06/03/2025 - 12:29

Si creano, di fatto, le condizioni per orientare la scelta verso Elon Musk e Starlink.

“Non ripeterò quanto già detto sui rischi di affidare di fatto il monopolio delle telecomunicazioni a un operatore straniero. C’è però un altro tema che la maggioranza continua a ignorare: scegliere questa strada significa non affrontare il vero problema che segna oggi il divario tra Stati Uniti ed Europa, ovvero l’accessibilità allo spazio”. Lo ha dichiarato in Aula il deputato del Partito Democratico Claudio Michele Stefanazzi durante la discussione sul ddl Spazio.
“Lo scorso anno – ha sottolineato l’esponente dem - gli Stati Uniti hanno lanciato 100 satelliti in orbita, mentre le due aziende di punta europee, Ariane e Avio, ne hanno lanciati appena due. Questo dato dimostra quanto sia fondamentale sostenere con forza la tecnologia italiana ed europea, che rappresenta un’avanguardia strategica nel settore. Purtroppo, il provvedimento in discussione è un’occasione persa: invece di promuovere lo sviluppo e il lancio di satelliti con tecnologie alternative al monopolio americano, si sceglie una strada che penalizza la nostra industria e riduce le opportunità di crescita del settore”.
“Con questo provvedimento – ha concluso Stefanazzi - l’Italia e l’Europa non vengono valorizzate come dovrebbero e si creano, di fatto, le condizioni per orientare la scelta verso Elon Musk e Starlink, invece di investire in un comparto industriale strategico per la nostra autonomia tecnologica e competitività globale”.

 

06/03/2025 - 12:28

“Preoccupante la decisione della maggioranza di non sostenere l’emendamento del PD, che chiedeva di adottare tutte le azioni necessarie per rafforzare la sicurezza nazionale attraverso investimenti strategici e strutturali anzitutto europei. Un'occasione mancata per consolidare la sovranità e l'autonomia strategica dell’UE. Dire no al rafforzamento dell’integrazione politica, di sicurezza e di difesa comune europea è un errore”. Così il capogruppo democratico in commissione affari europei della camera, Piero De Luca che aggiunge “la discussione alla Camera sta confermando l'assenza di una linea politica comune e seria della maggioranza, che è stata influenzata invece in modo preoccupante ed inquietante dal rappresentante italiano di SpaceX su un punto cruciale del DDL Spazio. Per il PD, invece, sono imprescindibili dei princìpi fondamentali: la creazione di una riserva di capacità trasmissiva nazionale, utilizzando in particolare satelliti gestiti da soggetti istituzionali italiani ed europei, limitando solo in caso di comprovata impossibilità il ricorso ad altri appartenenti all'Alleanza atlantica. Princìpi che dovrebbero essere scontati, ma che il governo ha ignorato, con il rischio concreto di consegnarsi ad attori stranieri non istituzionali proprio come SpaceX, compromettendo così sicurezza, autonomia e opportunità industriali strategiche”.

06/03/2025 - 12:27

“Un silenzio colpevole e una scelta incredibile: la maggioranza ha bocciato un emendamento fondamentale per il rafforzamento della sovranità nazionale e dell’autonomia digitale dell’Italia. Un'occasione persa per garantire il controllo strategico sulle infrastrutture di comunicazione e per promuovere un ritorno industriale dagli investimenti pubblici”. Così la deputata democratica, Rachele Scarpa, che ha aggiunto: “in Aula, nessuna parola da parte della maggioranza, che è rimasta muta di fronte a una questione cruciale. Un atteggiamento ancor più grave dopo che l’uomo più ricco del mondo, che ormai influenza ogni decisione di Palazzo Chigi, ha chiesto con un tweet del suo portavoce italiano di schierarsi contro un emendamento che introduceva due principi fondamentali ovvero che la creazione di una riserva trasmissiva nazionale sia definita sotto controllo italiano ed europeo e che vi sia un ritorno industriale per il nostro Paese. Due principi che riteniamo scontati ma che evidentemente danno fastidio a chi preferisce obbedire ai diktat di Musk piuttosto che tutelare gli interessi dell'Italia. La maggioranza si è inginocchiata davanti ai tweet di un miliardario straniero, è questo il sovranismo della destra italiana?” conclude Scarpa.

