17/11/2024 - 13:40

"Il Documento finale della Riunione dell’Unione Interparlamentare (UIP) alla COP29 è chiaro: gli obiettivi dell'Onu e dell’Accordo di Parigi sulla riduzione dei gas nocivi sono a rischio e, senza una inversione di tendenza sulla transizione ecologica, la sopravvivenza in molti territori oggi abitabili sarà irrimediabilmente compromessa." È quanto dichiara da Baku il capogruppo PD in Commissione Ambiente Marco Simiani. "Le emissioni di CO2 - continua il deputato dem - sono in aumento rispetto al 2023 e quest’anno raggiungeranno i 41,6 miliardi di tonnellate. I Parlamenti di tutto il mondo sono chiamati ad adottare questo Documento finale per salvare il pianeta. Oggi i paesi governati dalle destre, Italia compresa, continuano a investire su fonti inquinanti come i combustibili fossili o ritardare la transizione ecologica con la riproposizione del nucleare, soluzione superata dai tempi, condannando di fatto le prossime generazioni. Capi di Stato come tra poco Trump ed attualmente Javier Milei (l’Argentina ha ritirato la delegazione da Baku), stanno sottovalutando una situazione che nei prossimi anni, senza interventi risolutivi, è destinata a peggiorare con un aumento esponenziale delle catastrofi naturali".
"Il rapporto del Global Carbon Project prevede un nuovo aumento delle emissioni di CO2. Entro la fine di quest’anno si attende un aumento delle emissioni di diossido di carbonio (CO2) dello 0,8% rispetto al 2023, arrivando a 37,4 miliardi di tonnellate. Infatti, il 32% dell’aumento delle emissioni globali di CO2 sarà dovuto alla Cina (+0,2% su base annua), il 13% agli Stati Uniti (-0,6%), l’8% all’India (+4,6%), il 7% all’Unione europea (-3,8%), e il 38% al resto del mondo (+1,1%)", conclude Simiani.

11/11/2024 - 15:55

Casu: gravi disservizi, ai rimborsi per ritardi si sommano adesso quelli per gli anticipi

"Se oltre ai rimborsi per i ritardi, dovremo anche pagare quelli per le partenze in anticipo che lasciano a piedi centinaia di persone, dove andranno a finire i conti delle ferrovie?". Così il democratico Andrea Casu, vicepresidente della commissione trasporti della camera commenta le numerose lamentele dei tanti passeggeri che ieri non hanno potuto viaggiare sul treno freccia argento Roma-Genova perché partito con cinquanta minuti d’anticipo senza dare alcuna comunicazione. “Come Partito Democratico, presenteremo un’interrogazione parlamentare per chiedere conto direttamente al ministro dei Trasporti Matteo Salvini di questa nuovo grave disservizio” sottolinea Casu.

"Se Salvini oltre a occuparsi di festeggiare la Vittoria di Trump e fare post sui social contro la presunta minaccia delle “zecche comuniste” pensasse anche a fare il Ministro dei Trasporti magari queste cose non succederebbero” sottolinea Casu. “Fare il Ministro dei Trasporti significa prendersi carico dei problemi reali dei cittadini, garantendo puntualità, efficienza e un servizio degno del Paese," conclude Casu.

 

11/11/2024 - 12:09

"I cambiamenti climatici stanno causando stragi in tutto il mondo, il 2024 sarà l'anno più caldo di sempre: la Cop 29 che si apre oggi a Baku rappresenta in questo scenario devastante una delle ultime opportunità per salvare il pianeta": è quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente della Camera Marco Simiani, in partenza per l'Azerbaigian in rappresentanza delle istituzioni italiane.

"Le notizie che arrivano dagli Usa che parlano di Trump pronto ad uscire dall'accordo Onu di Parigi sulla riduzione di gas nocivi sono sconvolgenti. La destra al potere, in tutto il mondo, nega o sottovaluta i cambiamenti climatici, sfruttando le insicurezze, le paure dei cittadini e contrapponendo la tradizione ecologica al benessere economico. Il 2030 sarà l'anno di non ritorno ed i nazionalismi rischiano di negare la Terra alle nuove generazioni": conclude Marco Simiani.

07/11/2024 - 15:35

“Con la vittoria di Donald Trump, si pone un problema di rifondazione dell'Internazionale Socialista”. Così il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, nel corso di un’intervista a Radio Radicale. “L’Internazionale Socialista o esiste e si raccoglie intorno ad alcune linee fondamentali strategiche, un'analisi del mondo condivisa, un raccordo più ampio, oppure se non esiste è meglio che si sciolga. Sul tavolo c’è un tema di rifondazione del movimento democratico e socialista internazionale. E si deve fare sulle grandi opzioni di giustizia sociale, di transizione ecologica, di rapporto tra le grandi aree del mondo”, aggiunge.

