverse segnalazioni di pullman diretti alla manifestazione nazionale di Roma contro il genocidio a Gaza che sono stati fermati alle porte della Capitale. Le persone a bordo sono state fatte scendere dai pullman e identificate. Altre segnalazioni arrivano anche dalla zona sud di Roma e dalle stazioni ferroviarie da dove giungono testimonianze di perquisizioni a tappeto e capillari”. ". Lo dichiarano in una nota le parlamentari e i parlamentari del Pd Ouidad Bakkali, Mauro Berruto, Laura Boldrini, Susanna Camusso, Cecilia D'Elia, Sara Ferrari, Valentina Ghio, Rachele Scarpa, Nico Stumpo e Stefano Vaccari e l'ex ministro e consigliere regionale della Liguria Andrea Orlando.

“Ci auguriamo – conclude la nota - che i controlli avvengano nel modo più corretto e rapido e che non si trasformino nella limitazione del diritto di queste persone a partecipare a una manifestazione regolare e autorizzata".

 

12/09/2025 - 10:52

“Le agevolazioni per l’utilizzo dei nuovi Frecciarossa sulla tratta Torino–Genova–Roma rivolte ai pendolari residenti in Liguria, devono essere estese anche ai lavoratori e studenti di Toscana, Piemonte e Lazio, che percorrono quotidianamente le stesse linee ferroviarie. Si tratta di una evidente disparità di trattamento che va sanata”: è quanto dichiarano i deputati del Partito Democratico Marco Simiani, Andrea Casu, Valentina Ghio e Federico Fornaro presentando un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

“Dal 25 agosto Trenitalia ha sostituito i collegamenti Frecciabianca 8606 (Roma–Genova–Torino) e 8623 (Torino–Genova–Roma) con due Frecciarossa. Una decisione che non comporta alcun vantaggio in termini di tempi di percorrenza, ma che si traduce in un aumento del prezzo del biglietto: da 68 a 75 euro per la tariffa base in seconda classe. L’introduzione di un accordo transitorio con la Regione Liguria, valido fino al 31 ottobre 2025, consente comunque ai titolari della carta Tuttotreno di viaggiare sul Frecciarossa 8623 senza sovrapprezzo, ma solo per i residenti liguri. Una scelta che discrimina pendolari toscani, piemontesi e laziali, altrettanto colpiti dall’aumento dei costi”.

“Chiediamo al Ministro Salvini di intervenire con urgenza, di concerto con Trenitalia e con tutte le Regioni interessate, per estendere le agevolazioni anche a Toscana, Piemonte e Lazio e per garantire che la sostituzione dei Frecciabianca con i Frecciarossa non si traduca in un aggravio insostenibile a carico dei cittadini. È necessario tutelare i lavoratori e gli studenti, assicurando al contempo un servizio di qualità e un’equità di trattamento tra utenti di territori diversi”: concludono.

 

31/07/2025 - 11:11

“Non bastavano le carrozzine elettriche negate. Ora tocca alle scarpe ortopediche.

Un mese e mezzo fa avevo denunciato pubblicamente un fatto indegno: persone con disabilità costrette a pagare di tasca propria le riparazioni delle carrozzine.

Il motivo? La loro rimozione da parte del Governo dai LEA, ossia dalle prestazioni che il Servizio Sanitario Nazionale deve garantire gratuitamente.

Ecco, purtroppo non si sono fermati. Oggi arrivano nuove storie da Liguria e Lombardia: famiglie che devono sborsare 400 euro per un paio di scarpe ortopediche per il figlio con disabilità.

Un dispositivo che prima era garantito dai Livelli Essenziali di Assistenza e che ora, dopo l’aggiornamento voluto dal ministero della Salute, non ci sarebbe più.

E mentre il ministro Schillaci assicura che tutto funziona, che nulla è stato toccato, due Regioni di destra lo smentiscono.

Sì, avete capito bene: lo Stato che trova 14 miliardi di euro per le spese militari o un miliardo di euro per i centri in Albania, non trova i soldi per aiutare un bambino a camminare, a mettere un piede davanti all’altro.

È inaccettabile. Ed è per questo che presenterò un’interrogazione parlamentare al ministro della Salute Schillaci.

Il governo Meloni ripristini subito, con chiarezza, ogni dispositivo previsto le persone con disabilità. Ristabilisca quello che è a tutti gli effetti diritto alla salute.

E la smetta di trattare le persone con disabilità come un peso da scaricare, anziché come cittadini con pari diritti e dignità” così sui social il deputato democratico Marco Furfaro.

