16/09/2025 - 13:12

“Gaza brucia. Persino dalle Nazioni Unite parlano di genocidio. L’invasione di Netanyahu è un crimine dalle conseguenze enormi. Va punito e va fermato, anche perché porta la guerra nel Mediterraneo. Servono atti urgenti, sanzioni durissime. Giorgia Meloni smetta di opporsi in Europa e di accodarsi a Trump. L’Italia non può essere complice” così il responsabile nazionale Esteri del Pd, Peppe Provenzano parlando ai Tg.

13/09/2025 - 13:36

"Ma quando Giorgia Meloni dice che in politica estera ha rimesso l’Italia al posto che le spetta, a cosa si riferisce esattamente? Ai ripetuti silenzi, su ogni scenario di crisi, in attesa di capire gli umori di Trump? All’inerzia e all’ignavia sul Medio Oriente, dove non ha fatto nulla, nulla, per fermare il suo amico Netanyahu, il macellaio di Gaza? Altri paesi stanno prendendo il nostro posto nel dialogo con il mondo arabo. Meloni, forse per non sentire gli strali di Vannacci, non ha avuto nemmeno il coraggio in Parlamento di difendere la scelta grave e sbagliata di impegnarsi alla NATO per spendere il 5% in spese militari. Ma forse rivendica il 15 a zero sui dazi Usa? Quando voleva fare la pontiera con Trump e invece ha contribuito alla resa dell’Europa, tanto il prezzo della sua amicizia politica lo pagheranno le imprese e i lavoratori. La Premier confonde il protagonismo diplomatico dell’Italia con il suo personale. La diplomazia non sono le cene di gala, è strategia, autonomia, coraggio di compiere scelte nei momenti più difficili. L’Italia ne è stata maestra per un lungo periodo. Giorgia Meloni, schiacciata su Trump, ha dilapidato una lunga tradizione che aveva fatto del nostro paese un protagonista assoluto nella costruzione di pace nel Mediterraneo". Così in una nota Peppe Provenzano, deputato, responsabile Esteri del Partito democratico.

10/09/2025 - 18:57

“Il dibattito parlamentare di oggi ci ha dimostrato che abbiamo una maggioranza divisa e un governo in confusione che porterà l’Italia allo sbando. Nel vertice del 24-25 giugno scorso la premier Meloni ha firmato un assegno per una spesa in armi per la Nato al 5% che a Napoli viene chiamato cabriolet, cioè caricato sulle nuove generazioni. Ma non ha avuto neanche il coraggio di venire in Parlamento a dirlo agli italiani. Questo perché i partiti che sostengono il governo vanno ognuno per strada propria ed hanno abbandonato la caratteristica dell’Italia di saper sviluppare e puntare sulla forza della diplomazia. Mentre Trump ci caricava di dazi, di obblighi di acquistare armi Usa e di spese militari al 5%, il governo italiano stava in silenzio. Noi diciamo Sì alla sicurezza ma all’interno di un quadro di difesa europea, No alle spese militari al 5% perché obiettivo irrealizzabile e No alla proliferazione delle armi. Dobbiamo invertire rotta e da questa Aula vogliamo far giungere il nostro abbraccio alle donne e agli uomini della Flotilla ringraziandoli per la loro straordinaria iniziativa umanitaria per Gaza”.

Così il capogruppo Dem in commissione Difesa alla Camera, Stefano Graziano, intervenendo in Aula per annunciare il voto favorevole del Gruppo alla mozione presentata dal Pd.

 

05/09/2025 - 19:50

"Il raduno nazionale di CasaPound a Grosseto è un affronto a questo territorio e alla sua storia che è una storia fatta di persecuzioni fasciste, di violenze contro i partigiani ma anche di resistenza.
Nella Repubblica nata sui valori dell'antifascismo, realtà come CasaPound e tutta la galassia neofascista non dovrebbero esistere perché anticostituzionali per definizione. Per questo chiediamo lo sgombero della sede di CasaPound occupata a Roma che qualcuno ha tentato di paragonare al Leoncavallo. Nessun paragone è possibile tra chi porta cultura, arte, politica dal basso come il centro sociale milanese, con i nostalgici del peggior regime che l'Italia abbia mai sperimentato.
E per questo oggi essere a Grosseto con l'Assemblea antifascista e l'Anpi è fondamentale: non possiamo e non vogliamo girarci dall'altra parte nel momento in cui l'internazionale nera guidata da Donald Trump e tanto amata da Salvini e Meloni tenta di imporre la sua agenda fatta di autoritarismi, di attacchi ai diritti, di tentativi di riscrivere la storia e di gravissime limitazioni delle libertà". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. 

