03/12/2025 - 16:03

“Le dichiarazioni della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che dal Bahrein è costretta a puntualizzare l’ovvio sulla calendarizzazione del decreto sugli aiuti all’Ucraina, confermano ancora una volta la grave e crescente divisione all’interno della maggioranza sulla politica estera.
Sull’Ucraina il governo continua a mostrarsi profondamente diviso, con Salvini che non solo detta l’agenda politica alla Premier, ma tenta di sostituirsi ai ministri Crosetto e Tajani, arrivando persino a incidere sulla definizione dell’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri.
Mentre il mondo guarda con attenzione alle difficili trattative per costruire un percorso credibile verso la pace, il governo italiano rinuncia a offrire una linea chiara e responsabile nell’interesse del Paese e della sicurezza europea, con un Vice Premier che non smette di evidenziare il suo filoputinismo” Così il responsabile nazionale Esteri del Pd, Peppe Provenzano.

26/11/2025 - 12:52

"La guerra è la conseguenza di un'aggressione ingiustificata e inammissibile da parte di Putin. Questo deve essere chiaro, senza revisionismi o giustificazioni. La pace non può essere una resa incondizionata. Non possiamo accettare né confronti puramente bilaterali né che la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina vengano irragionevolmente sacrificate in nome di un accordo sbagliato, che minerebbe la sicurezza di tutta l'Europa." Lo ha detto Piero De Luca, deputato Pd e capogruppo in commissione affari europei, all'Aria Che Tira su La7.
"Nonostante le difficoltà, ha aggiunto, l'Europa ha fatto fare dei passi avanti importanti alla prima proposta di Trump che era irricevibile per vari aspetti. Questo grazie all'iniziativa dei volenterosi e dei leader che hanno dimostrato attenzione alla difesa dei princìpi democratici, alla stabilità e al futuro stesso dell'Ucraina." De Luca ha, infine, denunciato le divisioni interne al governo italiano, che stanno minando la credibilità e l'autorevolezza del paese in ambito internazionale. "Abbiamo un governo spaccato, con un'ala filo-putiniana che indebolisce la nostra posizione in Europa e a livello internazionale, con la Premier che prova a fare da pontiere tra le sponde dell'Atlantico ma finisce per fare sempre da portabandiera di Trump. Il nostro impegno deve rimanere chiaro", ha concluso De Luca, "la guerra non può finire con la resa dell'Ucraina, ma con una pace giusta, sicura e duratura."

21/11/2025 - 13:18

“Ogni iniziativa credibile per fermare la guerra in Ucraina deve partire da un principio chiaro: non esiste una soluzione sostenibile di pace vera, sicura, e stabile senza il pieno coinvolgimento e la piena condivisione dell’Unione Europea e, soprattutto, dell’Ucraina”. Lo dichiara Piero De Luca, deputato Pd e capogruppo in commissione affari europei

“L’Europa, sottolinea, ha assunto responsabilità decisive in questi mesi, sia sul piano delle sanzioni sia sul sostegno politico, economico e militare a Kiev. È quindi indispensabile che sia protagonista anche nella definizione di qualsiasi scenario negoziale, che incide sul suo futuro. E soprattutto non possiamo permettere che si immaginino accordi calati dall’alto o costruiti senza l’interlocuzione diretta dell’Ucraina, che è la nazione aggredita”.

“Il governo mantenga una linea chiara, coerente e priva di ambiguità, contribuendo a un’iniziativa diplomatica forte e unitaria dell’Unione, l’unica via per arrivare a un cessate il fuoco giusto e duraturo. L’obiettivo è la pace, conclude, ma una pace che garantisca sicurezza, libertà e sovranità all’Ucraina. Nessuno può decidere il futuro del Paese senza Kiev e senza l’Europa al tavolo negoziale”.

 

21/11/2025 - 13:01

“Ogni iniziativa credibile per fermare la guerra in Ucraina deve partire da un principio chiaro: non esiste una soluzione sostenibile di pace vera, sicura, e stabile senza il pieno coinvolgimento e la piena condivisione dell’Unione Europea e, soprattutto, dell’Ucraina”. Lo dichiara Piero De Luca, deputato Pd e capogruppo in commissione affari europei

“L’Europa, sottolinea, ha assunto responsabilità decisive in questi mesi, sia sul piano delle sanzioni sia sul sostegno politico, economico e militare a Kiev. È quindi indispensabile che sia protagonista anche nella definizione di qualsiasi scenario negoziale, che incide sul suo futuro. E soprattutto non possiamo permettere che si immaginino accordi calati dall’alto o costruiti senza l’interlocuzione diretta dell’Ucraina, che è la nazione aggredita”.