 

23/07/2025 - 19:08

Dem presentano interrogazione a Salvini “il peggior ministro dei trasporti della storia’

 

“Lo avevamo detto, ma la realtà e' peggio delle previsioni: la partenza dei lavori infrastrutturali sul ponte ferroviario lungo la linea sul fiume Po, con la chiusura del collegamento ferroviario fino al 30 agosto, sta generando pesanti criticità sulla tratta Genova-Milano, dove si stanno registrando numerose soppressioni e deviazioni di convogli. Una situazione non che non può essere sottovalutata o lasciata così. Per questo chiediamo a Ministero, visti gli innumerevoli disagi registrati, di attivarsi con urgenza, in raccordo con le regioni Piemonte e Lombardia, con RFI e con Trenord, per mettere in campo nuove  e ulteriori misure urgenti che affrontino con determinazione e continuità le criticità emerse, coinvolgendo anche le rappresentanze dei pendolari e degli enti locali. È necessario incrementare le misure compensative a favore degli utenti coinvolti, potenziando in particolare i servizi sostitutivi, le informazioni in tempo reale, la verifica delle reali possibilità di prenotazione e l’accesso ai rimborsi, oltre a mettere in atto ogni azione utile per anticipare il ripristino del servizio ordinario sulla tratta, garantendo standard minimi di affidabilità, sicurezza e dignità del trasporto ferroviario.

E' un danno pesante per passeggeri Lombardi, Piemontesi e per la Liguria l'ennesimo scacco dopo anni di conseguenze e isolamento per i perenni cantieri infrastrutturali. È fondamentale trovare e mettere in atto soluzioni immediate per andare incontro alle esigenze di pendolari e viaggiatori.

Grandi disagi e mancata gestione di lavori annunciati. Mancanza di programmazione di una molteplicità di lavori

totale assenza del Ministro Salvini che di fronte a tre regioni con mobilità ferroviaria compromessa ignora il problema e non propone soluzioni utili e si conferma il peggior ministro dei trasporfi della storia del bostro Paese” così la vicepresidente del Gruppo PD alla Camera componente Commissione trasporti, Valentina Ghio che ha presentato un’interrogazione alla Camera al Ministro Salvini per i disagi causati dai lavori sulla tratta ferroviaria Genova Milano con i colleghi Pandolfo, Forattini, Fornaro, Girelli, Pastorino, Roggiani.

 

11/04/2025 - 14:38

 Il Ministro intervenga sul Concessionario e chieda la garanzia di protocolli di sicurezza su tutta la rete autostradale nazionale, partire da quelli antincendio. Presentata interrogazione”

“Lo stato delle infrastrutture liguri è allo sbando. Quanto accaduto ieri nel Tigullio è inaccettabile e bisogna assolutamente intervenire perché non si ripeta più. È inammissibile che per un incidente, che ha provocato un incendio in una galleria, la Liguria sia rimasta bloccata e isolata per un’intera giornata e una notte  Le persone sono rimaste in macchina per ore e ore senza nessuna informazione chiara. È mancato qualsiasi coordinamento. Il Ministro Salvini convochi il Concessionario e chieda quali sono i protocolli di servizio e informazione per i cittadini e perché non vengono applicati.
Servono misure in grado di garantire soluzioni di emergenza e di coordinamento con gli enti locali interessati, che consentano di non bloccare persone e territori per ore ed ore, quello che ieri non è stato fatto visto che la galleria è stata riaperta solo alle 4 del mattino del giorno dopo. Ho presentato un’interrogazione alla Camera, la seconda sulle misure di sicurezza antincendio nelle gallerie, che spero questa volta abbia una risposta, perché il governo deve assolutamente agire e non continuare a sottovalutare il problema.

La Liguria vive già in uno stato di isolamento costante, a causa dei cantieri che costellano sia la rete autostradale che quella ferroviaria e proprio per questo bisogna intervenire in modo tempestivo, perché incidenti come quello di ieri, che potrebbero ripetersi, non devono più portare a queste conseguenze.
Il Ministero verifichi, attraverso l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali e il corpo nazionale dei vigili del fuoco, quali siano i tempi di risposta (TR) che devono essere assicurati dalla società concessionaria per il primo intervento e se siano state avviate le relazioni annuali sullo stato di sicurezza delle gallerie autostradali da parte della società concessionarie autostradali, secondo le linee guida dettate dal Consiglio superiore dei lavori pubblici. Ci auguriamo che questa volta il Ministro risponda e la Regione, ieri non pervenuta, si faccia parte attiva, perché anche ai cittadini liguri vengano garantiti sicurezza e diritto alla mobilità”, così la vicepresidente PD alla Camera e componente Commissione trasporti Valentina Ghio che ha presentato un’interrogazione, insieme ai colleghi Alberto Pandolfo, Luca Pastorino e Marco Simiani, al Ministro delle infrastrutture sulle misure di sicurezza nelle gallerie della rete autostradale.