29/08/2025 - 15:22

“E’ un dato di fatto che l'economia si è fermata e che crescono le diseguaglianze. Nel contesto in cui abbiamo ancora indicatori positivi grazie alle risorse del Pnrr, che non dobbiamo mai dimenticare sono conquistate dai governi di centrosinistra, l'aumento del lavoro povero e precario è un'aggravante nei confronti del Governo Meloni. Fa venire la pelle d'oca sentire esponenti della maggioranza citare i dati dell'occupazione femminile, se una donna su tre lavora part-time, se la metà guadagna meno di ottomila euro lordi l'anno significa che c'è un problema devastante nel mondo del lavoro che riguarda prima di tutto la condizione di donne e giovani che deve essere affrontato subito”. Cosi' il deputato Pd Andrea Casu a Coffee Break su La 7, commentando i dati Istat sull'economia. “Di fronte alla fuga dei neo laureati che scappano all'estero – continua il parlamentare dem - come possiamo consolarci con la crescita dell’occupazione degli over50? Questo Governo sta bruciando intere generazioni e per invertire la rotta è necessaria una svolta radicale a partire dal salario minimo”. “Anche se Giorgia Meloni preferisce tenere la testa sotto la sabbia e fingere di non vedere la realtà è che la vita degli italiani è nettamente peggiorata negli ultimi tre anni sotto la sua guida come dimostrano i sei milioni di italiani che nel 2024 hanno rinunciato alle cure, le difficoltà crescenti che stanno affrontando le persone che vivono nelle aree interne, sempre più colpite dalla crisi dei trasporti, e le imprese che stanno pagando il prezzo dei dazi di Trump”, conclude Casu.

 

29/08/2025 - 13:05

“La riunione di maggioranza su ieri sull’Ucraina traccia un bilancio sconfortante. È stato fatto un passo indietro sulla solidarietà europea dei volenterosi verso l’Ucraina, decidendo che l’Italia non parteciperà a nessuna forza multinazionale e aiuterà l’Ucraina al di fuori dei confini ucraini. Il ministro Tajani in conferenza stampa ha dichiarato che l’Italia sostiene l’iniziativa di pace di Trump, archiviando così la tradizionale posizione europeista di Forza Italia. Ciliegina sulla torta, la nomina come ambasciatore a Mosca del consigliere diplomatico di Salvini ai tempi del Metropol, che da un segnale inequivocabile ai russi e a tutto il mondo sul fatto che Meloni sia pronta a riprendere i rapporti con Putin, e in che modo. È angosciante che in un momento delicato come questo, che richiederebbe senso dello Stato e spinta europeista, per la destra le convenienze di natura interna prevalgano sulla necessità di agire di concerto con gli alleati europei” così la vicepresidente della commissioni Esteri della Camera, la democratica Lia Quartapelle.

27/08/2025 - 18:27

"Meloni sostiene che mentre lei salva i bambini, l’opposizione si limita a scrivere le mozioni sulla tragedia di Gaza. Intanto si tratta di una pesante sgrammaticatura istituzionale.  Al Governo c’è lei e l’opposizione fa il suo mestiere avanzando proposte a cui non si è mai degnata di dare una risposta. La verità è un’altra: all’Italia serve un Presidente del Consiglio che sia conseguente rispetto alle parole che pronuncia. Perché continua a negare l’embargo delle armi a Israele? Come per esempio ha fatto Berlino? I bambini si salvano se finisce la guerra, se i soldati non sparano più sui civili, se c’è un riconoscimento del diritto dei palestinesi ad avere uno stato, se si fanno sanzioni effettive per fermare i signori della guerra, se si sospendono i trattati di cooperazione e i memorandum militari. L’Italia pesa se ha un ruolo politico, non se si limita a fare il compitino per non disobbedire agli USA di Donald Trump". Lo dichiara in una nota il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in Commissione Lavoro alla Camera.