“È un grandissimo tema - conclude - che forse dovrebbe essere al centro anche del nostro dibattito. Vedremo se questo dibattito si allargherà all'Internazionale Socialista oppure se resterà dentro i confini degli Stati, dove mi sembra tutti stiano cercando di affrontare il problema ‘molecolarmente’, ma credo che così sarebbe un disastro. C'è invece la necessità di un grande raccordo di un pensiero condiviso sulle grandi linee. E l'unica sede che vedo è quella dell'Internazionale Socialista, però ha bisogno di una rifondazione, sia strutturale e organizzativa che di pensiero”.

06/11/2024 - 18:04

"Le elettrici e gli elettori statunitensi hanno scelto Trump in maniera netta, nonostante abbia istigato alla rivolta contro le istituzioni democratiche del suo Paese e nonostante il forte impegno di Kamala Harris, subentrata nella corsa presidenziale solo a pochi mesi dal voto, mentre l'avversario preparava la sua corsa da anni.
Hanno vinto Trump e la sua narrazione feroce contro migranti, donne, persone LGBTQIA+ perché, probabilmente, dall'altra parte non ci sono state proposte, oltre che narrazione, altrettanto convincenti ma di segno diametralmente opposto. Trump ha parlato alla pancia delle persone, alle loro paure, ponendosi come l'uomo forte in grado di risolvere ogni  problema come per magia.
Negli Usa, come già accaduto in diversi Paesi europei, l'ultradestra raccoglie strumentalmente il consenso dei ceti popolari e del mondo del lavoro, mentre i progressisti non appaiono più come un punto di riferimento per la tutela dei diritti sociali. Battaglie come il salario minimo, la sanità davvero accessibile per tutte e tutti, la scuola pubblica diventano quindi cruciali e ineludibili ovunque.
Ma Trump ha vinto anche per le sue posizioni sulle guerre in Ucraina e in Medio Oriente, alimentando l'illusione che lui porterà la pace. In realtà, i suoi stretti rapporti con Putin e con Netanyahu ci dicono chiaramente l’esatto contrario.
Questo risultato ci preoccupa. Ci preoccupa anche sul piano economico. Trump ha indicato l'Europa come un nemico e la sua politica sui dazi rischia di essere una catastrofe per l'economia europea che non è abbastanza coesa e forte per contrastarlo. Bisogna lavorare perché, di fronte a questo nuovo scenario, l'Ue trovi gli strumenti per rafforzarsi".  Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

06/11/2024 - 17:58

“La vittoria netta di Trump, che ha ottenuto per la prima volta dopo molti anni anche la maggioranza del voto popolare, ci deve interrogare. Le persone che avvertono paura e incertezza, bisogno di protezione o sicurezza si rifugiano a destra, ascoltando le sirene propagandistiche di chi soffia sul fuoco delle tensioni. Purtroppo, questo successo non rappresenta una buona notizia per l'Italia e per l'Europa: i dazi annunciati impatteranno sul made in Italy, i passi indietro annunciati sugli impegni ambientali mettono a rischio il contrasto al cambiamento climatico, l'annunciato rallentamento negli investimenti Nato rischia di lasciarci più soli a difendere la pace e la sicurezza. In questo contesto, sarà vitale rafforzare del processo di integrazione europea. È tempo che l'Europa batta un colpo, con un salto di qualità nella propria azione politica. Dobbiamo raccogliere la sfida, già emersa con la pandemia e il conflitto in Ucraina, di rafforzare le politiche comuni e rilanciare il processo di integrazione in settori strategici, per una maggiore solidarietà e competitività interna, ma anche per consolidare la forza, l'autorevolezza e l'autonomia strategica dell'UE a livello internazionale". Così Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione politiche europee a Montecitorio.

06/11/2024 - 14:44

Da oggi sinistra europea sarà più sola, dobbiamo offrire una proposta alternativa

“LA SBERLA. Gli elettori di Trump hanno dato una sberla a un governo e a una leadership che sentivano lontano e che li ha delusi. Le dimensioni e lo spessore della sua vittoria sono di per sé significativi. Dunque non commettiamo l’errore di cercare giustificazioni in fattori esterni alla dinamica del dialogo che Trump e i suoi hanno saputo mantenere e rafforzare con strati estesi e differenziati di popolazione.
Certo da parte democratica sono stati inanellati quasi scientificamente gli errori che conducono alla sconfitta, fino al cambio del candidato nella volata finale. Ma non è proprio il caso di voler insegnare a Joe Biden, Kamala Harris, Obama, Clinton e altri come si fa a vincere. Nelle condizioni date Harris ha fatto il possibile.

