22/11/2024 - 15:14

“Il governo italiano si spacca anche sul mandato di arresto per Netanyahu. In una fase così drammatica a livello internazionale serve credibilità e un esecutivo che parli con una voce sola. Sono troppi i dossier, dall’Ucraina alla commissione Ue fino alla decisione della CPI, su cui il governo mostra tutte le sue crepe. Nonostante gli sforzi della Premier le posizioni divergenti sono sotto gli occhi di tutti e indeboliscono il Paese. Zero credibilità”. Così Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione politiche UE.

22/11/2024 - 11:28

“Matteo Salvini difende e giustifica Netanyahu, un criminale di guerra che sta infangando la tradizione democratica di Israele. Tra un po’, magari, indosserà una maglietta con il suo viso come fece con Putin. Salvini sta sempre dalla parte sbagliata. Va sempre fuori binario”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

22/10/2024 - 11:32

Vergogna, 80 tonnellate da mesi ferme a Genova

“E’ semplicemente una vergogna che da mesi siano stoccati 80 tonnellate di aiuti per Gaza a Genova raccolti dalla Ong Music for Peace e non riescano ad arrivare a destinazione. Sono il frutto di contributi di giovani lavoratori pensionati che in maniera generosa e disinteressata hanno sposato una causa umanitaria. Da troppo tempo, nonostante interrogazioni parlamentari e tante sollecitazioni, si aspetta uno sblocco degli aiuti. Nel frattempo veniamo a conoscenza da un’intervista del ministro Tajani che proprio dal porto di Genova partiranno 15 camion di aiuti per Food for Gaza. Benissimo, ma non si capisce perché questa missione non tenga affatto conto del lavoro di Music for Peace. Chiediamo risposte vere”.

Così il deputato democratico, Arturo Scotto, incontrando i volontari e i responsabili dell’Ong Music for Peace a Genova.

10/10/2024 - 19:05

“È gravissimo l’attacco delle forze armate israeliane contro la base italiana e la Missione Unifil in Libano. Netanyahu sta trascinando il popolo di Israele in una guerra contro tutti che va ben oltre la legittima reazione agli atti terroristici di Hamas iniziati il 7 ottobre del 2023”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

“Va ormai distinta, sempre più, la responsabilità criminale di Netanyahu e del suo governo dal diritto del popolo e dello Stato ebraico alla sicurezza e alla pace - continua Morassut - che vanno garantiti e tutelati come quelli del popolo palestinese. Non c’è altra via che quella dei ‘due popoli e due Stati’ nel quadro di una intesa di grande respiro mondiale”.

“Ma oggi - conclude il deputato dem - il governo Netanyahu è un ostacolo a questo percorso. E ci si deve augurare che presto il popolo di Israele possa trovare la via di un’alternativa politica ad un governo che sta gettando un’ ingiusta e pericolosa ombra negativa su tutto Israele. Una nazione che è stata e che resta simbolo della lotta al razzismo e alla guerra”.

03/10/2024 - 18:01

"Vogliamo ringraziare di cuore le 30mila persone, a cui si è unito anche Patrick Zaki, che in appena una settimana hanno già sottoscritto su Change.org l'appello #StopCrimesInPalestine che va nella direzione della pace, del rispetto dei diritti e dell’umanità.
È grazie a tutti coloro che sono sensibili a quanto accade nel mondo e vogliono agire, che le cose possono cambiare". Lo dichiarano il prof. Massimo Amato, storico ed economista, Laura Boldrini, deputata ed ex Presidente della Camera dei deputati, e Gianni Giovannetti, giornalista promotori dell'appello.
"Dato il tragico evolvere della situazione in Medio Oriente - sottolineano -, abbiamo inserito nel testo una esplicita menzione agli eventi del Libano, anch’essi strettamente legati ai massacri di Gaza, all’occupazione pluridecennale della Palestina e al mancato diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione".
Già nel giorno del suo lancio, giovedì 26 settembre scorso, l'appello è stato inviato alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per chiedere di passare dalle parole ad azioni concrete: stop all'invio di armi a Netanyahu che le usa contro i civili, sanzioni per il premier israeliano e i suoi ministri e sospensione dell'accordo di associazione Ue-Israele che si basa sui diritti umani.
La pagina dell'appello viene, inoltre, costantemente aggiornata con testimonianze provenienti da Gaza per far capire come si vive in quei luoghi.
"Affinché l’attenzione sul tema rimanga alta chiediamo a tutte e tutti di aiutarci a diffondere l'appello - concludono i promotori- perché più si estende, più si rafforza e più sarà possibile raggiungere l'obbiettivo".

03/10/2024 - 14:27

"Se le autorità di pubblica sicurezza hanno valutato di non autorizzare il corteo pro-Palestina avranno motivo di pensare che esistano elementi che in qualche modo possano turbare l’ordine pubblico. Mi rifaccio dunque al parere delle autorità competenti che non penso abbiano fatto valutazioni politiche sul contenuto della manifestazione”. Così il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, intervistato da Radio Radicale.

