06/03/2025 - 12:22

“L’allarme lanciato dall'assemblea di redazione di rai Parlamento va raccolto immediatamente dai vertici Rai. E' impensabile che alla vigilia di importanti appuntamenti elettorali la carenza di organico possa condizionare il normale svolgimento di un imprescindibile servizio pubblico. Ancora più grave è la mancata risposta alla richiesta di incontro da parte del Cdr per cercare soluzioni operative. Chiediamo che i vertici Rai si adoperino con la massima tempestività affinché vengano date risposte concrete alle richieste dei giornalisti e che vengano messi nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro al servizio dell'informazione pubblica dei cittadini. È molto grave che si sia arrivati a questo punto nella più assoluta inconsapevolezza del valore strategico di rai parlamento nel panorama generale del sistema informativo del Paese”. Così una nota dei componenti democratici nella commissione di vigilanza Rai.

 

06/03/2025 - 11:44

“Per quanto tempo ancora l’Europa assisterà passivamente al conflitto in atto in Congo con l’occupazione di interi territori da parte del gruppo paramilitare M23? Eppure i dati sono allarmanti. Si registrano già 7000 morti, gran parte dei quali seppelliti senza essere identificati. Intere comunità sottoposte al controllo, economico e sociale, delle truppe occupanti, sostenute dal vicino Ruanda, a fronte di feroci combattimenti. Una guerra che nasce dall’obiettivo di sfruttare le miniere congolesi ricche soprattutto di coltan , un minerale necessario per produrre i microchip degli smartphone e di altri dispositivi digitali. Risorse minerarie vendute al Ruanda per la successiva trasformazione. Le Nazioni Unite hanno paragonato il controllo dell’M23 sulla città a quello di un apparato statale e vi è il fondato rischio che possa scatenarsi, tra l’altro, come denuncia la Croce Rossa, con ‘conseguenze inimmaginabili’, una grave epidemia di Ebola e di altri agenti patogeni attualmente conservati in alcuni laboratori dove si stanno svolgendo i combattimenti”.

Così il deputato democratico e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
“A metà febbraio - aggiunge - è stata approvata una risoluzione del Parlamento europeo che esorta le istituzioni europee a sospendere il sostegno finanziario diretto al Rwanda, fino a quando il Paese non romperà i legami con i ribelli del gruppo M23 e non garantirà l'accesso umanitario alle aree della Repubblica democratica Congo da questo occupate.
Al momento non è stato dato seguito alla risoluzione. Per questo, insieme ai colleghi del Pd, Amendola, Ferrari, Scotto, Ghio, Manzi, Lai, Fornaro, Gianassi, Roggiani, Ricciardi, Simiani, abbiamo presentato una interrogazione al ministro degli Affari Esteri per chiedere che l’Italia chieda formalmente all’Ue di sospendere il sostegno finanziario al Rwanda e per sostenere la necessità che il nostro Paese adotti misure adeguate per garantire la collaborazione con la Repubblica democratica del Congo nel contesto di una strategia di investimento che consentano, al Congo e al suo popolo, di affrontare le sfide in atto e promuovere la pace, le infrastrutture, l'istruzione e l'autodeterminazione”.

 

05/03/2025 - 20:00

“Meloni ha rimosso le foto con Zelensky dai suoi social. Cosa sta accadendo a Palazzo Chigi?” Lo ha chiesto intervenendo in Aula alla Camera la vicepresidente della Commissione Esteri, Lia Quartapelle, esprimendo "solidarietà al presidente ucraino per il trattamento poco rispettoso ricevuto alla Casa Bianca".
"Resta il fatto" – ha concluso Quartapelle – "che gli account social della presidente del Consiglio sembrerebbero radicalmente modificati. La presidente del Consiglio è stata vittima di un attacco hacker? Musk ha preso il controllo dei suoi social? Questo è avvenuto il giorno in cui Trump ha tolto il sostegno dell’intelligence americana agli ucraini. Si tratta di un po’ di opportunismo oppure dobbiamo interpretare questo gesto come l’anticipo di una svolta di politica estera nei confronti di un Paese che finora l’Italia ha sempre riconosciuto come aggredito e quindi da difendere?" ha dichiarato la deputata democratica.

 

 

05/03/2025 - 16:07

“L'Europa ha bisogno di una vera e propria difesa comune. Come Partito Democratico lo sosteniamo da tempo e riteniamo che l’Unione europea debba rafforzare la propria autonomia strategica con investimenti congiunti in sicurezza e difesa europea.” Così il deputato Piero De Luca, capogruppo PD in commissione Politiche dell’Ue, durante un’intervista sui canali social dei deputati dem.

