“Non permetteremo la svendita dell’Agi. È per il rispetto della democrazia e del pluralismo dell’informazione. È vergognoso che un’agenzia di stampa venga svenduta. Oggi siamo in piazza a fianco dell’Agi per la libertà di stampa”. Lo dichiara Stefano Graziano capogruppo Pd in commissione di Vigilanza sulla Rai a margine del Sit in dei giornalisti del
"Le destre vivono come paure e minacce tutto ciò che è diverso da loro: è un pericolo la religione musulmana, è un pericolo la comunità LGBTQIA+, è un pericolo il cibo non italiano. Ora, che siamo a ridosso delle elezioni, tornano ad alimentare il "rischio islamizzazione" e la guerra di regione, la paura delle persone musulmane. Ma dov'è il pericolo? Le persone di fede musulmana, in Italia, sono il 4,5 per cento della popolazione. Parliamo di 2,7 milioni di persone (su circa 60) di cui un milione e mezzo di cittadinanza non italiana. L'80 per cento degli italiani sono cristiani, in prevalenza cattolici, il 10 per cento atei o agnostici. Qual è il rischio? Non c'è alcun rischio se non per chi aizza paure sperando di recuperare qualche punto percentuale alle prossime elezioni.
Dimenticano, o fingono, che noi italiani siamo frutto della contaminazione di tante differenze: abbiamo avuto dominazioni arabe, normanne, longobarde, greche, c'è stato Napoleone, gli spagnoli. E' dalle differenze che traiamo vantaggio e ci arricchiamo, se siamo bravi a creare le condizioni per una convivenza civile e pacifica. Al contrario, relegare le comunità di fede musulmana in luoghi marginali delle città o della società significa creare discriminazioni e ghettizzazioni e proprio da questo può generare l'insicurezza". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
“Non possiamo permetterci stanchezze o tentennamenti nel sostegno all’Ucraina, ovvero nella difesa di un popolo aggredito. Ne va del rispetto della sovranità e autodeterminazione di questo popolo, ma anche dei princìpi fondamentali della Ue e della nostra Costituzione come la libertà, la democrazia e il rispetto dei diritti umani. Ci siamo impegnati in questo senso in Europa e per questo motivo critichiamo l’atteggiamento schizofrenico del Governo che si muove come un giano bifronte. Con un vice premier, Tajani, che ha una postura in linea con gli impegni assunti finora, e un altro, Salvini, che si ostina ad avere da anni un comportamento ambiguo verso Putin e il suo regime. Da ultimo ricordo le frasi di congratulazioni all’indomani del voto in Russia che non sono cancellabili di fronte a smentite “obbligate” e di pura forma. Questa è la ragione per cui abbiamo presentato una mozione di sfiducia: la posizione di Salvini indebolisce ed imbarazza infatti il Governo e, inevitabilmente, l’Italia a livello internazionale. È indispensabile che la linea del Governo in politica estera sia netta e priva di divisioni, altrimenti diventiamo inaffidabili ed irrilevanti, come purtroppo sta accadendo da mesi a questa parte”. Così Piero De Luca, capogruppo Dem in commissione Affari europei a Montecitorio, intervenendo a “Il Rosso e il Nero”, su Rai Radio1.
L'uccisione di 7 operatori umanitari non può essere archiviata come un tragico caso. La sicurezza e la necessità di fermare i terroristi non hanno nulla a che fare con la strage degli innocenti voluta da Netanyahu. Subito la liberazione degli ostaggi e il cessate il fuoco. Lo scrive sui social il deputato PD Stefano Vaccari, Segretario di Presidenza della Camera
Direttore Rainews venga a riferire in commissione
"Non si capisce come mai Paolo Petrecca stia ancora alla direzione di Rainews. O meglio capiamo che è lì perché è il più meloniano dei meloniani in Rai, che sono davvero molti, forse troppi, però non possiamo accettare che Petrecca utilizzi Rainews 24 come se fosse di proprietà della Meloni. Prima con il comizio a Catania, ora fa sparire magicamente le dichiarazioni di Gratteri dai tg sui test psicoattitudinali ai magistrati perché scomodi alla Meloni. Una ne pensa e 100 ne fa, ma non va bene e quindi chiediamo che venga a riferire in commissione". Lo dichiarano i parlamentari Pd della commissione di Vigilanza sulla Rai.
"Invece di occuparsi di scuola, trasporti e sanità, con liste d'attesa sempre più lunghe, il Governo accelera su premierato, autonomia e giustizia: le tre bandierine della campagna elettorale della maggioranza. Le riforme non c'entrano nulla: è solo uno scambio politico sulla pelle degli italiani". Lo ha detto Andrea Casu, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, ai microfoni di Rai Parlamento.