“Io però penso - continua Morassut - che la richiesta di manifestare risponda al bisogno di protesta contro quello che è a tutti gli effetti un massacro. La risposta di Israele ai fatti del 7 ottobre scorso è stata una risposta che ha portato a circa 50 mila morti a Gaza e a un atto di invasione del Libano, che a sua volta ha causato la risposta da parte dell’Iran che ha lanciato 200 missili contro lo Stato ebraico. Insomma, siamo dentro una spirale in cui il ruolo dello Stato di Israele è stato un ruolo molto grave. Il governo Meloni, in tutto questo, anche grazie all’iniziativa del Pd si era assunto il compito di svolgere un ruolo diplomatico per arrivare al cessate il fuoco, un ruolo che non ha minimamente svolto”.

01/10/2024 - 10:41

“L’invasione delle truppe Israeliane del Libano operata dal governo di Netanyahu è un atto grave che minaccia la pace mondiale. Netanyahu definisce l’Onu ‘una palude antisemita’. Parole gravissime.
Ora più che mai occorre un grande concerto di azioni diplomatiche che in Medio Oriente così come in Ucraina garantisca la libertà e l’indipendenza delle nazioni colpite e invase, la sicurezza contro il terrorismo, la sicurezza di tutti, l’isolamento di chi agisce contro la pace. Solo la pace può garantire la sicurezza e la stabilità. Occorre una spinta popolare per scardinare la spirale di causa effetto che ormai confonde le responsabilità e rischia di rendere tutti protagonisti di una dinamica di guerra, cancellando ragione e torti. Ora un movimento popolare per la pace. Si parta dall’Italia. La sinistra italiana chiami in piazza tutte le forze che vogliono pace e sicurezza”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

30/09/2024 - 18:37

"Nel "nuovo ordine" di Netanyahu non esistono né il diritto internazionale né il diritto umanitario internazionale. Cioè quell'insieme di regole condivise su cui la comunità mondiale ha fondato la sua esistenza dopo le due grandi guerre del '900.
Uno stato democratico persegue i criminali e i terroristi, li arresta e li processa nei tribunali preposti, che siano nazionali o internazionali.
Per questo abbiamo istituito la Corte penale internazionale e i tribunali ad hoc in casi come la ex Jugoslavia o il Rwanda. Ed è quello che andava fatto con Nasrallah e gli altri capi di Hezbollah, organizzazione classificata come terrorista dalla stragrande maggioranza dei Paesi.
Bombardare indiscriminatamente colpendo civili innocenti, fare saltare in aria le persone tramite i walkie talkie, rendere inusabili intere aree di altri paesi usando il fosforo bianco come ha fatto e sta facendo Israele in Libano, non ha niente a che fare col diritto internazionale e molto con il terrorismo che, invece, si dice di voler combattere.
E' la "dottrina Netanyahu" che ci riporta in un tempo senza diritti e senza garanzie democratiche. E' un sistema che cancella le differenze tra le democrazie e le organizzazioni terroristiche.
"La situazione è molto complicata" dice il ministro Tajani. E' vero. Lo è oggi più di quanto lo fosse mesi fa perché Netanyahu andava fermato prima, ministro, lo abbiamo chiesto in tante e tanti a gran voce, molte volte. Le esortazioni e gli appelli non servono, bisogna passare ad azioni concrete: non inviare più armi a Israele che le usa contro i civili, imporre sanzioni e sospendere l'accordo di associazione tra l'Ue e Israele". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. 

04/07/2024 - 17:39

Ieri c’è stato un assalto da parte di un gruppo di coloni di un villaggio palestinese nella West Bank nell’area di Massafer Yatta dove è in corso un progetto della cooperazione Italiana “operazione Colomba”. Un attivista italiano di Mediterranea Saving Humans è stato aggredito. Gli hanno tolto e distrutto il cellulare con cui stava documentando le azioni dei coloni, i coloni hanno tentato di colpirlo con una zappa alla testa. Per fortuna il nostro connazionale ha riportato solo ferite lievi allo zigomo ed è stato preso in carico dal nostro Consolato. La sua identità non è stata resa nota per ragioni di sicurezza ma ci troviamo davanti a uno dei tanti episodi di violenza nei confronti della popolazione civile e della cooperazione da parte di coloni fuori dalla legalità internazionale. Occorre che venga garantita la possibilità di svolgere alle ong l’attività preziosa di cooperazione che in tanti territori difficili, a partire dalla Cisgiordania, la rende decisiva per alleviare le sofferenze della popolazione civile. Il Governo italiano mandi un segnale di sostegno ai nostri giovani cooperanti e chieda conto al Governo Netanyahu di questi atti gravissimi.

04/07/2024 - 11:35

“L'Italia riconosca lo stato di Palestina. Accanto al diritto di esistere di Israele, è necessario che i palestinesi abbiano un loro Stato, libero dall'occupazione, in cui esercitare democrazia e autodeterminazione. Due popoli e due Stati, basta vuota retorica e ipocrisia”. Così il deputato dem Giuseppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd, intervenendo a Montecitorio durante la discussione delle mozioni sul riconoscimento dello Stato di Palestina.