De Luca ha evidenziato le criticità del piano presentato dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, sottolineando che “le proposte attuali sono inadeguate a garantire un vero rafforzamento della difesa comune europea. Servono maggiori risorse e fondi europei destinati a investimenti strategici congiunti in industria, ricerca, infrastrutture e tecnologia. Solo così si potrà costruire una difesa europea efficace e non più rinviabile.”

Il deputato dem ha poi commentato le discussioni sulla possibile creazione di una forza comune europea di 20 mila soldati da dispiegare in Ucraina, una proposta che ha suscitato perplessità in diversi Paesi, compresa l'Italia. “Il problema – ha affermato De Luca – è che il nostro governo non ha una linea politica chiara a livello europeo e internazionale. La presidente del Consiglio continua a tacere di fronte alle provocazioni di Trump, che punta a indebolire l’Europa con dichiarazioni inaccettabili, mentre nel governo regna la confusione: Tajani si è espresso a favore del piano della Commissione, Salvini invece lo osteggia dopo aver applaudito alle dichiarazioni dell’ex presidente USA contro Zelensky. “In questo scenario – ha concluso De Luca – l'Italia rischia di perdere peso e credibilità sulla scena politica internazionale. È necessario che il nostro Paese torni a essere protagonista in Europa, sostenendo con forza un progetto di difesa comune che garantisca sicurezza, stabilità e benessere ai cittadini europei.”

 

 

05/03/2025 - 14:50

“La maggioranza e il governo stanno bloccando la Rai per le loro divisioni interne, trascinando il servizio pubblico in uno stallo irresponsabile e senza precedenti. Mentre il Paese ha bisogno di una Rai autonoma ed efficiente, si continua a parlare solo di nomine e spartizioni, senza affrontare il vero nodo: l’assetto complessivo del sistema radiotelevisivo pubblico.
Lo scontro nella maggioranza è ormai frontale: Lega e Forza Italia attaccano duramente l’amministratore delegato, arrivando addirittura a definirlo "Re Tentenna". Un teatrino inaccettabile che paralizza il servizio pubblico e danneggia la credibilità dell’azienda.
Per il Partito Democratico, basta con questo spettacolo imbarazzante. È urgente recepire il Media Freedom Act, che impone regole chiare per garantire indipendenza e qualità all’informazione pubblica. La Rai non può restare prigioniera di logiche di potere: il servizio pubblico deve essere al servizio dei cittadini, non della politica” cosi i componenti democratici della Commissioni di vigilanza Rai.

 

05/03/2025 - 12:49

"L’Europa ha speso in aiuti militari, umanitari e finanziari all’Ucraina più degli Stati Uniti. Eppure, non ha avuto nessuna influenza sulla guerra ed è stata esclusa nelle discussione di queste settimane da Trump, con il risultato di lasciare Zelensky e l’Ucraina è in balia dei ricatti del miliardario americano. Qualcuno ha la responsabilità di domandarsi perché l'Europa sia così ininfluente? Non sarà scrivendo in modo compulsivo sui social che aiuteremo l’Ucraina, ma con aiuti concreti e assumendo un ruolo di forza nello scenario internazionale. E non si acquisisce forza attraverso il riarmo degli Stati nazionali, ma dando la possibilità all’Europa di diventare un soggetto politico con un suo esercito e una sua forza militare. L’Europa è già sulla carta una potenza politica, economica, e militare. Chi ha a cuore la pace e la sicurezza degli ucraini e degli europei, deve operare per far diventare tutto questo realtà. Va bene investire in sicurezza, ma per un esercito e una difesa comune, non per riarmare i singoli Stati. Sarebbe demenziale. O qualcuno pensa che armare, per esempio,  l’Italia fino ai denti, sia una forma di deterrenza verso Putin? Siamo seri, per favore. Chi è contro la difesa comune, finisce per fare il gioco di Trump. Perché è esattamente quello che vuole il Presidente americano: un’Europa debole, divisa.  Siamo in tempi in cui c’è in ballo la sicurezza mondiale, i dati sensibili di cittadini, disuguaglianze atroci e rischio di nuove guerre. Per questo serve l’Europa, qui ed ora. A chi dice che è utopia, ricordo che sono gli stessi che ci hanno portato fino a qui. Solo che il realismo dal divano, mentre la gente muore sotto le bombe, non funziona più". Così Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria nazionale del Partito Democratico, in collegamento a l'Aria che tira su La7 sul piano di riarmo europeo.