“La vendita dell’Agi - una delle principali agenzie di informazione primaria del Paese di proprietà dell'ENI, quindi di proprietà pubblica - ad Angelucci sarebbe di una gravità inaudita”. Così il deputato democratico, capogruppo nella commissione di vigilanza Rai, Stefano Graziano, nel corso del question time di oggi alla Camera. “Il ministro Giorgetti – ha aggiunto - avallerebbe la vendita a un parlamentare del suo stesso partito, che già di per sé è editore ed ha una grande concentrazione dal punto di vista editoriale, in netta violazione del Media Freedom Act deliberato qualche settimana fa dall’Unione europea”.
Su questione balneari profonda anomalia che il ministro del Turismo sia gestore del più importante lido italiano
"Condivido la preoccupazione di trovare il punto di equilibrio delle licenze nuove che vengono aperte; tuttavia è giunto il momento anche di fare un po' di programmazione: quadro delle licenze e delle macchine che ci sono, coloro che vanno in pensione, che fittano la licenza una volta in pensione e chi ancora è in servizio. E' giunto il momento che le amministrazioni territoriali, il governo e le cooperative dei taxi ed ncc si siedano intorno ad un tavolo e facciano una programmazione da qui ai prossimi dieci anni. Quante licenze servono? Come le andiamo a spalmare sugli anni? Però occorre anche fare un pò di chiarezza, cosa che non sembra faccia il ministro Salvini: se tu obblighi gli Ncc ogni corsa a dover rientrare in sede diventa molto complesso per loro. Il ministro dei Trasporti Salvini fa confusione fra chi ha le licenze che sono molto pochi e chi non le ha, oppure dobbiamo pensare che Salvini non abbia mai preso un Ncc in vita sua. In questo Paese siamo avviluppati su discussioni surreali". Lo ha detto Toni Ricciardi, vicepresidente del gruppo PD alla Camera dei Deputati, ospite di ReStart su Rai 3.
Sulla questione dei balneari Ricciardi ha detto: "Il Governo Draghi aveva avviato la mappatura della questione, ma ora il governo è in alto mare. Ci sono famiglie che hanno investito in imprese balneari e vanno tutelate. Dall'altro lato c'è un patrimonio a cui si fa fatica a metter mano, perché se vediamo chi è il gestore di uno dei lidi più importanti d'Italia, ossia il ministro del Turismo, ma chi e cosa deve disciplinare? Pippo, Pluto e Paperino! E' chiaro che c'è una enorme anomalia. Per i balneari vale lo stesso discorso del catasto: se un Paese non riesce a mappare a conoscere la proprietà fino all'ultimo centimetro che possiede è un problema".
Provenzano e Graziano, operazione dai contorni inquietanti, Giorgetti avalla vendita a deputato Lega
“Mercoledì il Governo dovrà chiarire in aula alla Camera i contorni della presunta vendita dell’Agi al Gruppo Angelucci”. Lo rendono noto i democratici Peppe Provenzano, che ha già depositato un’interrogazione a cui il Governo non ha risposto, e Stefano Graziano, capogruppo dem in Commissione di Vigilanza Rai. Al question-time dovrà rispondere il ministro Giorgetti che, fanno notare i democratici, “si trova in un eclatante conflitto d’interesse dal momento che dovrà avallare - o ha già avallato secondo alcune indiscrezioni stampa - la vendita di un'agenzia giornalistica indipendente di proprietà di ENI, società di cui è azionista il Mef, a un deputato del suo stesso gruppo parlamentare. Un’operazione inaccettabile nelle modalità e dai contorni inquietanti – sottolineano i dem – perché in aperta violazione del pluralismo della informazione e in contrasto con i principi recentemente riaffermati nell’Unione europea nell'ambito dell' “European media freedom act”, che punta proprio a proteggere la libertà e il pluralismo dei media. Il ministro Giorgetti dovrà dirci: se corrispondano al vero le notizie riportate con insistenza in questi giorni in merito alle trattative in corso per la vendita dell’agenzia AGI ad Angelucci; per quali ragioni non sia stata intrapresa una procedura ad evidenza pubblica; quali sono le garanzie sull’autonomia e l’indipendenza giornalistica e gli effetti sull’organizzazione futura dell’agenzia”.
La presidente del Consiglio Meloni cosa pensa di questo accordo?