“Siamo preoccupati dall'inerzia del governo italiano - ha aggiunto Provenzano - mentre riceviamo rassicurazioni, la presidente Meloni è letteralmente scomparsa: laddove scarseggiano le foto opportunity, lei non c'è. L'ultimo atto di questo governo è stata l'astensione al voto Onu sull'ammissione della Palestina come membro delle Nazioni Unite. Un grandissimo errore”.

“I 270 giorni trascorsi dal 7 ottobre 2023 - ha aggiunto - hanno trascinato il Medioriente e mostrato al mondo intero ciò che il governo non ha il coraggio di chiamare catastrofe. È vero non lo è. È peggio, È un'apocalisse. Decine di migliaia di vittime, stragi di bambini e fuggiaschi, tonnellate di bombe, macerie e scorie per decenni, milioni di sfollati, morti di sete, di fame e di malattie in un recinto di pochi km quadrati. Il governo israeliano guidato da Netanyahu, governato dall'estrema destra e composto da ultra-nazionalisti, fanatici religiosi e fascisti dichiarati come il ministro Smotrich, dal 7 ottobre ha messo in atto una rappresaglia atroce e senza alcun limite conducendo una guerra non al terrore ma a un intero popolo e questa scia di sangue - ha concluso - ci chiama a una responsabilità politica, non solo morale”.

29/05/2024 - 17:45

Interveniamo in quest'Aula, come facciamo ormai da diverso tempo, per chiedere al Governo di attivarsi con urgenza per una condanna netta della strage continua di civili, donne e bambini a Gaza che non hanno più rifugio perché anche nel loro rifugio precario rischiano di essere bruciati vivi; per il rispetto del cessate il fuoco chiesto dalle Nazioni Unite e lo stop all'utilizzo della fame come arma di guerra e lo sblocco degli aiuti umanitari che per i bambini fanno la differenza fra la vita e la morte e per il riconoscimento anche da parte del nostro Paese dello Stato di Palestina, come hanno già fatto altri Paesi. Non è più il tempo del silenzio: la comunità internazionale aumenti la pressione per il cessate il fuoco, per la liberazione degli ostaggi e per interrompere il disegno dell'orrore di Netanyahu. Il Governo italiano esca dall’inerzia, altrimenti porterà con sè il peso della sua indifferenza al massacro.

Così la deputata e vicepresidente PD alla Camera Valentina Ghio, dopo avere letto le parole di Jonathan Crickx funzionario Unicef di ritorno da Rafah, che ha definito Gaza "il cimitero dei bambini".

27/05/2024 - 15:20

“A Rafah, un nuovo terribile massacro. Uccisi civili, donne, bambini. L'ennesimo crimine di guerra da parte di Netanyahu e del governo israeliano. La comunità internazionale deve fermare subito la mano assassina verso civili donne e bambini inermi. L’Italia e l’Europa si impegnino di più per il cessate il fuoco immediato e riconoscano lo Stato Palestinese come hanno già fatto altri Paesi europei. Tacciano le armi e prevalga il dialogo”.

Così il deputato democratico e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
 

27/05/2024 - 14:25

Netanyahu è un criminale. A marzo al Valico di Rafah abbiamo visto di persona come usi la fame come arma di guerra contro la popolazione civile. Questa notte anche Rafah è stata bombardata. La comunità internazionale lo fermi e il governo italiano non stia ancora a guardare.

Così il deputato dem Alessandro Zan, responsabile Diritti della segreteria nazionale del Pd.

27/05/2024 - 10:01

“A Rafah, stanotte l'inferno è sceso sulla terra. Il governo israeliano ha deciso di bombardare una tendopoli di sfollati. 40 morti, bambini bruciati vivi.

Una vergogna così grande con il silenzio complice della comunità internazionale. Nethanyau va fermato. E subito”.

Così il deputato dem Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali.

16/05/2024 - 18:34

“La Lega araba, con la dichiarazione di Manama, prova a ipotizzare una strada di uscita per Israele e Gaza. La proposta fatta dall’organizzazione panaraba di inviare una forza di pace ONU nei territori occupati fino alla attuazione della soluzione dei due Stati per due popoli è da sostenere con convinzione. Non ci sarà sicurezza per Israele senza il riconoscimento della legittima aspirazione palestinese di vedere nascere un proprio Stato e non ci sarà uno Stato palestinese senza riconoscere a Israele il diritto a esistere. Il governo italiano, finora poco incisivo politicamente nel cercare una via diplomatica di uscita dal conflitto, si attivi al più presto per sostenere la dichiarazione di Manama e le conseguenti iniziative della Lega araba. Sollecitando anche Netanyahu a produrre una iniziativa di exit strategy da Gaza che nonostante le sollecitazioni non è ancora stata preparata”. Così in una nota la deputata democratica, Lia Quartapelle.

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