27/08/2025 - 16:57

“Le parole pronunciate oggi dalla presidente Meloni al Meeting di Rimini sono il segno di un’ambiguità politica evidente che rischia di indebolire ancora di più la posizione dell’Italia in Europa.” Così Piero De Luca, deputato del Pd e capogruppo in commissione Politiche europee, commenta le dichiarazioni della premier sulla presunta irrilevanza geopolitica dell’Unione europea.

“Il discorso pronunciato è paradossale e contraddittorio rispetto alle azioni messe in campo negli anni passati all'opposizione ed oggi al governo del Paese, volte ad ostacolare ogni reale passo in avanti verso una maggiore integrazione europea con ulteriori cessioni di sovranità da parte degli Stati membri. Meloni cita Draghi, ma ne strumentalizza il messaggio: Draghi invoca un’Europa più unita, più forte, più autonoma. Meloni ha sempre sostenuto l’opposto e ha sempre lavorato per un’Europa in tono minore, debole, frammentata. L’Europa ha consentito di avere circa 80 anni di pace, di costruire benessere e sviluppo, di affrontare la pandemia, di difendere valori essenziali di democrazia, diritti fondamentali e libertà. Va rafforzata sempre di più l'integrazione per affrontare da protagonista le sfide geopolitiche, economiche e sociali del nostro tempo. Ma è l'opposto di ciò che vuole la Premier e tutta la destra sovranista antieuropeista.

“Se Meloni è davvero convinta che l’Europa debba riscoprire e rilanciare il proprio ruolo nel mondo, cominci col sostenere le proposte di riforma presentate da Mario Draghi e quelle elaborate da noi democratici, a partire da maggiori investimenti comuni nei settori strategici sul modello del Next Generation EU. Perché non si può citare Draghi al mattino e poi inseguire posizioni sovraniste e Trump la sera.”

 

21/08/2025 - 18:58

“La Dichiarazione Congiunta tra Commissione Europea e governo americano conferma la resa del governo Meloni alle imposizioni Usa sui prodotti agroalimentari italiani. È certamente positiva la tariffa omnicomprensiva al 15 per cento applicata a molti prodotti, ma il Made in Italy del settore primario ne è escluso: nessuna esenzione o riduzione è infatti prevista per i prodotti agricoli, dalla pesca ai vitivinicoli, che sostengono gran parte dell’export verso gli Stati Uniti e che sono espressione di migliaia di imprese e di posti di lavoro’. Così la deputata Antonella Forattini, capogruppo PD in commissione Agricoltura.

“Mentre la Germania - prosegue l’esponente dem - è riuscita a difendere le proprie posizioni nel mercato dell’automotive, l’Italia ha svenduto il Made in Italy agroalimentare per l’incapacità del governo di rappresentare gli interessi del Paese e per la totale sottomissione di Meloni e dei suoi ministri alla partita verso l’“amico” Trump, che, di contro, pretende azzeramenti e sostanziali riduzioni dei dazi sui prodotti americani. L’entusiasmo di Fitto che parla di ‘accordo che rafforza i rapporti economici tra le due sponde dell’Atlantico’, è perciò completamente fuori luogo e suona offensivo nei confronti dei produttori agricoli italiani. Il danno per filiere fondamentali come formaggi, vino, pasta e conserve sarà infatti catastrofico, con perdite nell’ordine di miliardi di euro”.

“Perché - conclude Forattini - il governo Meloni non era presente quando si decideva il futuro del vino, dell’olio, del comparto caseario italiano? Ancora una volta, l’Italia si ritrova spinta ai margini delle trattative internazionali. Il Partito Democratico continuerà a battersi, sia in sede europea sia nazionale, per ottenere riduzioni reali dei dazi, tutele per le filiere DOP e IGP, e un piano straordinario di promozione del Made in Italy agroalimentare, prima che sia troppo tardi”.