“Il governo mantenga una linea chiara, coerente e priva di ambiguità, contribuendo a un’iniziativa diplomatica forte e unitaria dell’Unione, l’unica via per arrivare a un cessate il fuoco giusto e duraturo. L’obiettivo è la pace, conclude, ma una pace che garantisca sicurezza, libertà e sovranità all’Ucraina. Nessuno può decidere il futuro del Paese senza Kiev e senza l’Europa al tavolo negoziale”.

 

20/11/2025 - 14:08

“Il sostegno che noi abbiamo dato in questi anni rischia di essere vanificato se, in momenti come questi in cui manca il sostegno americano, si indietreggia, si tentenna, si aspetta. Tutti gli altri Paesi europei, Francia, Germania, i Paesi nordici, i Paesi del Mar Baltico, stanno trovando strumenti più rapidi e più diretti per restare a fianco di chi è sotto attacco. Manca l’Italia”. Lo dichiara Lia Quartapelle, deputata del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Esteri, commentando le posizioni contrastanti nella maggioranza sul rinnovo degli aiuti all’Ucraina.

L’esponente dem sottolinea che il governo Meloni “di facciata è a sostegno dell’Ucraina, ma nei fatti, a parte alcune eccezioni come il ministro Crosetto, è una maggioranza molto divisa, molto litigiosa, molto incerta. Le decisioni sull’Ucraina slittano dopo il voto delle regionali, come se non ci fosse un ordine di priorità chiaro. A questo, si sommano attacchi sempre più scomposti al Quirinale, a Prodi, domani chissà. Questo dovrebbe essere il governo più stabile d’Europa, chiamato a prendere decisioni necessarie come continuare a sostenere l’Ucraina, e invece si perde in attacchi, litigi, incertezze. Forse così stabile non è”.

“Chiediamo – conclude Quartapelle – chiarezza. Chiediamo in particolare che si arrivi a votare al più presto il rinnovo del sostegno. Quando si deve dire di sì o di no, in Aula non ci sono scappatoie che tengano. Il governo abbia il coraggio, la chiarezza e la necessaria trasparenza nei confronti dei cittadini di prendere una decisione. Noi al fianco di chi è sotto attacco ci siamo stati, ci siamo e ci saremo”.

 

17/11/2025 - 11:07

“Dopo le dichiarazioni di Salvini sulla sospensione degli aiuti a Kyiv, oggi un altro leghista alza il tiro e ripete il ritornello di Mosca: bisogna cambiare Zelensky.
Sarà un caso, come scrive Ilario Lombardo su La Stampa, che Zelensky visita varie capitali europee ma evita Roma?”
Così sui social la vice presidente della commissione e Esteri della Camera, la democratica, Lia Quartapelle.

14/11/2025 - 19:30

“Dopo le parole di Salvini la rottura tra Lega e il resto del governo sul sostegno all’Ucraina si fa profonda. Meloni parli al paese: l’Ucraina ha bisogno di aiuti adesso e l’Italia non può essere il paese che rompe l’unità dell’Occidente.
Onore al ministro Crosetto che sa da che parte stare” Così la vice presidente ella commissione Esteri della camera, Lia Quartapelle.

12/11/2025 - 19:13

Sul sostegno militare all’Ucraina sarebbe utile, necessario, giusto che ci fossero decisioni del governo, mentre gli altri paesi europei collaborano sempre più strettamente per la difesa. E invece, Crosetto rinvia viaggi, Tajani sopisce, Meloni tace. Cioè: la linea la fa Salvini” così sui social la vice presidente della commissione Esteri della Camera, la democratica Lia Quartapelle.

03/11/2025 - 16:40

“Le parole della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, sono gravi, offensive e indegne. Non è tollerabile ascoltare offese e propaganda del genere in occasione di una tragedia come il crollo della Torre dei Conti per attaccare l’Italia e tentare di minare il nostro sostegno all'Ucraina. Si tratta di un intervento irresponsabile che offende il nostro Paese, di fronte ad una tragedia simile, con i soccorritori ancora impegnati sul posto per salvare un operaio coinvolto”. Lo dichiara Piero De Luca, deputato del Pd e capogruppo in commissione politiche europee

“Non possiamo restare indifferenti. Chiediamo alla Premier Meloni e al Ministro degli Esteri di far sentire la loro voce per esprimere, a nome del governo e dell’Italia intera, la più ferma condanna per queste dichiarazioni.”

 

 

27/10/2025 - 16:32

"Le dichiarazioni rilasciate oggi a Roma dal premier ungherese Viktor Orbán sono sbagliate e non condivisibili. Mentre l’Ucraina continua a difendere la propria libertà, Orbán afferma che ‘sulla guerra in Ucraina c’è ben poco da fare’, che ‘l’Europa è fuori dai giochi’ e annuncia un viaggio a Washington per ‘aggirare le sanzioni’ contro la Russia, colpendo così direttamente la credibilità dell’Unione Europea e degli Stati Uniti.
È una posizione che mina i principi di solidarietà europea, indebolisce il fronte comune contro l’aggressione di Putin e rischia di compromettere la sicurezza e l’autonomia economica, industriale ed energetica del nostro continente. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni prenda le distanze pubblicamente dalla linea del suo alleato sovranista. Perché non è più tollerabile che il Governo italiano si mostri indulgente e ambiguo verso chi lavora per distruggere l’Europa dall’interno". Lo dice Piero De Luca, deputato Pd e capogruppo in commissione politiche europee.

 

23/10/2025 - 15:09

Senza una pressione costante e concreta su Putin, non ci sarà alcuna pace possibile. L’Ucraina è pronta a negoziare, ma la Russia vuole ancora conquistare: per questo è giusto che l’Unione Europea continui con nuove sanzioni e con decisioni forti”. Lo afferma la deputata dem Lia Quartapelle, vicepresidente della commissione Esteri.
“L’Europa si muove – prosegue l’esponente dem - ma il governo Meloni resta muto e privo di iniziativa. È il governo più stabile d’Europa eppure non propone mai una vera strategia: si limita a seguire ciò che decidono gli altri nei consessi europei o ciò che suggerisce Donald Trump. Un atteggiamento che non è all’altezza di un Paese come l’Italia”.
“Il Partito democratico – conclude Quartapelle - chiede che il nostro governo assuma finalmente un ruolo propositivo per rafforzare l’Europa. Meloni dice di voler difendere l’Occidente, ma Trump non è chiaro se voglia difendere l’Occidente o Putin. Per questo l’Italia deve stare saldamente nell’Unione Europea, rendendola più forte e più unita. La pace in Ucraina passa attraverso il coinvolgimento di tutti i grandi Paesi del mondo, inclusa la Cina, che va chiamata a una responsabilità vera e trasparente”.

 

 

22/10/2025 - 18:38

“Lei, presidente Meloni, ha parlato degli orrori di Hamas. In noi provocano sconcerto. Si figuri quando abbiamo sentito paragonare quell'organizzazione terroristica alle opposizioni democratiche del suo Paese. Sarà il suo famoso appello alla responsabilità. Allora le faccio io un appello: nel piano Trump la prospettiva dei due Stati è avvolta nella nebbia e c’è un solo modo per diradarla: riconoscere lo Stato di Palestina, perché significa riconoscere non Hamas ma l'Autorità nazionale palestinese per dargli forza, condannare l'occupazione illegale e l’annessione della Cisgiordania. Lo hanno già fatto più di 150 Paesi e non è degno per l'Italia arrivare per ultima. I crimini compiuti non possono restare impuniti se vogliamo ricostruire l'integrità del diritto internazionale che ha Gaza è stato seppellito. Contro tutto questo si sono mobilitate le opinioni pubbliche. Trump ha detto a Netanyahu ‘non puoi fare la guerra contro tutto il mondo’.  Lui lo ha capito, lei ancora No”.

 

Così il responsabile Esteri della segreteria del Pd, Peppe Provenzano, intervenendo in Aula alla Camera sulle comunicazioni della presidente Meloni.

