13/08/2023 - 09:47

"Il tempo delle promesse è scaduto. Mentre il ministro Nordio annuncia da mesi impegno sulle carceri e strumenti per pene alternative la destra taglia i fondi per l'amministrazione penitenziaria. I suicidi in carcere sono tantissimi: devono arrivare risposte urgenti che però per ora nemmeno si intravedono": è quanto dichiara Federico Gianassi, capogruppo Pd in Commissione Giustizia di Montecitorio.

"In questi mesi abbiamo più volte sollecitato il governo a intervenire. Lo abbiamo fatto con la proposta di reintegrare le risorse al dipartimento dell’amministrazione penitenziaria che erano state tagliate in legge di bilancio, abbiamo proposto investimenti su psichiatri, psicologi e personale sanitario in carcere, abbiamo richiesto fondi per edilizia penitenziaria. Tutte proposte di buon senso che sono state però sempre respinte. Anche quando siamo riusciti a ottenere un risultato con un fondo, seppur modesto, destinato a progetti per il reinserimento dei detenuti dopo otto mesi dall’approvazione del bilancio non ci risulta che quelle risorse siano state messe a terra. Non è più il tempo delle parole ma dei fatti": conclude Federico Gianassi.
 

13/08/2023 - 09:39

“I suicidi di due detenute a poche ore di distanza nello stesso carcere sono un fallimento tragico delle istituzioni, macigni sulle nostre coscienze. Oltre 40 persone in detenzione si sono tolte la vita nel 2023, questo dato conferma che l’art. 27 della Carta è costantemente violato”.

Lo scrive su Twitter il deputato Alessandro Zan, responsabile Diritti della segreteria nazionale del Partito Democratico.

31/07/2023 - 19:48

“I tagli all’Amministrazione penitenziaria ed al Dipartimento della Giustizia minorile non verranno cancellati. Il governo ha infatti bocciato nell’Aula di Montecitorio il nostro atto che proponeva di  reintegrare le risorse tagliate con il bilancio 2023 per assumere agenti, ristrutturare le carceri e promuovere la funzione rieducativa della pena”: è quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Giustizia Federico Gianassi, sulla discussione del suo ordine del giorno al Decreto Pa2 in corso oggi, lunedì 31 luglio, alla Camera dei Deputati.
“La destra ignora la gravissima situazione sulle carceri: strutture fatiscenti, fredde di inverno, roventi di estate, tanti detenuti in condizioni di disagio psichico, tanti i suicidi; in queste condizioni precarie operano  gli agenti e tutta l’amministrazione penitenziaria in carenza di organico. Il governo dimentica che un sistema inclusivo rieducativo non solo è sancito dalla Costituzione ma rappresenta uno strumento per promuovere la sicurezza sociale in quando tende alla riduzione della recidiva, la cui crescita è purtroppo esponenziale nel nostro paese”: conclude Federico Gianassi.

28/07/2023 - 17:00

“Siamo ad un bilancio di 39 deceduti in carcere nel 2023, 84 nel 2022 e nel carcere a pochi km da Cagliari a Uta arriva la quarantesima vittima. Proprio nel decreto Pa2, ieri notte, il Pd aveva presentato un emendamento per rafforzare i servizi di diagnosi e cura psichiatrica, puntualmente bocciato dal governo, che preferisce dedicare risorse a coprire l’evasione fiscale. Non si può lasciare solo il sistema carcerario di fronte al dramma della forte diffusione di problemi di salute mentale. Proprio 15 giorni fa è stato il garante dei detenuti del carcere di Bancali a Sassari a denunciare la concentrazione di patologie legate alla salute mentale, senza l'adeguato supporto alle esigenze quantitativamente più elevate rispetto alla popolazione esterna. Il sistema sanitario carcerario, che fa i conti con risorse limitate e personale insufficiente, non riesce a garantire quanto serve e gli esiti di queste carenze purtroppo hanno anche esiti letali. Il governo e il

ministro della Giustizia, Nordio, in particolare, non possono continuare a girare lo sguardo dall’altra parte e considerare le carceri un luogo di punizione di cui non occuparsi”.

Lo dichiara il deputato democratico della commissione Bilancio, Silvio Lai.

28/07/2023 - 15:57

“Nel 2022 negli istituti penitenziari italiani si sono suicidati 84 detenuti, nel 2023 siamo già a 39: si tratta di numeri tragici che certificano condizioni di disagio estremo a cui uno Stato civile deve rispondere con efficacia e rapidità. Per questi motivi avevamo presentato al Decreto Pa2 emendamenti che prevedevano nuove risorse per incentivare la presenza, negli istituti di pena, di personale sanitario che fornisce servizio psichiatrico di diagnosi e cura. La destra ha però respinto questa proposta, mortificando il lavoro dei medici specialisti che operano nelle carceri, ed abbandonando i detenuti fragili a loro stessi”: è quanto dichiarano i deputati Pd in Commissione Giustizia di Montecitorio Federico Gianassi, Debora Serracchiani e Michela Di Biase.