 

21/08/2025 - 16:09

“La Dichiarazione Congiunta siglata fra la Commissione Europea e il governo americano conferma tutte le forti criticità e preoccupazioni che abbiamo rilevato nelle scorse settimane. Al netto di un progresso legato alla possibilità di restare entro il 15% per il settore automobilistico e per alcuni beni, tra cui sughero, aeromobili, farmaci generici e precursori chimici, restano intatti i termini di quella che è stata una vera e propria resa UE rispetto alla guerra commerciale avviata da Trump. Dazi generalizzati al 15% cui si aggiungono impegni ad acquistare prodotti energetici USA per un valore di 750 miliardi di dollari, ad acquistare chip per l'intelligenza artificiale statunitensi per un valore di almeno 40 miliardi di dollari e 600 miliardi di dollari di nuovi investimenti dell'Ue in settori strategici statunitensi fino al 2028. La debolezza negoziale causata da posizioni ambigue e arrendevoli dei governi sovranisti, anzitutto quello italiano della Premier Meloni, ha condotto alla conferma di questa enorme Trump Tax sui prodotti UE venduti negli USA senza alcuna esenzione per nessun bene strategico della filiera del Made in Italy come prodotti manifatturieri, agricoli, della pesca o vitivinicoli. I danni all'economia e all'occupazione dell'intero continente ma soprattutto dell'Italia saranno drammatici. Gli interessi nazionali sono stati svenduti completamente dal Governo Meloni. Questa è l'amara verità” così Piero De Luca capogruppo Pd in commissione affari europei della camera.

21/08/2025 - 13:05

"La Cisgiordania spaccata in due da una gigantesca colonia e Gaza City sotto attacco con migliaia di persone deportate.
Così il governo Netanyahu vuole mettere una pietra tombale sullo Stato di Palestina e sul diritto dei palestinesi all'autodeterminazione.
Un intero popolo stretto in una morsa letale come non si era mai visto dalla Seconda guerra mondiale in poi.
E mentre milioni di persone in tutto il mondo continuano a mobilitarsi in difesa della Palestina e del suo popolo, l’Ue rimane a guardare il governo israeliano che, con il sostegno del presidente americano Donald Trump, compie orrendi crimini e mette in atto il suo scellerato disegno messianico di "grande Israele" a discapito di milioni di persone che abitano da sempre quelle terre. Allo stesso modo il governo Meloni si limita a pronunciare qualche parola di disappunto e null’altro. L'Ue non sta mettendo in atto nessuna iniziativa politica, nessuna sanzione, nessuna sospensione dell'accordo UE-Israele, nessun embargo sulle armi usate per massacrare il popolo palestinese. Non basta dire che la nuova colonia in Cisgiordania è illegale: bisogna impedire che nasca, bisogna fermare il massacro.
Bruxelles si sta macchiando di un immobilismo inaccettabile che la rende complice dei crimini commessi dal governo Netanyahu". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

19/08/2025 - 13:53

"Ogni tentativo di arrivare alla pace tra Mosca e Kiev va sostenuto tenendo ben presente che deve essere una pace giusta per l'Ucraina e non un regalo a Putin.
Sì arriva a parlare di pace solo oggi consegnando il ruolo di mediatore a Trump che, come abbiamo visto nel bilaterale in Alaska, è pronto a cedere alle condizioni di Putin perché è più interessato ai suoi affari e a dire che la pace è merito suo che non ad offrire garanzie all'Ucraina che è il paese aggredito.
Per questo la mediazione sarebbe dovuta essere, fin dall'inizio, appannaggio dell'Ue nata come progetto di pace. Invece Bruxelles si è limitata a mandare armi senza una linea politica che aprisse un concreto tavolo di trattative per la pace. Adesso l'Ue abbia un ruolo più attivo e decisivo". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. 