04/03/2025 - 15:54

"La clamorosa sfiducia espressa dall’83% della redazione di RaiNews24 nei confronti del direttore Paolo Petrecca certifica il fallimento della sua gestione e rende ormai indifferibile un suo passo indietro". Lo dichiarano i componenti del Partito Democratico in Commissione di Vigilanza Rai, che chiedono un intervento immediato da parte dei vertici aziendali per la sua rimozione.

"Il titolo su Delmastro è solo l’ultimo episodio di una gestione che ha compromesso la credibilità del servizio pubblico, trasformando RaiNews24 in una testata sbilanciata e non all’altezza del suo ruolo", proseguono i parlamentari dem.

"La volontà espressa dalla redazione non può essere ignorata. I vertici della Rai devono assumersi la responsabilità di questa situazione e rimuovere Petrecca, il cui mandato è già scaduto. Ogni giorno in più con lui alla guida di RaiNews24 è un danno per il pluralismo dell’informazione e per la missione del servizio pubblico".

"La Rai prenda atto della realtà e intervenga subito, restituendo a RaiNews24 una direzione autorevole e indipendente. Il servizio pubblico non può essere il megafono del governo, ma deve tornare a rappresentare tutti i cittadini", concludono i parlamentari PD.

 

04/03/2025 - 15:11

Il Parlamento non è un passacarte di decreti governativi

“Non basta un incontro volante con qualche giornalista al margine delle trasferte internazionali, Meloni deve venire in Aula a riferire dei temi principali per l'Italia prima del vertice straordinario dei capi di Stato europei convocato giovedì prossimo”. Così la capogruppo Pd, Chiara Braga, intervenendo in Aula di Montecitorio.
“Anche ieri – ha dichiarato la presidente dem - abbiamo assistito all'utilizzo personale della Presidente Meloni del servizio pubblico televisivo, per parlare al Paese dei temi di attualità. In prima serata, dopo aver snocciolato idee confuse, Meloni ha provocato le opposizioni chiedendo in Tv cosa ne pensassero dell'invio di truppe a Kiev, senza mai aver comunicato quali siano le intenzioni del governo nelle sedi ufficiali e senza ammettere l'evidente spaccatura, a tal riguardo, all'interno del suo governo”.
“E' inammissibile che la premier si sottragga al confronto parlamentare come ha fatto e sta facendo in queste settimane” ha continuato Braga. “Il Parlamento non è il passacarte dei decreti del governo e questo concetto vorrei spiegarlo al sottosegretario Mantovano che ha dichiarato come 'sarà Palazzo Chigi a decidere gli emendamenti parlamentari prioritari, a definire i tempi e i rituali dell'Aula'. È inaccettabile che un rappresentante del governo parli in questo modo del lavoro che si svolge in Parlamento. Meloni riferisca sulla posizione dell'Italia nel dibattito di giovedì sulle scelte europee a garanzia della sicurezza dell'Ucraina”, ha concluso Braga.

 

04/03/2025 - 14:42

“Purtroppo, l’unico segno di vita recente manifestato dalla Presidente von der Leyen è l’appello a ‘riarmare’ l’Europa a prescindere da una politica estera comune. Le élite europee non offrono alcuna lettura autocritica sul perché siamo arrivati qui, sulla rinuncia dell’Ue a usare la leva diplomatica accanto al principio di deterrenza nei confronti di Putin, inseguendo l’illusione di alcuni settori dei democratici americani secondo cui si poteva persino vincere la guerra. Fino al paradosso di regalare la parola pace a Trump e ai suoi sodali criptofascisti. Un capolavoro di stupidità e improntitudine. Vorrei inoltre ricordare che un’economia di guerra è esattamente l’acqua nella quale la destra nuota meglio. Da sempre. Perché società che si militarizzano coincidono con società più autoritarie”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, intervistato da L’Unita’.

 

02/03/2025 - 21:59

“Le immagini di ieri dallo Studio ovale hanno sconvolto il mondo. Siamo in una situazione internazionale senza precedenti e il comunicato della premier Meloni, giunto ben ultimo dopo altri leader europei, non fa chiarezza sulla posizione dell’Italia. Meloni deve spiegare al paese se ha intenzione di abbandonare l’Ucraina al suo destino, se pensa di distinguersi dal resto dell’Europa e come intende rispondere all’arroganza degli Stati Uniti e di Trump. Non può continuare a nascondersi e a scansare laquestione di fondo: dove colloca l’Italia nel mondo in questo drammatico frangente. Basta video e comunicazioni tardive, venga in Parlamento già prima del vertice europeo straordinario del 6 marzo”.

Così in una nota Chiara Braga e Francesco Boccia, capigruppo PD alla Camera dei deputati e al Senato.

 

02/03/2025 - 21:57

“Ci troviamo di fronte al crollo degli ascolti Rai dovuto a un palinsesto non all’altezza delle sfide necessarie per il servizio pubblico. Si pone dinnanzi agli occhi di tutti il tema della visione di fondo che la Rai deve avere e che oggi non ha. La destra, invece di occuparsi di questo con forza, professionalità e determinazione, si concentra nella distribuzione di posti e prebende in nome del più bieco amichettismo”.

Così in una nota i parlamentari democratici della commissione di Vigilanza Rai.

 

02/03/2025 - 21:54

“Una scena paradossale si è consumata alla Casa Bianca. Trump aggredisce il presidente di uno Stato invaso dalla Russia di Putin. La ragione? Motivi economici che avvicinano Trump e Putin pronti a spartirsi il bottino di guerra a danno dell'Ucraina. Solo questo? No, c'è pure una idea diversa di democrazia, dove a capo c'è un padrone e non certo aneliti di libertà e giustizia sociale. Trump può contare su una Europa incerta, incapace di recitare un ruolo da protagonista e il suo obiettivo di annientarla sta prendendo campo. Poi c'è l'Italia con i silenzi imbarazzanti e le mezze parole della presidente Meloni che vorrebbe un vertice senza citare l'Europa, ma solo gli Stati Europei e con il tifo a petto scoperto di Salvini verso Trump. C'è molto da fare e da lavorare anche in un contesto di debolezza dei partiti socialisti e riformisti. Ma una cosa è certa. Devono tornare a parlare le piazze e le coscienze democratiche”.

Lo dichiara il deputato PD, Silvio Lai.

 

02/03/2025 - 21:53

“Alla Casa Bianca quello che avrebbe dovuto essere un vertice di pace si è trasformato in una vile aggressione verso un popolo che ha subito l'invasione delle truppe di Putin. Per non dispiacere al suo mentore, Giorgia Meloni, dopo la vigliacca aggressione di Trump e Vance a Zelensky, propone un vertice tra Stati Uniti, Stati Europei e alleati. Nessun richiamo all'Europa, nessuna presa di distanza, a differenza di quanto dichiarato dai leader degli altri Paesi occidentali, dalle modalità con le quali Trump, mosso da intendimenti egemonici e commerciali, vorrebbe imporre la pace addossando le responsabilità al Paese aggredito e non certo al Paese aggressore”.

Così il deputato democratico e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
“Addirittura - aggiunge - il vice premier Salvini si spinge oltre ed esulta per il comportamento di Trump. Per i democratici, i liberali e i progressisti europei è il momento dell'unità, perché non c'è solo da combattere per giungere all'obiettivo di una pace giusta, ma anche per rafforzare il valore universale della democrazia, basato su libertà, diritti e giustizia, che Trump e i suoi accoliti vorrebbero scardinare in ragione di una ottica devastante legata alla affermazione del sovranismo e degli interessi del grande capitale. È il momento - conclude - di tornare nelle piazze per far avanzare l'Europa unita, nel segno delle indicazioni di Altiero Spinelli e David Sassoli”.

 

28/02/2025 - 20:05

"Una tenaglia a favore di telecamere: Trump e Vance davanti a tutti i media assaltano Zelensky, rinfacciandogli gli aiuti e ribadendo più volte che è un irriconoscente e che deve ringraziare gli Stati Uniti. Una situazione paradossale, un capovolgimento della realtà, come se fosse Zelensky l’aggressore che non ha più carte da giocare e quindi deve accettare qualsiasi cosa gli venga proposta. Non è un negoziato: è un ricatto. Trump la pace l’ha già fatta con Putin. L’Ucraina, per lui, può solo capitolare. L'Europa reagisca. Unita.". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

28/02/2025 - 19:18

“Un'aggressione diplomatica vergognosa in diretta tv. Rispetto per un popolo aggredito e solidarietà a una nazione invasa sono merce rara per Trump. Alla Casa Bianca il mondo alla rovescia: i più forti che colpiscono solo i deboli. Nel silenzio degli alleati di Trump in Italia” così il capogruppo democratico nella commissione Esteri della camera, Enzo Amendola.

 

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