10/04/2025 - 15:31

“Le dichiarazioni scomposte del governatore della Liguria Marco Bucci avvalorano pienamente i risultati dell’inchiesta del Sole 24 Ore che colloca la provincia di Genova tra le ultime in Italia per percezione di sicurezza: tirando in ballo altre realtà metropolitane di cui non sa niente, e che secondo lui ‘starebbero peggio’ come Firenze o Bologna, il Presidente della Regione conferma di fatto il totale fallimento delle sue politiche di contrasto alla criminalità, come sindaco del capoluogo, e le stesse iniziative assunte in questi anni dal governo Meloni; dal momento che proprio a Genova sono in aumento quasi tutti i reati. E’ veramente sconcertante come questa destra, anche dopo aver governato per anni, continui a dare la colpa agli altri dei propri clamorosi ed evidenti insuccessi”: è quanto dichiara il deputato Pd Emiliano Fossi.

20/02/2025 - 18:06

“La proroga sulle concessioni balneari è l’ennesima sconclusionata dimostrazione di dilettantismo da parte del Governo Meloni. Era difficile scontentare tutti (i comuni, le associazioni di settore e le comunità territoriali, infrangendo di fatto norme nazionali e comunitarie) ma la destra ci è riuscita. Il decreto voluto dalla maggioranza non si fonda infatti su nessun presupposto giuridico, e viola il diritto Ue. Il governo Meloni insieme al vicepresidente della commissione europea Fitto, dopo anni di mera propaganda, non hanno saputo dare seguito ai principi di diritto sanciti dalle Corti nazionali ed europee. Abbiamo perso anni: anni cruciali in cui potevamo legiferare con efficacia sul periodo transitorio, definendo criteri oggettivi sugli indennizzi e garantendo gli investimenti fatti dalle imprese. La destra ha solo saputo rimandare, gettando di fatto l’intero settore in un buco nero normativo che rischia di far perdere competitività, reddito e clientela alle imprese turistiche del nostro paese”: è quanto dichiara il Capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani sulla sentenza del Tar della Liguria che ha dichiarato inesistente l'accordo scritto tra il Governo italiano e la Commissione europea, sulla proroga al 30 settembre 2027.

20/02/2025 - 17:29

“Come volevasi dimostrare, il TAR Liguria conferma l’illegittimità della proroga al 20 settembre 2027 per le concessioni balneari. Ma se con questa sentenza migliaia di comuni e imprenditori ripiombano nell’incertezza la colpa non è da attribuire al tribunale ligure. La responsabilità di tutto questo caos, piuttosto, è del Governo Meloni e dello scarica-barile con cui mesi fa ha pensato di gestire la vicenda.”Così Claudio Stefanazzi, deputato pugliese del Partito Democratico.
“Abbiamo un Governo che a più riprese, e non solo su questo fronte, si è dimostrato completamente incapace di offrire soluzioni adeguate. Mentre la Ministra Santanché è troppo impegnata a risolvere i suoi problemi giudiziari per adottare il decreto attuativo sugli indennizzi, tutto il settore della balneazione sta pagando il prezzo di misure raffazzonate e confuse e gli stessi enti locali non hanno alcuna indicazione su come procedere. Questa storia è l’emblema delle modalità con cui la destra gestisce la cosa pubblica: palla in tribuna e dito puntato sull’Europa. Poco importa se, nel frattempo, si aprono migliaia di contenziosi e chiudono migliaia di imprese.”

20/02/2025 - 15:29

“Già il decreto Infrazioni sulla direttiva Bolkestein non conteneva nessuna delle tante promesse fatte in questi anni, a cominciare dalla sua non applicazione. Allora non importava al governo di coinvolgere territori e imprese per ragionare su un provvedimento serio e negoziare poi con l’Ue un vero rilancio del turismo balneare. Unico interesse della Meloni era brigare per la nomina di Fitto e sulle sorti di un settore che vale il 30% del Pil turistico italiano. Ancora oggi nessuno dalle parti del governo si occupa degli aspetti applicativi del decreto Bolkestein. Santanché è ormai unanimemente riconosciuta come una ministra che si occupa solo delle sue questioni private, con il totale imbarazzo della presidente del Consiglio. Con la sentenza del Tar della Liguria ‘il re è nudo’. Non esiste una proroga automatica e i comuni sono soli e al buio nell’immaginare e costruire procedure di gara senza alcuna certezza. Entro marzo 2025 il governo deve emanare il decreto attuativo per gli indennizzi dei concessionari uscenti, atto senza il quale vi è totale caos ed è impossibile fare le gare. Basta con le dichiarazioni roboanti. Il governo convochi un Tavolo nazionale con regioni comuni e parti sociali e si comporti seriamente”.

 

Così il deputato democratico della commissione Attività produttive, Andrea Gnassi.

 

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