17/08/2025 - 12:03

"Il vertice svolto tra Trump e Putin si è concluso per ora con un nulla di fatto. Solo tappeti rossi stesi a Putin ma nessun risultato concreto, a partire dal cessate il fuoco, premessa indispensabile per un negoziato diplomatico vero. Senza la presenza dell'Ucraina e senza un protagonismo dell'UE al tavolo non è immaginabile alcuna soluzione reale per una pace giusta, sicura e duratura. Ora più che mai è necessario che l'UE assuma un ruolo diplomatico autorevole per continuare a sostenere al meglio l'Ucraina, per definire insieme agli USA tutte le garanzie di sicurezza necessarie da fornire a Kiev, e per riaffermare i valori dei diritto internazionale e del multilateralismo". Così il deputato Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Unione Europea.

 

06/08/2025 - 16:55

“Governo e Parlamento assumano impegni concreti perché quell’orrore non si ripeta”

Ottanta anni fa, il 6 agosto del 1945 gli Stati Uniti lanciarono una bomba atomica che rase al suolo la città giapponese di Hiroshima, uccidendo 140mila persone. Di lì a poco, il 9 agosto, anche la città di Nagasaki sarebbe stata colpita da un’altra bomba atomica, provocando quasi 80mila morti. Abbiamo chiesto questa occasione di ricordo non soltanto perché quell’orrore non deve essere dimenticato, ma perché il pericolo di una guerra nucleare è tornato più attuale che mai. Oggi si contano 2500 testate nucleari e 9 Paesi che ne detengono la proprietà. Oggi, il loro uso metterebbe a rischio l’intera umanità e lo stesso nostro pianeta.
Pochi giorni fa, rispondendo alle parole di Medvedev che evocava la possibilità di un confronto bellico tra Russia e Stati Uniti, il Presidente Trump comunicava che due sottomarini nucleari erano stati inviati vicino alle coste russe. E lo scorso anno, un ministro del governo Netanyahu, Amichai Eliyahu, sosteneva pubblicamente che era necessario sganciare una bomba nucleare su Gaza. In questo contesto di tensioni, preoccupa che il Trattato di Non Proliferazione sia in una situazione di stallo. L’ultima «Conferenza di riesame» si è conclusa il 26 agosto del 2022 senza l’adozione di un documento finale condiviso. Ricordare Hiroshima a distanza di ottant’anni significa anche lanciare un monito sul presente e sul futuro del nostro pianeta. Un monito che dice: basta armi nucleari. Su questo abbiamo depositato il testo di una Risoluzione in Commissione Esteri, che invito tutte le colleghe e i colleghi a sottoscrivere e sostenere. Chiediamo al governo e a tutta l’Aula, a ottant’anni da Hiroshima e Nagasaki, di assumere impegni concreti affinché quell’orrore non abbia più a ripetersi e affinché il mondo si lasci alle spalle il pericolo dell’annientamento del nostro pianeta e di chi lo abita".

Così Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, durante il suo intervento in Aula.

 

05/08/2025 - 18:17

“Ci aspettavamo ben altro da un provvedimento che dovrebbe occuparsi di economia in una fase così complessa per il Paese. Invece il governo propone un decreto omnibus, con l'ennesimo indegno condono fiscale che ancora una volta strizza l’occhio agli evasori. La destra continua con i soliti favori ai soliti noti e lo fa in un’Italia dove il 9% dei lavoratori a tempo pieno vive in povertà, oltre 6 milioni di persone non arrivano a 1.000 euro al mese e 4,5 milioni di cittadini sono costretti a rinunciare alle cure. La verità è che questo governo continua ad accanirsi contro chi ha più bisogno, come dimostrano l’impugnazione della legge toscana sul salario minimo e il respingimento dell’emendamento che proponeva di intervenire sul tetto al 5 per mille. E’ gravissimo che nel decreto non ci sia una sola riga sui dazi imposti da Trump che mettono a rischio oltre 100mila posti di lavoro e 8,5 miliardi di export. Eppure il governo Meloni, che si vantava di rapporti privilegiati con il presidente americano, oggi si limita a scaricare ogni responsabilità su Bruxelles. Le imprese italiane, come i cittadini, meritano risposte. Non propaganda”.

Così la deputata Pd, Silvia Roggiani, annunciando il voto contrario del Partito Democratico al Dl Economia.

 

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