13/03/2024 - 20:23

"Le risorse del Fondo di sviluppo e coesione assegnate alla Regione Toscana sono riparti comunitari. Troviamo francamente sorprendenti le numerose dichiarazioni di esponenti territoriali della maggioranza, che non perdono occasione di criticare le politiche dell'Ue, ma che oggi ringraziano il Governo Meloni per lo stanziamento di fondi europei. Evidentemente tra i colleghi della destra c'è un po' di confusione. Senza poi dimenticare che proprio questo governo ha ritardato l’erogazione dopo aver centralizzato, presso la presidenza del Consiglio, la programmazione dei Fsc togliendo di fatto l'autonomia alle stesse Regioni".

Lo dichiarano la vice presidente dei deputati Pd, Simona Bonafè, e il capogruppo del Partito Democratico in Commissione Ambiente, Marco Simiani.

13/03/2024 - 18:42

“Questa riforma non guarda al futuro ma è solo un testo lacunoso e dannoso che mina la sicurezza delle persone e non affronta i veri problemi e le principali cause di morte sulla strada: la velocità e la distrazione”. Lo hanno detto oggi Elly Schlein e i deputati democratici della commissione trasporti di Montecitorio Anthony Barbagallo, Roberto Morassut, Andrea Casu e Ouidad Bakkali nella conferenza stampa alla Camera contro il Nuovo Codice della Strada a cui hanno partecipato anche Annalisa Corrado, Responsabile Ambiente del Pd, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e rappresentanti di Legambiente e delle diverse associazioni dei familiari e delle vittime della strada.

Un Codice che parla al secolo scorso che non tiene conto delle possibilità delle nuove tecnologie, che distrugge gli sforzi fatti negli ultimi anni sulla mobilità sostenibile e lo sharing. Una riforma che pone la dittatura delle automobili al centro dell’intera normativa. Una vera follia legislativa che attacca l'autonomia dei sindaci, negando gli investimenti sul Tpl e imponendo anche vincoli e imposizioni su dove fare le piste ciclabili.

"Il Pd ha illustrato una serie di proposte alternative messe a punto insieme alle associazioni di settore. Questo governo ci sta portando nella direzione opposta a quella che servirebbe. La riforma è sbagliata, il ministro Salvini si fermi”, ha concluso Elly Schlein ribadendo che il Pd continuerà a appoggiare le mobilitazioni contro questa riforma.

 

13/03/2024 - 16:02

“Il nuovo codice della strada è contro la mobilità ciclabile e sostenibile e non aumenta in alcun modo la sicurezza urbana perché non interviene sulla prima causa di morte in strada: la velocità. Infatti, non solo non prevede misure risolutive per invertire la tragica tendenza delle morti su strada, ma riduce l'azione e l’autonomia dei Comuni, limita i controlli della velocità e diminuisce radicalmente lo sviluppo della mobilità ciclistica, sia con interventi di natura tecnica, come la cancellazione della segnaletica orizzontale, sia frenando la progettualità delle amministrazioni locali nel tracciare nuove piste ciclabili. Come Pd abbiamo presentato circa 250 emendamenti in Commissione Trasporti per migliorare il nuovo codice, ma la maggior parte di questi è stata respinta. Sono state privilegiate misure che ci allontanano dalle città europee, che favoriscono gli utenti più forti della strada e non tutelano invece i più vulnerabili come pedoni e ciclisti. Abbiamo ripresentato molti emendamenti in Aula per modificare il codice verso un'idea di mobilità che tenga assieme sicurezza, tutela dell'ambiente e vivibilità delle città, che tuteli il trasporto pubblico locale e l'autonomia dei comuni, fermando gli effetti di questo che è stato definito da molte associazioni e rappresentanti di enti locali il "codice della strage".

Così Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo PD alla Camera e componente della commissione Trasporti.

13/03/2024 - 10:41

“Fermare il declassamento dell’Uffici territoriali delle Dogane di Arezzo e Siena: è inammissibile penalizzare 80 mila imprese che garantiscono oltre un quarto dell’export e dell’import dell’intera Regione per un valore complessivo di quasi 20 miliardi di euro annui”. Così una nota congiunta dei parlamentari del Partito Democratico Marco Simiani, Marco Sarracino e Silvio Franceschelli che hanno depositato sulla vicenda interrogazioni al governo sia alla Camera che al Senato.