C’è un malessere profondo e crescente di classi sociali, in Usa, in Europa, in Italia, che percepiscono il rischio di impoverire, che non credono alle istituzioni e si sentono mettere ai margini delle decisioni, che vedono nei flussi migratori un pericolo epocale, nel globalismo una sciagura. I democratici non sono stati capaci di cogliere, intercettare e dare risposte a queste paure, interpretare questo rancore e incanalarlo. I repubblicani sì, e hanno vinto.

Tutto questo parla anche noi, e a noi sta imparare la lezione o ignorarla, continuare a coltivare l’orto sicuro delle nostre certezze valoriali o fare i conti con le asprezze, le incertezze e i bisogni di persone in carne e ossa che misurano i soldi, cui dell’Europa, della Russia o della Cina importa poco o nulla.

Negli Stati Uniti sono accadute cose che non dovrebbero coglierci stupiti, perché non sono molto diverse da quanto abbiamo visto nelle recenti elezioni dei Länder tedeschi o in Austria, per tacere di Francia e Italia. L’involuzione delle democrazie liberali in regimi leaderistici è un fenomeno in atto anche in Europa, con dietro l’angolo il pericolo della deriva autoritaria o oligarchica. Forse più di Trump dovrebbe colpire la forza con cui si è imposto sulla scena Elon Musk, già pronto a raccogliere il testimone dell’anziano Donald.

Da oggi l’Europa sarà più sola, e la sinistra europea ancora di più. E quello che farà l’Europa conterà più di quello che temiamo possa fare Trump: ci hanno dato le chiavi di casa e ci hanno detto arrangiatevi. Oggi possiamo decidere di diventare rapidamente adulti, affrontare i temi scomodi che muovono le masse, offrire una proposta alternativa e convincente. Oppure possiamo rassegnarci pensosamente ad accompagnare un declino delle democrazie occidentali il cui sentiero sembra già tracciato”. Lo scrive su Facebook Debora Serracchiani, deputata e responsabile Sicurezza del Pd.

04/11/2024 - 12:06

Election day Usa: sosteniamo Harris, deriva Trump pericolosa

“Ringrazio le donne e gli uomini delle forze armate che tutti i giorni fanno uno straordinario lavoro a servizio del Paese di difesa e tutela della sicurezza e della pace. Per quanto riguarda le spese militari noi abbiamo detto con chiarezza che il nostro progetto è quello di lavorare ad una difesa unica europea perché questo consente di ridurre la spesa ed efficientare gli eserciti dei 27 paesi europei, ma soprattutto di dare una linea di difesa comune che a nostro avviso è fondamentale. Questo ci permette di avere una forza maggiore dal punto di vista geopolitico e ridurre le spese, considerando che l’attuale finanziaria del governo Meloni non va ad aiutare i più deboli ma aiuta i più ricchi e più potenti”. Lo ha detto Stefano Graziano capogruppo pd in commissione difesa di Montecitorio ospite di sky Tg24.

Sulle elezioni americane Graziano ha aggiunto: “E’ evidente che si confrontano due idee diverse, quella di odio di Trump e quella di speranza della Harris. Noi sosteniamo la Harris senza dubbio. Il livello di discussione ma soprattutto quello che Trump sta dicendo nelle ultime settimane, attaccando frontalmente i giornalisti e i media, disegna una guida nel caso in cui dovesse vincere Trump molto pericolosa degli Usa, essendo comunque gli Stati Uniti il faro della democrazia nel mondo. Il livello di tensione provocato dalle parole e dalla campagna elettorale di Trump è diventato altissimo e si vede anche dal livello altissimo delle misure di sicurezza messe in campo a Capital Hill viste le possibili contestazioni che Trump potrebbe fare in caso di sconfitta.
Io penso che invece ci debba sempre essere una forte azione multilaterale e diplomatica per fermare i conflitti e dobbiamo lavorare uniti per la pace. Su questo e in questo senso dobbiamo dare un messaggio di ricordo forte di chi ha sacrificato la propria vita per le forze armate. Con il patto atlantico e la Nato dobbiamo fare un grosso lavoro per la pace. Le missioni internazionali di pace servono a rasserenare quelle regioni che hanno conflitti sul campo”.

22/08/2024 - 19:37

"La candidatura di Kamala Harris riaccende l’entusiasmo e la speranza di cittadine e cittadini statunitensi che vogliono una leadership seria e attenta ai bisogni delle persone, in particolare dei giovani e delle donne. Kamala Harris è una figura istituzionale ma sicuramente non imbalsamata, è una donna ironica e capace di trasmettere gioia. Davanti a lei Donald Trump si mostra come un uomo aggressivo e rancoroso, sul viale del tramonto.
La sua candidatura fa bene agli Usa e restituisce protagonismo alle tante donne americane che si sono sentite offese dal sessismo di Trump. Forse questa volta il soffitto di cristallo si può veramente rompere". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

18/07/2024 - 19:29

“Meloni punta su Trump, su un’Europa minima nelle scelte e nelle politiche, avversa al Green deal. Il suo tentativo di portare i sovranisti al governo della UE è fallito. Info per i notisti nostrani: al bivio tra la Merkel e Orban, rimarrà “coerente” con la sua vera identità” così su X il capogruppo democratico nella commissione esteri della camera, Enzo Amendola.

15/07/2024 - 14:33

“Il Pd ha sempre espresso in ogni sede una posizione chiara e netta contro ogni forma di antisemitismo e razzismo. La stessa Presidente Boldrini ha immediatamente scritto un messaggio a Liliana Segre chiarendo che non era a conoscenza delle posizioni di Nicola Quatrano e scusandosi con la senatrice a vita”. Lo dichiara il deputato dem Andrea Casu in Aula di Montecitorio intervenendo sulle accuse a Laura Boldrini di aver invitato l'avvocato Quatrano – autore di parole antisemitiche contro la Segre - alla conferenza stampa di domani sulla Palestina.

“Ci piacerebbe che Fdi – continua Casu - usasse lo stesso vigore con cui condanna oggi l'antisemitismo anche nei confronti della Gioventù meloniana che molte volte ha mostrato una spregevole intolleranza contro gli ebrei come dimostrato dall’inchiesta di Fanpage. Forse Donzelli non conosce i membri e i rappresentanti del suo partito che hanno scritto pagine così vergognose? La condanna deve essere unanime, la condanna all'antisemitismo deve essere sempre, a prescindere dalla tessera di partito. Dopo l’attentato a Trump dobbiamo essere uniti anche in Italia come in America nella condanna di ogni forma di violenza politica e linguaggio d’odio”.

14/07/2024 - 18:14

“Vorrei esprimere i miei più sentiti auguri di pronta guarigione a Donald Trump. Ogni forma di violenza è da condannare. Auspichiamo che la campagna elettorale negli Usa prosegua senza ulteriore violenza. Si al dialogo, no alla violenza!”. Lo scrive su X il capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio, Stefano Graziano.

14/07/2024 - 13:37

Ferma condanna per l’attentato subito negli USA da Donald Trump.
La violenza, anche nel più aspro scontro politico, va contrastata. Sempre.
La democrazia non trova mai ragione nell’uso della forza e nella sopraffazione delle ragioni dell’altro. Mai.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo PD alla Camera dei deputati

01/07/2024 - 11:54

In Francia si gioca il futuro dell’Europa e delle democrazie liberali come le abbiamo conosciute. Libertà di stampa, stato di diritto, magistratura indipendente. Un argine in Francia è un argine in Europa, ieri contro Putin domani contro Trump, la destra va fermata.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

25/03/2024 - 16:43

La presidente del Consiglio Meloni cosa pensa di questo accordo?

"E' indispensabile che venga fatta subito chiarezza da parte del ministro Salvini e venga immediatamente strappato l’accordo di collaborazione che ha sottoscritto con il partito "la Russia unita" di Putin. Tralasciando tutte le discutibili dichiarazioni del ministro Salvini di elogio ai suoi modelli politici da Putin a Bolsonaro, da Netanyau a Trump, fino a Orban e quant'altro noi non chiediamo le dimissioni del ministro Salvini per le sue differenti idee politiche ma perché in questo momento è fondamentale che il vice premier Salvini leader di Partito rescinda un accordo che rappresenta un macigno per la credibilità dell’intero paese; il Governo Italiano non può ignorare le devastanti conseguenze della guerra che il regime di Putin sta portando avanti non solo contro il popolo ucraino ma anche contro i principi cardine democratici e liberali alla base della Costituzione e di tutte le istituzioni Europee. Matteo Salvini non può restare al Governo e al tempo stesso guidare un partito che non prende sideralmente le distanze dal Partito di Putin. Anche la presidente del Consiglio Meloni deve dire chiaramente cosa pensa di tale accordo.” Lo ha detto in Aula Andrea Casu della presidenza del gruppo Pd alla Camera, intervenendo in discussione generale sulla mozione di sfiducia delle opposizioni al ministro delle Infrastrutture e vicepremier Salvini.

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