25/07/2023 - 16:42

Dichiarazione di Michela Di Biase, deputata Pd

"Apprendiamo dai giornali che il Ministro Nordio avrebbe definito la terna che andrà a comporre il collegio del Garante per i detenuti e le notizie, apprese da Repubblica, lasciano forti perplessità". Lo afferma in una nota la deputata del Pd Michela Di Biase, membro della commissione Giustizia.
"Tre uomini, questo il pacchetto che il governo si accingerebbe a portare in approvazione, senza alcun rispetto per il principio di alternanza di genere - sottolinea la deputata Pd -. Ma davanti ad una scelta inopportuna e politicamente grave sembra emergere anche un profilo di illegittimità. Infatti a presiedere la terna sembra che potrà essere il prof. Felice Maurizio D'Ettore, che è stato deputato di Forza Italia ed oggi milita nel partito di Giorgia Meloni. Un professore dell'Università di Firenze, dunque dipendente pubblico, che sarebbe chiamato a svolgere un ruolo nonostante una incompatibilità chiara, prevista dalle norme che istituiscono l'incarico di Garante. D'Ettore peraltro - conclude Di Biase - è professore di Diritto privato, materia che nulla ha a che vedere con il ruolo del Garante dei detenuti".

21/07/2023 - 15:33

“Dopo aver ritrattato le sue affermazioni davanti al giurì della Camera dei Deputati, Donzelli ritorna al precedente spartito sfascia tutto affermando che rifarebbe tutto ovvero usare segreti d’ufficio, per i quali sta sotto indagine il suo collega sottosegretario alla giustizia con delega alle carceri Delmastro, per ‘manganellare’ i deputati dell’opposizione, per attribuire vicinanze alla mafia e al mondo anarchico. Vediamo se Meloni lo richiamerà al silenzio o preferirà guardare altrove, come ormai avviene spesso”.

 

Lo dichiara il deputato del Partito Democratico, Silvio Lai.

15/06/2023 - 12:58

Innanzitutto un ringraziamento al collegio del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale ed al suo presidente Mauro Palma per il prezioso lavoro svolto che denota lo sguardo rigoroso sulle persone e sui luoghi in cui le persone sono private della libertà. Non possono non impressionare alcuni dei numeri citati nella relazione e tra questi soprattutto quello dei suicidi. Ma anche il numero dei detenuti per condanne molto brevi e di coloro, anche italiani, analfabeti o che non hanno concluso nemmeno il ciclo della scuola primaria. E’ importante dunque l’investimento in formazione e istruzione e, in questo senso, bene il richiamo del garante al Parlamento affinché si lavori su proposte per una diversa organizzazione del tempo detentivo. Non dobbiamo mai dimenticare che la restrizione della libertà personale deve sempre essere rispettosa della dignità della persona. Particolare attenzione infine meritano altri luoghi di privazione della libertà come i Cpr per i migranti, rispetto ai quali la Relazione segnala che il 50,6% delle persone trattenute “ha avuto un periodo di trattenimento detentivo senza il perseguimento dello scopo per cui esso era legalmente previsto”.

Così Debora Serracchiani, deputata, responsabile Giustizia del Pd

09/06/2023 - 15:56

Interrogazione a Nordio perché intervenga

Ho depositato un’interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in merito alle condizioni della Casa di reclusione «Pasquale De Santis» di Porto Azzurro, nell’isola d’Elba, da me visitata nei giorni scorsi.

Il problema principale dell’istituto è di sicuro la consistente carenza di personale, sia per quanto riguarda la polizia penitenziaria sia per le aree educative, amministrative e sanitarie, come ho potuto verificare io stessa.

La direttrice della struttura è in missione da un anno, poiché dirige pure la Casa Circondariale di Massa Marittima; anche il Comandante della Polizia penitenziaria svolge funzioni in altri istituti toscani. Inoltre, a fronte di una presenza prevista di 205 agenti, la casa di reclusione dispone al momento di meno di 150 unità, così come risulta enormemente sottodimensionato il numero degli educatori, che si ferma a soli due a fronte di una previsione di dieci. Una carenza che ha un impatto negativo sul percorso di recupero dei detenuti, oltre a ostacolare il loro accesso ai benefici previsti dalla legge.

Nella struttura carceraria, poi, non è presente un Nucleo traduzione e piantonamento, dunque mancano gli agenti preposti allo spostamento dei detenuti. E si parla di una quantità elevata di spostamenti annui dovuti a visite mediche e ricoveri, dal momento che nella casa di reclusione c’è penuria di medici specialistici.