“Non c'è pace senza l'Ucraina - ha aggiunto - e non c'è sicurezza senza l'Europa. Lo diciamo dal primo giorno, ma qual è l'iniziativa dell’Italia e dell'Europa? Il vertice tra Trump e Putin, che dovrebbe tenersi in Ungheria, non deve ripetere l'errore dell'Alaska, il cui unico esito è stata una rilegittimazione di Putin sul piano internazionale che lui ha usato per continuare a massacrare l’Ucraina, i civili inermi, chi eroicamente resiste. Questo provoca lo sdegno credo di tutto il nostro Parlamento. Ma una cosa è certa, il Vannacci supporter del macellaio del Cremlino non lo troverete qui tra i nostri banchi. Qui non troverete gli amici di Orban che sono amici di Putin. Meloni - ha concluso - continua a rimproverare l'immobilismo dell'Europa, ma quell'immobilismo è il frutto degli egoismi nazionali delle destre al governo e di una Commissione europea che vi corre dietro. E del potere di veto che volete difendere”.

 

20/10/2025 - 12:07

È vero che l’Italia si accingerebbe a negoziare direttamente con gli Stati Uniti i dazi per la pasta ed è vero che l’Italia sarebbe interessata a ridimensionare il supporto all’Ucraina? Le parole del presidente Trump lasciano poco spazio alle interpretazioni. Perciò Meloni non può far finta di nulla. Deve chiarire da che parte sta l’Italia e se è destinata a essere l’avamposto di Trump per rompere il fronte europeo e indebolire definitivamente l’Unione europea che non è soltanto un sodalizio economico, ma anche e soprattutto un patto politico tra stati che condividono valori, diritti e libertà.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

 

17/10/2025 - 14:35

Prima giornata di lavori al Congresso del Partito Socialista Europeo che si è aperto oggi ad Amsterdam. Siamo nella storica Beurs van Berlage e vogliamo rilanciare l’agenda progressista in vista delle prossime sfide europee. Serve innanzitutto un cambio di passo della Commissione europea. È necessario ripartire dall’agenda delle forze progressiste: giustizia sociale, dignità umana, occupazione di qualità, welfare, clima, diritti delle minoranze, equità fiscale e stato di diritto.

Anche per questo da qui da Amsterdam è venuto chiaro un messaggio per una pace giusta in Medio Oriente e in Ucraina.

E per questo, per sostenere i valori europei come la parità di diritti e un'Europa sociale più forte il congresso ha votato l'espulsione dal partito di Smer, la forza politica slovacca fondata da Robert Fico. Siamo in una fase storica cruciale e tragica, non c’è spazio per le ambiguità: chi minaccia lo stato di diritto non può stare con le forze progressiste

Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

 

14/10/2025 - 17:00

“Le notizie della liberazione degli ostaggi e di alcuni prigionieri palestinesi sono positive, ma non cancellano l’enorme responsabilità del governo Netanyahu di questi due anni. A Gaza restano decine di migliaia di vittime innocenti, prime fra tutte bambine e bambini palestinesi. Non si può voltare lo sguardo davanti ai crimini commessi, né fingere che si possa tornare alla normalità mentre intere famiglie sono state cancellate e la Striscia ridotta in macerie. Per questo motivo, la partita che si giocherà stasera a Udine tra Italia e Israele non si dovrebbe disputare. Esattamente come è avvenuto per la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina, anche Israele avrebbe dovuto essere sospesa da tutte le competizioni sportive internazionali. Permettere che la sua nazionale giochi come se nulla fosse significa diventare complici di una gigantesca ipocrisia, oltre che tradire i principi stessi della Carta Olimpica, della Fifa e della Uefa”.

Così Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico.

“Inoltre - aggiunge - protagonisti e spettatori della partita di questa sera devono aver chiaro che a Gaza il 95% delle infrastrutture sportive è stato distrutto, oltre 800 atleti palestinesi sono stati uccisi, e gli stadi rimasti in piedi sono stati trasformati in centri di reclusione. La verità, tutto quello che è successo, non si cancella con una partita di calcio. Per questo - conclude - serve il coraggio di dare dei segnali forti, anche scomodi, perché l'Italia, e il mondo, non vogliono dimenticare”.

 

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