 

05/03/2025 - 16:44

“Dopo un anno di immobilismo, il governo si decide finalmente a ripartire le risorse del Reddito di Libertà, un sostegno fondamentale per le donne vittime di violenza. Un ritardo gravissimo, che ha lasciato senza aiuti migliaia di donne che avevano presentato domanda, ben 3.000 richieste rimaste inevase. Questo mentre la ministra Roccella, invece di intervenire con tempestività, ha di fatto bloccato i fondi già disponibili.” Lo dichiarano in una nota i Parlamentari del Partito Democratico della Commissione Femminicidio Ferrari, Ghio, Forattini, D’Elia, Valente e Sensi, sottolineando come l’incremento del Reddito di Libertà da 400 a 500 euro sia stato possibile in particolare grazie ai 40 milioni di euro stanziati dalle opposizioni nel 2023 e che Roccella mette in campo solo oggi.
“Ancora una volta, il governo arriva tardi e solo dopo le nostre continue denunce. È inaccettabile che strumenti così essenziali per il contrasto alla violenza di genere vengano ignorati e bloccati per mesi, lasciando le donne senza misure di sostegno economico per sé e i propri figli. La lotta alla violenza non può essere relegata a interventi tardivi e insufficienti: servono risorse certe, distribuite con regolarità e senza ostacoli burocratici.”
I parlamentari del PD annunciano che continueranno a vigilare affinché i fondi vengano erogati con continuità e chiedono al governo un cambio di passo per garantire alle donne vittime di violenza un reale sostegno nel loro percorso di autonomia e sicurezza.

 

05/03/2025 - 16:07

“L'Europa ha bisogno di una vera e propria difesa comune. Come Partito Democratico lo sosteniamo da tempo e riteniamo che l’Unione europea debba rafforzare la propria autonomia strategica con investimenti congiunti in sicurezza e difesa europea.” Così il deputato Piero De Luca, capogruppo PD in commissione Politiche dell’Ue, durante un’intervista sui canali social dei deputati dem.

De Luca ha evidenziato le criticità del piano presentato dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, sottolineando che “le proposte attuali sono inadeguate a garantire un vero rafforzamento della difesa comune europea. Servono maggiori risorse e fondi europei destinati a investimenti strategici congiunti in industria, ricerca, infrastrutture e tecnologia. Solo così si potrà costruire una difesa europea efficace e non più rinviabile.”

Il deputato dem ha poi commentato le discussioni sulla possibile creazione di una forza comune europea di 20 mila soldati da dispiegare in Ucraina, una proposta che ha suscitato perplessità in diversi Paesi, compresa l'Italia. “Il problema – ha affermato De Luca – è che il nostro governo non ha una linea politica chiara a livello europeo e internazionale. La presidente del Consiglio continua a tacere di fronte alle provocazioni di Trump, che punta a indebolire l’Europa con dichiarazioni inaccettabili, mentre nel governo regna la confusione: Tajani si è espresso a favore del piano della Commissione, Salvini invece lo osteggia dopo aver applaudito alle dichiarazioni dell’ex presidente USA contro Zelensky. “In questo scenario – ha concluso De Luca – l'Italia rischia di perdere peso e credibilità sulla scena politica internazionale. È necessario che il nostro Paese torni a essere protagonista in Europa, sostenendo con forza un progetto di difesa comune che garantisca sicurezza, stabilità e benessere ai cittadini europei.”

 

 

04/03/2025 - 17:33

“Apprendiamo dagli organi di stampa che vi sarebbe da parte del ministro Nordio l’intenzione di sottrarre il coordinamento della polizia giudiziaria al pubblico ministero, in violazione della costituzione. Ad ora dal governo nessuno ha smentito la notizia. Si avvalora quindi l’ipotesi che la separazione delle carriere abbia come obiettivi prioritari colpire l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, politicizzare le  indagini e sottoporre il pm all’esecutivo. Non proprio l’esito auspicato anche da chi si è detto favorevole alla riforma” Così la responsabile nazionale Giustizia del Pd, Debora Serracchiani, i capigruppo in commissione Giustizia di Camera e Senato, rispettivamente Federico Gianassi e Alfredo Bazoli, e il capogruppo Pd in commissione Antimafia, Walter Verini.

28/02/2025 - 14:49

“Accogliamo con favore la proposta del giornalista e scrittore Michele Serra che sulle colonne di Repubblica lancia un appello per scendere in piazza a favore dell’Europa. Il PD lo farà con estrema convinzione. E ricordo anche che al riguardo abbiamo presentato una proposta di legge costituzionale a mia prima firma, condivisa anche dalla Segretaria Schlein, per inserire nell'articolo 11 della Costituzione il riferimento all'appartenenza dell'Italia all'Europa, quale nostra comunità di destino. Invitiamo tutte le forze politiche a sostenerla in Parlamento. Noi scenderemo in piazza per riaffermare con forza i valori di un’Europa democratica contro i sovranismi pericolosi che stanno prendendo il sopravvento”. Lo dichiara Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche europee.

“L'Europa è presidio di libertà, diritti e democrazia. Solo rafforzandone l'autonomia strategica si potranno difendere al meglio gli interessi delle nostre comunità, affrontando le sfide del futuro e dando risposte alle preoccupazioni di tutti i cittadini. Il Governo Meloni chiarisca la propria posizione. Intende lavorare per un’Europa forte e protagonista o debole e subalterna? Non può più tacere. I suoi silenzi stanno imbarazzando l'Italia”, aggiunge Piero De Luca.

 

27/02/2025 - 12:48

Serracchiani, Bazoli, Gianassi e Verini: riforma animata da furore ideologico e intenti punitivi

“Oggi i magistrati italiani scioperano contro la riforma del Governo Meloni sulla separazione delle carriere. Lo fanno organizzando iniziative aperte alla partecipazione dei cittadini ed esponendo la Costituzione. Il Partito democratico ha espresso la propria contrarietà alla riforma denunciando l’obiettivo che la stessa ha di indebolire l’autonomia e l’indipendenza della magistratura. Continueremo la battaglia in sede parlamentare e nel paese contro una riforma animata da furore ideologico e intento punitivo. Gli attacchi violenti ed aggressivi contro singoli magistrati ci preoccupano enormemente e ci persuadono ancora di più a contrastare questa deriva pericolosa e a batterci per far funzionare davvero la giustizia: più organici di magistrati e cancellieri, stabilizzazione ufficio del processo, risposte serie ai magistrati onorari, investimenti per tecnologie e uffici giudiziari, durata ragionevole dei processi” così una nota di Debora Serracchiani, responsabile giustizia Pd, Alfredo Bazoli, capogruppo commissione giustizia Senato, Federico Gianassi, capogruppo Pd commissione giustizia Camera e Walter Verini, capogruppo Pd commissione antimafia.

 

26/02/2025 - 18:05

Da Stroppa sproloqui per interferire su processi di formazione delle leggi

“Domani in commissione verificheremo se la maggioranza e cederà ai ricatti di Musk. Per noi l’autonomia del parlamento è sacrosanta così come è fondamentale che venga salvaguardata la sovranità digitale, la sicurezza nazionale e il ritorno industriale per il sistema paese”. Così il capogruppo del Pd nella commissione attività produttive della camera, Vinicio Peluffo, commenta le dichiarazioni del referente in Italia di Elon Musk, Andrea Stroppa, dopo l’approvazione degli emendamenti promossi dal Pd alla legge spazio in discussione alla Camera. “Non possiamo permettere che interessi esterni, per quanto potenti - aggiunge Peluffo - interferiscano nel processo di formazione delle leggi. O forse gli sproloqui del referente di SpaceX in Italia rappresentano l’amara conferma che le aziende di Musk hanno ricevuto carta bianca e promesse dal partito della presidente del consiglio, a cui ora chiedono conto?” conclude Peluffo

25/02/2025 - 13:36

“Sulla legge in materia dello spazio il Pd ha chiesto al Governo di scrivere in maniera chiara norme che, ancor più nello scenario geopolitico che stiamo vivendo, mettano in sicurezza l’autonomia e la sovranità digitale del nostro paese. L’Italia non dovrà mai essere messa sotto ricatto da un soggetto privato straniero che fornisce le connessioni satellitari: questo provvedimento era nato in un’altra era geopolitica ci auguriamo che le vicende che stanno avvenendo in queste ore in Ucraina aprano gli occhi a tutti sulla necessità di inserire paletti chiari e inequivocabili. Grazie alle proposte e agli emendamenti del Pd sottoscritti anche da M5S e AVS Azione, nell’articolo 25, quello che definisce la riserva di capacità trasmissiva nazionale, viene introdotto il tema della salvaguardia della sicurezza nazionale e del ritorno industriale per il sistema paese. In aula ripresenteremo anche le altre nostre proposte, purtroppo inspiegabilmente bocciate. Se si guarda  all’interesse nazionale va data priorità alle imprese alle strategie nazionali ed europee e solo in caso di comprovata impossibilità attraverso il coinvolgimento di paesi appartenenti alla Nato sempre attraverso il coinvolgimento di soggetti pubblici e istituzionali”. Così una nota dei deputati democratici Vinicio Peluffo, Andrea Casu, Andrea Gnassi e Alberto Pandolfo che stanno seguendo il provvedimento in commissione attività produttive alla Camera.

25/02/2025 - 12:24

Con le sue azioni ha umiliato le istituzioni del nostro Paese

“La liberazione dell'assassino, torturatore e stupratore libico Almasri ha gettato discredito sul nostro Paese, imbarazzo profondo per l'umiliazione delle istituzioni. È bastato così poco per dimostrare come false le dichiarazioni di un pessimo governo che dichiara di non essere ricattabile. Il ministro Nordio è il principale responsabile e per questo poniamo la questione di sfiducia nei suoi confronti. I fatti sono incontrovertibili e la difesa del governo è stata la fiera delle reticenze e delle omissioni con un maldestro tentativo di auto-assoluzione”. Lo afferma in Aula il deputato dem Federico Gianassi intervenendo sulla mozione di sfiduci al ministro Nordio.
“Dopo molti giorni di silenzio – continua il capogruppo Pd in Commissione Giustizia - abbiamo ottenuto nuove dichiarazioni da parte di Meloni che affermava come la scarcerazione fosse stata presa dalla Corte d'Appello senza che la decisione della Corte penale internazionale fosse stata trasferita al ministero: bugie smentite dallo stesso Nordio perché tali informazioni erano state ricevute per il tramite dell’ambasciata dell’Aia. Nordio ha parlato prima di testo lungo, complesso, incomprensibile anche perché scritto in inglese e poi ha detto di averlo analizzato così bene da trovarne lacune e incongruenze: una contraddizione clamorosa per uscire dal grande imbarazzo e trovare una giustificazione in un errore di date”. “L'Italia ha bisogno di un ministro della Giustizia non di un pessimo avvocato difensore di uno stupratore. Nordio ora in Aula ride ma sa bene che rideranno meno i cittadini libici sottoposti alle torture di Almasri e non ride certo l'Italia con la Giustizia al collasso e davanti ad una riforma solo punitiva guidata solo dal furore ideologico contro l'autonomia della magistratura. Nordio disse che avrebbe approvato il codice dei crimini internazionali, è scomparso il codice e ora scompaiono con lui anche i criminali internazionali”, conclude Gianassi.

 

24/02/2025 - 10:32

L’onorevole Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico in risposta alle recenti modifiche apportate dal Governo per le persone con disabilità ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"È inaccettabile che il Governo continui a utilizzare il decreto Milleproroghe per rimandare riforme fondamentali per le persone con disabilità. La decisione di posticipare ulteriormente l'attuazione dei progetti di vita personalizzati e partecipati, previsti dalla Legge 227/2021, rappresenta un grave passo indietro nei diritti e nell'autodeterminazione di queste persone.
"Questi progetti personalizzati sono strumenti essenziali per garantire alle persone con disabilità una vita dignitosa e autonoma. Rimandare l'implementazione significa ignorare le esigenze di chi quotidianamente affronta barriere e discriminazioni. Inoltre, il meccanismo di riconoscimento unificato dell'invalidità, già dimostratosi inefficace nelle province pilota, viene prorogato senza le necessarie revisioni, perpetuando un sistema inadeguato e penalizzante.
"È evidente che il Governo preferisce mantenere lo status quo, evitando di affrontare le vere criticità del sistema. Questo atteggiamento non solo rallenta il percorso verso l'inclusione, ma tradisce anche le aspettative di migliaia di famiglie che attendono da anni riforme concrete. Chiediamo con forza che si abbandoni la pratica delle proroghe ingiustificate e si dia finalmente priorità alle politiche che promuovono l'autonomia e la partecipazione attiva delle persone con disabilità nella società."

21/02/2025 - 10:49

“Oggi alla Camera è in discussione un provvedimento in materia di intercettazioni ma non è presente nessun membro del ministero della Giustizia. Evidentemente quello di Via Arenula non è più la sede del ministero ma lo studio degli avvocati del sottosegretario Andrea Delmastro dopo la sentenza di ieri. Di fronte alla dichiarazioni eversive che stiamo ascoltando in queste ore pronunciate da Meloni, Nordio e dallo stesso Delmastro viene svelato il vero obiettivo di questo governo: colpire l'autonomia e l'indipendenza della magistratura. Ribadiamo la nostra richiesta di dimissioni del sottosegretario alla Giustizia Delmastro che dimostra una volta di più la sua totale inadeguatezza per svolgere le sue funzioni”.“ Così il deputato democratico, Andrea Casu, è intervenuto questa mattina in aula alla Camera nel costo della discussione generale sulla proposta di legge in materia di intercettazioni”.

20/02/2025 - 15:31

“La richiesta di intervento del governo, in particolare del ministro Calderoli, sulla scelta del consiglio regionale di sollevare il conflitto di attribuzioni presso la Corte costituzionale, è sbagliata quanto impropria. Sbagliata, perché interviene nella separazione dei poteri giudiziario ed esecutivo trattandosi di una vicenda sulla quale sono chiamati ad esprimersi la magistratura in un primo grado di giudizio e la Corte costituzionale per la possibile materia non definita dalla legge 515 del 1993 per le cariche monocratiche. Impropria, perché qualora il governo esprimesse un giudizio, questo apparirebbe un’indebita influenza nell’amministrazione della giustizia che deve avvenire con la massima autonomia e libertà. Anziché, quindi, apparire come chi tenta di ribaltare tramite il governo il risultato elettorale dei sardi che hanno scelto il centro sinistra, bene farebbe la destra a darsi una calmata, attendere con pazienza gli esiti delle decisioni della magistratura e lasciare nel frattempo che chi ha la responsabilità di guidare la Sardegna lo possa fare senza pressioni improprie, che peraltro sarebbero indiziarie di un’idea inadeguata della Autonomia Speciale della Sardegna. Chi vuole il bene dell’isola non dovrebbe lavorare per lesionarne l’autorevolezza e l’Autonomia”.

Così il deputato del Pd, Silvio Lai, rispondendo alla richiesta del centrodestra in Parlamento di un intervento del governo sulla vicenda della richiesta di decadenza della Presidente Todde.

 

 

19/02/2025 - 13:55

“La proposta lanciata da Pupi Avati coglie un elemento di verità: la governance del settore del cinema e dell'audiovisivo non funziona. Raccogliere lo stimolo di Avati e ragionare su come innovarla e rafforzarla è un dovere. Le parole di Tajani dimostrano peraltro che il bengodi raccontato in questi mesi dalla sottosegretaria Borgonzoni non esiste. Purtroppo la realtà è quella di un settore precipitato in una crisi drammatica a causa delle scelte del governo e di una struttura tecnica che a quelle scelte si è piegata senza alcuna autonomia.
Immaginare strumenti nuovi, innovativi per garantire efficienza e autonomia a un settore così rilevante è un dovere.

Nei prossimi giorni incontreremo tutte le organizzazioni di rappresentanza del mondo del cinema e dell'audiovisivo per confrontarci sulle soluzioni possibili” così una nota del deputato democratico, componente della commissione cultura della camera, Matteo Orfini.

 

Pagine