Altro elemento che merita la massima attenzione è la richiesta di poter lavorare da parte di tutti i detenuti. In passato lavorava l’80 per cento circa dei reclusi, Porto Azzurro era considerato un modello per i percorsi d’impiego e reinserimento dei detenuti. Oggi invece, purtroppo, soltanto un terzo ha accesso ad attività lavorative, e perdipiù in modo discontinuo.

Scopo della mia interrogazione, quindi, è sapere se il Ministro non ritenga di dover adottare con urgenza misure organizzative e finanziarie per assegnare alla Casa di reclusione di Porto Azzurro il personale necessario alla funzione rieducativa della pena, di cui all’articolo 27 della Costituzione, nonché per garantire sicurezza e condizioni di lavoro accettabili per operatori e operatrici.

Così la deputata del Pd Laura Boldrini.

08/06/2023 - 17:11

"Nell'ultimo anno e mezzo nel nostro Paese si sono verificati 107 suicidi in carcere, quasi uno ogni 5 giorni. In questo quadro drammatico il governo Meloni, invece di investire risorse per assumere nuovo personale e realizzare nuove infrastrutture, nella manovra di bilancio ha tagliato 35 milioni di euro di finanziamenti al Dap. La condanna del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa sulla condizione degli istituti di pena in Italia e il ripetuto richiamo per migliorare una situazione drammatica è l'ennesima conferma che sulle carceri servirebbe una svolta con investimenti, uso delle misure alternative e attuazione della riforma Cartabia. Ma per la destra il rispetto dei diritti umani nelle carceri non è una priorità". Così in una nota congiunta Federico Gianassi, capogruppo Pd in Commissione Giustizia della Camera e Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Partito Democratico.

08/06/2023 - 17:11

“Oggi ho presentato un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, della Cultura e della Giustizia sulla preoccupante situazione dell’isola di Pianosa. Ci sono due ambiti su cui è urgente intervenire: quello del potenziamento del piano di recupero dei detenuti e quello del patrimonio storico e architettonico attualmente abbandonato. Grazie a un protocollo tra il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, la Regione Toscana e i vari enti presenti nel territorio, nel 2000 è stato dato avvio a un progetto pilota volto alla riapertura di una delle diramazioni del vecchio carcere, la cosiddetta ‘Diramazione Sembolello’, dove si trova la sezione autonoma di semilibertà con quattordici detenuti provenienti dal carcere di Porto Azzurro dell’isola d’Elba, impegnati in attività agricole, di ristorazione e manutenzione.  A gestire l’hotel, il bar e il ristorante è la cooperativa Arnera, la quale occupa alcuni dei detenuti che sull’isola lavorano e possono girare in libertà, dormono in stanze senza sbarre e si relazionano con chi viene a fare escursioni: come ho potuto verificare di persona nel corso di una visita effettuata di recente, si tratta di un programma all’avanguardia nel quale si riflette tutto il senso dell’articolo 27 della nostra Costituzione, che mira alla rieducazione del condannato. Gli agenti di polizia penitenziaria, gli operatori e i soci della cooperativa parlano con orgoglio di questa esperienza di recupero, purtroppo frenata dalla carenza di personale che non ne consente il pieno sviluppo”.

Così la deputata Pd, Laura Boldrini.

Ma - aggiunge - c’è dell’altro. Le potenzialità ambientali, paesaggistiche e perfino turistiche dell’isola risultano in gran parte compromesse dalla presenza di costruzioni ormai in disuso e pericolanti: gli edifici, anche quelli di fine Ottocento, versano in condizioni di abbandono, e lo stesso dicasi per il muro in cemento armato di 1,8 chilometri che impatta pesantemente sulle bellezze naturali di Pianosa e non ha alcuna ragione di esistere, visto che nel 1998 il carcere di massima sicurezza è stato chiuso. Con la mia interrogazione intendo chiedere al ministro della Giustizia di ampliare il progetto di recupero dei detenuti, dati gli ottimi risultati conseguiti in passato. Così come intendo sollevare l’attenzione e ottenere risposte sul futuro dell’isola, poiché è indispensabile definire un piano di risanamento del patrimonio storico e la piena valorizzazione di quello ambientale e paesaggistico. Pianosa - conclude - non merita di morire”.

08/06/2023 - 13:32

"Oggi il comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa ha richiamato l'Italia sulle condizioni delle carceri italiane per l'elevato numero di suicidi nel 2022 e per chiedere di migliorare il sistema delle Rems. In queste settimane ho interrogato il Ministro della Giustizia per chiedere di intervenire sulle condizioni di detenzione: è necessario garantire la funzione rieducativa del carcere, come previsto dalla nostra Costituzione, servono risposte chiare".

Lo afferma in una nota la deputata del Partito Democratico, Michela Di Biase.

"La richiesta di Strasburgo arriva dopo due condanne inflitte al nostro Paese dalla Corte europea dei Diritti Umani. Solo nel 2022 - evidenzia Michela Di Biase - sono stati registrati 84 suicidi e nel 2023 siamo già a 25 casi. Sono numeri inaccettabili, che devono spingere il Governo ad intervenire con urgenza con misure contro il sovraffollamento delle carceri, per il rispetto dei diritti dei detenuti e per potenziare il personale di supporto sanitario e rieducativo".

08/06/2023 - 11:43

Da troppo tempo l’Italia soffre di un sovraffollamento delle carceri, che ha ormai abbondantemente superato il tasso del 110% e vede dietro le sbarre non solo autori di reati gravi, ma anche responsabili di piccoli crimini, quasi sempre provenienti da situazioni di difficoltà e marginalità, molto spesso con storie di tossicodipendenze, di migrazioni o di vita di strada alle spalle. All’emergenza del sovraffollamento rispetto al quale il governo è assente non pare intenzionato a calibrare in modo più opportuno lo spettro delle pene, si aggiunge il dramma dei suicidi in carcere, che nel 2022 ha raggiunto il terribile record di 84 detenuti che si sono tolti la vita, il numero più alto dal 1990, anno in cui è iniziata la raccolta dei dati.

Se le autorità italiane non vogliono ascoltare gli inviti dell’opposizione del Partito democratico, speriamo almeno che il governo segua le indicazioni del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, che questa settimana ha esaminato le azioni messe in campo dall'Italia e chiede di migliorare le misure preposte a prevenire il più possibile questi suicidi e assicurare una capacità sufficiente delle carceri e delle residenze alternative per i detenuti che soffrono di disturbi psichici.

Così la deputata del Pd Rachele Scarpa.

30/05/2023 - 16:15

“I dati sul sovraffollamento nelle carceri italiane mostrano la necessità di un’azione forte a tutela degli spazi vitali nelle carceri. L’assenza di iniziative legate al reinserimento lavorativo e la percentuale di suicidi tra i detenuti, che nel 2022 hanno toccato un record negativo, sono elementi che rischiano di compromettere la funzione rieducativa del carcere”.

Lo afferma la deputata del Partito Democratico, Michela Di Biase, commentando il rapporto annuale di Antigone sulle condizioni detentive in Italia.

“Due detenuti su tre - aggiunge la parlamentare dem - non hanno accesso al lavoro e la grande maggioranza di chi lavora lo fa alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria, senza l’attivazione di percorsi di integrazione all’esterno. Sulle condizioni di detenzione impatta anche il numero limitato di operatori ed in particolare modo di psicologi e psichiatri: da una rilevazione di Antigone emerge che le ore di servizio degli psichiatri nel 2022 erano in media 8,75 ogni 100 detenuti, quelle degli psicologi 18,5 ogni 100 detenuti. Questo al netto di un uso massiccio di psicofarmaci in carcere. Al sovraffollamento si aggiunge una difficoltà cronica di presa in cura dei detenuti in stato di bisogno che produce uno stato della detenzione in Italia che genera allarme. Solo nei primi cinque mesi del 2023 sono già stati 24 i suicidi in carcere. Una situazione drammatica, davanti la quale si rende necessario un intervento urgente del Governo per dare piena attuazione funzione rieducativa della detenzione, come previsto dalla nostra Costituzione. Va raccolto - conclude Michela Di Biase - il grido d’allarme di Antigone sulle modifiche presentate alla legge sul reato di tortura, perché una modifica nelle aule parlamentari potrebbe mettere a rischio i processi in corso e rappresentare un passo indietro grave sul campo dei diritti”.

24/05/2023 - 17:56

Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata Pd

È morto oggi il detenuto che quattro giorni fa ha tentato il suicidio nel carcere di Santa Bona. Nell’attesa che vengano fatti i dovuti approfondimenti sulla dinamica del fatto credo che sia doveroso inquadrare questa vicenda nel contesto complessivo, devastante, del tema della qualità della vita e della tutela della salute mentale delle persone detenute. Ogni anno i numeri preoccupanti dei suicidi in carcere e i rapporti di autorevoli associazioni come Antigone confermano una realtà diffusa in tutta Italia: il sistema penitenziario è in profonda sofferenza, e il tema ormai è strutturale. A pagarne il prezzo sono le persone detenute, così come spesso il personale penitenziario, che meriterebbero dalle istituzioni più ascolto e maggiore dignità.

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