"E' indispensabile che venga fatta subito chiarezza da parte del ministro Salvini e venga immediatamente strappato l’accordo di collaborazione che ha sottoscritto con il partito "la Russia unita" di Putin. Tralasciando tutte le discutibili dichiarazioni del ministro Salvini di elogio ai suoi modelli politici da Putin a Bolsonaro, da Netanyau a Trump, fino a Orban e quant'altro noi non chiediamo le dimissioni del ministro Salvini per le sue differenti idee politiche ma perché in questo momento è fondamentale che il vice premier Salvini leader di Partito rescinda un accordo che rappresenta un macigno per la credibilità dell’intero paese; il Governo Italiano non può ignorare le devastanti conseguenze della guerra che il regime di Putin sta portando avanti non solo contro il popolo ucraino ma anche contro i principi cardine democratici e liberali alla base della Costituzione e di tutte le istituzioni Europee. Matteo Salvini non può restare al Governo e al tempo stesso guidare un partito che non prende sideralmente le distanze dal Partito di Putin. Anche la presidente del Consiglio Meloni deve dire chiaramente cosa pensa di tale accordo.” Lo ha detto in Aula Andrea Casu della presidenza del gruppo Pd alla Camera, intervenendo in discussione generale sulla mozione di sfiducia delle opposizioni al ministro delle Infrastrutture e vicepremier Salvini.
“Siamo vicini ed esprimiamo la nostra più sentita preoccupazione per i giornalisti e le giornaliste di Radio Rai che oggi sono in sciopero contro l’idea dell’azienda di smembrare completamente la redazione, spostando lo Sport e Gr Parlamento alla tv. Ci auguriamo che questo non accada, l’azienda ci ripensi. Noi come componenti di Vigilanza sulla Rai useremo i nostri mezzi affinché ciò non accada. La radio deve restare tale con il suo linguaggio radiofonico diverso da quello della tv. Non possiamo snaturare le redazioni a seconda delle volontà del partito di maggioranza”. Lo dichiarano in una nota i parlamentari Pd della commissione di Vigilanza sulla Rai.
Mosca, Boldrini: "Vicinanza a vittime e popolo russo. No ad ulteriore escalation di violenza."
"Il numero delle vittime innocenti del terribile attentato a Mosca a distanza di due giorni continua ad aumentare. Le immagini che abbiamo visto sono angoscianti.
Condanno fermamente ogni atto terroristico compiuto contro civili inermi ed esprimo la mia vicinanza alle famiglie delle vittime, ai tantissimi feriti e al popolo russo che sta vivendo un momento di grande dolore e preoccupazione.
E mentre si stanno ancora chiarendo le responsabilità di quanto accaduto nel teatro moscovita, è necessario che nessuna strumentalizzazione venga compiuta e che i tragici fatti di venerdì scorso non diventino motivo per un'ulteriore escalation di guerra né in Ucraina né altrove". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
Dichiarazione di Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa della Camera
“La destra italiana di oggi non solo è divisa e litigiosa ma è anche la più grande mistificazione della storia.” Cosi Stefano Graziano, capogruppo Pd in Commissione Difesa della Camera, commenta ad Agorà la riunione dei sovranisti europei convocati a Roma da Salvini. “Il nostro vicepremier – attacca l’esponente del Pd- pensa solo a chiusure e a limitare i diritti dei cittadini europei e si appresta a una campagna elettorale da estremista alleandosi con la fascista Le Pen contro Von der Layen. A Meloni chiediamo: da che parte sta l’Italia? Cosa fa la nostra presidente del Consiglio davanti a questa alleanza che anziché rafforzare l’idea di una Europa più forte, magari lavorando per una difesa comune europea, per dare più diritti ai propri cittadini, favorendo una inevitabile transizione ecologica e digitale, ecco: che fa la premier Meloni? Di fronte a una possibile, pericolosissima, escalation del conflitto tra Russia e Ucraina , l’Italia e l’Europa non possono assolutamente marciare divise e permettersi di avere lacerazioni così profonde e gravide di conseguenze . Serve una scelta di campo netta tra chi alimenta la visione espansionista di Putin e chi vuole dare ai cittadini italiani ed europei un futuro di pace e di sviluppo”.
Democratici presentano interrogazione per la Cesano-Viterbo, e chiedono di conoscere altri casi in tutta Italia
“Il partito democratico ha presentato un’interrogazione parlamentare sulla chiusura estiva della linea ferroviaria Cesano - Viterbo che genererà enormi disservizi ai pendolari. L’interrogazione promossa dal deputato democratico Andrea Casu e sottoscritta dai dem Paolo Ciani, Michela Di Biase, Marianna Madia, Claudio Mancini, Roberto Morassut e Matteo Orfini chiede al ministro Salvini “quali iniziative intenda intraprendere per evitare la sospensione totale del servizio e per dare garanzie alle migliaia di viaggiatori che ogni giorno utilizzano il treno, prevedendo, invece, in costanza di servizio misure alternative che riducano al minimo i disagi della cittadinanza. I democratici chiedono inoltre se il Ministro possa comunicare quanti siano ad oggi i lavori previsti sulla rete ferroviaria nazionale per l’installazione della tecnologia ERTMS (European Rail Transport Management System) e se vi siano altri casi di mancata o carente comunicazione oltre che di non previsione dei necessari servizi sostitutivi.