“L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli - conclude la nota - svolge un lavoro strategico per l’economia e lo sviluppo territoriale. In questo quadro, nel 2002 venne istituto l’ufficio dogane di Arezzo con annessa una sezione operativa territoriale di Siena. Questa istituzione sta garantendo un ruolo decisivo per l’intero comparto produttivo delle due provincie. La notizia di un prossimo piano di riorganizzazione che trasformerebbe l’Ufficio delle Dogane di Arezzo (e della sede operativa di Siena) in struttura subalterna a quella di Firenze, mantenendo per altro la piena autonomia degli altri uffici esistenti in Toscana è incomprensibile e controproducente. Ci opporremo a questa ipotesi che vorrebbe ancora una volta i territori della nostra Regione e le nostre imprese danneggiate dal governo Meloni”.

06/03/2024 - 16:58

“Siamo insoddisfatti per la risposta del ministro dell’Ambiente e per la gestione complessiva di un dossier così delicato come l'idroelettrico che è essenziale per garantire nella diversificazione la sicurezza dell’approvvigionamento energetico. E certo non basta la pioggia o la neve di questi giorni, perché è un settore che ha una necessità assoluta di investimenti per le manutenzioni, per l'ammodernamento, anche alla luce dei cambiamenti climatici. Il ministro Pichetto Fratin aveva costruito un percorso con le Regioni finalizzato ad una proposta per il decreto Energia, provvedimento che è scomparso dai radar con assoluta mancanza di trasparenza nel rapporto con il Parlamento per le evidenti divisioni nella maggioranza, che sono rappresentate plasticamente oggi dai due ministri che siedono al banco del governo Pichetto Fratin e Fitto. Quello che noi pensiamo è chiaro. L'abbiamo espresso nell’emendamento che abbiamo presentato al decreto Energia mettendo al centro gli investimenti, il coinvolgimento del territorio, un meccanismo aggiuntivo rispetto alla normativa vigente. Quello che invece vuole fare il governo non si è capito neanche oggi. Intanto la Regione Abruzzo ha sospeso la gara e intanto vanno avanti i ricorsi creando una situazione di gravissima incertezza rispetto al settore”. Così Vinicio Peluffo, capogruppo del Pd in commissione Attività produttive della Camera, nella replica al question time al ministro Pichetto Fratin.
Nell’illustrare l’interrogazione del Pd, il capogruppo dem in Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani aveva chiesto al governo “quali iniziative intendesse adottare per una disciplina uniforme sul territorio nazionale e per stimolare nuovi investimenti nel settore idroelettrico, anche in ragione del fatto che le grandi concessioni di derivazione idroelettrica sono asset strategici per la sicurezza e l'autonomia energetica nazionale”.

05/03/2024 - 16:45

Pagano e Guerra, anche la maggioranza si rende conto che su norme mobilità persone anziane il Governo fa la guerra tra poveri “Il governo e la maggioranza sono divisi sulle modalità di finanziamento delle misure per l’autonomia e la mobilità delle persone anziane” lo denuncia il capogruppo democratico nella commissione bilancio di Montecitorio, Ubaldo Pagano, e la deputata democratica Maria Cecilia Guerra, al termine della seduta di oggi dove era all’ordine del giorno lo schema di decreto legislativo in materia di politiche in favore delle persone anziane.

“Nel corso dell’esame parlamentare anche i partiti di maggioranza hanno finalmente convenuto che le modalità di finanziamento di questa giusta misura sono profondamente sbagliate perché determinano una vera e proprio guerra tra poveri. Per finanziare la mobilità degli anziani vengono infatti scippate risorse al fondo nazionale del trasporto pubblico locale, già insufficiente, che con questa ulteriore sciabolata perde risorse sostanziali. Il fondo che finanzia, tra le altre cose, le misure per i pendolari – conclude Pagano - non può diventare il nuovo bancomat del governo”.

04/03/2024 - 20:16

Quanto nervosismo nella Lega in questi giorni! Oggi il Ministro Calderoli offende il Parlamento perché nelle audizioni sull’autonomia tutti gli esperti ascoltati bocciano la sua pessima riforma. La verità fa male, ma è la democrazia. Come in Sardegna.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

04/03/2024 - 19:43

Nulla è cambiato da posizioni scritte nel suo libro ‘mutate mutanda’ del 1994

“Grande rispetto per Calderoli che, coerentemente a quanto scrisse nel suo libello del 1994 ‘mutate mutanda’, dal titolo significativo, si conferma l’antimeridionalista per eccellenza. Gli porteremo, non una scatola, ma un tir di Maalox per l’opposizione che faremo al suo spacca Italia”. Così il deputato democratico, componente dell’ufficio di presidenza del gruppo Pd della Camera, Toni Ricciardi.

04/03/2024 - 19:34

“Le parole del ministro Calderoli sono inaccettabili. Oltre ad essere ancora una volta offensive nei confronti dei napoletani, rappresentano la solita operazione di distrazione di massa da parte di chi, oltre a non voler entrare mai nel merito, è ben consapevole di aver scritto un provvedimento sbagliato e ingiusto. Un ministro che attacca gli auditi, non solo non rispetta il Parlamento, ma dimostra anche di essere nervoso e preoccupato. Ma cosa pensano i parlamentari della destra meridionale delle parole del Ministro? Qui le uniche cose che sono state “fregate” sono le risorse del fondo perequativo infrastrutturale che erano destinate ai nostri ospedali, alle nostre scuole, alle nostre strade, le nostre reti idriche e che il Governo ha cancellato. Il ddl Calderoli mette in discussione l'unità e la coesione nazionale e lo fa legittimando l’idea che nel nostro paese debbano esistere cittadini di serie A e cittadini di serie B sulla base della accessibilità e sostenibilità dei diritti fondamentali”. Così il deputato democratico, responsabile nazionale Sud e aree interne, Marco Sarracino.

04/03/2024 - 19:30

“Calderoli rispetti il lavoro del Parlamento ed eviti di offendere gli auditi. I toni e gli attacchi ai tecnici che stanno fornendo un contributo all'istruttoria della Camera sono assolutamente inaccettabili e fuori luogo. Peraltro la sostanziale unanimità delle critiche e delle preoccupazioni che arrivano da tutte le direzioni e che sono giunte anche oggi alla Commissione bicamerale per le questioni regionali dai rappresentanti degli enti locali, delle parti sociali, dei settori economici e produttivi, dovrebbero indurre ad una riflessione il Ministro e il suo Governo. Si fermi invece di inveire contro chi rappresenta legittime e purtroppo evidenti contraddizioni e rischi legati a questa sgangherata e pericolosa riforma sull'Autonomia differenziata”. Così il capogruppo democratico nella commissione Affari europei della Camera, Piero De Luca.

04/03/2024 - 17:32

“Anche alla Camera dalle audizioni parlamentari sta emergendo un giudizio negativo univoco sugli effetti dell’autonomia differenziata proposta dal governo” così i deputati democratici della commissione Affari costituzionali di Montecitorio, Bonafè, Sarracino, Ricciardi, Fornaro, Cuperlo e Mauri commentano il primo ciclo di audizioni che si è tenuto questa mattina. “È una bocciatura su tutta la linea – aggiungono i dem – ed è molto grave che la maggioranza resti sorda, confermando l’impostazione di chiusura su un tema centrale per l’assetto futuro del nostro paese. La bocciatura non arriva solo dalla politica: autorevoli studiosi e professori delle università italiane stanno smontando punto su punto la proposta del governo mettendone in evidenza il contrasto con i principi fondamentali della costituzione di unità e indivisibilità dello stato, di solidarietà e gli effetti devastanti della sua attuazione. Peraltro, come è stato sottolineato oggi, è molto grave che la maggioranza e il governo stiano tenendo fuori dalla discussione gli enti locali e le regioni a cui viene chiesta la sottoscrizione di intese, di fatto, irreversibili”.

04/03/2024 - 15:06

Con la Commissione Bicamerale per le Questioni Regionali, in missione a Napoli, abbiamo svolto un importante ciclo di audizioni presso la Prefettura per approfondire il tema dei Livelli essenziali delle prestazioni, rispetto alla riforma di Autonomia differenziata che il governo sta provando a portare avanti. Le diseguaglianze che oggi esistono in Italia nei servizi fondamentali alle persone aumenteranno profondamente con la proposta di Autonomia presentata dalla destra e approvata al Senato. Prima di avanzare su una riforma pericolosa che, per quanto ci riguarda come Partito Democratico, presenta numerose criticità, bisogna anzitutto riequilibrare l'attuale sistema di riparto e distribuzione delle risorse pubbliche, fondato sulla spesa storica, che penalizza gravemente i cittadini del Mezzogiorno.

Così il deputato del Pd Piero De Luca.

28/02/2024 - 20:00

“Le parole del ministro degli Esteri di Budapest Péter Szijjártó sono gravi e sono l’ennesima prova, ormai non necessaria, di un sistema ungherese dove la politica pretende di dettare la linea anche alla magistratura. La decantata autonomia della magistratura ungherese anche di alcuni esponenti della destra italiana dove sarebbe se un ministro si permette di intervenire dicendo che Ilaria Salis deve essere punita duramente? Il governo italiano si faccia rispettare. Pretendiamo la tutela dei diritti della nostra connazionale e il rispetto del diritto europeo che ancora una volta l’Ungheria dimostra di negare” dichiara l’onorevole dem Federico Gianassi.

28/02/2024 - 18:07

“Sul ddl autonomia non accetteremo limitazioni e contrazioni del dibattito parlamentare. La Camera deve essere messa nelle condizioni di poter esaminare il provvedimento nei tempi e nei modi opportuni senza procedere a tappe forzate e dimezzando il numero delle audizioni”. Così la vicepresidente e capogruppo del Pd nella commissione affari costituzionali della Camera, Simona Bonafè, che aggiunge: “Non si tratta di ostruzionismo, siamo davanti a  un provvedimento che divide l’Italia che e renderà impossibile vivere nelle regioni del mezzogiorno. Ci auguriamo che il presidente Fontana e il presidente della commissione affari costituzionali di Montecitorio tutelino le prerogative del parlamento e le garanzie delle opposizioni”

28/02/2024 - 13:11

“Questa legge riconosce qualcosa che già da tempo è patrimonio della coscienza civica dell'intero Paese, ossia la celebrazione della Festa dell'Unità nazionale il 4 novembre, stessa giornata dedicata alle Forze Armate. L'auspicio è che quella stessa volontà collettiva che fece l'Italia unita, si intrecci indissolubilmente con la storia delle Forze Armate che hanno offerto e offrono ogni giorno un contributo decisivo per garantire pace, libertà, democrazia e coesione nel nostro Paese. Questa proposta di legge è un ringraziamento, e al tempo stesso un omaggio, alla dedizione, all'impegno, al lavoro delle Forze Armate italiane. Così come è, come ci ha ricordato lo stesso Presidente della Repubblica, un ringraziamento per il servizio che rendono per la salvaguardia delle nostre liberi istituzioni e della vocazione dell'Italia a vivere in pace”.  Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Ue, annunciando il voto favorevole del Gruppo democratico alla proposta di legge che riconosce il 4 novembre come la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

“Celebriamo – ha aggiunto l’esponente dem - poi lo straordinario impegno profuso nei tanti contesti di crisi di instabilità e di conflitto a livello internazionale. Un impegno, ricordiamolo, che talvolta è stato pagato anche purtroppo col sacrificio della vita, come la strage di Nassiria. A tutti i militari caduti in Patria e all’estero va il nostro affetto, il nostro ringraziamento. Ma attenzione, il 4 novembre celebriamo non il risultato di una guerra, celebriamo il ripudio della guerra come sancito dall'articolo 11 della nostra Costituzione, del valore supremo della pace, che va sempre più tutelato anche a livello europeo, costruendo le condizioni per una Difesa Comune”.

“Non possiamo nascondere – ha concluso De Luca - però, che quell'unità è oggi pericolosamente minacciata dalla proposta di legge sull'Autonomia differenziata. Noi difenderemo quest'unità Nazionale nel Parlamento e fuori. Non consentiremo che si sacrifichi un pezzo di Paese sull'altare della sopravvivenza politica di un governo. Perché altrimenti, ciò che stiamo facendo qui, smette di avere senso. E perché altrimenti, il prossimo 4 novembre, non avremo più nulla da festeggiare: se non il ricordo dell'Italia unita”.

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