Ecco il testo integrale dell’interrogazione parlamentare
Al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, per sapere premesso che
La linea ferroviaria FL3 Cesano-Viterbo è un collegamento di fondamentale importanza per la cittadinanza del comprensorio sabatino, assicurando il servizio di trasporto per i numerosissimi utenti si recano o giungono a Roma, ed è utilizzato da tutti coloro – in particolare anziani- devono recarsi negli Ospedali della zona nord/est;
da notizie di stampa e da iniziative pubbliche si apprende che RFI ha stabilito la totale sospensione del servizio dall’11 giugno al 10 settembre 2024 per lavori volti ad attivare la tecnologia ERTMS (European Rail Transport Management System);
la decisione ha causato sconcerto e preoccupazione nella cittadinanza, come testimoniato dall’iniziativa che si è svolta il 9 marzo scorso ad Anguillara, che ha visto la presenza di numerosi sindaci dei comuni del territorio, e dove è stata denunciata la mancanza del rispetto dei termini di preavviso da parte del gestore, oltre al silenzio dello stesso per quel che riguarda i doverosi servizi sostitutivi;
il Contratto di Servizio per il Trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale tra Regione Lazio e Trenitalia Spa (2018-2032) prevede, infatti, che ogni cambio dell’orario (e la chiusura del servizio per tre mesi va considerata tale) deve essere concordato con la Regione entro 270 giorni antecedenti l’entrata in vigore della modifica, cosa che non risulta esser avvenuta;
i tempi di preavviso sono, peraltro, funzionali e necessari per consentire ai cittadini di valutare o meno l’opportunità del rinnovo dell’abbonamento annuale al servizio che, in questo caso, risulterà ridotto di 3 mesi su 12 per tutti coloro che – per esempio – non potranno usufruire del servizio sostitutivo o fare uso di altro vettore con aggravio di ulteriori costi;
Trenitalia ha la responsabilità di prevedere servizi automobilistici sostitutivi di corse ferroviarie soppresse e di contenere al massimo le temporanee interruzioni o riduzioni dei servizi, anche ricorrendo a modalità sostitutive d’esercizio, informando tempestivamente e adeguatamente sia la clientela sia la Regione, indicando tempi e modalità delle citate sostituzioni e fornendo un “adeguato servizio sostitutivo”;
la Delibera ART 16/2018, prevede che il livello minimo di “adeguato servizio sostitutivo” debba fornire informazioni puntuali, esaustive ed aggiornate da garantire tempestivamente agli utenti a bordo dei treni sia presso gli impianti di stazione e fermata sino al compiuto ripristino della regolarità del servizio;
la suddetta Delibera ART 16/2018 (nonché il Contratto di Servizio che ne riprende l’impostazione) prevede precise misure di compensazione per quanto attiene al servizio sostitutivo su gomma (treno, bus, taxi);
non risulta che quanto sopra esposto sia stato realmente messo in atto, visto che gli utenti avrebbero saputo della prevista interruzione per vie non ufficiali, così come gli stessi Sindaci della zona hanno dichiarato pubblicamente;
inoltre, non sembra si siano valutate soluzioni alternative alla totale chiusura della linea per il periodo estivo, quali lavori solo nelle ore notturne, o “a scacchiera”, o comunque in modo da ridurre al minimo i disagi;
in linea generale non è chiaro quante siano nel nostro Paese le situazioni analoghe, con lavori decisi dal gestore senza alcuna comunicazione adeguata e senza la predisposizione di servizi sostitutivi;
quali iniziative di sua competenza intenda intraprendere il Ministro interrogato per evitare la sospensione totale del servizio e per dare garanzie alle migliaia di viaggiatori che ogni giorno utilizzano il treno, prevedendo, invece, in costanza di servizio misure alternative che riducano al minimo i disagi della cittadinanza;
se il Ministro interrogato possa comunicare quanti siano ad oggi i lavori previsti sulla rete ferroviaria nazionale per l’installazione della tecnologia sopra ricordata e se vi siano altri casi di mancata o carente comunicazione oltre che di non previsione dei necessari servizi sostitutivi.
Basta con misure parziali e propagandistiche
“Il governo ascolti le parole di Cgil e UIL che oggi a Firenze hanno annunciato lo sciopero sulle misure sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. Siamo davanti a un decreto che non risponde alla necessità di fare giustizia e di fermare la carneficina in un Paese dove muoiono tre lavoratori al giorno. Da ultimo oggi un operaio è caduto da un’impalcatura a Genova con un volo di tre metri. Servono misure efficaci, non patenti a crediti con mille scappatoie che lasciano lo spazio ai furbetti del condono. Serve un grande piano per la prevenzione che va concordato con le parti sociali. I sindacati vanno coinvolti, non consultati con il cronometro in mano. Basta con misure parziali e propagandistiche”.
Così Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera.